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Presentazione
 
   
Passato remoto, ma sempre presente Leggi anche ...

 

Emilia Belzoppi, nata a San Marino nel mese di febbraio 1833, sposa a Salvatore Bondanini, medico condotto nella città di Verucchio, mia bisnonna per parte di papà, morì nel 1920, quando ancora dovevo nascere.

Emilia Belzoppi

Le circastanze hanno voluto che il manoscritto delle sue memorie, seguito dal diario che l’ha accompagnata sino alla sua morte, pervenisse a mio zio Valerio che me lo ha affidato.

Dopo reciproca e ponderata meditazione ed aver sentito anche mio fratello ed i cugini coi quali abbiamo convenuto che le vicende trattate riguardano fatti che si svolsero oltre un secolo fa, ho deciso di pubblicarlo sul web, limitatamente ai brani che non toccano avvenimenti strettamente familiari.

Questa decisione nasce soprattutto dall’interesse storico che potrebbero suscitare alcuni episodi che evocano vicende riguardanti il nostro primo Risorgimento, vissute in giovane età, dalla mia ava.

Con la morte di Emilia si estinse il Casato dei Belzoppi che, a dire il vero, può considerarsi trasmesso alla numerosa stirpe che generò col suo sposo, quella dei Bondanini da Verucchio.

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Il padre di Emilia, Domenico Maria Belzoppi, nato nel 1796, fondò, verso la fine del primo ventennio del XIX secolo, un’affiliazione della Giovane Italia in San Marino assieme al suo amico Dottor Giuseppe Bergonzi.

Nel 1831, dopo aver ospitato sul Titano numerosi esuli fra gli iscritti all’associazione mazziniana in Italia e, nel 1834, tentato di recarsi nel Granducato di Toscana per organizzare un nuovo moto insurrezionale, fu arrestato nei pressi di Carpegna; subì le carceri dello Stato della Chiesa e l’anno dopo, grazie anche agli interventi degli Ambasciatori di Francia e di Svezia fu liberato, rientrando trionfalmente nella sua Patria.
Dopo la morte del padre Vincenzo, prese il suo posto nel Consiglio dei sessanta (il parlamento di San Marino) divenendo più volte Capitano Reggente (Capo dello Stato: i Capitani Reggenti sono due e il loro mandato dura sei mesi) ed in particolare nel 1848, durante il quale risolse il problema giuridico-legale dello sconfinamento in territorio sammarinese di Garibaldi, permettendo, senza irritare troppo gli Stati confinanti, il momentaneo aiuto ai garibaldini.

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L’autrice sostiene di essere spinta a scrivere sul proprio “passato pieno di gioie e dolori” per una sola ragione: “la speranza di rivivere nella mente e nel cuore dei (suoi) figliuoli e di avere da essi, maschi e femmine, una preghiera per la povera anima (sua) che trovasi in chissà quali angustie e patimenti” dedicando la lettura del suo diario esclusivamente ai propri figli” sostenendo di farlo anche “perché queste cose intime non andranno sotto gli occhi di alcuno che non sia loro”.

Così Emilia Belzoppi attuò di riportare al presente i ricordi del proprio passato e di trascrivere, giorno per giorno, dal 3 luglio 1892, i patimenti, suoi e di suo marito, nel tirar su tredici figli (sette maschi e sei femmine).

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Riporto in questa sezione i brani del suo scritto così come appaiono nel testo originale.
Tuttavia, ho ritenuto necessario suddividerli in capitoli cui ho dato loro il titolo con l’aggiunta d’un breve sommario.

Inoltre, per rendere la lettura più scorrevole, ho sostituito termini antiquati o in disuso con termini moderni (ad esempio “poscia” con “poi, “avea” con “aveva” come anche ho eliminato ovunque la virgola dopo le congiunzioni “e” e “ed”. I numeri, tranne quelli che contraddistinguono l’anno delle date sono stati riportati tutti nella forma letterale). Relativamente a parole illeggibili o mancanti ho inserito il termine ritenuto più appropriato marcandolo in corsivo.

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Più sopra ho detto che Emilia Belzoppi ebbe tredici tra figli e figlie! Già da qualche tempo i nipoti non si contavano e… non riesco ad immaginare il numero dei pronipoti, tra i quali sono io… già con il peso di quasi quattordici lustri sulle spalle!

Le mie conoscenze tra questi si contano sulle dita delle mani e qui vorrei offrire l’occasione esclusivamente a loro, di leggere questo diario nella versione integrale quale mi è pervenuta.
Per informazioni, sono raggiungibile, via posta elettronica, attraverso la sezione contatti.

 

Roma, 8 settembre 2003

 

Pietro Domenico Maria Bondanini
 
 
Presentazione
13 luglio 1892
I Cappuccini
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Viva Belzoppi
Il buon santolo
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Revisione del 23 ottobre 2005