Percorso n. 2: da Serole a Mombaldone
Segnavia
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Percorso di circa 10 km. Parte da San Sebastiano (Serole) a quota 642,
prosegue con minime variazioni di livello per circa 5 km, passando per Cascina Nuova,
Cavegia, Ca del Bric, Frazione Boglioli, Cascina Avrama, Piantivello (630 m di
altitudine), poi scende per altri 5 km sino alla stazione ferroviaria di Mombaldone,
a quota 220 metri. E' in gran parte su strada asfaltata, ma secondaria, con pochissimo
traffico. Considerata la conformazione del territorio, questo percorso va considerato come
una circonvallazione a monte, in quanto raccorda i sentieri n. 1, 3 e 4, che da Spigno
partono a ventaglio risalendo le dorsali che separano i valloni che caratterizzano il
versante ovest della valle Bormida. Per 5 km bordeggia il versante della collina mantenendosi tra quota 630 e 690 metri di altitudine, garantendo una prolungata visione panoramica sulla valle ed oltre, verso le dorsali che dividono il Bormida dal Valla e dall'Erro. Tempi di percorrenza: dalle 2 alle 3 ore a seconda dell'andatura. Percorso facile, in ogni stagione; un po' più impegnativo nei primi chilometri se preso in salita partendo da Mombaldone. |
Si parte dalla chiesa di San.Sebastiano (nella fotografia a sinistra), a Serole. Si trova a quota 642 metri, sulla dorsale che fa da spartiacque fra le due valli del Bormida di Spigno e del Bormida di Millesimo, è un bellissimo punto panoramico: quando c'è bel tempo, a sud si possono vedere le Alpi marittime, ma se si sale verso nord, prima e dopo il Bric.Puschera, che raggiunge i 845 metri, si può ammirare tutto l'arco alpino. Dopo aver percorso circa 400 m sulla strada asfaltata che da Serole porta a Spigno (Strada Provinciale n. 47 finchè si è in provincia di Asti, poi diventa Strada Provinciale n. 218 in provincia di Alessandria) , ci si trova in una curva da cui parte in direzione sud-est la strada che porta a Regione Mori. |
Da questo incrocio parte il nostro sentiero n. 3 che porta a Merana. In percorso n. 2 continua ancora per circa 300 metri sulla strada provinciale verso Spigno sino al bivio a sinistra che va ai Boglioli. A circa 150 m dall'ultima deviazione, a sinistra c'è una strada, sbarrata, che porta alla Cascina Nuova; a destra si vede la valle del Rio delle Fornaci, in basso le case in frazione Corrente e in alto il monte Beigua.
La strada è contornata da cespugli di
ginestre, in primavera quando fioriscono colorano tutto di giallo e mandano un buon
profumo. A 350 m dal bivio Spigno-Boglioli, l'asfalto finisce e comincia la strada
inghiaiata. Dopo una quarantina di metri si trova una curva a sinistra e all'esterno della stessa, a destra, arriva il sentiero n.1. E' un punto poco visibile, nonostante sia segnalato, quindi occorre fare attenzione e ragionare sulla conformazione del terreno, tenendo presente che il sentiero n. 1 sale lungo la dorsale che parte dalla Stazione di Spigno ed arriva sotto a Cascina nuova. |
Il percorso n. 2 perciò continua verso nord,
attraversando un bosco di pini, querce e frassini. Un centinaio di metri dopo il punto di
arrivo del sentiero n.1, la strada curva a nord-ovest, alla sua sinistra si trova un
grande campo coltivato, mentre a destra continua il bosco; è un posto fresco e
umido e si trovano non di rado anche le felci.
A 900 m dal bivio Spigno-Boglioli (1600 metri da San Sebastiano) la strada passa
sopra un piccolo ruscello che sende da un vallone; a sinistra, sotto una roccia c'è una
sorta di sorgente che forma una pozza d'acqua contenuta da
bordi in pietra, forse un antico lavatoio o abbeveratoio. Subito dopo la strada piega
verso nord, in leggera salita; a sinistra c'è il bosco e a destra ci sono dei campi. Dopo
circa 400 metri riprende la strada asfaltata (qui si entra nel territorio del comune di
Roccaverano); il paesaggio si allarga e si esce dal bosco; a destra si può ammirare la
valle: in direzione est 100° si vede Spigno.
Sugli alberi ai bordi della strada, ogni tanto si trovano inchiodati dei rombi di
plastica gialli. Sono i segnavia della Cavalcata Aleramica, una manifestazione equestre a
sfondo storico organizzata alcuni anni fa da queste parti.
A 2200 metri dall'inizion del percorso, si
arriva ad una vecchia casscina chiamata "Cavegia"
(Cascina vecchia, contrapposta a Cascina Nuova); nel cortile un
caratteristico pozzo in pietra. La Cavegia è un importante punto di riferimento e di
orientamento, ed è anche l'unica casa tra Ca del Bric e Cascina nuova. (Siamo a quota
640) Da qui si può vedere il vallone di Rio Rocchetta, la zona della stazione di Spigno ed il versante nord della dorsale che porta dalla Stazione di Spigno a Rocchetta, e poi su fino alle cascine Moglia e Chiozzo. Dopo Cavegia la strada scende leggermente seguendo la collina a mezza costa, poi prosegue in piano per circa 400 metri sino ad arrivare in una curva a 90° in cui si trova il passaggio su di un ruscello che scende a cascata e che costituisce uno dei due rami principali del Rio Rocchetta. |
La piccola cascata è fatta a scalini ed ai suoi piedi forma un piccolo laghetto. Dopo la cascata, la strada sale leggermente e un centinaio di metri più avanti, sulla riva sinistra, si può notare una vasca naturale che raccoglie l'acqua che filtra dalla roccia sovrastante e viene utilizzata per l'irrigazione degli orti sottostanti.
Poco dopo si arriva a Ca del Bric,
(3100 metri dalla partenza e a quota 690 m.) dove c'è l'azienda agricola della signora
Ghione Franca, specializzata in allevamento di capre e produzione di formaggio caprino. Per chi fosse interessato all'acquisto di Robiole di Roccaverano d.o.p.: Azienda Agricola Ghione
Franca |
Se da Ca del Bric guardiamo in direzione sud-est possiamo vedere la dorsale che sale da Spigno a Rochetta e, in corrispondenza delle case Moglie un esteso campo di lavanda dell'azienda agricola Becco Franca.
Dopo Ca del Bric in alto a sinistra
si può vedere la chiesa di San Rocco, subito sotto la
frazione Boglioli. (3500 metri dalla partenza). Se si osserva verso sud-est, giù dal vallone si nota la frazione dei Gergi e sullo sfondo Spigno. Dopo aver superato la frazione Boglioli, ci si trova un bivio: si deve girare a destra e proseguire in direzione nord-est, aggirando una piccola vallata, sino alla cascina Avrama che si trova est. A nord si staglia il Bricco Colletta, 732 metri. A circa 4800 metri da San Sebastiano si arriva alla cascina Avrama. (quota 674) che è un altro punto strategico del percorso in quanto da qui parte il sentiero n. 4 che scende verso Spigno. |
Dalla cascina Avrama la strada comincia a scendere con
leggera pendenza sul versante rivolto a nord, verso Roccaverano; in fatti poco dopo
a 5600 m dalla partenza, troviamo il bivio per la frazione di
Garbaoli. A sinistra per Garbaoli e Roccaverano, a destra verso Piantivello e
Mombaldone. Ci si trova quindi sulla Strada provinciale n. 125 della provincia di Asti.
Dopo altri 500 metri si trova Piantivello (630 m), antica borgata ora quasi spopolata. La
strada provinciale scende verso Mombaldone sul versante che da sul torrente Ovrano, in
mezzo ad un bosco dove prevalgono i castani. Scendendo, la strada aggira, prima verso
nord-est, poi verso est e sud-est, il Bricco Arborella, metri 673, che sovrasta
imponente su Mombaldone.
Questo "Bricco", come si chiamano da queste parti le colline, pur non essendo
molto alto, è posizionato in modo che risulta molto ben visibile dal fondo valle, tanto
da sembrare più alto di quello che in effetti è. Dal suo versante est si diramano
caratteristici calanchi, impressionanti a vedersi da vicino.
Usciti dal bosco, dopo aver percorso alcuni tornanti che fanno perdere rapidamente quota,
ci si trova ad un bivio che porta su di un altopiano, alla cascina Celistano,
anch'esso ben visibile dalla valle, in particolare dalla statale nel tratto che va da
Montechiaro a Spigno.(Siamo a 8700 metri da San Sebastiano e a circa 1300 metri da
Mombaldone.) In corrispondenza del bivio si trova alla destra della strada,
scendendo, una sorgente perenne segnalata dalle carte militari. Scendento ancora un po',
dopo cascina Tragna, alla destra della strada si possono ammirare i maestosi calanchi.
Dopo un tornante si scende verso Mombaldone, ma occorre fare attenzione ad un bivio che puo trarre in inganno, in quanto la vegetazione impedisce di intravedere ad occhio qual è la strada che porta direttamente al centro storico del paese. Arrivati al bivio si deve girare a destra. Dopo aver percorso circa 10 km si arriva nel cuore di Mombaldone, un paese che ha saputo mantenere le strutture architettoniche medioevali originali. E' proprio uno spettacolo da vedere. il centro del paese è stato costruito sopra il vecchio castello e camminando per le vie sembra di tornare nel medioevo.