Se siete invitati ad assistere ad una tavola rotonda cui partecipano
un Rabbino, un Prete ed un Dottore in filosofia islamica, precipitatevi
ma non pensate di assistere né all’inizio di una nuova
diaspora, né a rivendicazioni sul primato del Papa, né a
pretese di radicamenti arabi sulla filosofia occidentale.
Un giorno nel mese di maggio 2003, fui invitato a questa tavola
rotonda; vi partecipai e ne uscii felice di non vedere realizzato
quanto immaginavo.
Schematicamente rappresento il contenuto degli interventi che
riporto secondo quanto ricordo dopo due mesi di letture e di riflessioni
in materia che ho utilizzato per far maturare nella mia mente gli
aspetti fondamentali della questione religiosa, in vista dei temi
trattati in questo sito.
Aprì la discussione il Prete con una breve presentazione
nella quale avvertì che il tema della tavola rotonda era
quello della pacifica convivenza dei fedeli delle tre religioni
che, a suo parere, si realizza attraverso la condivisione di tutto
ciò che vi è in comune senza che alcuno rivendichi
il primato della propria fede su quella dell’altro. Inoltre,
il Prete ricordò le radici comuni delle tre religioni che
trovano la propria identità nell’unico Dio di Abramo
i cui figli Ismaele nato dall’egiziana Agar, e Isacco nato
dalla moglie Sara in tarda età, generarono le stirpi che
popolarono rispettivamente la penisola arabica terra sulla quale
nacque Maometto e la Palestina dove si stabilì il popolo
di Israele al quale apparteneva la stirpe di David, quella che
dette origine a Gesù.
20 novembre 2003
Introduzione nuovi collegamenti: 21 giugno 2016