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A questo punto si presenta un ulteriore elemento. Le regole emesse hanno carattere generale e come tali richiedono un'interpretazione da parte del redattore delle pagine web. È lui che deve tradurre, ad esempio, una norma relativa ad un'immagine su un suo problema concreto di introduzioni specifiche di immagini all'interno del suo sito, che possono riguardare, ad esempio, il logo dell'ente o la foto del suo Presidente o una vista panoramica del Comune.
È bene evidenziare l'enorme differenza che esiste tra l'utilizzo degli strumenti per realizzare pagine web e la loro classificazione tecnica. Infatti, se gli elementi tecnici presenti nei documenti web sono riassumibili e classificabili correttamente mediante l'indicazione di elementi, attributi o particolari applicazioni o formati, con riferimenti specifici a linguaggi o addirittura a prodotti, nella realtà l'utilizzo che spesso ne viene fatto non arriva a livello di approfondimento tecnico, ma si ferma all'uso di strumenti di realizzazione di pagine che facilitano e quindi semplificano grandemente la realizzazione delle pagine stesse. In questo senso si fa riferimento ad esempio all'uso degli autoring tool che permettono la costruzione delle pagine web con tecniche WYSIWYG e che nascondono la reale costruzione del documento sottostante. Ma il panorama diventa ancor più complesso con l'utilizzo di strumenti di content management.
Questo modo di procedere nasconde in realtà due tipi di problematiche.
Vale la pena di sottolineare questo secondo concetto perché questo ostacola grandemente l'introduzione dell'accessibilità che dovrebbe essere considerata già dalla fase di progetto. In altre parole è più facile che una persona introduca una tabella o un frame senza accorgersene attraverso strumenti di authoring tool o di content management piuttosto che scelga deliberatamente di introdurre uno di questi precisi elementi tecnici.
Questo è il grande vantaggio del web, ma anche il grande limite quando si vanno a diffondere delle regole di accessibilità che si basino sul corretto utilizzo di elementi tecnici.
Esiste ancora un altro aspetto da considerare di notevole importanza, quello relativo alle preferenze dell'utente. Il profilo d'utente, sempre più spesso citato negli ultimi tempi, non può dirsi verosimile se viene risolto semplicemente come quello di un generico non vedente, di un disabile motorio o di una persona con disturbi cognitivi. In realtà la tecnologia assistiva è talmente sviluppata che permette anche ad ognuno di questi utenti con necessità speciali la scelta tra vari ausili. Si può usare per un disabile motorio una navigazione totalmente via tastiera, ma si può anche verificare una preferenza verso l'uso del mouse, magari attraverso un suo emulatore. Questo implica che nell'impostazione del problema vanno introdotte delle variabili in più che ne complicano la soluzione. Per gli stessi ipovedenti gli ingranditori possono essere di vario tipo ed ognuno di essi comporta delle differenze di utilizzo.
Questo è in sintesi il panorama generale che un autore di pagine web si trova davanti quando deve costruire pagine accessibili. Insieme ai numerosi vincoli spesso imposti dalle rispettive amministrazioni si trova a dover affrontare anche questi ulteriori problemi.