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Inglese: Tamarind; Francese: Tamarinier, Tamarin.
Tedesco: Tamarinde, Tamarindebaum; Spagnolo: Tamarindo.
Famiglia. Leguminose (Papilionacee).
Habitat e
descrizione. E'
maestoso, è un albero che può essere alto dai dieci ai venticinque metri; è originario
dell'Africa equatoriale (Madagascar) e cresce nelle regioni tropicali e subtropicali. E'
un sempreverde dal caratteristico fusto ramificato fin dalla base, porta foglie alterne e
fiori giallo-arancio.
Note storiche.Gli Arabi lo chiamarono Tamara hindi,
da tamar che significa dattero e hindi che vuol dire indiano. Conosciuto nel
IX secolo dal medico persiano Alhervi e dalla Scuola medica salernitana, le virtù mediche
del tamarindo erano già conosciute, nel 1500, dal Mattioli che lo indicava atto a
<<muovere il corpo>>. Il medico Abd-al-Latif (1150-1220), che esercitava a
Bagdad, per il mal di denti consigliava un infuso di tamarindo e canfora. Il dottor
Antonio Campana, invece, nel 1821, consigliava: <<Hanno i tamarindi virtù
purgativa, controstimolante, rinfrescante, e si usano nelle febbri gastriche
infiammatorie, nell'itterizia, nella dissenteria. Si dà in sostanza, in decotto, o si
scioglie in acqua pura, o in qualche infusione. Dose da un'oncia a due. Per decotto due
once in una libbra di acqua>>. Nella Storia naturale medica si descrivevano
alcuni metodi di preparazione: <<Questi albero dà frutti adoperati in medicina.
Alle Antille si tagliano nella metà dell'anno, nel momento in cui il lor epicarpo divien
fragile. Si rompe questo e lo si leva press'a poco interamente, poi si incassano
ricoprendolo di sciroppo bollente. Dopo il raffreddamento del liquido si chiudono le
casse>>.
Parti usate. Polpa del frutto.
Componenti principali. Zuccheri, aminoacidi, acido tartarico,
malico, citrico, succinico. La polpa del frutto contiene una quantità variabile di
grassi, proteine, pectine, vitamine, minerali (soprattutto calcio, fosforo, potassio),
aromi volatili, beta-sitosterolo; un principio amaro che sembrerebbe avere un'azione
funghicida sulle culture di Aspergillus niger e di Candida albicans, e
attività antibatterica (su Stafilococco aureo, Escherichia coli, Pseudomonas
aeruginosa).
Indicazioni terapeutiche. La polpa del frutto, opportunamente
purificata mediante dissoluzione in acqua bollente, viene quindi setacciata e il liquido
ottenuto si concentra a bagnomaria; può essere così utilizzata per l'uso medico e la
preparazione di bevande. A basse dosi regolarizza la funzione intestinale, mentre a
concentrazioni più alte ha effetto lassativo, senza provocare dolori colitici. Il
tamarindo è utilizzato (la polpa) in Sudan come purgativo, antimalarico, antimicrobico,
per il trattamento della dissenteria e delle febbri reumatiche, ma anche nella
preparazione di bevande rinfrescanti. Alcuni studi scientifici effettuati dall'Università
di Khartoum, in Sudan, hanno evidenziato che la polpa del frutto di tamarindo è altamente
tossica per tutti gli stadi del ciclo di vita di un parassita del sangue: lo schistosoma
mansoni.
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