dal sito
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_9336.asp
Con la sentenza n. 41142 depositata il 22 novembre, la Corte di Cassazione
ha stabilito che integra il reato di maltrattamenti contro i figli, il
comportamento del genitore che picchia l’altro coniuge davanti ai minori. La
Corte ha infatti spiegato che per la configurazione del reato di cui
all’art. 572 del codice penale, non rileva il fatto che le violenze siano
state indirizzate verso un altro “soggetto passivo” (in questo caso, l’altro
coniuge) perché quello che conta è l’ostilità che quel clima di violenza
crea all’interno della famiglia e in danni dei bambini testimoni oculari
delle aggressioni. Si legge infatti dalla parte motiva della sentenza che
“lo stato di sofferenza e di umiliazione delle vittime non deve
necessariamente collegarsi a specifici comportamenti vessatori posti in
essere nei confronti di un determinato soggetto passivo, ma può derivare
anche da un clima generalmente instaurato all'interno di una comunità in
conseguenza di atti di sopraffazione indistintamente e variamente commessi a
carico delle persone sottoposte al potere dei soggetti attivi, i quali ne
siano tutti consapevoli, a prescindere dall'entità numerica degli atti
vessatori e dalla loro riferibilità ad uno qualsiasi dei soggetti passivi” .
(Data: 23/11/2010 10.00.00 - Autore: Luisa Foti)
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