Esiste
oggi in Italia un riconoscimento per quanto riguarda i prodotti a Denominazione
dorigine controllata( DOP) e a Indicazione geografica protetta(IGP).
Tuttavia
permangono sul territorio italiano usanze nellambito della norcineria
artigianale che ci consentono di valorizzare al meglio le grandi
tradizioni gastronomiche della penisola, soprattutto regionali.
Bisogna
sapere però, che per ottenere salumi di qualità non basta
soltanto la materia prima altamente selezionata: per avere determinati
gusti, sapori e profumi, occorrono tempi di stagionatura
adeguati, nessun intervento tecnologico per favorirla o accelerarla,
tanto meno luso di additivi o di aromi che non provengono da spezie
o erbe naturali.
I SALUMI
COME SI FACEVANO UNA VOLTA
I suini
devono nutrirsi di cereali e dei cosiddetti alimenti nobili. Una dieta
anche ricca di ghiande e castagne e se possibile in un
ambiente dallevamento come il sottobosco contribuiscono alla migliore
riuscita di un salume. Tutto ciò deve avvenire senza alterare
i tempi di crescita.
IL MONDO
DEI SALUMI
Si tratta
di cibi complessi che si sono moltiplicati ed evoluti attraverso i secoli
e la fantasia dei vecchi norcini.
Esistono
salumi costituiti da pezzi di carne interi (prosciutti,coppe,spalle)
e altri macinati (salumi,mortadelle,ecc
) preparati con impasti
misti magri e adiposi. Un ulteriore suddivisione distingue tra salumi
cotti, crudi e affumicati. Per raggiungere i migliori risultati sono
fondamentali le fasi di asciugatura e stagionatura, durante
le quali si creano le naturali caratteristiche dei salumi.
Un ruolo
fondamentale lo svolge il budello che da la forma, protegge dallaria
e dalla luce.
La conservazione
delle carni poi, rappresenta da sempre uno dei problemi principali delluomo.
Ecco allora
lutilizzo ad esempio della salatura, che consiste nel trattare
carni con cloruro di sodio per poi essiccarle. Si distribuisce il sale
sulla superficie del salume o nellimpasto e, grazie ad un opportuno
massaggio penetra nella carne. Laffumicatura invece, è
nata dove il sole non è particolarmente abbondante, soprattutto
nel nord Europa era ed è tuttora consueto questo tipo di
conservazione.
LA DEGUSTAZIONE
DEI SALUMI
Aspetto
La prima
considerazione che risalta agli occhi è la colorazione delle
muffe presenti sullinvolucro(bianca o biancogrigia). E
importante valutare il colore della fetta che deve presentarsi
uguale lungo tutta la superficie, il grasso di colore bianco.
Linscurimento
della fetta dopo un po di tempo dal taglio è sinonimo di
genuinità.
La consistenza
è legata alla quantità di tessuto muscolare e alla loro
composizione. In una fetta di salame la presenza di piccoli fori testimoniano
una lavorazione artigianale e una maggiore ricchezza di profumi e gusti.
In ultimo valuteremo, nellaspetto dellinsaccato, le dimensioni
della grana, vale a dire la finezza dellimpasto.
Sapori
e Profumi
Imprescindibile
fattore di qualità è lacidità relativa
(PH). Essa incide sulle pupille gustative, sollecitando una pungenza
nella gola accompagnata da una nota tendenzialmente amara. Un ruolo
fondamentale è svolto dalle spezie e dalle erbe aromatiche. Nel
corso della degustazione, è importante isolare la percezione
di sale:la sapidità deve essere una sensazione iniziale
che sparisce dopo poco tempo.
Quasi
tutti i profumi sono dovuti alla parte grassa. Solitamente i prodotti
delle regioni calde sono più saporiti mentre quelli delle
zone fredde e temperate sono delicati e venati da una sfumatura di dolcezza.
LUCA GONDI