Corriere
della Sera - MILANO -
sezione: Cronaca di Milano -
data: 2008-06-20 num: - pag: 7
categoria: REDAZIONALE
Gli
avvocati: pratiche troppo lunghe, tribunale in tilt. Il giudice: siamo
sei, dovremmo essere 10
*Aule
sovraffollate per i divorzi in tribunale. «Il quaranta per cento
delle separazioni avviene fra
maggio e ottobre» *
Quelli
con la cartellina gialla sono avvocati. Quelli con la cartellina gialla
più giovani sono assistenti. Tutto il resto, maschi e donne scuri in
volto, sono coppie. Che attendono di essere ricevuti dal giudice e poter
confidare: vogliamo la separazione.
Nona sezione, palazzo di
giustizia. Nel lungo corridoio si celebra una sorta
di rito quotidiano: cause di divorzio e richieste di separazione. In numero
sempre crescente e con una particolare tendenza: le coppie scoppiano
tutto l'anno (i divorzi a Milano: 1438 nel 2005, 1610 nel 2007) ma
d'estate molto di più. È la stagione in cui il rischio di rottura è massimo.
Prova ne è il picco di richieste di separazione registrato dagli avvocati
matrimonialisti (nei mesi precedenti e successivi alla vacanza) e dal
numero di pratiche. «Le separazioni crescono in modo esponenziale e i giudici
diminuiscono. A Milano dovremmo essere 10 e siamo 6», dice Anna Maria
Gerli, una dei sei. La nota avvocatessa Bernardini de Pace conferma il
trend: «Da maggio ad ottobre siamo precettati, per la mole di lavoro». Almeno
il 30% delle coppie si rompe in estate, conferma la terapeuta Paola Zucconi.
«I mesi in cui lavoro di più? Giugno e luglio», dice Milena Pini, altra
nota matrimonialista.
La colpa naturalmente non è del
sole. L'estate fa solo maturare la crisi. «Durante
l'anno ascoltiamo i propositi di divorzio », continua de Pace. «Poi
c'è la comunione del figlio o è Natale. La coppia rinvia. Finché arriva
l'estate». Un conto è stare tutto l'anno insieme con i figli e il lavoro
che distrae. Un altro è vivere gomito a gomito in vacanza davanti al
tramonto. Un imprenditore sposato da 13 anni ha chiamato Michela Palmi: «Ha
già in testa di separarsi. E considera l'estate come un banco di prova».
Pure la statistica dell'avvocato dice che almeno il 40% delle separazioni
avviene tra maggio e ottobre.
Intanto nel corridoio affollato
della IX sezione (tra le più lente d'Italia,
accusa Pini: «a Monza 15 giorni per una separazione consensuale, a
Milano 6 mesi») la parola più gettonata è «stronzo». Generalmente riferito
all'avvocato che difende l'altro. Una russa urla: «Voglio la separazione,
non i soldi ». Un uomo di mezza età è rimproverato dal legale:
«Non è tenuto a darle 50 euro per i vestiti, gliel'ho già detto».
Un altro avvocato si scusa.
«Vado dal giudice, parliamo dopo». Esce subito.
Già fatto? «Sì. L'imprenditore non vuole conciliare con l'ex moglie».
Lei l'ha lasciato. Lui aveva l'amante conosciuta in estate. Ai figli
passa molti soldi. All'ex niente ». Una coppia intanto se ne va mano nella
mano. Vede quelli? Si son separati, dice Eloisa Modica, matrimonialista.
E si danno la mano? «E' frequente. Però si tratta di coppie
del tipo sposate a 28 e divorziate a 32, senza figli o beni in comune».
Il corridoio si sfolla, sono le due. «Siamo ancora in attesa», sbotta
un avvocato. Il suo cliente è teso. Aveva portato sua moglie in un villaggio,
per farla divertire. «Lei? S'è innamorata di un cameriere ».
Agostino Gramigna |