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PubbliAccesso

 

Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione

 


 

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Appendice C

Protocollo di valutazione delle caratteristiche della analisi quantitativa

Campione da verificare

Ogni caratteristica viene valutata con riferimento ad un campione di pagine. Le tipologie del campione sono varie in funzione della caratteristica esaminata. Spesso può bastare l'esame di una singola pagina a determinare la presenza o l'assenza di una determinata funzionalità all'interno di un sito. Ad esempio se si è interessati a verificare la presenza di una barra di navigazione o di una mappa del sito, è sufficiente soffermare l'attenzione esclusivamente sulla homepage, se in essa non è presente un link a queste risorse sicuramente non saranno presenti nel sito.

Tipologie di campione

Campione ridotto, costituito da 3 pagine: home page, news, presentazione dell'Amministrazione (in caso di assenza della pagina delle news o della pagina di presentazione dell'Amministrazione, sostituire con campioni).

Campione esteso, costituito da 15 pagine a varia distanza dalla homepage e su percorsi diversificati.

Pagine che possono richiedere attenzione particolare:

  • home page;
  • pagina delle news;
  • versione di una pagina per disabili;
  • pagina di interazione con il sito (in cui sono presenti form).

1. Analisi della forma e della posizione dei link

Per velocizzare la comprensione e la navigazione di un sito web, è necessario che i link siano organizzati in modo da minimizzare lo sforzo degli utenti.

Un posizionamento dei collegamenti sparso, che non utilizzi in altre parole una struttura di aggregazione come ad esempio una barra di navigazione, rallenta molto la navigazione. Bisogna altresì controllare che i link importanti siano posizionati in alto all'interno della pagina in modo che siano di immediata visione e raggiungibilità. Nel caso di link numerosi e raggruppati all'inizio della pagina, un generico utente che navigasse con la tastiera sarebbe costretto durante la navigazione a premere molte volte il tasto TAB per superare il gruppo di collegamenti. In questi casi è buona norma inserire prima della successione di link, un collegamento iniziale che porti l'utente direttamente all'area in cui sono presenti le informazioni.

Per evitare difficoltà di puntamento è necessario che le dimensioni del testo (almeno 12 pt) o dell'immagine (40*40 pixel) che attiva il link non siano troppo piccole. Nel caso in cui sia utilizzata un'immagine come link è anche necessario che sia specificato un corretto tag di alt.

L'utente dovrebbe inoltre essere avvertito nel caso in cui i link lo portino fuori dal sito che sta esaminando. Infine, per facilitare la fruizione del documento dovrebbe essere mantenuta la consueta convenzione secondo la quale i link visitati appaiono in viola ed i link da visitare blu.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori.

Campione: campione ridotto.

Metodo di analisi: ispezione visiva ed ispezione del codice HTML.

Valutare se nel sito è stata concepita una chiara struttura di navigazione attraverso un corretto posizionamento dei link.

Fasi:

  1. Si acceda alla home page e si verifichi la posizione dei link.
  2. Si valuti se i link siano inseriti esclusivamente all'interno della pagina in modo caotico o se siano anche raggruppati per facilitare la navigazione.
  3. Si verifichi per i link grafici che le dimensioni non siano inferiori ad 40 pixel per 40 pixel.
  4. Si verifichi per i link testuali che le dimensioni del carattere non siano inferiori a 12 pt.
  5. Si verifichi che più link consecutivi siano distanziati tra loro.
  6. Si verifichi che i link mantengano la struttura consueta: link da visitare blu, link visitati viola.
  7. Nel caso in venga assegnato utilizzata un'immagine come link si verifichi che sia correttamente specificato il tag ALT (anche se si tratta di mappa di immagini).
  8. Si assegni un punteggio in base alla scala a 4 valori:

    1 = 1 o nessun requisito
    2 = almeno 2 requisiti
    3 = almeno 4 requisiti
    4 = tutti i requisiti

    dove i requisiti sono i seguenti:

    • ben organizzati
    • corretti attributi di alt
    • colori standard
    • non ravvicinati
    • dimensioni corrette

2. Analisi dei link

Nell'utilizzare i link si deve prestare attenzione al testo, che se cliccato dal mouse attiva il collegamento. Testi di attivazione come "clicca qui" creano grossa confusione per utenti che non si avvalgano di browser grafici. Gli screen reader ad esempio, permettono di muoversi direttamente tra i link estrapolandoli dalla pagina, quindi la frase evidenziata dal link deve avere un valore anche fuori del contesto in cui è inserita per permetterne un'effettiva fruibilità.

Per aggiungere ulteriore espressività al link, può essere aggiunto anche il tag TITLE che attiva, nel momento in cui il mouse si posiziona sul link, un'area di testo (tooltip) in cui possono essere aggiunte ulteriori informazioni.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori.

Campione: campione ridotto.

Metodo di analisi: ispezione visiva ed ispezione del codice HTML.

Analisi dei link presenti nella pagina

Fasi:

  1. Si esamini il testo contenuto nel link e si valuti la sua espressività (frasi del tipo "clicca qui" sono da evitare).
  2. Si valuti se il testo contenuto nel link ha un valore anche fuori del contesto.
  3. Si esamini se il link contiene anche un attributo TITLE che ne aumenti l'espressività.
  4. Si assegni all'attributo un valore da 1 a 4 secondo questa scala:

    1 = pessimo uso dei link
    2 = link poco espressivi
    3 = link espressivi (valore fuori del contesto)
    4 = link molto espressivi (presente attributo TITLE e valore fuori del contesto )

3. Presenza di una barra di navigazione

La barra di navigazione è una struttura in cui vengono aggregati i collegamenti a sezioni od a pagine importanti all'interno di un sito.

Nel caso di siti complessi i link presenti sulla barra non sono diretti a pagine ma permettono l'accesso ad altri gruppi di collegamenti (un esempio sono le barre di navigazione che al passaggio del mouse sopra i link aprono dei menù a tendina in cui sono presenti altri link).

Per essere di effettivo supporto una barra di navigazione dovrebbe essere presente in tutte le pagine di un sito e mantenere un coerente layout grafico.


Grandezza/unità di misura:
scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: campione esteso

Metodo di analisi: ispezione visiva.

Si vuole valutare la qualità della barra di navigazione e la sua persistenza all'interno del sito.

Fasi:

  1. Si verifichi la presenza di una barra di navigazione persistente in tutte le pagine del sito.
  2. Si verifichi che il layout della barra di navigazione sia mantenuto inalterato tra le pagine.
  3. Si verifichi che i link presenti nella barra di navigazione siano effettivamente utili all'utente.
  4. Si attribuisca un punteggio per la qualità della barra di navigazione secondo la scala a 4 valori:

    4 = barra di navigazione persistente utile con medesima posizione e layout
    3 = barra di navigazione persistente utile, con diversa posizione e layout
    2 = barra di navigazione persistente di scarsa utilità
    1 = barra di navigazione non presente in tutte pagine

4. Analisi struttura dominante della pagina

Con il termine struttura dominante di una pagina Web si intende la disposizione spaziale degli elementi all'interno della pagina ed il loro layout grafico. Quando un utente visiona per la prima volta una pagina Web spende inconsciamente un tempo (più o meno breve) ad analizzarne e comprenderne la struttura. Compresa l'organizzazione della pagina, l'utente inizia a ricercare le informazioni di interesse e poi a navigare attraverso i collegamenti..

Nel caso in cui pagine dello stesso sito non abbiano una medesima struttura, l'utente può risultare confuso ed essere costretto a ripetute fasi di analisi. Una disposizione omogenea, ragionata e persistente degli elementi risulta di utilità per ogni categoria di utenti velocizzando e semplificando la navigazione.

Nel caso di siti Web di grandi dimensioni è possibile incontrare dei raggruppamenti di pagine sotto siti (subsite) che si distinguono sia come contenuti sia come struttura. Anche nel caso di sotto siti, deve essere comunque presente un richiamo (attraverso elementi grafici) al sito in cui sono contenuti.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori

Campione: campione ridotto

Metodo di analisi:ispezione visiva.

Si vuole valutare la coerenza strutturale delle pagine di un sito.

Fasi:

  1. Si verifichi che le pagine abbiano una medesima struttura dominante.
  2. Nel caso di sotto siti, si verifichi che siano presenti elementi grafici che richiamino lo stile del sito in cui sono contenuti.
  3. Si attribuisca un punteggio per la qualità della barra di navigazione secondo la scala a 2 valori:

    2 = struttura dominante del sito persistente (anche in presenza di sotto siti)
    1 = struttura dominante non persistente

5. Orientamento nel sito

La struttura e la dimensione media di un sito Web è notevolmente aumentata negli ultimi anni. Si ha che fare spesso con entità di centinaia di pagine in cui l'utente trova difficoltà ad orientarsi. Per facilitare la navigazione si dovrebbero offrire funzionalità come una mappa, un indice o una descrizione delle funzionalità offerte.

Una mappa è una rappresentazione della struttura di un sito. Essa permette all'utente di identificare ed accedere immediatamente ad eventuali aree di interesse.

Un indice o "table of content" è invece una rappresentazione esaustiva di tutti gli elementi presenti nel sito eventualmente in ordine alfabetico.

Deve essere presente anche una pagina di introduzione agli scopi ed alle funzionalità del sito.

Gli elementi appena introdotti devono essere facilmente raggiungibili da ogni pagina del sito e devono essere realizzati con una tecnologia pienamente accessibile.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori

Campione: homepage ed eventuale pagina di spiegazione

Metodo di analisi: ispezione visiva.

Siamo interessati a valutare le informazioni che vengono fornite all'utente riguardo al sito ed a come avvalersi dei suoi servizi.

Fasi:

  1. Si esamini la homepage e si verifichi la presenza di una mappa del sito o di un indice e si controlli che si riferiscano ad una struttura corrente del sito, almeno per quanto riguarda le sezioni principali. Si verifichi che siano facilmente accessibili da qualunque pagina del sito.
  2. Si verifichi la presenza di un documento (accessibile dalla homepage) di presentazione del sito Web che introduca l'utente alle funzionalità offerte. Nel caso di utilizzo di frame deve essere fornita una dettagliata spiegazione della posizione e delle informazioni contenute in ciascun frame.
  3. Si verifichi che ciascuno degli elementi (mappa, indice ed introduzione) sia comunque un documento accessibile.
  4. Si valuti la bontà delle soluzioni offerte per introdurre l'utente al materiale presente nel sito secondo la scala a 4 valori:

    4 = presenza di mappa, indice ed introduzione accessibili
    3 = presenza di mappa o indice ed introduzione accessibili
    2 = presenza di mappa o indice o introduzione accessibili
    1 = non presenti mappa indice introduzione accessibili

6. Valutazione di un motore di ricerca

Consentire l'accesso veloce alle informazioni è uno dei doveri di un sito; questo risultato può essere ottenuto fornendo funzionalità di ricerca. Gli utenti sono spesso intimoriti dalla dimensioni di un portale, non hanno intenzione di navigarlo, e si affidano direttamente ad un motore di ricerca interno. Ci si affida ad un motore di ricerca interno normalmente in due situazioni: direttamente dalla homepage oppure dopo aver navigato e non aver trovato l'informazione di interesse.

La funzionalità di ricerca deve essere utilizzabile o facilmente raggiungibile da ogni pagina del sito (eventualmente può essere inserita nella barra di navigazione).

La facilità di utilizzo e la possibilità di modificare i criteri di ricerca sono altresì fondamentali per garantire una fruibilità ad un numero di utenti più ampio possibile.

Gli utenti spesso non comprendono come formulare correttamente una query, utilizzano male gli operatori booleani oppure inseriscono intere frasi di senso compiuto ("voglio cercare tutti i negozi...") come se si stessero rivolgendo ad un interlocutore umano.

Per evitare situazioni spiacevoli in cui interrogazioni troppo complesse diano risultati nulli (scoraggiando l'utente fino a fargli abbandonare il sito convinto che quello che cerca non vi risiede), la prima funzionalità di ricerca offerta dovrebbe essere molto semplice (elementi in OR logico). Per utenti più esperti invece dovrebbe essere fornita una funzionalità avanzata di ricerca, raggiungibile con un link da quella semplice.

Nel caso di ricerca complessa devono essere fornite all'utente funzionalità per personalizzare la ricerca rispetto all'importanza di un documento, alla data, a quante volte è stato richiesto etc..

Una importante funzionalità da tenere in considerazione per favorire l'usabilità e l'accessibilità di un motore di ricerca, è quella di dotarlo di un sistema di correzione ortografica e di analisi dei sinonimi. Il motore di ricerca una volta rilevata la scorrettezza della parola inserita, dovrebbe formulare un suggerimento sulla parola che forse si stava cercando. Può essere molto utile inserire una spiegazione sul funzionamento del motore di ricerca con esempi.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: campione esteso, homepage ed eventuale pagina del motore di ricerca

Metodo di analisi: ispezione visiva

Valutare l'utilizzabilità e la raggiungibilità del motore di ricerca.

Fasi:

  1. Si verifichi che il motore di ricerca o un link ad esso sia raggiungibile da ogni pagina del campione.
  2. Si verifichi che il motore sia in grado di fornire suggerimenti nel caso immissione di termini grammaticalmente scorretti.
  3. Si verifichi la capacità del motore di personalizzare le funzionalità di ricerca (ricerca in ordine di tempo, numero di accessi, stringa testuale).
  4. Si attribuiscano un gradimento alle funzionalità offerte secondo la scala a 4 valori:

    4 = motore di ricerca semplice e complesso, con correttore ortografico o documento di spiegazione e raggiungibile da ogni pagina
    3 = motore di ricerca semplice e complesso e raggiungibile da ogni pagina
    2 = motore di ricerca semplice o complesso raggiungibile da ogni pagina
    1 = motore di ricerca non raggiungibile da ogni pagina

7. Struttura del sito e supporti alla navigazione

Una pagina Web dovrebbe essere organizzata in modo che le informazioni più importanti siano posizionate in alto in modo che siano tra le prime ad essere riprodotte da uno screen reader o le prime che possono individuate a colpo d'occhio (esempio da evitare è quello dei banner pubblicitari in alto nelle pagine, infatti perché fornire ad informazioni esterne la maggiore rilevanza all'interno della propria pagina?).

Spesso l'accesso ad un sito Web non avviene attraverso la homepage ma direttamente da una delle sottopagine (spesso tramite link dai motori di ricerca). In questi casi all'utente deve essere fornita in ogni pagina l'informazione della sua posizione su due livelli:

In relazione al Web

Nel contesto strutturale del sito

In media la visita ad un sito non si prolunga oltre quattro o cinque pagine. Il rischio è che l'utente non si accorga minimamente del sito in cui si trova a meno che questa informazione non sia fornita in modo evidente. Risulta necessario inserire in ogni pagina un logo del sito, magari in una posizione evidente (in alto a sinistra) e costante.

Per facilitare l'orientamento dell'utente si dovrebbe in ogni momento segnalare all'utente quale sia la sua posizione all'interno del sito. Questo risultato può essere ottenuto ad esempio tramite indicazioni testuali (breadcrumbs) che comunichino la posizione precisa dell'utente all'interno della struttura concettuale della pagina.

Per facilitare l'identificazione e la comprensione è anche necessario che ogni pagina sia identificata da un titolo espressivo e che i titoli fra le pagine siano diversi tra loro. La scelta delle informazioni da inserire nei titoli delle pagine è molto importante infatti oltre ad apparire direttamente nelle finestre di navigazione, sono fondamentali nella fase di indicizzazione da parte dei motori di ricerca e vengono utilizzate nella creazione di bookmark.

Risulta anche obbligatorio che i testi forniti siano privi di qualunque errore grammaticale. La comprensione di un testo da parte di un utente normovedente spesso non è ostacolata dalla presenza di singoli errori grammaticali, perché egli è in grado di correggerli rapidamente esaminando la frase in cui sono contenuti.

Un non vedente non è in grado di effettuare la stessa operazione di correzione così velocemente, poiché gli strumenti di riproduzione che utilizza (tastiera braille, screen reader etc..) non consentono di avere un quadro di insieme immediato del contesto in cui è inserito l'errore. Egli può essere costretto a riprodurre o riascoltare più volte la medesima frase per comprendere il significato corretto.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: campione ridotto

Metodo di analisi: ispezione visiva.

Fasi:

Si verifichi che le informazioni di maggiore interesse (link principali ed informazioni importanti) abbiano una posizione rilevante all'interno della pagina.

Si verifichi che nel caso di un sito web complesso l'utente sia informato in ogni momento della propria posizione in relazione al web ed in relazione alla struttura del sito web che sta esaminando.

Si verifichi che ogni pagina sia dotata di un tag TITLE espressivo e che i titoli siano diversi tra loro.

Si verifichi che i testi contenuti nelle pagine siano privi di errori ortografici. La valutazione può essere effettuata facilmente analizzando le pagine tramite il correttore ortografico presente in un word-processor.

Si valuti la bontà delle soluzioni offerte per introdurre l'utente al materiale presente nel sito secondo una scala a 4 valori.

4 = presenza di breadcrumbs e titoli di pagina espressivi e diversi fra loro

3 = titoli di pagina espressivi e diversi fra loro, informazioni ben organizzate

2 = informazioni mal organizzate o TITLE non espressivi

1 = sito completamente strutturato con frame o notevoli errori di ortografia

8. Analisi eventuali versioni parallele

Una delle soluzioni studiate per garantire ad ogni utente la fruibilità dei contenuti informativi di un sito è quella di dotarlo di una versione parallela accessibile.

Praticamente vengono fornite più versioni di una stessa pagina in base alle necessità di utilizzo dell'utente. Deve esse precisato, che fornire una versione parallela non sgrava i gestori di un sito Web dal garantirne una sostanziale accessibilità anche nella sua forma "canonica":.

Analiticamente versioni multiple di una stessa pagina devono differire esclusivamente nella forma, mantenendo invariato il contenuto. In una pagina alternativa accessibile le informazioni possono essere strutturate in modo da facilitare una navigazione senza l'utilizzo del mouse o possono essere fornite particolari funzionalità di supporto (shortcuts, etc..).

Una strategia di questo tipo impone però che le diverse versioni siano perfettamente sincronizzate. Nel momento in cui un'informazione viene pubblicata sul sito deve essere immediatamente fruibile in tutte le versioni.

Per controllare la corretta sincronia delle pagine nella versione accessibile può anche essere utilizzato un programma di linkchecker per verificare che tutti i collegamenti presenti siano effettivamente funzionanti.

Fattore determinante per garantire la fruibilità delle versioni parallele di un sito è la facilità di utilizzo. La funzionalità che permette di accedere alla versione alternativa deve essere rapidamente raggiungibile all'interno della pagina. Sarebbe fastidioso e frustrante per un utente doversi "sorbire" banner ed altri oggetti inutili prima di arrivare al link che lo porta alla versione alternativa della pagina.

Esempio:

sito standard: www.nomesito.it

versione parallela www.wai.nomesito.it

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: homepage, campione esteso

Metodo di analisi: ispezione visiva.

Fasi:

Si esamini la homepage ed un campione esteso di pagine.

Si verifichi che sia presente una versione parallela.

Nel caso in cui sia presente si verifichi che l'utilizzo di questa funzionalità sia correttamente spiegato.

Nel caso in cui sia presente si verifichi che la modalità di accesso ad essa sia rapidamente raggiungibile.

Si verifichi che il contenuto informativo sia identico tra le diverse versioni parallele.

Verificare che tutti i link specificati siano effettivamente funzionanti.

Si valuti la bontà delle soluzioni offerte per introdurre l'utente al materiale presente nel sito assegnando un punteggio secondo la scala a 4 valori:

1 = versione parallela non sincronizzata

2 = versione parallela parzialmente sincronizzata

3 = versione parallela sincronizzata, di facile accesso ma non correttamente introdotta

4 = correttamente introdotta, sincronizzata, link di facile accesso

9. Immagine latrice di informazioni

Le immagini spesso racchiudono un gran quantità di informazioni ("un immagine vale 1000 parole") di cui gli utenti di browser non grafici non si avvalgono.

Per permettere l'accesso di tutti gli utenti ad i concetti e alle idee fornite dalle immagini, si devono fornire descrizioni testuali sostitutive tramite i tag ALT e LONGDESC.

L'attributo LONGDESC permette di specificare un link ad una descrizione completa delle informazioni contenute nell'immagine.

<BODY>
<P><IMG src="sitemap.gif" alt="Mappa del sito" longdesc="sitemap.HTML"></P>
< /BODY>

Poiché l'attributo LONGDESC non è supportato da molti browser, non compare cioè il link alla pagina che raccoglie le informazioni richieste, è utilizzata una soluzione di ripiego tramite l'uso dei cosiddetti D-LINK.

Un D-LINK è semplicemente un link ad una pagina delle descrizioni, che deve essere posizionato vicino all'immagine e appare usualmente evidenziato con la lettera D inserita tra le parentesi quadre.

<BODY>
<P><IMG src="sitemap.gif" alt="Mappa del sito" longdesc="sitemap.HTML">
<A href="sitemap.HTML">[D]</A></P>
< /BODY>

L'attributo ALT serve invece a fornire una descrizione più compatta ma esaustiva delle informazioni contenute all'interno dell'immagine.

Nel caso in cui un'immagine sia utilizzata solo per motivi di formattazione, e non fornisca alcun contenuto informativo è buona norma viene utilizzato il tag ALT="".

Una situazione in cui è necessario fornire descrizioni supplementari del contenuto informativo di un'immagine, è quella dei grafici. Un grafico è una forma visuale molto compatta di rappresentazione delle informazioni, che non può essere resa accessibile semplicemente con l'utilizzo di un attributo di ALT.

Particolare cura deve essere dedicata alla presenza di testo all'interno di immagini; possono facilmente disturbare la visione di utenti ipovedenti. Spesso questi oggetti utilizzano sovrapposizioni di immagini, sfumature, caratteri piccoli per essere più accattivanti ma risultano difficili da visualizzare.

In questa fase si è interessati a verificare che la dimensione del carattere sia sufficiente (almeno 12 pixel), il problema della nitidezza verrà affrontata alla verifica 27. Per controllare che la dimensione del carattere può essere utilizzata la funzionalità di righello presente in molti editor HTML.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: esteso

Metodo di analisi: ispezione visiva e del codice HTML

L'analisi deve essere svolta su tutte le immagini, che a parere del verificatore racchiudono informazioni importanti o che contengano elementi testuali di piccole dimensioni.

Fasi:

Si esamini la pagina e si analizzino le immagini in essa contenute.

Si verifichi che nel caso siano presenti immagini contenenti elementi testuali che le dimensioni dei caratteri siano di dimensioni sufficienti (12 pixel) e venga assicurata comunque una buona leggibilità (contrasti, sfumature etc..).

Si valuti il testo sostitutivo delle immagini caricando la pagina, dopo aver disabilitato il caricamento delle immagini.

Metodologia di disattivazione del caricamento delle immagini

Metodologia di disattivazione del caricamento delle immagini in Netscape Navigator e Microsoft Internet Explorer
Netscape Navigator Microsoft Internet Explorer
1. Click Edit > Preferences 1. Click Tools > Internet Options > Advanced.
2. Click Advanced, and then clear the options to enable Automatic Load Images. 2. Clear the option to enable Showimages

Il testo che compare all'interno delle sagome delle immagini rappresenta le informazioni inserite all'interno della proprietà ALT. Si verifichi che all'interno del tag ALT sia effettivamente fornita una descrizione dell'immagine (molti editor HTML impostano questo tag con il nome del file contenente l'immagine).

Nel caso in cui siano presenti immagini non utili verificare la presenza nel tag ALT della stringa vuota ("").

Nel caso in cui siano presenti immagini a ricco contenuto informativo si esamini il codice della pagina e si verifichi che sia presente il tag LONGDESC oppure un D-LINK.

Si verifichi che in presenza di elementi complessi, come ad esempio grafici o tabelle, ne sia fornita una dettagliata descrizione.

Si valuti l'espressività delle descrizioni delle immagini secondo la scala a 4 valori:

1 = immagini utili parzialmente o non commentate AND presenti immagini contenenti elementi testuali di dimensioni inferiore ad i 12 pixel o non ben leggibili AND non presenti descrizioni supplementari nel caso di immagini ad alto contenuto informativo

2 = immagini utili parzialmente o non commentate OR presenti immagini contenenti elementi testuali di dimensioni inferiore ad i 12 pixel o non ben leggibili OR non presenti descrizioni supplementari nel caso di immagini ad alto contenuto informativo

3 = ben commentate tutte immagini utili AND non presenti immagini contenenti elementi testuali di dimensioni inferiore ad i 12 pixel e ben leggibili AND presenti descrizioni supplementari nel caso di immagini ad alto contenuto informativo

4 = tutte immagini ben commentate (utili ed inutili) AND non presenti immagini contenenti elementi testuali di dimensioni inferiore ad i 12 pixel e ben leggibili AND presenti descrizioni supplementari nel caso di immagini ad alto contenuto informativo

10. Mappe di immagini

Una mappa di immagini o image-map è un oggetto grafico che contiene dei link. In particolare ogni link è attivabile solo da una porzione definita dell'immagine (hot spot). Le image-map dal lato client mostrano le regioni attive senza utilizzare uno script o delle istruzioni dal server. Le image-map dal lato server richiedono invece uno script o delle istruzioni dal server per attivare le regioni attive.

Poiché le mappe di immagini contengono informazioni visuali, è necessario fornire una descrizione per ogni porzione dell'immagine.

Secondo gli standard dell'accessibilità è anche necessario che gli stessi link attivabili attraverso la mappa vengano forniti ridondanti anche in una forma testuale.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: homepage e ridotto

Metodo di analisi: ispezione visiva e del codice HTML

Fasi:

Si verifichi che la mappa di immagini risieda sul lato client verificando l'utilizzo del tag USEMAP.

Si verifichi che ogni hot spot, ovvero ogni elemento AREA abbia un attributo ALT ben commentato o un TITLE.

Si verifichi che i collegamenti offerti dalla mappa di immagini siano ripetuti in maniera ridondante all'interno della pagina.

Si valuti la qualità con cui sono state utilizzate delle mappe di immagini assegnando un punteggio secondo la scala a 4 valori:

4 = mappe lato client, hotspot commentati, link ridondanti;

3 = mappe lato client, hotspot commentati;

2 = mappe lato client;

1 = non rispettato alcun parametro.

11. Accessibilità file audio

L'utilizzo di file audio rappresenta un grosso arricchimento dal punto di vista multimediale, ma deve essere gestito con raziocinio.

Ad alcune categorie di utenti, come i sordi o coloro che utilizzano terminali privi di sistemi audio viene però negato l'accesso alle informazioni a meno che non vengano fornite versioni alternative. In generale l'utente dovrebbe avere la possibilità di scegliere tra l'ascolto del file audio o la lettura della corrispondente trascrizione.

Vicino al tasto od al link che avvia la riproduzione del file audio, dovrebbe essere presente un collegamento alla trascrizione o ad una descrizione dei contenuti del file. Nel caso in cui siano presenti sistemi di riproduzione automatica di file audio, ad esempio al caricamento della pagina, l'utente deve esserne avvertito con segnalazioni visuali.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori + non verificabile

Campione: esteso

Metodo di analisi: ispezione visiva ed auditiva.

Fasi:

Si verifichi la presenza di trascrizioni o descrizioni che riportino i contenuti dei file audio

Si verifichi che siano presenti una segnalazione visuale ed una trascrizione nel caso in cui ci siano file audio che si avviano in modo automatico

Si valuti la presenza di trascrizioni per i file audio secondo la seguente scala

2 = trascrizioni e segnalazioni visuali presenti

1 = trascrizioni non presenti o segnalazioni visuali non presenti

non verificabile (non presenti file audio)

12. Accessibilità file audio-video

La gestione dei file audio-video per garantire piena accessibilità a tutti gli utenti richiede una particolare attenzione. Devono essere fornite trascrizioni audio sincronizzate con il fluire delle immagini per permettere la fruizione ad utenti sordi.

Devono altresì essere fornite anche descrizioni video vocali che integrate con la riproduzione audio consentano la fruizione del filmato ad utenti non vedenti. Ovviamente la descrizione degli elementi visuali deve integrarsi in sincronia con le immagini e senza sovrapporsi con il dialogo.

Infine, per garantire poi la fruizione delle informazioni anche ad utenti con difficoltà di udito e visive o che usino browser testuali si deve fornire una descrizione completa del filmato (si può ottenere integrando le descrizioni già preparate per gli utenti sordi e per gli utenti non vedenti)

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: esteso

Metodo di analisi: ispezione visiva ed auditiva.

Fasi:

Si avvii la procedura di esecuzione del video e si verifichi che vengano fornite trascrizioni audio sincronizzate con il fluire delle immagini.

Si avvii la procedura di esecuzione del video e si verifichi che vengano fornite descrizioni vocali degli elementi visuali (personaggi, luoghi e situazioni) che non interferiscano con le componenti audio già presenti.

Si verifichi che sia presente una descrizione testuale completa di tutto il filmato composta dalla trascrizione audio integrata da una descrizione degli elementi visuali.

Si avvii la procedura di esecuzione del video senza i suoni e poi a monitor spento. Si verifichi che il contenuto informativo del video sia pienamente accessibile e completo in ambedue le situazioni.

Si valuti con un punteggio in una scala a 4 valori la bontà della soluzione proposta.

13. Indipendenza da applet, script e plug-in

E' necessario che non venga pregiudicata la navigazione e l'accesso alle informazioni a coloro che non utilizzano applet, plug-in e meccanismi di scripting. Molte di queste tecnologie infatti sono state sviluppate specificatamente per realizzare effetti audio visuali od interattivi e non sono supportate da browser non grafici.

Se un sito Web richiede in modo esplicito l'esecuzione di questi oggetti, ad alcune categorie di utenti può essere completamente negato l'accesso ad i contenuti informativi. Quindi devono essere fornite delle forme alternative di accesso alle informazioni.

Si deve anche considerare la piattaforma utilizzata, infatti qualunque tecnologia, che non possa essere utilizzata da utenti dotati di una configurazione hardware o software minima non può essere considerata accessibile.

Seconda priorità è quella di fornire alla tecnologia di interfacciamento (browser, screen reader etc.) sufficienti informazioni riguardo l'identità, le operazioni e lo stato dell'oggetto. Nel caso in cui questi oggetti siano molto complessi si dovrebbero eseguire ulteriori verifiche:

In caso di animazioni, controllare che vengano fornite versioni alternative delle medesime informazioni.
Nel caso di ridefinizione dei colori utilizzati nella pagina, si devono mantenere tonalità sufficientemente contrastanti.
I colori non dovrebbero essere utilizzati per fornire informazioni.
Non devono essere presenti fenomeni di blinking o flickering.

Applet

Gli applet sono programmi scritti per essere eseguiti o lanciati all'interno di pagine Web. Un applet può creare una barriera d'accessibilità quando la tecnologia necessaria a mandarlo in esecuzione non è supportata dal sistema di navigazione utilizzato.

Anche nel caso in cui sia possibile mandare in esecuzione un applet i contenuti forniti potrebbero non essere accessibili.

Nel caso di utilizzo di applet possono essere seguite diverse strade:

Fornire informazioni all'interno del tag APPLET tramite la proprietà ALT.

Nel caso in cui venga utilizzato un tag OBJECT per mandare in esecuzione l'applet, si può inserire all'interno dei tag <OBJECT> </OBJECT> un contenuto informativo alternativo.

Plug-in

I plug-in sono programmi scaricabili dal web all'interno del nostro browser di navigazione, per arricchirlo di possibilità varie come l'ascolto di file audio e video, animazioni, 3D ecc.

I plug-in infatti sono dei programmi software che sì "innestano" su un programma principale (browser), implementando funzioni specifiche aggiuntive.

Per garantire l'accessibilità anche nel caso di utilizzo di plug-in è necessario scegliere formati che siano supportati dalla maggioranza dei browser e si deve comunque fornire un link ad una pagina pienamente accessibile dove poter scaricare il plug-in.

Script

Uno script potrebbe creare una creare una barriera nel momento in cui l'utente utilizzi un browser che non supporti o in cui sia stato disabilitato l'utilizzo degli script.

Tecniche per garantire alternative per gli script:

Utilizzare script sul lato del server invece che script sul lato client

Inserire un'alternativa equivalente alle informazioni fornite tramite gli script tramite il tag <NOSCRIPT>.

Le informazioni contenute all'interno del tag NOSCRIPT vengono mostrate se il browser non è in grado di eseguire lo script.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: homepage e campione di pagine in cui sono presenti applet o script

Metodo di analisi: ispezione visiva ed ispezione del codice HTML

Fasi:

Si esaminino gli script e gli applet presenti nella pagina ed il loro contenuto informativo

Si verifichi se siano presenti funzionalità in grado di reindirizzare automaticamente l'utente in base al browser utilizzato verso versioni del sito che non supportano completamente applet, javascript o plugin. Si valuti il contenuto informativo della pagina.

Nel caso sia presente una modalità di reindirizzamento come specificato al punto 2, si saltino le fasi dalla 4 alla 8. Si verifichi che le versioni della pagina ottenibili tramite browser diversi offrano il medesimo contenuto informativo e funzionalità analoghe. Si passi alla fase 9.

Si disabiliti dal menu di configurazione del browser l'utilizzo degli script in questo modo:

Metodologia di disattivazione dell'utilizzo degli script in Netscape Navigator e Microsoft Internet Explorer
Netscape Navigator Microsoft Internet Explorer
1. Click Edit > Preferences 1. Click Tools > Internet Options > Security.
2. Click Advanced, and then clear the options to enable JavaScript. 2. Click Custom Level, scroll down to the Scripting section and cancel the scripts selections.

Si disabiliti dal menu di configurazione del browser l'utilizzo degli applet in questo modo:

Netscape Navigator Microsoft Internet Explorer

1.Click Edit à Preferences.
1.Click Tools à Internet Options à Security.

2.Click Advanced, and then deselect Enable Java.
2.Click Custom Level, scroll down to the Scripting section and cancel the applets selections.

Per disabilitare un plug-in può essere utilizzata la stessa metodologia, anche se si dovrebbe altresì controllare l'eventuale predisposizione della metodologia assistitiva utilizzata (plugin del tipo ACTIVEX difficilmente possono essere riprodotti in un ambiente diverso dal sistema Windows).

Si verifichi la presenza all'interno della pagina che richiede l'utilizzo dei plug-in che sia presente un link ad una pagina pienamente accessibile dove poter scaricare l'applicazione.

Si valuti il contenuto informativo della nuova versione della pagina e si verifichi che vi siano metodologie alternative per ottenere le funzionalità ed il contenuto informativo offerto dagli script, applet e plugin ad esempio tramite l'utilizzo dei tag NOSCRIPT o del testo all'interno dei tag OBJECT.

Si attribuiscano un punteggio seconda la scala a 4 valori:

1 = sito non utilizzabile senza l'utilizzo di script, applet e plug-in;

2 = grossa perdita di informazioni (sezioni di sito non utilizzabili o non raggiungibili) e funzionalità;

3 = lieve perdita di informazioni e funzionalità (ad esempio un convertitore lira/euro);

4 = stesse informazioni e stesse funzionalità con o senza script, applet e plug-in.

non verificabile

14. Presenza di shortcuts

Uno shortcut (o access-key) è una scorciatoia che permette all'utente di attivare un link o posizionarsi presso un form premendo solamente una combinazione di tasti. L'uso eccessivo di questa tecnica può creare confusione quindi dovrebbero essere messi a disposizione solo gli shortcut per gli oggetti più importanti.

La pressione di uno shortcut assegnato ad un elemento provoca normalmente la focalizzazione dell'elemento stesso. L'azione che poi accade quando un elemento riceve il focus dipende sostanzialmente dalla sua tipologia. Nel caso di shortcut collegato ad un link, la sua pressione provocherà l'attivazione del link stesso.Nel caso di shortcut collegato ad un campo di testo, la sua attivazione permetterà all'utente di scrivere all'interno del campo.

Le metodologie di attivazione di uno shortcut variano in base al supporto di navigazione utilizzato ed in base al sistema operativo. Ad esempio su una piattaforma WINDOWS ed utilizzando il browser MICROSOFT EXPLORER è sufficiente la pressione della combinazione di tasti ALT + ACCESS KEY.

Per segnalare all'utente la possibilità di avvalersi nella navigazione di shortcut, si dovrebbero utilizzare soluzioni grafiche che enfatizzino il carattere da premere per attivare lo shortcut (ad esempio sottolineando o scrivendo maiuscola la lettera di attivazione).

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori

Campione: homepage e campione ridotto

Metodo di analisi: ispezione visiva ed ispezione del codice HTML.

Fasi:

Si esamini la pagina Web, ed in particolare il testo dei link per verificare la presenza di singole lettere sottolineate che rappresentino shortcut del link.

Si verifichi la presenza nel codice HTML dell'attributo shortcut come attributo degli elementi:

A, AREA, BUTTON, INPUT, LABEL, LEGEND e TEXTAREA.

Si verifichi l'effettiva efficacia dello shortcut premendo sulla tastiera la corrispondente lettera, e controllando che i risultati ottenuti attraverso le due metodologie di attivazione del link tramite shortcut e tramite click del mouse siano uguali.

Si attribuisca un punteggio secondo la scala:

1 = non presenti shortcuts;

2 = presenti shortcuts.

15. Indipendenza dal mouse nell'uso di script ed applet

Un gestore di eventi è una funzione che viene invocata nel momento in cui un determinato evento accade (movimento del mouse o pressione di un tasto). In HTML 4.01 i gestori di eventi vengono inseriti nel codice tramite attributi che cominciano con "on" (es.: onkeyup, onmouseover, etc..)

Tramite l'utilizzo dei gestori di eventi si producono degli effetti esclusivamente decorativi come allargare un'immagine o cambiare il colore del testo. Un utilizzo più avanzato dei gestori di eventi permette di attivare form od eseguire calcoli numerici. Si dovrebbe evitare di collegare i gestori di eventi all'attivazione di link.

I gestori di eventi possono essere suddivisi in due categorie: i gestori a livello di applicazione ed i gestori a livello di dispositivo. I gestori a livello di applicazione onfocus, onblur ed onselect sono stati sviluppati per essere indipendenti dal dispositivo. Nel caso in cui si utilizzino gestori di dispositivo è necessario inserire meccanismi ridondanti in modo da tentare di vincolare il meno possibile l'interazione con il dispositivo utilizzato. Ad esempio si potrebbe collegare un evento (la chiamata ad esempio di una funzione) sia al click del mouse sia alla pressione di un tasto.

Script ed applet devono essere indipendenti dal metodologia di interazione dell'utente, ovvero devono poter essere utilizzati anche senza l'ausilio di un mouse.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori + non verificabile

Campione: esteso

Metodo di analisi: ispezione visiva ed ispezione del codice HTML

Fasi:

Si individuino nella pagina funzionalità realizzate tramite script ed applet.

Si provi ad utilizzare queste funzionalità senza avvalersi del mouse, avvalendosi esclusivamente la tastiera.

Si esamini il codice HTML e si valuti nel caso in cui siano presenti gestori di eventi che siano stati utilizzati meccanismi di attivazione indipendenti dalla piattaforma od eventualmente ridondanti.

Si attribuiscano 2 valori per valutare la possibilità di utilizzare a pieno tali funzionalità senza mouse

1 = esistono funzionalità non utilizzabili senza ausilio del mouse;

2 = funzionalità a disposizione utilizzabili anche senza il mouse.

16. Navigazione senza il mouse

Esistono tipologie di utenti che non utilizzano il mouse per navigare. La pagina HTML deve essere configurata in modo da permettere la navigazione del sito e la fruizione delle informazioni in esso contenuto utilizzando esclusivamente la tastiera.

Per facilitare l'utente si può costruire un percorso di navigazione utilizzando l'attributo TABINDEX,che permette di gestire un array i cui elementi sono gli oggetti verso cui ci si sposta premendo il tasto TAB. Per effettuare l'attivazione di un elemento (ad esempio un link) si usa il tasto INVIO (RETURN).

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori

Campione: campione ridotto

Metodo di analisi: ispezione visiva ed ispezione del codice HTML

Verificare che sia possibile utilizzare un meccanismo di tabulazione per muoversi tra i vari elementi della pagina Web.

Fasi:

  1. Si identifichino i vari elementi presenti in una pagina link, form script ed altri oggetti.
  2. Si verifichi la possibilità di accedere ad i diversi oggetti ed utilizzarli esclusivamente tramite l'utilizzo della tastiera.
  3. Si assegni un punteggio in una scala a 2 valori sulla possibilità o meno di muoversi all'interno del sito utilizzando esclusivamente la tastiera.

    1 = sito non utilizzabile completamente avvalendosi esclusivamente della tastiera;
    2 = sito utilizzabile avvalendosi esclusivamente della tastiera.

17. Funzionalità dinamiche

Le pagine Web offrono spesso all'utente contenuti informativi variabili nel tempo, come ad esempio aree di news o banner. La presenza di elementi dinamici all'interno della pagina può creare difficoltà di comprensione all'utente, che potrebbe non riuscire ad interpretare le informazioni poiché troppo veloci.

E' necessario quindi che sia presente una funzionalità per interrompere il continuo refresh degli elementi della pagina od un link ad una pagina di ugual contenuto informativo.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori + non verificabile

Campione:home page, pagina delle news e campione esteso

Metodo di analisi:ispezione visiva.

Verificare che l'utente abbia la possibilità di interrompere il continuo aggiornamento delle pagine tramite un tasto e che abbia la possibilità di visualizzare in modalità statica lo stesso contenuto informativo, tramite un link o procedendo ad un reload della pagina.

Fasi:

  1. Si verifichi la presenza di elementi dinamici
  2. Si cerchino eventuali accorgimenti accessibili messi a disposizione dell'utente per interrompere l'aggiornamento della pagina o dei singoli elementi
  3. Si verifichi se le funzionalità dinamiche possono essere comunque visualizzate tramite l'uso del reload o di link
  4. Si assegnino un punteggio in una scala a due valori per esprimere la possibilità di visualizzare le informazioni dinamiche offerte anche tramite l'uso di pagine statiche e la possibilità di fermare il refresh.

    1 = impossibile fermare il refresh e visualizzare una pagina statica;
    2 = possibile fermare il refresh visualizzare una pagina statica.

    non verificabile (non presenti funzionalità dinamiche veloci)

18. Descrizioni di elementi dinamici

La descrizione di elementi dinamici deve essere concorde con i cambiamenti di contenuto degli elementi dinamici. Il contenuto informativo dello spazio di un banner o di una news varia rapidamente nel tempo. Un utente non vedente potrebbe comunque visualizzare il contenuto informativo di un elemento dinamico se la sua descrizione fosse puntualmente aggiornata.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori + non verificabile

Campione: ridotto

Metodo di analisi:L'analisi deve individuare eventuali oggetti dinamici nella pagina e verificare che nel caso di presenza di una descrizione contenutistica essa venga aggiornata al variare dell'elemento. Il tempo di attesa per effettuare la valutazione è proporzionale alla dinamicità dell'oggetto in questione.

Fasi:

  1. Si esaminino gli elementi dinamici della pagina e si verifichi la presenza di elementi descrittivi concordi.
  2. Si attenda un tempo di attesa proporzionale alla dinamicità dell'elemento.
  3. Si esaminino nuovamente gli elementi dinamici e si controlli che le loro descrizioni siano state aggiornate di conseguenza.
  4. Si attribuisca un punteggio in una scala a due valori al fine di valutare la presenza di aggiornamenti anche nel campo delle descrizioni.

    1 = sono presenti elementi dinamici ma le descrizioni sono statiche (o non presenti);
    2 = sono presenti elementi dinamici e le descrizioni sono dinamiche.

    non verificabile (non sono presenti elementi dinamici)

19. Fenomeni di blinking, flickering e freezing

Elementi grafici dinamici possono senza dubbio arricchire da un punto di vista estetico una pagina web ma creano spesso difficoltà visuali. Oggetti lampeggianti (blinking) o che emanano luce sfarfallante (flickering) oltre ad essere difficilmente visualizzabili da utenti ipovedenti, possono addirittura indurre crisi epilettiche. Nessun elemento della pagina deve lampeggiare ad un frequenza fra i 2 ed i 55 cicli al secondo (fra i 2 ed i 55 Hz).

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori non verificabile

Campione:esteso

Metodo di analisi:ispezione visiva

Fasi:

  1. Si verifichi che non siano presenti oggetti lampeggianti o che emanano luce sfarfallante ad una frequenza fra i 2 ed i 55 Hz. Nel caso in cui fossero presenti controllare che venga fornita la possibilità di interromperli.
  2. Si assegni un punteggio in una scala a due valori tenendo conto che la valutazione deve essere negativa nel caso in cui sia presente almeno un oggetto la cui dinamicità non può essere interrotta.

    1 = presente almeno un oggetto di cui non può essere interrotto il movimento;
    2 = tutti gli elementi dinamici presenti possono essere interrotti.

    non verificabile

20. Analisi del re-indirizzamento e delle funzionalità a carattere temporale

L'utilizzo di meccanismi di re-indirizzamento (redirecting) automatico creano confusione nell'utente che perde la cognizione dell'effettiva pagina che sta visualizzando.

All'interno delle pagine si possono trovare delle funzionalità interattive variabili nel tempo. Un esempio è una presentazione le cui trasparenze si succedano al ritmo di una al minuto. In questi casi si deve innanzitutto avvertire l'utente di queste scadenze temporali e gli deve essere altresì permesso di controllare le variazioni temporali di contenuti.

C'è da notare che oltre ad i casi di utenti con difficoltà di apprendimento anche utenti di diversi ceppi linguistici potrebbero non riuscire a comprendere le informazioni proposte in intervalli di tempo brevi.


Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori + non verificabile

Campione: homepage e campione ridotto

Metodo di analisi:ispezione visiva ed ispezione del codice HTML.

Verificare che non siano presenti redirect fra le pagine campione.

Fasi:

  1. Si verifichi direttamente nel codice HTML che l'attributo content non contenga un URL (auto-redirect) o che non siano presenti funzionalità che eseguono un redirect della pagina.
  2. Si verifichi che nel caso in cui siano presenti funzionalità interattive legate al trascorrere del tempo l'utente ne sia avvertito e possa modificarle facilmente.
  3. Si assegni un punteggio in una scala a 4 valori alle funzionalità legate al trascorrere del tempo e di redirecting valutando le difficoltà che possono creare all'utente.

    1 = presenti funzionalità di redirect e/o presenti funzionalità legate al tempo non configurabili dall'utente
    2 = presenti funzionalità legate al tempo configurabili dall'utente

    Non verificabile

21. Analisi di pop-up windows

L'utilizzo di pop-up windows, ovvero di finestre che si aprono automaticamente, può creare molta confusione nell'utente che perde il contatto con le informazioni che stava esaminando senza essere avvertito.

In questi casi si deve distinguere fra due situazioni: l'attivazione di un link da parte dell'utente, e la scelta del creatore della pagina di mostrare queste informazioni in un'altra finestra oppure la creazione automatica di un'altra finestra (caso dei banner pubblicitari). Le problematiche delle due situazioni comunque sono le medesime, l'utente perde il contatto con la finestra in cui operava. Molto spesso infatti le pop-up windows vengono utilizzate per creare piccole finestre con informazioni commerciali. L'utente deve essere reso consapevole che un'eventuale azione (click di un mouse) sposterà il focus su un altro oggetto; questa informazione deve essere ricavabile dal contesto della pagina. La situazione peggiore delle pop-up windows si verifica comunque nel caso in cui la nuova finestra porti fuori dal sito in quanto l'utente in questo caso non è in grado nemmeno tramite una breve navigazione di tornare alle informazioni che visionava in precedenza.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori + non verificabile

Campione: ridotto

Metodo di analisi:ispezione visiva

Durante la navigazione delle pagine campione bisogna verificare che non vengano aperte nuove finestre senza il consenso dell'utente.

La verifica deve essere fatta anche per tutti gli applet e gli script.

Fasi:

  1. Si verifichi che nei settori principali del sito si acceda senza l'apertura di nuove finestre.
  2. In caso d'apertura di una nuova finestra verificare che esso sia stato segnalato all'utente (utilizzando ad esempio un tag TITLE sul link)
  3. Verificare che la nuova finestra non conduca l'utente fuori dal sito.
  4. Valutare l'utilizzo di pop-up windows del sito secondo la seguente scala:

    1 = sono presenti pop-up windows senza che l'utente sia avvertito
    2 = sono presenti pop-up windows e l'utente ne è avvertito

    non verificabile (non sono presenti pop-up windows)

22. Valutazione frame

L'utilizzo dei frame nella navigazione crea normalmente delle situazioni di disorientamento; l'utente si ritrova a visionare un documento senza essere in grado di capirne la collocazione spaziale nel Web.

Molti browser non visuali rappresentano i frame uno alla volta

Nel caso in cui una pagina sia organizzata con un frameset si deve controllare che sia chiara l'identità e la funzionalità di ogni frame, tramite il corretto utilizzo degli elementi TITLE e NAME.

Deve comunque essere fornita una versione alternativa della pagina tramite il tag <NOFRAME> per i browser che non supportano i frame. Non può essere accettata la prassi comune di inserire all'interno del tag <NOFRAME> scritte come "La pagina corrente utilizza i frame. Questa caratteristica non è supportata dal browser in questione".

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: ridotto

Metodo di analisi:Ispezione del codice HTML.

Fasi:

  1. Si visualizzi il codice della pagina contenitore dei frame (frameset) e si valuti l'espressività dei testi inseriti all'interno degli attributi TITLE e NAME.
  2. Si verifichi la presenza di un tag NOFRAME e si verifichi che al suo interno siano stato messo a disposizione un eguale contenuto informativo.
  3. Si assegni un punteggi in una scala a 4 valori:

    1 = frame che caricano pagine appartenenti a siti esterni rispetto al sito in cui si naviga
    2 = testi inseriti negli attributi TITLE e NAME singoli o non espressivi AND assenza di pagine con lo stesso contenuto informativo attraverso il tag NOFRAME
    3 = testi inseriti negli attributi TITLE e NAME espressivi OR presenza di pagine con lo stesso contenuto tramite il tag NOFRAME
    4 = testi inseriti negli attributi TITLE e NAME espressivi AND presenza di pagine con lo stesso contenuto tramite il tag NOFRAME

23. Colore latore di informazioni

I colori non dovrebbero essere utilizzati per fornire informazioni all'interno di una pagina web poiché la percezione cromatica varia da utente ad utente.

Ad esempio legare le diverse sezioni di un sito a colori particolari e farne riferimento esplicito potrebbe impedire la navigazione ad utenti con disturbi visivi, che utilizzano browser non grafici o sistemi di visualizzazione monocromatici.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori

Campione: homepage + campione ridotto

Metodo di analisi:ispezione visiva

Fasi:

  1. Si verifichi che eventuali informazioni legate ad un particolare utilizzo dei colori siano fornite comunque all'interno della pagina.
  2. Si verifichi l'assenza di frasi che facciano riferimento ad i colori per guidare la navigazione.
  3. Si attribuiscano un valore secondo la seguente scala:

    1 = presenti informazioni di navigazione legate ad i colori
    2 = non presenti informazioni di navigazione legate ad i colori

24. Organizzazione delle informazioni

La situazione attuale dei servizi di providing internet offre ancora soluzioni il cui costo è legato al tempo di navigazione effettuata. La ricerca di informazioni su internet può essere spesso ricondotta ad una veloce attività di browsing e salvataggio di documenti il cui contenuto viene poi completamente analizzato solo in una fase successiva.

Nel caso di utenti con difficoltà visive o di apprendimento, risulta ancora più pressante la necessità di poter mettere da parte le informazioni raccolte per analizzarle successivamente. Spesso poi anche la difficoltà dei contenuti aumenta il problema, ad esempio le informazioni offerte dai siti di pubblica amministrazione sono tra le più complesse presenti in rete.

I documenti non dovrebbero essere forniti in formati proprietari o almeno non solo: ogni documento dovrebbe essere fornito in un formato pubblico e liberamente utilizzabile (fornendo eventualmente indicazioni riguardo a programmi di visualizzazione).

Nel caso di siti Web con una forte interazione con l'utente si dovrebbe tentare di ridurre il più possibile il workload e massimizzare la tolleranza agli errori. La compilazione di un form ad esempio deve essere strutturata in modo che in caso di inserimento di dati errati non costringa l'utente a riscrivere anche le informazioni corrette. Un sito dedicato al commercio elettronico ad esempio deve contenere meccanismi semplici di deselezione degli oggetti richiesti o di annullamento delle procedura di acquisto.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori

Campione: ridotto

Metodo di analisi:ispezione visiva.

Fasi:

  1. Si analizzino le informazioni presenti nella pagina e la loro importanza per un utente
  2. Nel caso di informazioni importanti si esamini se è possibile accedere ad una versione del documento più compatta, senza cioè eventuali elementi del sito non collegati all'informazione di interesse (banner, barre di navigazione etc..)
  3. Nel caso di un documento complesso o di una certa dimensione si verifichi che sia possibile scaricarlo in diverse versioni (pdf, HTML, zip etc..).
  4. Si verifichi che siano indicati eventuali programmi di visualizzazione gratuiti.
  5. Nel caso in cui siano presenti meccanismi di feedback si verifichi che non costringano l'utente a svolgere azioni ripetitive e che siano tolleranti agli errori.
  6. Si assegni un punteggio in una scala a quattro valori sulla qualità con cui sono stati organizzati i documenti, le funzionalità per garantirne il download, meccanismi di fault tollerance e riduzione del workload.

25. Qualità dei colori

Per valutazione cromatica si intende una verifica degli accostamenti di colori utilizzati all'interno del sito Web.

Gli elementi della pagina che possono far insorgere difficoltà si possono raggruppare in due categorie: elementi di background ed elementi di foreground. Con elementi di background si intendono gli oggetti che costituiscono lo sfondo di una pagina, un colore od un immagine. Gli elementi di foreground sono invece gli elementi anteriori di una pagina, cioè eventuali oggetti grafici, testi od immagini. Si vuole verificare che le tonalità di questi oggetti non creino difficoltà visuali.

La prima cosa da verificare è che i colori degli elementi di background e foreground forniscano un sufficiente contrasto e non creino difficoltà ad utenti con disturbi visivi o a monitor in bianco e nero o monocromatici. La seconda verifica è che al contrario i colori degli elementi di background e foreground non producano un contrasto eccessivo che produca effetti sfarfallamento.

Il sito http://www.vischeck.com permette di verificare tramite l'applicazione di alcuni filtri come verrebbe vista un immagine da un utente con alcuni disturbi visivi. In particolare può essere simulata la deficienza dei colori rosso/verde, verde/rosso e blu/giallo.

Per valutare se i colori utilizzati nel layout di una pagina possano creare o meno problemi si può ricavare uno screenshot della pagina, tramite l'utilizzo della combinazione di tasti alt-stamp. Successivamente si può utilizzare il servizio offerto da Vischeck e valutare se l'output presenti problemi di colori.

Un ulteriore verifica è quella di visionare le pagine utilizzando un monitor monocromatico, controllando che nel nuovo sistema di visualizzazione le tonalità utilizzate nella pagina siano ancora sufficientemente contrastanti.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori

Campione: campione ridotto

Metodo di analisi:ispezione visiva

Fasi:

Accedere alla pagina disabilitando sul browser la visualizzazione dei colori e valutando un'eventuale perdita di informazioni

Metodologia per disabilitare i colori

Netscape Navigator
Microsoft Internet Explorer
1. Click Edit à Preferences.
1. Click Tools à Internet Options à General à Accessibility

2. Click Appereance à Colors and then check the option "Always use my colors, overriding document"
2. Check the option ignore Web page colors

Si verifichi che il contrasto tra testo e sfondo sia sufficiente e non provochi affaticamento della vista.

Si verifichi, tramite i servizi offerti dal sito http://www.vischeck.com che i colori scelti non creino confusione in utenti affetti da disturbi visivi.

Assicurarsi che il contrasto tra sfondo e testo non provochi fenomeni di sfarfallamento.

Si verifichi utilizzando un monitor monocromatico che non vi sia alcuna perdita di informazioni. Si attribuiscano un punteggio secondo la scala:

1 = colori scelti rendono impossibile l'accesso alle informazione
2 = colori scelti provocano significativa perdita di informazioni
3 = colori scelti provocano limitata perdita di informazioni
4 = nessuna difficoltà

26. Valutazione style-sheet

Gli style-sheet sono funzionalità che permettono di separare all'interno di una pagina HTML la struttura del documento dalle metodologie di visualizzazione.

Non tutti i browser però supportano i fogli di stile, quindi le pagine HTML devono essere strutturate in modo che l'utilizzo od il non utilizzo dei fogli di stile non provochi una perdita di informazioni.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: ridotto

Metodo di analisi:ispezione visiva ed ispezione del codice HTML

Fasi:

  1. Si verifichi la presenza della dichiarazione del tipo del documento: DOCTYPE inserita all'inizio del codice
  2. Si verifichi la presenza all'interno della pagina di una delle tre tipologie di CSS: in linea, interni od esterni.
  3. In linea: si cerchi all'interno del BODY attributi STYLE applicati ad i consueti tag HTML
  4. Interni: si cerchi all'interno del tag HEAD attributi di ridefinizione dello stile (come style type="text/css)
  5. Esterni: si cerchi all'interno del tag HEAD un link ad un file esterno contenente la ridefinizione degli elementi di stile: <linkrel=stylesheet href="style.css" type="text/css" > Si può esaminare il codice del file di testo css aprendolo direttamente con il browser.
  6. Si apra il menu di configurazione del browser e si predisponga per ignorare la presenza di stylesheet.
  7. Si valuti la pagina risultante e la si rapporti alla pagina Web visualizzata con l'ausilio degli stylesheet, per valutare un eventuale perdita di informazioni.
  8. Si esamini il codice dei tag css, al fine di valutare se sono stati utilizzati in modo da stravolgere la filosofia dei tag strutturali HTML (ridefinizione dei tag header per confondere i motori di ricerca).
  9. Si esamini il codice dei css e si valuti se sono state predisposte versione diverse del documento in funzione del tipo di utente (tag @media utenti).
  10. Si associ all'attributo un valore sulla base del proprio apprezzamento complessivo sulla qualità dello style-sheet e sull'eventuale perdita di informazioni disabilitandone l'uso.

    4 = css ben strutturati con anche diverse versioni in funzione dell'utente
    3 = css complessi ben strutturati (struttura pagina)
    2 = css semplici ben strutturati (tipi di caratteri etc..)
    1 = css mal strutturati (semplici - complessi) la cui disabilitazione provoca inaccessibilità elementi pagina

    non verificabile

27. Analisi qualità tipografica

L'utilizzo di oggetti di piccole dimensione (caratteri, immagini) comporta molte difficoltà per gli utenti, creando affaticamenti della vista o risultando completamente inutilizzabile.

Per quanto riguarda oggetti grafici come bottoni od altri separatori di piccole dimensioni si possono seguire le metodologie di verifica specificate al punto 10: immagine latrice di informazioni.

Per quanto riguarda i caratteri ed il testo il discorso è più complesso. Molti problemi sono nati quando si è persa la distinzione tra forma e contenuto delle pagine HTML. Uno dei tag introdotti che violato questa ideologia è stato il tag Font. Nelle ultime versione di HTML è stato dichiarato deprecato in favore dei css ma molti page editor ancora lo utilizzano. Dal punto di vista della leggibilità il tag Font crea problemi, poiché permette di specificare la dimensione del testo in modalità assoluta, indicando cioè la dimensione in pixel desiderata dei caratteri.

Il tag Font, per creare meno problemi possibili, deve essere fornito utilizzando l'attributo size con valore relativo (es: <Font size="+1">) riferito ad una dimensione base specificata tramite il tag Basefont. Si può costruire un testo specificando una dimensione relativamente la dimensione degli elementi. In questo modo risulta più semplice per un browser aumentare o diminuire la dimensione dei caratteri variando il tag basefont.

Anche i Css però possono essere utilizzati per creare testo illeggibile, infatti anche essi permettono di specificare le dimensioni in pixel. In questi casi l'utente può comunque decidere di utilizzare il proprio foglio di stile ignorando quello specificato dal sito Web.

Attualmente è possibile variare la dimensione dei caratteri delle pagine tramite le opzioni di configurazione del browser. Si tratta però di procedure non immediate e spesso ignote all'utente. La procedura infatti consiste normalmente in due fasi. La prima fase consiste nell'utilizzo della funzionalità di aumento/decremento carattere disponibile attraverso il menu a tendina Visualizza/View della barra dei comandi.

Nel caso in cui la prima fase non dia risultati efficaci è necessario passare alla seconda fase ovvero alla disabilitazione delle dimensioni e degli stili tramite un opzione più interna del browser. Si deve controllare al termine della seconda fase che la pagina sia ancora leggibile, infatti può capitare che sbloccando le dimensioni alcuni elementi risultino sovrapposti.

Per evitare procedure lunghe e complesse un sito Web dovrebbe fornire la possibilità di customizzare il proprio aspetto grafico, in modo che l'utente possa trovare ogni volta il medesimo layout senza dover modificare i parametri del browser. Può anche capitare che venga fornita una versione alternativa della pagina che risulta più leggibile.

Nel caso in cui si utilizzino funzionalità dinamiche per la produzione di testi all'interno della pagina, non si è spesso in grado di alterare la dimensione del carattere quindi la pagina risulta bloccata.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori

Campione: campione ridotto

Metodo di analisi: ispezione visiva.

Si vuole verificare la possibilità di alterare l'aspetto della pagina per favorirne la leggibilità.

Fasi:

  1. Accedere alla pagina modificando la dimensione dei caratteri, oppure ignorando la dimensione dei caratteri specificata dalla pagina e valutando un'eventuale perdita di informazioni.
  2. Si valuti in una scala a quattro valori se la modifica dei parametri nel browser ha provocato un aumento della dimensione dei caratteri del testo.

    1 = sito bloccato, in cui anche la modifica delle opzioni del browser non migliora la leggibilità della pagina (presente ad esempio codice prodotto da funzionalità dinamiche, script applet etc..)
    2 = sito in cui la modifica delle opzioni del browser migliora la leggibilità della pagina
    3 = sito che fornisce versione parallela più leggibile
    4 = sito customizzabile dall'utente

28. Accessibilità delle tabelle

Una tabella può essere vista come una metodologia schematica di rappresentazione delle informazioni. La forma compatta in cui sono contenute le informazioni può però diventare un problema per gli screen-reader.

Per permettere una rappresentazione efficace anche su dispositivi non grafici possono essere utilizzati i seguenti tag: Caption - Summary - ID - Headers - Scope

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile.

Campione: Home page se dotata di tabelle + campione ridotto.

Metodo di analisi: ispezione del codice HTML.

Si vuole valutare nelle tabelle l'efficacia con cui sono state costruite le tabelle.

Fasi:

  1. Si verifichi nel codice che ogni tabella non utilizzata per il layout possieda i seguenti attributi HEADERS, SCOPE, ID, SUMMARY, CAPTION.
  2. Si valuti in una scala a quattro valori l'utilizzo nelle tabelle dei tag sopra riportati:

    1 = accessibilità nulla
    2 = insufficiente accessibilità di pochi degli attributi HEADERS, SCOPE, ID, SUMMARY, CAPTION
    3 = tabella mediamente accessibile con l'utilizzo corretto di alcuni degli attributi HEADERS, SCOPE, ID, SUMMARY, CAPTION
    4 = tabella completamente accessibile con l'utilizzo corretto di tutti gli attributi HEADERS, SCOPE, ID, SUMMARY, CAPTION

29. Tabelle utilizzate per layout

Le tabelle vengono spesso utilizzate anche per ottenere effetti grafici di formattazione della pagina. Si deve però evitare in questo caso di utilizzare nella tabella anche tag HTML prettamente strutturali come HEADERS, SCOPE, ID, SUMMARY e CAPTION.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori + non verificabile

Campione:home page se dotata di tabelle + campione ridotto

Metodo di analisi:Ispezione del codice HTML.

Verificare nel caso in cui una tabella sia utilizzata esclusivamente per ottenere effetti di formattazione che non siano utilizzati tag strutturali.

Fasi:

  1. Si verifichi nel codice che in ogni tabella utilizzata per layout i seguenti attributi HEADERS, SCOPE, ID, SUMMARY, CAPTION vengano utilizzati esclusivamente per comunicare l'utilizzo della tabella per motivi di presentazione.
  2. Si attribuisca un valore secondo la scala:

    1 = in una tabella utilizzata per il layout sono presenti tag strutturali
    2 = in una tabella utilizzata per il layout non sono presenti tag strutturali

    non verificabile (non sono presenti tabelle utilizzate per layout)

30. Linearizzabilizzazione delle tabelle

L'utilizzo di una rappresentazione multicolonne del testo all'interno di una tabella, crea serie problematiche per gli utilizzatori di dispositivi a lettura lineare. Per verificare che la disposizione degli elementi di una tabella sia corretta si può farne una linearizzazione ed esaminare l'eventuale perdita di informazioni. Il sito del W3C mette a disposizione uno strumento gratuito di linearizzazione chiamato Tablin (http://www.w3.org/WAI/Resources/Tablin) disponibile in varie versioni.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 2 valori + non verificabile

Campione: ridotto

Metodo di analisi: ispezione visiva.

Fasi:

  1. Si verifichi che non siano presenti all'interno di una tabella brani di testo disposti su più colonne.
  2. Nel caso in cui sia presente verificare che le stesse informazioni siano disponibili in una forma utilizzabile anche da screen-reader.
  3. Si valuti più in generale se l'organizzazione delle celle possa produrre problemi per un dispositivo a lettura lineare esaminando la versione linearizzata della pagina tramite il programma Tablin.
  4. Si assegni un punteggio in una scala a 2 valori più un valore non verificabile:

    1 = la tabella è mal strutturata: in caso di linearizzazione c'è una perdita di informazioni;
    2 = la tabella è ben strutturata, in caso di linearizzazione non c'è una perdita di informazioni.

31. Organizzazione delle form

I form o moduli sono elementi importanti perché rappresentano un occasione di contatto tra l'utente ed il sito. Per garantire una buona fruizione dei form una particolare attenzione deve essere prestata alla struttura ed alla organizzazione delle informazioni.

Innanzitutto gli elementi del modulo devono essere raggruppati e non sparsi all'interno della pagina. Per facilitare la compilazione gli elementi del modulo dovrebbero essere organizzati rispetto ad aree tematiche ed essere presenti esempi di compilazione ed evidenziati gli errori frequenti. Accanto ad ogni casella deve essere presente un etichetta di testo che ne specifichi chiaramente la finalità. Possono essere utilizzati tonalità diverse per gli elementi del form per semplificarne la comprensione. Nel caso di form di grosse dimensioni estesi su più pagine deve essere segnalata all'utente la fase della compilazione in cui si trova (ad esempio pagina 1 di 10). Per minimizzare il workload dell'utente deve essere altresì specificato quali sono i campi obbligatori che devono essere riempiti.

Grandezza/unità di misura: scala empirica a 4 valori + non verificabile

Campione: ridotto

Metodo di analisi: ispezione visiva.

Valutare l'organizzazione degli elementi della form e la presenza dei label posizionati accanto alle caselle cui si riferiscono.

Fasi:

  1. Si esamini il form e si verifichi che gli elementi siano raggruppati ed organizzati concettualmente all'interno.
  2. Si esaminino i label e si verifichi che siano posizionati accanto agli elementi cui si riferiscono e che siano esplicativi.
  3. Si verifichi che siano stati evidenziati eventuali campi non obbligatori e che siano state utilizzate tinte diverse per suddividere le vari aree del form.
  4. Nel caso di form estesi su più pagine si verifichi che sia presente una corretta segnalazione della posizione dell'utente.
  5. Si attribuisca un valore in una scala a 4 valori all'accessibilità strutturale della form.


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