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Bologna, il Comune finanzia
i corsi contro il divorzio

 

L'iniziativa
Titolo del primo incontro: insieme per sempre

Affidati a un'associazione pro embrione

Articolo tratto dal Corriere della Sera - nazionale - sez. cronache - 18 aprile 2008 - p27 - di Vittorio Monti

BOLOGNA — Ti sposi in Comune? Adesso c'è (gratis) il corso prematrimoniale per i fidanzati che scelgono il sindaco invece del parroco. Prima lezione: «Insieme per sempre ». In sostanza, istruzioni anti divorzio in versione laica. L'idea è venuta a Lina Delli Quadri, consigliere comunale del Pd: stesso partito di Cofferati. Una cattolica impegnata nel volontariato che ha pensato: anche chi sceglie il rito civile deve avere, a cura dell'amministrazione comunale, l'opportunità di essere istruito in materia di matrimonio. Le altre lezioni sono su «Sessualità e amore», «Coppia e creatività», «Doveri e diritti nelle relazioni familiari».

L'iniziativa è interessante in una Bologna dove i rapporti tra Comune e Chiesa hanno avuto anche pesanti note polemiche. La Delli Quadri spiega che il sindaco le ha dato subito via libera e che i parroci non si sentono toccati dalla concorrenza. Forse perché obiettivo comune è rendere stabili le unioni. I corsi, come scrive oggi il Corriere di Bologna, sono tenuti da specialisti dell'Ucipem, associazione milanese di matrice cattolica che, nella sua carta fondante, dichiara di riconoscere «che la persona umana è tale fin dal concepimento». La stessa Ucipem, che da tempo istruisce i fidanzati che vanno a sposarsi in chiesa, sottolinea le differenze: «Il matrimonio religioso è un sacramento, quindi comporta anche un'istruzione catechistica che non ha ragione di essere per chi sceglie il rito civile». Al primo corso si sono iscritte una ventina di coppie: tutte al primo matrimonio, solo in un caso l'uomo è al secondo.

Due fidanzati hanno già seguito un corso in parrocchia perché si sposeranno in Chiesa ma hanno voluto ampliare la loro preparazione anche con l'insegnamento laico. Le lezioni (quattro serate di due ore ciascuna) si tengono in una sala comunale. Quando i cittadini si recano all'ufficio matrimoni per le pratiche ricevono anche un volantino informativo. A fine maggio partirà il secondo ciclo di incontri. Da ottobre l'iniziativa sarà strutturata in modo completo, anche sulla base dei suggerimenti delle coppie. Le impressioni dei fidanzati che stanno seguendo le lezioni, tenute da esperti in materie come psicologia, sessuologia e legislazione familiare, sono positive. «Non credevo che un Comune, con tutti i problemi che ha, potesse pensare anche a chi si sposa », ha detto un giovane alla vigilia del sì. Il consenso non stupisce la consigliera comunale. Sposata da 27 anni, provenienza Margherita, cattolica praticante, Lina Delli Quadri è convinta: «La preparazione al matrimonio può contrastare i troppi fallimenti».

Vittorio Monti

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Articolo tratto dal Corriere della Sera - nazionale - sez. cronache - 18 aprile 2008 - p27 - di Cesare Rimini

Ma le lezioni restino laiche

È certo che la scelta di sposarsi comporta diritti, doveri, problemi economici e impone norme di comportamento. Da sempre ci sono i corsi prematrimoniali organizzati dalle parrocchie e i fidanzati vanno diligenti a studiare le norme della Chiesa. Ma il sacramento ha anche effetti civili e allora va vista con simpatia l'iniziativa di Bologna. Le stanze del Comune devono essere laiche e perciò è bene che ai fidanzati si spieghi con chiarezza il profilo del matrimonio, i loro doveri reciproci e nei confronti dei figli. Non deve mancare, per ragioni scaramantiche, qualche accenno ai problemi della separazione e del divorzio.

Cesare Rimini