Corriere della Sera - NAZIONALE -
sezione: Cronache - data: 2008-07-23 num: - pag: 17
categoria: REDAZIONALE
Bologna L'Arci: un segnale di civiltà giuridica
Bimba in affidamento anche al padre gay
MILANO — Hanno avuto una figlia, che oggi ha dieci anni, sono rimasti
sposati per otto, poi si sono separati perché lui si è reso conto di avere
inclinazioni gay. Adesso il tribunale di Bologna ha deciso l'affidamento
condiviso: la piccola potrà stare sia con la madre sia con il papà,
dichiaratamente omosessuale perché «sono del tutto indimo-strate le
affermazioni circa la presunta inadeguatezza del padre». scrivono i
magistrati. «È uno dei primi provvedimenti del genere in Italia» annuncia
l'avvocato Rita Rossi, che ha tutelato il padre. «È un altro segno di
civiltà giuridica ». «Una piccola ma significativa vittoria che fa ben
sperare per simili prossimi provvedimenti » spiega in una nota il Circolo
Mieli di Roma. Per Paola Concia (Pd) «la sentenza è molto importante per
tutti i gay e le lesbiche genitori, che aspettano tutele giuridiche».
Secondo il presidente onorario dell'Arcigay, Franco Grillini, la decisione di
Bologna «non è solo positiva, ma dovrebbe essere scontata in qualunque
Paese che si rispetti».
In un primo momento la bambina era stata affidata alla madre che però, a un
certo punto, avrebbe creato ostacoli all'ex marito che vedeva sempre più
raramente la figlia. Da qui la decisione di chiedere l'affidamento condiviso.
La donna si era opposta, sostenendo che il padre era inadeguato alle esigenze
della bambina, e si era detta anche molto contraria a una loro vacanza
all'isola di Samos perché, secondo la donna, è frequentata da omosessuali e
temeva che la figlia potesse vedere persone dello stesso sesso scambiarsi
tenerezze.
Il tribunale di Bologna ha invece dato il via libera anche alla vacanza. «Il
semplice fatto che uno dei due genitori sia omosessuale non giustifica — e
non consente di motivare — la scelta restrittiva dell'affidamento
esclusivo» concludono i giudici.
C. Mar.
COMMENTO DELL'AVVOCATO Cesare Rimini
Corriere della Sera - NAZIONALE -
sezione: Cronache - data: 2008-07-23 num: - pag: 17
autore: di CESARE RIMINI categoria: ALTRI OGGETTI
Il giudice valuta i comportamenti non le tendenze sessuali
L' affidamento
condiviso dal 2006 è diventato la norma.
L'affidamento esclusivo è l'eccezione, il giudice ricorre a questa formula
seguendo un unico criterio: l'interesse del minore. Non si tratta di decidere
sui diritti dei genitori. È comprensibile che il tribunale di Bologna abbia
scelto l'affidamento condiviso anche se uno dei genitori è omosessuale.
Ciascuno risponde dei propri comportamenti concreti, non delle proprie scelte
esistenziali e delle proprie tendenze sessuali.
Ci sono genitori rigorosamente eterosessuali dannosi e pericolosi per la
crescita dei loro figli e naturalmente anche un omosessuale può essere
pericoloso, ma non per ragioni di principio, solo se ha atteggiamenti
negativi.
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