|  | Abrotano Inglese: Herb royal, Lad's love. Francese: Aurone, Citronelle. Tedesco: Zitronenkraut. Spagnolo: Ajenjo arboreo, Abrotano. Habitat e descrizione. Suffrutice dall'odore molto caratteristico (da cui il nome
    cedronella) originario dell'Europa meridionale; cresce nei terreni aridi e incolti.
    Presenta una radice legnosa e serpiginosa, foglie bipennatosette e bianco-argentee. Si
    abbellisce di fiori con capolini giallastri formanti una pannocchia; il suo frutto è un
    achenio compresso. Raramente la ritroviamo allo stato selvatico, infatti è comunemente
    coltivata; la si raccoglie in estate.
  Note storiche. Nel Dizionario di Sanità (1784) l'abrotano è così
    descritto: <<L'abrotano [...] pregno di un sal volatile, in forza del quale è molto
    giovevole nell'itterozoa e febbri croniche; è profittevole nelle malattie maligne e nelle
    affezioni croniche delle femmine. Il decotto ovvero essenza della sommità, è un egregio
    carminativo>>. Castore Durante, per le malattie polmonari e la tosse, affermava:
    <<La decozione con miele e zucca, mitiga la tosse, rompe la pietra, purga i polmoni.
    La polvere delle foglie bevuta con vino vince le sciatiche>>. E Antonio Campana, nel
    1821, nella farmacopea ferrarese, lo prescriveva come antielmintico.
 Parti usate. Le foglie.  Componenti principali. Olio essenziale: alfa e beta
    thujone, trans-4-thujanolo, beta-pinene, valeranone. Tannino. L'olio essenziale è
    aromatico e stomachico.
  Indicazioni terapeutiche. Da tempo considerato, dalla
    medicina popolare, antielmintico, l'abrotano ha proprietà coleretiche ed emmenagoghe.
    Controindicato in gravidanza, è usato in infuso o in tintura. In virtù del loro sapore
    piccante, le foglie di abrotano sono impiegate nell'alimentazione per insaporire le carni.
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