Introduzione al Rebirthing
IL PIACERE DI RESPIRARE - Di Lida Perry

Il mio incontro con Leonard Orr, nei lontano 1975, fu fortuito come spesso sono gli incontri importanti. Lo incontrai mentre passava per il Massachusset, dove vivevo, proveniente dall'India e coglieva l'occasione per parlare ed introdurre questa esperienza legata al respiro, che lui aveva elaborato durante il soggiorno indiano e che aveva chiamato "Rebirthing", l'atto di rinascere.
In quell'occasione L. Orr lo ha definito "l'Arte di essere" ossia un'esperienza che ci permette di sentire tutte le nostre emozioni, le nostre sensazioni e la nostra vitalita'. Tutte quelle parti del nostro essere che ci rendono squisitamente umani.
Questo concetto di fondo e' rimasto immutato e fa parte del fascino del Rebirthing.
Da allora si e' continuato a lavorare con il respiro, e come avviene spesso con quelle discipline che hanno a che vedere con lo sviluppo e il processo della consapevolezza, questa esplorazione del respiro ha avuto una sua evoluzione ed assunto direzioni ed approcci diversi.

Desidero parlarvi del Rebirthing Integrativo, che e' il risultato di una serie di evoluzioni il cui scopo e' quello di rendere l'esperienza dei respiro piu' dolce e mediata e sopratutto di fornire alle persone che si avvicinavano a questa tecnica degli strumenti per comprendere ed integrare le loro esperienze e sensazioni in maniera sempre piu' consapevole e permanente.
Il Rebirthing Integrativo e' un processo , un'avventura, l'inizio di un percorso in cui si va a scoprire il proprio respiro, e si va a ritrovare parti di noi stessi tenute nascoste da fitti veli di inconsapevolezza. La seduta di respirazione viene considerata come una squisita metafora che ci aiuta a cogliere in modo diretto e reale come viviamo la nostra vita in quel momento. Gli elementi di questa respirazione sono come gli ingredienti di una ricetta, per esempio quella del pane: si debbono utilizzare tutti i suoi componenti per ottenere un buon pane casalingo, se si tralascia anche solo un ingrediente si avra' qualcosa d'altro rispetto al pane.

Il primo ingrediente e' il respiro, che vuole essere continuo, dolce e seguire un ritmo abbastanza entusiasta, un'inspirazione ampia e l'espirazione rilassata senza nessuno stacco tra un respiro e l'altro. Il respiro e' la nostra connessione con la vita, quell'azione involontaria che ci collega con tutte quelle sensazioni che esistono appena sotto la nostra consapevolezza. Respirando in modo circolare attiviamo la nostra energia vitale ed espelliamo le impurita' e le tossine presenti nei nostro corpo.

Seguendo questo ritmo e lasciando andare i muscoli del torace e di tutto il corpo si arriva al secondo ingrediente: il rilassamento, che e' simbolico della nostra disposizione d'animo, della nostra arrendevolezza all'avventura nella quale ci troveremo con la nostra seduta. Il rilassamento nell'espirazione ci aiuta a ritrovare e rafforzare la nostra capacita' di un ascolto piu' profondo dentro di noi cosi' con piu' facilita' potremmo sciogliere le resistenze ed entrare a livelli piu' profondi di benessere e di serenita'.
Durante la seduta, mentre stiamo sdraiati ad occhi chiusi il corpo rilassato abbandonato, e il respiro che percorre il nostro corpo, adoperiamo la mente per focalizzarci su tutte le particolari sensazioni corporee che si presentano, e non solo, ma anche su le innumerevoli emozioni o immagini che vengono proposte dal nostro inconscio. Finalmente possiamo sentire cio' che ci siamo negati.

Nel Rebirthing Integrativo riusciamo a scandagliare tutte le sensazioni che emergono e ad accoglierle con amore, perche' anch'esse sono parte di noi stessi ed hanno un loro significato.
Non sempre si riesce ad accogliere tutte le sensazioni specialmente quelle negative, quelle che ci fanno soffrire e che ci disturbano: ecco che a questo punto entra in gioco il quarto ingrediente: l'integrazione.
L'integrazione e' un'esperienza, un momento che fa parte di un processo. Nell'integrazione assumiamo un comportamento diverso, integrare significa rendere cio' che accade parte della nostra vita, in una accettazione attiva, infatti e' il nostro atteggiamento che cambia.
E' il nostro atteggiamento che rende le cose dolorose o gioiose, si puo' imparare a leggere le nostre esperienze in un modo diverso, piu' disponibili a trovare nelle situazioni del nostro quotidiano l'aspetto che funziona, il lato piu' positivo che la vita ci propone. Non sono mai le circostanze in se stesse che toccano il nostro animo, ma
semplicemente il nostro atteggiamento nei confronti delle circostanze.
Nella seduta di Rebirthing Integrativo si ha l'esperienza in prima persona di come si possono interpretare diversamente le sensazioni del nostro corpo e quindi viverle in maniera ottimale, si impara a cambiare contesto.
Il contesto e' un modo di interpretare, di leggere, di filtrare la nostra realta', sia questa fatta di esperienze, di quello che pensiamo o di quello che sentiamo. Ci sono naturalmente contesti positivi, filtri, attraverso i quali tutta la nostra realta' viene vissuta in modo da farci sentire in armonia con noi stessi, ossia a nostro agio Insomma, siamo O.K ed anche il mondo che ci circonda e tutti gli altri di conseguenza sono O.K.
Ci sono anche contesti negativi, e quando questi si innescano provocano delle sensazioni di disagio nel nostro corpo.
Il contesto negativo e' spesso basato sul giudizio. Giudichiamo negativamente come ci sentiamo, che cosa pensiamo, che cosa facciamo. Come il mondo si rapporta con noi, come gli altri ci vedono.

Nella seduta di Rebirthing integrativo osserviamo tutto quello che emerge, per esempio prendiamo atto delle tensioni dei nostri muscoli, una delle realta' presenti in quel momento nel nostro corpo, adoperando l'espirazione abbiamo l'esperienza del rilassamento che e' un altro aspetto del nostro momento e accettando che questi due aspetti paradossali convivono in una stessa realta', comprendiamo che tensione e
rilassamento hanno il diritto di esistere, perche' dimostrano la nostra esistenza, la nostra capacita' di sentire, di percepire, di vedere.
Se accettiamo la verita' delle nostre sensazioni, allora possiamo riconoscere che esse esistano. Se poniamo resistenza al dolore o alla tensione non la risolviamo, anzi ci sentiamo peggio.
La maggior parte dei dolore umano dipende dalla resistenza che noi stessi opponiamo contro la manifestazione della realta'.
Attraverso il contesto che vede e considera tutto cio' che esiste dentro di noi, buono, in quanto esiste, in questo atteggiamento si trovera' sempre piu' la pace, la tranquillita' e come dice Jim Leonard, uno dei caposcuola del Rebirthing Integrativo, l'estasi.
L'integrazione nella seduta diventa un'esperienza cinestesica, squisitamente corporea che interessa anche livelli energetici piu' profondi.
Ci aiuta ad accedere alla parte piu' profonda del nostro essere1 quella che contiene tutta la nostra saggezza, tutte le nostre risorse e potenzialita'.
In questa dimensione si riscopre il piacere della vita, la felicita' di sentirsi vivi, e la gratitudine di sentire tutte le sensazioni pienamente.
Qualunque cosa accada e' quella giusta!

La buona volonta', il quinto elemento di questa tecnica e' non solo la disponibilita' a fare le sedute, e a intraprendere un viaggio verso se' stessi, ma significa anche che non c'e' bisogno di sforzarsi per far si che questa esperi
enza vada bene, non si deve cercare di rilassarsi o di integrare, ci si rilassa e si integra e basta! Non si fa niente che non sia necessario.
In pratica nelle sedute di Rebirthing Integrativo smettiamo di opporre le nostre resistenze, le nostre repressioni e grazie all'integrazione viviamo le nostre emozioni per quello che sono, e per quello che siamo.
La buona volonta', corrisponde ad una disponibilita' interiore ad accettare le nostre emozioni e cio' equivale se ci pensate bene, a vivere, semplicemente vivere!

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