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Lo studio sui modelli di accessibilità si inserisce nel processo di razionalizzazione dei siti web della Pubblica Amministrazione, attualmente in corso. Tale processo è ancora in fase sperimentale e trova notevoli difficoltà attuative per la concomitanza di problemi e esigenze di vario genere, tra i quali quelli di natura tecnica costituiscono solo una parte dell'insieme.
Indubbiamente anche in ambito della P.A. il fenomeno Web risulta piuttosto complesso, perché non si limita alla semplice realizzazione di pagine elettroniche che vadano ad affiancare o a sostituire i documenti cartacei, ma si dimostra un vero e proprio cambiamento culturale che, partendo da un cambiamento tecnico dei dati, va ad influenzare le stesse relazioni fra i soggetti pubblici.
In uno scenario così attuale, ma anche così dinamico, le regole di accessibilità dell'informazione da parte delle persone disabili non possono che inserirsi tra le specifiche progettuali che stanno emergendo in questo processo, con l'unica aggiunta che tali regole vengono a costituire un fattore di reale inclusione o esclusione di un insieme non indifferente di persone, e come tale non può essere considerato nè marginale nè facoltativo. Questo concetto è stato chiaramente espresso dalla circolare 3/2001 del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Proprio per favorire l'inserimento dell'accessibilità in un contesto più generale da una parte e per studiare strumenti di utilizzo pratico dall'altra, questo studio non è stato improntato sulle pure caratteristiche tecniche come i linguaggi di programmazione, ma sull'analisi dei dati reperiti sulle tipologie di sito pubblico e di informazioni e servizi gestiti. Per individuare queste tipologie di informazioni e servizi, il punto di partenza dello studio è costituito da alcune indagini sui siti pubblici.
L'analisi dei risultati di tali indagini ha portato ad una classificazione degli elementi di progetto di una pagina e ad una successiva procedura per il loro utilizzo nel rispetto delle regole di accessibilità.
Questo approccio vede le informazioni gestite dai siti della P.A. come gli elementi di una "scatola di montaggio" che vengono ricomposti all'interno di un'unica entità che è il sito web della P.A.. Se tali elementi vengono già caratterizzati dal punto di vista dell'accessibilità, il problema del loro "montaggio" senza creazione di barriere, pur dipendendo da molti altri fattori, risulterà facilitato, se non risolto.
A titolo di esempio, volendo realizzare un parallelo col mondo architettonico, anche in questo campo vengono identificate delle componenti strutturali di progetto che vengono poi combinate e integrate insieme per dar luogo all'opera completa. Queste componenti possono avere molte realizzazioni pratiche, ma è importante che per ciascuna di esse siano richiamate e osservate le relative norme di accessibilità, in modo da produrre un riusultato accessibile anche nel suo insieme, pur garantendo la necessaria flessibilità di progetto per realizzare edifici delle più varie dimensioni e funzionalità.
Per maggiore chiarezza di consultazione abbiamo diviso il lavoro in due parti. Nella prima parte viene dettagliata la metodologia usata, nata da un esame approfondito del panorama dell'accessibilità a livello internazionale e nazionale, con l'intento di chiarire le premesse di tale lavoro, relative alle regole tecniche, alle norme italiane esistenti, agli strumenti di composizione. In questa prima parte vengono analizzate alcune indagini sui siti pubbici al fine di estrarne la lista degli elementi (indicatori) da cui partire per la progettazione di un sito.
Nella seconda parte invece viene fornita direttamente la procedura di utilizzo con l'intento di fornire uno strumento di diretta consultazione agli autori di pagine web, che possono non essere interessati ad una premessa di carattere generale.
Proprio per l'estrema dinamicità dell'argomento web nella P.A. questo lavoro intende essere un esperimento in materia sia dal punto di vista metodologico, sia dal punto di vista del dettaglio degli indicatori considerati. Per questo la struttura a lista adottata è aperta a qualsiasi tipo di aggiornamento.