cap 7° - Gesù il Messia

Gesù: l'atteso Messia dei popolo di Israele 

al tempo di Gesù

fonti non cristiane

fonti cristiane

Gesù, in ebraico Jeshua, è un nome comune tra gli Ebrei. Il suo nome significa «Dio salva». Un nome, dunque, che è tutto un programma, che rivela la sua missione. Il Vangelo di Matteo dice: «Egli salverà il suo popolo dai suoi peccati» (l, 21). «Il suo popolo», cioè il popolo di Israele.

Ma come facevano gli antichi Israeliti a raccapezzarsi tra tutti i Gesù, Mosè, Maria, Giovanni o Davide? Non erano ancora stati inventati i cognomi, quindi essi indicavano ogni persona, oltre che con il nome proprio, anche con il nome del padre.
Gesù viene dunque chiamato - come apprendiamo dai Vangeli - «figlio di Giuseppe». Attraverso Giuseppe egli si inserisce a pieno titolo nella discendenza del re Davide, quella discendenza dalla quale è stato promesso dai profeti che sarebbe nato il Messia.
Il profeta Isaia lo aveva annunciato: «Lo Spirito del Signore è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione» (vedi il parallelo tra Isaia 61, 1-2 e Luca 4, 3).
L'evangelista Giovanni fa dire nel suo Vangelo ad Andrea, rivolto a suo fratello Simon Pietro: «Abbiamo trovato il Messia» (Giovanni 1, 41), che Giovanni traduce: «che significa il Cristo» (ibid.).
Detto in altri termini: i primi cristiani, dopo la risurrezione, hanno riletto le sacre Scritture e hanno identificato nella persona di Gesù, discendente della stirpe di Davide, nato a Betlemme di Giudea, la persona che ha realizzato le promesse messianiche dell'Antico Testamento, che si riferivano al Salvatore di Israele.

E' esistito davvero?

Gesù di Nazaret, che si è proclamato Figlio di Dio, il Messia, atteso per secoli dal mondo giudaico, è esistito davvero?

Per poter provare l'esistenza di un personaggio storico ci si deve rifare ai documenti dell'epoca (che gli storici chiamano «fonti»).

Nel caso di Gesù di Nazaret abbiamo documenti non cristiani e documenti cristiani. Le testimonianze degli scrittori non cristiani riguardanti Gesù non sono abbondanti, però non debbono essere trascurate. In modo particolare dobbiamo distinguere le testimonianze degli scrittori romani da quelle ebraiche.

al tempo di Gesù

fonti non cristiane

fonti cristiane