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Nasturtium officinale (D.C.) R. Br.
Inglese: Watercress, White Watercress;
Francese: Cresson officinal;
Tedesco: echte Brunnenkresse; Spagnolo: Berro comùn.
Habitat e
descrizione. E'
una pianta erbacea perenne che vive immersa nelle acque basse e può essere alta dai 70
agli 80 centimetri; è caratterizzata da un caule sdraiato e da molte radichette. Le
foglie sono imparipennatosette, con le basali picciolate e le superiori sessili. Porta
fiori biancastri, mentre i frutti sono silique con molti semi. La raccolta avviene in
primavera.
Note storiche. Alessio Piemontese (XVII) annotava
che il nasturzio era utile a << ritener il pelo che cascha>> e consigliava:
<<Caverai il suco del nasturzio, e ontarai le radici dei peli, e non cascaranno.
Simil successo vedrai se bagnarai con il decotto di radici debolo, e di semi di sanape
bolliti nel vino, ove il bagnar con il suco della midolla della phyllirea, qual fà anche
rinascer il cascato>>. Per il Lemery, il distillato era un ottimo rimedio per lo
scorbuto, l'idropisia, le flussioni, colica nefritica, ecc.
Parti usate. Pianta intera.
Componenti principali. Contiene: glucoside solforato
(gluconasturzina) che per idrolisi dà l'isosolfocianato di fenitile (indicato nel
trattamento dell'alopecia); carotenoidi, pentosano, sali minerali, vitamina A, C e D,
acido nicotinico.
Indicazioni terapeutiche. Attualmente lo si applica come diuretico;
gli si attribuiscono proprietà espettoranti e balsamiche. Localmente viene adoperato nel
trattamento del cuoio capelluto, per prevenire la caduta deoi capelli. Lo si utilizza in
tintura, infuso, decotto.
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