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Di Antonio De Vanna
1. Il Gruppo di Lavoro sull'Accessibilità costituito presso l'AIPA
Fin dalla sua costituzione il Gruppo di Lavoro si pose degli obiettivi ben precisi, concreti, visibili e misurabili:
La strada per raggiungere tali obiettivi è lunga: molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare.
2. Attività di sensibilizzazione
Il 12 e 13 ottobre 2000 si è svolto presso la sede dell'AIPA un seminario di sensibilizzazione, collocato tra le iniziative promosse dall'Autorità in tema di usabilità del software, inteso a far conoscere i problemi connessi all'accessibilità delle procedure informatiche della P.A. e delle informazioni sulla Rete da parte delle persone con disabilità.
La prima giornata, destinata ai responsabili del personale, ai responsabili dei sistemi informativi, a coloro che curano la preparazione della documentazione contrattuale per la realizzazione di sistemi informatici, agli esperti di contrattualistica, fu riservata ad argomenti essenzialmente organizzativi. L'uditorio della seconda giornata invece era formato da capi progetto, analisti e progettisti di software, specialisti nelle varie tecnologie e webmaster: di conseguenza fu dedicata maggiore attenzione all'ambito più specificamente tecnico.
In questo seminario Graziani lasciò tutti di stucco quando diede dimostrazione di come usava, lui non vedente, Word con il semplice ausilio di uno screen reader. Fu in quell'occasione che ci si rese conto che il gruppo artefice del regolamento per il telelavoro aveva dimenticato il problema dei disabili; fu anche in quell'occasione che Del Vedovo dimostrò che il sito pubblico che all'epoca andava per la maggiore in termini di accessibilità aveva qualcosa da farsi perdonare proprio in tema di accessibilità.
A maggio, poi, nell'ambito di Forum PA, grazie anche alla collaborazione di Grassi , trovò collocazione il convegno su Accessibilità e P.A. Si cominciò con relazioni del Dipartimento per la Funzione Pubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri che avevano proprio in quei giorni rilasciato una versione dei propri siti orientata all'accessibilità; Violante introdusse il progetto SuperAbile; Guidi ci esortò a perseguire obiettivi non di chiassosa eccellenza ma di tranquilla normalità perché è solo questo il modo ottenere risultati concreti e significativi; da ultimo Gulminelli ci dichiarò essere stata, per lui, quella una giornata felice, perché, dopo quindici anni, vedeva realizzato un suo grande desiderio: constatare un vero interesse del settore pubblico al problema dei disabili a cui la "sua" ASPHI si dedicava da anni.
3. Formazione
Sul versante della formazione sono fiorite le iniziative programmatiche e le proposte di interventi nell'ambito del piano d'azione sull'e-government. In primo luogo si è svolta un'azione di promozione per l'estensione ai dipendenti pubblici disabili dei corsi di alfabetizzazione informatica basati sulla European Computer Driving Licence.
Il GdL ha, poi, prodotto un piano di riqualificazione di personale pubblico disabile, che però non è ancora decollato: la sua attuazione, comunque, sarà costantemente sollecitata al Dipartimento per la Funzione Pubblica, competente in materia di formazione del personale pubblico.
Sono stati poi effettuati interventi legati ai corsi di formazione per la rete unitaria, finanziati dall'AIPA. Ciò ha richiesto un'estensione del piano di studio dei corsi della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, destinati a circa 800 programmatori e gestori dei siti web della PA, con un modulo sugli aspetti dell'accessibilità. Il modulo è stato anche realizzato su CD. Un'edizione sperimentale dello stesso è stata erogata nella prima quindicina di giugno 2001 ad un gruppo di venti specialisti. Il passo successivo sarà quello di realizzare una seconda verione destinata anche al personale informatico disabile.
4. Impatto sulle attività istituzionali dell'Autorità
Nel febbraio scorso sono state diramate alle amministrazioni le "Linee strategiche 2002-2004 dell'AIPA"; esse contengono l'invito ad agire sia al proprio interno, per garantire l'integrazione delle persone disabili, sia all'esterno, per assicurare adeguata accessibilità e fruibilità dei servizi a tutti i cittadini. L'intervento raccomandato alle amministrazioni riguarda non solo i siti web ma tutti i sistemi informatici, secondo un percorso che prevede:
È stato anche distribuito alle amministrazioni un questionario sull'accessibilità da riconsegnare unitamente ai dati di consuntivo per una prima valutazione della situazione.
Anche per l'attività inerente al rilascio dei pareri sugli schemi di contratto di forniture informatiche sono state elaborate le regole tecniche alle quali riferirsi nelle istruttorie condotte per valutare la congruità tecnico-economica del contratto stesso.
5. Telelavoro
Nel corso del 2000 e del 2001 l'AIPA ha elaborato una normativa sul Telelavoro nella P.A., che ha dato luogo alla deliberazione n. 16 del 31 maggio 2001; il GdL sull'accessibilità è intervenuto nella stesura del documento finale, raccomandando che all'art. 3, che disciplina i "Progetti di Telelavoro", fosse inserito al comma 1, lettera q) il seguente disposto: il progetto di telelavoro deve specificare "gli aspetti relativi all'accessibilità per le persone disabili delle tecnologie hardware e software di cui al successivo art. 6, con particolare riferimento alle interfacce utente dei programmi applicativi relativamente alle attività compatibili con la disabilità dell'operatore ed in funzione degli obiettivi che il progetto si prefigge", mentre all'art. 6 si legge: "Accessibilità della strumentazione al personale disabile. Nel predisporre le infrastrutture informatiche e telematiche dirette al telelavoro, si dovrà prevedere che i terminali, i programmi applicativi sul lato server e sul lato client, la documentazione degli strumenti e dei servizi, le procedure di identificazione e di connessione alla rete e quant'altro necessario all'attività di telelavoro siano accessibili alle persone con disabilità motoria e sensoriale, cioè siano compatibili con le soluzioni tecniche e con gli ausili disponibili per mettere tali persone in condizioni di poter utilizzare la strumentazione informatica."
6. Promozione dell'Innovazione
Il CNR-IROE di Firenze è stato incaricato di condurre un'indagine sui "modelli di siti pubblici" e sui "sistemi autore" e di "valutazione e correzione", cioè sugli strumenti prevalentemente utilizzati per generare i siti web e per validarne l'accessibilità; allo stesso Istituto è stata affidata la definizione di sistemi d'autore capaci di facilitare lo sviluppo di siti accessibili anche da parte dei soggetti pubblici dotati di minori risorse (per esempio, i piccoli comuni). Prima della fine del corrente anno saranno disponibili i risultati dell'indagine. Tali risultati saranno ospitati sul realizzando sito www.pubbliaccesso.gov.it.
Sono stati anche individuati strumenti automatici capaci di trasformare generici siti web in siti accessibili: preziosa al riguardo è stata la competenza dell'INPS.
7. Il documento di indirizzo: la Circolare AIPA
I principi generali cui ci si è attenuti sono stati quelli di:
Vengono raccomandati in via prioritaria interventi sulle interfacce utente, ma è sollecitata anche una riconsiderazione dell'intera architettura dei sistemi informatici (fondamentale a questo fine è la conoscenza delle opportunità offerte dalle tecnologie assistive).
Necessariamente si è dovuto partire dalle definizioni strumentali di accessibilità dei siti e delle applicazioni facendo riferimento alle linee guida del progetto WAI del W3C. La grossa diatriba, infatti, anche all'interno del gruppo di lavoro è nata dalla considerazione che un sito web può essere ritenuto accessibile o meno a seconda della tecnologia hardware e software assistiva disponibile in un determinato momento. Con la conseguenza che un sito o una applicazione accessibili realizzati utilizzando l'ultima tecnologia presente sul mercato può non soddisfare minimamente il disabile dotato di tecnologie meno evolute. Riferirsi allo stato dell'evoluzione tecnologica ad una certa data è sembrato un riferimento razionale condiviso dalla quasi totalità del gruppo di lavoro. Quindi definizioni strumentali di web accessibile e di applicazione accessibile.
Per i siti web, si è poi affermato che l'accessibilità è tanto più soddisfatta, quanto maggiore risulta la separazione dei contenuti dalle modalità di presentazione e quindi quanto maggiore è il ricorso e l'utilizzo di modelli di stile (stylesheet). Riprendendo poi ispirazione dalle linee guida del progetto WAI, si è consigliato di evitare l'affollamento dei link, di fornire sempre una mappa di navigazione, di utilizzare formati non proprietari HTML, RTF, testo; se proprio necessario ricorrere ad altri formati, fornire una versione accessibile; far ricorso ai marcatori di celle applicando tabelle. Una raccomandazione particolare ha riguardato le versioni parallele dei siti che sono state caldamente sconsigliate: l'accessibilità del sito deve essere una sua caratteristica intrinseca non il risultato di una modalità di ripiego, deve costituire il suo modo di essere. E qui ritorna alla mente la raccomandazione di Antonio Guidi: i siti accessibili non devono essere risultati di eccellenza ma di normale universalità. E ancora, non dimenticare gli equivalenti testuali per immagini, GIF, bottoni, ecc. Un'ultima raccomandazione riguarda la verifica del risultato, il collaudo del prodotto fornito: ciò deve avvenire mediante gli strumenti di validazione, ma il principale elemento di valutazione sarà fornito dall'utente disabile stesso: questi deve far parte del gruppo di risorse che sanciscono la validità del sito.
La seconda serie di indicazioni della circolare riguarda l'accessibilità del software.
Per le funzioni eseguibili da tastiera dovrà essere sempre possibile dare un alternativa tramite combinazioni semplici, evitando le risposte a tempo o eventualmente controllando attentamente la durata. Anche le icone che dovranno presentare equivalenti testuali per la comprensione del significato devono essere associate a combinazione semplici di tasti.
Per quanto riguarda gli "oggetti", si dovrà far ricorso preferibilmente alle routines di sistema per la presentazione del testo o comunque bisognerà fornire le informazioni che consentano l'interpretazione della funzione alla tecnologia assistiva.
Nel caso di supporti multimediali dovranno essere presenti segnalazioni visive alternative, o presentazioni sincronizzate testuali di informazioni audio, non palesemente in contrasto.
Le presentazioni a video dovranno prevedere la possibilità di scelta di colore e contrasto, di modificare le dimensioni dei caratteri e le immagini di sfondo, di regolare e bloccare lampeggio, di utilizzare la definizione di schermo più adeguata.
Attenzione particolare dovrà essere rivolta alla produzione della documentazione delle applicazioni, che dovrà essere fornita anche su supporto elettronico accessibile.
Anche nel caso delle applicazioni l'accessibilità dovrà essere validata simulando condizioni di utilizzo da parte di utenti disabili (screen reader, ausili di sistema per ipovedenti, ingranditori di schermo, input vocale, tastiera e mouse alternativi) e ricorrendo, preferibilmente a utenti disabili per la fase di verifica e collaudo.
8. Iniziative in corso: il sito www.pubbliaccesso.gov.it
Su iniziativa del presidente dell'AIPA e grazie alla sensibilità dei presidenti di INPS ed INAIL è stata costituita una task force che dovrà in parte gestire il sito www.pubbliaccesso.gov.it ed in parte fornire assistenza alle amministrazioni che ne facessero richiesta. Presto alla task force potranno essere allocate altre risorse, per l'adesione di altre istituzioni rappresentate nel GdL, principalmente le associazioni e i rappresentanti dei ministeri istituzionalmente più interessati.
Gli obiettivi generali del progetto sono quelli di sfruttare la tecnologia informatica e telematica per massimizzare l'efficacia dell'azione di coordinamento e supporto dell'AIPA, favorire lo scambio diretto delle esperienze fra i webmaster delle P.A., rendere possibile il riutilizzo dei risultati conseguiti nelle fasi di analisi e di progetto dei vari sistemi, integrare esigenze e proporre o individuare soluzioni riguardo alle problematiche dei disabili, diffondere il più possibile la conoscenza dell'operato dei vari Enti presso il pubblico degli utenti generici.
In altri termini si intende offrire strumenti operativi (dalla guida ragionata sui prodotti al laboratorio on-line e alla bibliografia tecnica) per l'attuazione di progetti relativi all'accessibilità dei siti web della P.A.
Inoltre, nell'ottica di creare un unico punto d'accesso a cui il disabile possa collegarsi per usufruire dei servizi che le P.A. mettono a disposizione dei cittadini, è auspicabile che il sistema possa costituire un punto di aggregazione dei servizi che le singole amministrazioni dovranno mettere a disposizione tenendo conto delle indicazioni di cooperazione applicativa fornite dall'AIPA in termini di accessibilità e seguendo, a tal fine, anche le raccomandazioni e gli aggiornamenti che verranno suggeriti dal W3C.
Attraverso il sito Internet un'apposita redazione potrà fornire alle varie redazioni dei siti Internet pubblici un supporto tecnico, soluzioni software e hardware e consigli relativi alla organizzazione del lavoro di adeguamento dei siti.
In una prima fase, il sito Internet potrebbe essere articolato nelle seguenti sezioni:
9. Le prospettive per il futuro
L'Università di Roma Tre ha ricevuto l'incarico di:
Al più presto saranno fornite le linee guida sull'accessibilità di altri supporti elettronici come i CD-ROM.
Sarà inoltre necessario verificare l'andamento del processo di adeguamento di siti e applicazioni informatiche all'accessibilità, seguire le attività di formazione sia degli specialisti informatici, sia del personale pubblico disabile, interessarsi all'accessibilità degli sportelli automatizzati, al fine di favorire l'integrazione dei disabili nel mondo del lavoro e offrire pari opportunità agli stessi nell'utilizzo delle tecnologie informatiche.
È stata avviata la procedura di assegnazione di uno studio dell'impatto organizzativo ed economico dell'accessibilità. Lo studio sarà condotto presso un numero campione di amministrazioni e fornirà i dati indispensabili alle amministrazioni per pianificare i propri interventi.