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È l’Istat a fornire l’ultima radiografia della fine dei matrimoni:
11 mila coniugi non più giovani

Le donne
L’emancipazione economica femminile gioca un ruolo importante. Sistemati i figli, le mogli cercano di rifarsi una nuova vita

Nuovo record di separazioni. A 60 anni
I «divorzi grigi» normali negli Usa ora crescono anche da noi Gli ex ragazzi del ’68 vanno in pensione e vogliono la libertà

Negli Stati Uniti il fenomeno è già in atto dagli anni Ot­tanta, ma ormai è tendenza anche da noi. Il cosiddetto grey divorce
il divorzio di chi ha i capelli grigi, sta sempre più interessando psicoterapeuti, sociologi e geriatri. L’aumento delle separazioni tra uo­mini e donne over 60 è confermato dagli ultimi dati Istat relativi al 2007, ma nell’esperienza di consulenti e avvocati matrimonialisti, negli ultimi due anni, sembra essere ancora più marcato.
Ebbene, due anni fa, su un totale di 81.359 separazioni, 6.753 (pari all’ 8,3%) hanno riguardato uomini con più di 60 anni, con un aumento di due punti e mezzo percentuali rispetto al 5,9% del 2000. Tra le donne, le percentuali delle over 60 sono state un pochino più basse, ma lo scarto rispetto al 2000 è stato lo stesso: erano il 3,5%, sono diventate il 5,3% - ossia 4.335 in valore assoluto - sette anni dopo.
Questa crescita è spiegata in vari modi. «Innanzitutto - afferma Annamaria Urbano, che ha curato le statistiche dell’Istat - c’è sicuramente l’allungamento della vita media, e anche la maggiore età media al momento del matrimonio, che spinge più in là anche il momento della separazione e del divorzio». Ma, aggiunge Urbano, c’è anche «la richiesta di uno stile di vita che cerca maggiori soddisfazioni» e «l’allentamento della censura sociale e della disapprovazione di figli e parenti legato all’affievolimento delle tradizioni religiose». In sostanza: «Ci si sente ancora giovani e si vogliono cogliere nuove opportunità » .
Ma, secondo i medici, può avere un influsso, almeno sugli uomini, la recente disponibilità di farmaci per aumentare il desiderio sessuale e di antidepressivi, che aiutano a potenziare le possibilità psicofisiche. In America si parla di «viagra wife», ovvero «moglie viagra», per definire la donna non più giovane messa di fronte alle pressanti richieste di uno sposo o un compagno improvvisamente ringalluzzito. E che magari non corrisposto, si separa e divorzia.
Insomma, trovare la forza di separarsi si spiega, secondo il profes­sor Vincenzo Marigliano, direttore del Dipartimento di scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma, con «l’adattamento di uno dei due alla nuova biologia » umana. Uno studio condotto da Paola Beffa Negrini, del servizio di psicologia clinica dell’Università Cattolica di Milano, e dall’avvocato Silvia Cecchi di Firenze, già nel 2005 indicava che le cause del boom dei divorzi in tarda età sono sostanzialmente tre: una maggior longevità e — appunto — i farmaci contro la caduta della libido e che ridanno nuove prospettive di vita sessuale, ma - ecco il terzo fattore scatenante - anche una maggior indipendenza economica delle donne.
Secondo un sondaggio illustrato al cinquantesimo congresso della Società italiana di gerontologia e geriatria, infatti, a prendere più spesso la decisione in età avanzata di separarsi o divorziare sono — inaspettatamente — le donne (lo stesso avviene negli Stati Uniti), che così fuggono da una vita coniugale insoddisfacente o da un «marito- padrone», spinte anche dalla soddisfazione di aver sistemato i figli. Principalmente al Sud, la richiesta di separazione e di divorzio è motivata nella donna dal rigetto della violenza all’interno della coppia, e non è quindi legata al desiderio di attivare un nuovo legame. Insomma, una fuga spesso agevolata dalla maggior indipendenza, anche dei mezzi per vivere.
In ogni caso, arrivati a 60 anni un uomo ha un’aspettativa di vita di altri vent’anni e una donna ancora di più (25 anni), si dispone di tutto il tempo per instaurare una nuova relazione (che potrebbe essere addirittura più lunga del preceden­te matrimonio). Come chiarisce Ma­rigliano «un uomo di 60-65 anni spesso si sente ancora un 'ragazzo', e cerca di fare quello che a 40 anni non si è potuto».
A ciò si aggiunge più di un elemento culturale. I sessantenni di oggi avevano vent’anni nel ’68 e negli anni seguenti, che furono insieme gli anni della «liberazione sessuale » e della emancipazione domestica delle donne. Per cui paradossalmente non c’è un uomo di quella generazione che non sappia rifarsi un letto o cucinare (cioè che abbia paura di lasciare la comodità domestica di avere una moglie, come poteva accadere ai nostri padri).

Spiega Cesare Rimini, avvocato matrimonialista: «Anni addietro, nei matrimoni, c’era la crisi del quinto e del settimo anno, adesso mi sembra che al momento della fine del lavoro, della pensione, gli uomini vogliano godere dei benefici che il maggior tempo a disposizione gli offre, si sente ancora vitale e fugge la noia». Ecco il grande nemico dei legami, secondo Rimini, la noia «e la mancanza di colloquio, di vera comunicazione». Allora: «Si dice 'basta', perché non se ne può più. I figli sono grandi e ci si chiede: che senso ha rimanere insieme? » .

«I modelli televisivi non aiutano - afferma Aldo Delfino presidente dell’Associazione Aiuto Famiglia Onlus — da Dallas e Dynasty americani ai Cesaroni italiani propongono l’uomo avanti con gli anni che si attornia di belle ragazze nella speranza forse di ritrovare la giovinezza perduta».
In altri casi, invece, continua Marigliano, la spiegazione del grey divorce è propriamente geriatrica e da questo punto di vista impone cautela. Tra gli over 60 iniziano infatti i primi problemi di comprensione che «dipendono dalla mutata attività cerebrale». Se c’è una evidente alterazione del comportamento, può essere l’inizio di una patologia, come la demenza senile o l’Alzheimer. In sostanza si scambia per mutamento del carattere una malattia e «invece di curarsi, ci si divorzia», non risolvendo, anzi peggiorando il problema. Peraltro, la separazione tardiva è un fenomeno che rende ancora più fragili le persone anziane, con i conseguenti bisogni di assistenza.
Se guardiamo a quanto è avvenuto negli Stati Uniti, e che probabilmente costituirà il nostro andamento futuro, il trend dei divorzi grigi è destinato a crescere, soprattutto da parte delle donne. E secondo la ricercatrice Beffa Negrini, «sotto l’incalzare delle nuove generazioni che hanno vissuto l’emancipazione femminile e le modificazioni delle abitudini che hanno scandito gli anni precedenti, la coppia della terza e quarta età sarà chiamata a una profonda ristrutturazione», pena l’aumento, in età avanzata, delle conflittualità coniugali.

M.Antonietta Calabrò

Articolo pubblicato sul Corriere della Sera, del 15 settembre 2009