LA  DIFFIDA
IL COMMENTO
LA  SOLIDARIETA'

CONFERENZA STAMPA

 

LA  DIFFIDA

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IL COMMENTO

Per doverosa e obiettiva informazione si pubblica la diffida che i comitati cittadini di Falconara hanno ricevuto dai legali della  Soc. Api, non riuscendo a  sottrarci da un piccolo commento in merito.

 

In questi anni, dopo lo shock dell’incidente del 25 agosto 1999, i Comitati cittadini di Falconara si sono impegnati per la difesa dei diritti dei cittadini. Il diritto alla sicurezza, e quindi a conoscere la reale portata dei problemi ed a riflettere sulle notizie che i mezzi di informazione e le istituzioni – non sempre in modo chiaro ed esaustivo – offrono alla pubblica attenzione. Il diritto al territorio ed alla salvaguardia del patrimonio di una comunità. Il diritto alla salute e ad una qualità della vita dignitosa, per noi e per i nostri figli.

Possibile che questo impegno venga considerato come una lesione degli interessi di un’azienda privata?

Possibile che da parte della Api raffineria di Ancona Spa non si comprenda come i comitati altro non sono se non cittadini che difendono i propri diritti?

 

I Comitati hanno sempre agito alla luce del sole, nel diritto e per la difesa del diritto.

Si può forse confondere la difesa del fiume Esino –il nostro fiume – dall’ipotesi di realizzare la palancolata dentro l’alveo come un “danno” causato all’Api?

Allo stesso modo, dall’avversione alla ipotesi del by-pass ferroviario, che noi riteniamo scellerata, perché sfascia un territorio – il nostro territorio – e perché potrebbe costituire un rischio per la sicurezza del traffico aereo dell’aeroporto di Falconara, come si può dedurre un “accanimento” contro gli interessi della raffineria?

Anche la recente esperienza della progettazione partecipata a Villanova o il sostegno attivo ai Comitati contro la realizzazione dell’impianto di selezione dei rifiuti al galoppo di Chiaravalle non dimostrano forse con sufficiente chiarezza che i Comitati hanno ben altri interessi ed obiettivi che quello di “denigrare” la raffineria?

 

Di fronte a questa lettera di “diffida” a tutto campo torna alla mente la favola di Esopo del lupo e dell’agnello.  Si cerca un pretesto. Si cerca di individuare la parola fuori posto, il cavillo giuridico per mettere i Comitati in una cattiva luce.

La ricerca ostinata del “sottinteso sapiente” è essa stessa un sottintendere, un voler far apparire la realtà come farebbe comodo che fosse.

 

Invece la realtà è dimostrata dai fatti e dai comportamenti.

Cittadini tra i cittadini, i Comitati parlano attraverso i giornali, esortano e spronano il dibattito pubblico ed il confronto civile, stimolano la riflessione e la partecipazione sui problemi del nostro territorio.

Questo è il modo di essere e di agire dei Comitati.

L’Api dimostra un altro modo di essere e di agire.

Tutto qui.

I COMITATI

 

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LA  SOLIDARIETA'

05.11.2005 Giuliano Brandoni - segretario del Partito della Rifondazione Comunista Marche
05.11.2005 Fernando Pierluca - presidente Comitato “Giù le mani dal Galoppo”
11.11.2005

Associazione YA BASTA! Marche - Onlus - Per la dignità dei popoli contro il neoliberismo

11.11.2005 Ambasciata dei Diritti - Ancona    Comunità Resistenti delle Marche
14.11.2005 Massimo Binci - consigliere regionale dei Verdi
24.11.2005 Marco Moruzzi - consigliere regionale uscente dei Verdi
27.11.2005 Fulvio Aurora - responsabile nazionale Medicina Democratica
28.11.2005 Glomeda Comunicazione / Global Project Marche
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    ...........  PAURA DI DIFENDERE LA DEMOCRAZIA ?

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CONFERENZA STAMPA

In questi anni, dopo lo shock dell’incidente del 25 agosto 1999, i Comitati cittadini di Falconara si sono impegnati per la difesa dei diritti dei cittadini. Il diritto alla sicurezza, e quindi a conoscere e far conoscere la reale portata dei problemi, a riflettere sulle notizie che i mezzi di informazione, le Istituzioni e le Autorità hanno offerto alla pubblica attenzione. Il diritto alla salvaguardia del territorio e del patrimonio di una comunità. Il diritto alla salute e ad una qualità della vita dignitosa, per noi e per i nostri figli.

Abbiamo esercitato il diritto ad esprimere la nostra opinione attraverso i mezzi di informazione che ce lo hanno permesso e, dal 2003, attraverso il sito internet che il Prof. Cortellessa ci ha generosamente e fiduciosamente messo a disposizione.
Proponendo pubblicamente i documenti delle Autorità e delle Istituzioni che siamo riusciti faticosamente a reperire e le nostre riflessioni sugli stessi, abbiamo imparato ad esercitare un controllo dal basso su quanto deciso ed operato sul nostro territorio, con l’unico scopo di tutelare la salute, l’ambiente e le  proprietà di coloro che su questo territorio vivono.
Un controllo dal basso che, parafrasando gli autori del dramma teatrale "Vajont 9 Ottobre '63" (Marco Paolini e Gabriele Vacis) “è faticoso e poco gratificante ma NON E' BARATTABILE
.

Le gratificazioni sono state poche, ma significative. Tra gli oltre 14.000 contatti del sito ci sono attestati di stima e, soprattutto, si è concretizzata la possibilità di costituire reti di comunicazione con altre realtà nazionali come Milazzo e Busalla (GE), di costituire un Coordinamento provinciale di Comitati sulla problematica dei rifiuti, di coinvolgere Professionisti in varie discipline che ci stanno generosamente supportando nelle fasi più specificamente tecniche e specialistiche.

Abbiamo costruito e sta crescendo un percorso di democrazia diretta, di democrazia dal basso!
Ci rendiamo conto che talvolta il controllo dei cittadini può anche “infastidire” perché è fatto di richieste incalzanti e argomentazioni che richiedono ulteriori approfondimenti delle problematiche.
Ma noi non esercitiamo questo controllo dal basso per lavoro o divertimento bensì perché costretti a difendere la nostra salute, l’ambiente ed il territorio in cui viviamo, le proprietà che faticosamente abbiamo costruito da azioni, provvedimenti e attività che hanno minacciato e minacciano la nostra qualità della vita.

Che tutto ciò non trovi d’accordo la raffineria API di Falconara rientra nell’ordine delle cose.
Ma appare pretestuoso che l’API intraveda la diffamazione nel lavoro di vera e propria autodifesa che i Comitati dei cittadini realizzano, come se il nostro impegno fosse volto alla sistematica diffusione di maldicenze, allusioni, o sottintesi per screditare la raffineria stessa.
Di fronte alla lettera di “diffida” dei legali dell’API torna alla mente la favola di Esopo del lupo e dell’agnello. Si cerca un pretesto. Si cerca di individuare la parola fuori posto, il cavillo giuridico per mettere i Comitati in una cattiva luce di fronte all’Opinione pubblica, di fronte ai cittadini vicini di casa, residenti sullo stesso territorio, immersi nelle stesse problematiche sanitarie e ambientali!
La ricerca ostinata del “sottinteso sapiente” da parte dei legali dell’API è essa stessa un sottintendere, un voler far apparire la realtà come farebbe comodo che fosse.
Invece la realtà è dimostrata dai fatti e dai comportamenti.
Cittadini tra i cittadini, i Comitati parlano attraverso i giornali, esortano e spronano il dibattito pubblico ed il confronto civile, stimolano la riflessione e la partecipazione sui problemi del nostro territorio.
Questo è il modo di essere e di agire dei Comitati.

L’Api dimostra un altro modo di essere e di agire: una intollerabile forma di intimidazione che, con forte preoccupazione per il futuro della democrazia e della libertà di questa Città, di questa Provincia e di questa Regione, segnaliamo all’Opinione pubblica, a tutte le  Associazioni e a tutti i Comitati dei cittadini, alla Forze politiche ed alle Istituzioni.

 

 

La conferenza multimediale
l'intervento introduttivo di Loris (file mp3 di circa 8 MB)
   si ringrazia
Glomeda Comunicazione / Global Project Marche
il servizio trasmesso dal TG3 Marche di Domenica 27/11/05 (file RealPlayer di circa 150 KB)

 

 

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