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Drosera
(Rosolida)
Inglese: Common sundew; Francese: Rossolis à feuilles rondes;
Tedesco: rundblättriger Sonnentau;
Spagnolo: Drosera de hojas circulares, Hierba de la gota.
Habitat e
descrizione. Pianta
erbacea perenne, carnivora, con foglie rotonde e ristrette alla base, ricoperte di peli
rigidi e rossi, che presentano all'apice delle ghiandole digestive che hanno la proprietà
di catturare e mangiare insetti. La particolarità di queste ghiandole è quella di
secernere un liquido limpido, dolce e vischioso, in grado di attirare gli insetti. A
questo punto i peli che si ripiegano a poco a poco secernono dei succhi che
digeriscono la preda. La drosera predilige i luoghi umidi e i terreni composti soprattutto
di torba; cresce nell'Europa settentrionale, in Italia e nell'Europa balcanica. Fiorisce
dalla primavera all'autunno con piccoli fiori bianchi. E' una pianta rara.
Note storiche. Si diceva che le streghe
utilizzassero la drosera per i loro sortilegi; i contadini oltre a usarne il succo contro
le verruche, la ritenevano un ottimo afrodisiaco. Tramater ci dà della drosera la
seguente descrizione: <<Genere di piante, le cui specie sono notabili per le
ghiandole trasparenti che si innalzano sui peli di cui le foglie sono ingombre, e che
agevolmente si pigliano per gocciole d'acqua o rugiada>>.
Parti usate. Pianta intera, raccolta prima e
durante la fioritura, da maggio a settembre.
Componenti principali. Plumbagina (o plumbagone:
2-metil-5-idrossil-1,4-naftochinone) che avrebbe azione antibiotica, su stafilococchi,
streptococchi, pneumococchi, H. pertussis. Tamentone e rosolide. Altri componenti:
tannini, acido malico, citrico, formico, ascorbico; e inoltre flavonoidi, silicio,
manganese, magnesio, calcio, ferro, alluminio, fosforo, zolfo; un enzima proteolitico,
pepsino-simile, acido cianidrico.
Indicazioni terapeutiche. L'utilizzazione di questa pianta
va fatta solo sotto esclusivo controllo medico, e le principali indicazioni riguardano le
malattie dell'apparato respiratorio. Può essere infatti impiegata come sedativa della
tosse, ed è stata adoperata con successo nella pertosse. E' indicata anche nelle
bronchiti e nell'asma contro il broncospasmo (i naftochinoni avrebbero azione spasmolitica
nella muscolatura liscia). Si può utilizzare in infuso, tintura alcolica e sciroppo.
Nell'uso esterno, la droga applicata fresca è stata adoperata per eliminare calli e
verruche.
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