LA BOCCA DELLA VERITA'

 

Pubblichiamo il testo della “solenne” Dichiarazione sottoscritta dall’Amministratore Delegato e dal Direttore di API raffineria di Ancona S.p.A. che porta la data del 1 Dicembre 2001.

LEGGETELO ATTENTAMENTE!

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Diciassette giorni prima della “solenne” Dichiarazione, il 13 Novembre 2001, un lavoratore dell’API era rimasto gravemente ustionato a causa di un incidente presso gli impianti della nuova centrale elettrica IGCC, impianti che furono successivamente sequestrati dalla Magistratura.

L’anno dopo, Dicembre 2002, la Commissione super partes nominata dal Ministero dell’Ambiente, a proposito di quell’incidente, scrisse nel suo rapporto « Il sistema di alimentazione locale dell'ossigeno ai gassificatori è stato causa di un significativo malfunzionamento dell'impianto IGCC, con conseguenze anche per un operatore, a seguito dell'incendio e conseguente cedimento di una valvola ad azionamento manuale ». L'analisi, estremamente approfondita, anche dell'aspetto strutturale evidenziò « inadeguatezza del materiale impiegato nel sistema di alimentazione dell'ossigeno per le alte velocità di efflusso in atto ». Infine la Commissione super partes del Ministero dell'Ambiente scrisse: «Si è proceduto alla sostituzione del materiale in acciaio inossidabile con materiale in Monel 400 nel sistema di alimentazione dell'ossigeno ai gassificatori a partire dai filtri di linea fino ai bruciatori ».

Ci chiediamo: usare un materiale "inadeguato" su un sistema che, in quanto progettato ed autorizzato, si presuppone sia perfettamente conosciuto soprattutto nelle sue parti critiche, significa agire in base al criterio della prevenzione?

Ed ancora ci chiediamo: considerati gli altissimi livelli di conoscenze ingegneristiche applicate in impianti siffatti, scegliere di usare il Monel 400, cioè un materiale che, come scrisse il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi, è « (…) in grado di garantire l'esclusione dei possibili rischi » soltanto in conseguenza di un grave incidente, significa agire in base al criterio della prevenzione?

Lasciamo a Voi, gentili visitatori/lettori del nostro sito, la comparazione della “solenne” Dichiarazione dell’API con tutto ciò che è accaduto nell’ultimo anno e mezzo (sversamenti di prodotti petroliferi in mare, il mortale incidente dell’8 Settembre e quello del 14 Ottobre 2004).

Ci limitiamo a sottolineare la dichiarazioni dell’ultimo lavoratore ustionato in raffineria, il 2 Novembre 2004: «Non penso - racconta dal suo letto di ospedale - che sia colpa di un difetto all'impianto. A mente fredda credo che l'acqua bollente sia fuoriuscita perché l'accumultatore che la conteneva era stracolmo. Il problema è che non potevo rendermi conto del livello di riempimento per mancanza di un misuratore. Strumento di cui la raffineria dovrebbe essere dotata».
(Dichiarazione riportata su “Il Messaggero” del 4/11/2004. Sottolineatura nostra).

 
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