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Divorzio in Tempi brevi Arriva la Scorciatoia europea


 

Alla Camera si discute del divorzio breve che dovrebbe ridurre i tempi di attesa tra la separazione e il divorzio: da tre anni a uno; a due anni se ci sono figli minori. La legge passerà? Su questo fronte si attendono le decisioni del Parlamento che ha molte altre cose da fare.
Le prognosi degli esperti sono difformi, alcuni pensano che la legge passerà altri ritengono proprio di no. Ma intanto c'è una data importante, il 21 giugno, che riguarda l'entrata in vigore del regolamento europeo destinato a disciplinare la separazione e il divorzio delle coppie transnazionali (cittadini di diversa nazionalità o entrambi stranieri che hanno trasferito la loro residenza in un Paese diverso) e questo regolamento consentirà ai coniugi di scegliere la legge da loro stessi ritenuta più conveniente nell'ambito predeterminato dal regolamento. Non solo, i coniugi potranno scegliere di chiedere il divorzio direttamente al giudice italiano se uno dei due è straniero o residente all'estero, o anche se entrambi italiani hanno o hanno avuto la residenza all'estero. Potranno scegliere la legge di quel Paese straniero e forti del loro accordo presentarsi al giudice italiano e chiedere il divorzio con i tempi brevi o brevissimi dell'ordinamento straniero. Per riassumere si può dire che se la coppia è d'accordo, se l'accordo è scritto, datato e firmato, senza bisogno di altre formalità, basta che si presenti al giudice italiano, documenti l'accordo, documenti di avere una residenza all'estero e potrà chiedere subito il divorzio applicando la normativa straniera. È chiaro che all'ombra di questo regolamento potranno nascere e svilupparsi una serie di processi di divorzio veloce. Anche questa è una forma di integrazione europea. Ma ci saranno pure deviazioni pilotate e furbizie infinite. Non ci sarà più bisogno di andare davanti a un giudice straniero per ottenere il divorzio e chiederne poi l'esecutività in Italia.
Basterà andare di fronte al giudice italiano, documentare la residenza all'estero e chiedere un divorzio breve davvero. Sarà una procedura a volte improntata a una astuzia che certamente non è alla base del regolamento europeo, ma tutti quelli che possono cercheranno di saltare i passi e i tempi lunghi, le spese ingenti della separazione prima e del divorzio poi, così come sono regolati dalla legge italiana.

Cesare Rimini

tratto da: CORRIERE DELLA SERA di Mercoledì 20 Giugno, 2012