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06 Come dare scacco matto all'accessibilità in sole tredici mosse

I lati negativi delle applicazioni proprietarie per la consultazione di opere su CD non sono davvero pochi, purtroppo. Ho provato a condensare in un elenco schematico le caratteristiche comuni a quasi tutti i programmi di questo tipo ed il loro impatto negativo sull'accessibilità. Ne è venuta fuori una partita a scacchi in 13 mosse tra l'editore e l'acquirente, giocata sulla scacchiera dell'accessibilità. L'editore muove per primo ed ha sempre l'iniziativa. Indovinate alla fine chi becca lo scacco matto...

1. Finestre di visualizzazione non ridimensionabili
Costringono l'utente o a cambiare la risoluzione dello schermo adoperata abitualmente o ad uno sforzo eccessivo della vista.
 
2. Cornici che nascondono la scrivania e i comandi generali del sistema operativo
Impediscono di utilizzare altri programmi ed altre funzioni del computer, costringendo l'utilizzatore a rinunciare forzatamente alle proprie normali abitudini di lavoro per tutto il tempo in cui rimane in esecuzione il programma per consultare il CD.
 
3. Funzioni attivate da pulsanti grafici
Impediscono la navigazione da tastiera e, a meno che non siano stati approntati meccanismi testuali alternativi, impediscono l'uso di un sintetizzatore vocale per comandare l'applicazione.

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Figura 14 - La pulsantiera della LIZ 3.0 è di tipo grafico. I pulsanti non hanno un equivalente testuale, sicché non è ben chiara la loro funzione quando si cerca di attivarli per mezzo di un sintetizzatore vocale

4. Testi non ridimensionabili
Costringono chi ha problemi di vista, oppure usa una risoluzione non compatibile con l'applicazione corrente, a sforzi di accomodamento della messa a fuoco faticosi e del tutto evitabili.
 
5. Sfondi poco contrastati rispetto al testo e/o contenenti immagini
Peggiorano enormemente la leggibilità; in certi casi di daltonismo, o se si usano schermi in bianco e nero oppure schede grafiche obsolete, possono rendere assolutamente illeggibile il testo.
 
6. Testi non importabili in altre applicazioni
Frustrano l'utente che desidera fare un uso personalizzato dell'opera che ha acquistato, tanto più quando l'uso che ne vorrebbe fare è perfettamente lecito (ad esempio salvare in un documento formattato a proprio gusto e facilmente recuperabile una poesia particolarmente amata; realizzare un collage di citazioni di un autore caro; assemblare materiali per una ricerca scolastica).
 
7. Documenti criptati o celati dietro nomi non significativi
Frustrano l'utente che, esplorando il contenuto del CD con programmi diversi dall'applicazione ad hoc predisposta dall'editore, vorrebbe usufruire in modo rapido e autonomo dei singoli documenti (filmati, immagini, testi, brani audio), senza assoggettarsi necessariamente alle forche caudine del percorso canonico, che comporta l'avvio dell'applicazione di lettura e l'apertura di una serie più o meno ramificata di menu, fino ad arrivare al contenuto che in un certo momento interessa.

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Figura 15 - L'elenco di opere in formato PDF presenti nel CD numero 1 della Letteratura Italiana Einaudi 2003. L'utente che volesse consultare direttamente un'opera senza adoperare il programma fornito con il CD, si troverebbe in grande difficoltà a causa dei nomi non significativi dei file

8. Documenti multimediali privi di trascrizioni/descrizioni testuali
La multimedialità è probabilmente tra gli elementi di maggiore attrazione delle opere su CD-ROM, ma è anche uno dei fattori principali di inaccessibilità. Sarebbe opportuno predisporre per ogni brano multimediale (audio, video o entrambi) una trascrizione testuale, destinata a quegli utenti che, per problemi di attrezzature o per disabilità fisiche, non sono in grado di usufruire del documento multimediale. Ciò è tanto più necessario quanto più tale documento è importante ai fini della consultazione e della comprensione dell'opera - una guida all'uso, per esempio - piuttosto che un semplice elemento decorativo, come potrebbe essere una musica di sottofondo.
 
9. Immagini significative prive di una descrizione testuale
Per ogni immagine non puramente decorativa inclusa in un'opera su CD dovrebbe essere fornita una descrizione testuale chiara e specifica della stessa, destinata a chi non è in grado di vedere l'immagine.
 
10. Criteri di consultazione poco chiari
Molta attenzione dovrebbe essere posta alla struttura logica dell'opera ed ai percorsi di navigazione. Un'eccessiva frammentazione degli approcci di lettura (ad esempio molti argomenti tematici diversi che riconducono agli stessi materiali) o un'eccessiva ramificazione dei percorsi prima di arrivare ai contenuti o, ancora, pulsanti di comando troppo numerosi o troppo nascosti sono tutti elementi che disorientano l'utente, tanto più quando questi appartiene ad un livello socio-culturale modesto o ha scarsa conoscenza della materia o ha poca dimestichezza con gli strumenti informatici o, infine, è affetto da disabilità che ne pregiudicano le capacità di lettura e di apprendimento.
 
11. Impossibilità di consultare l'opera una volta copiata su disco rigido
Molte opere su CD-ROM sono predisposte in modo tale che l'utente non può copiare il contenuto dei CD in apposite cartelle sul proprio disco rigido e poi far partire da lì la procedura d'installazione o il programma di consultazione. Nelle opere che usano questo tipo di blindatura, se l'utente sta tentando di usare una versione copiata su disco dei file, o l'installazione si blocca oppure, peggio ancora, il programma di consultazione richiede sul più bello l'inserimento dell'apposito CD nel lettore, non permettendo all'utente di accedere alla versione dei dati copiata sui dischi locali.
 
Questo meccanismo - generato presumibilmente per ridurre i rischi di duplicazione illecita dei CD - può provocare un'enorme frustrazione: chi, infatti, non si stancherebbe rapidamente di consultare un'enciclopedia suddivisa in dieci CD tematici, che ci costringesse - ogni volta che ci interessa un articolo di una materia differente - a ricercare il CD corrispondente e ad inserirlo nel lettore in sostituzione del disco che c'era prima? Eppure è esattamente questo che, molto spesso, si verifica, nonostante oggi i dischi rigidi siano sempre più capienti ed economici, e rappresentino perciò una buona soluzione per archiviare integralmente i dati di un'opera multimediale.
 
La mia esperienza personale? Uso da circa tre anni il Grande Dizionario Inglese di Fernando Picchi su CD-ROM, dell'editore Hoepli, uscito come supplemento a La Repubblica. Purtroppo l'applicazione di consultazione del dizionario non consente la lettura dei lemmi dal disco fisso, sicché sono tre anni che ho il lettore perennemente occupato da questo CD (ho bisogno infatti di frequente di tradurre termini dall'inglese). In più il CD tende a rovinarsi ed è terribilmente lento, rispetto al disco rigido, nel rispondere alle interrogazioni. Insomma: un gran problema di accessibilità per il sottoscritto, che avrebbe potuto essere facilmente risolto, se l'editore avesse rispettato maggiormente la libertà dell'utilizzatore di fare ciò che meglio crede - nel rispetto della legge - con il prodotto che ha acquistato.

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Figura 16 - Un tipico messaggio di errore, ricevuto nel tentativo di far partire l'installazione di un'opera multimediale dal disco fisso invece che dal CD-ROM

12. Necessità di installare più programmi di consultazione per una stessa opera
Sono stato tra quelli - non so se pochi o tanti - che hanno comprato tutti i dieci CD della Storia d'Italia Einaudi, usciti durante la scorsa primavera come supplementi a Panorama. Fortunatamente mi è stato possibile evitare il calvario delle sostituzioni di CD nel lettore, perché quest'opera consente l'installazione e la consultazione da disco rigido. Il problema, però, è che la navigazione tra i contenuti di ogni singolo CD richiede una distinta procedura d'installazione e costituisce, alla fine, un'applicazione a sé.
 
Insomma, ci sono ora sul computer dieci applicazioni diverse, ognuna abilitata a consultare i contenuti di uno soltanto dei dieci CD dell'opera, nonostante i documenti che compongono la Storia d'Italia Einaudi siano stati copiati su disco fisso e siano perciò tutti quanti contemporaneamente disponibili per la consultazione. Così, se per caso sto leggendo un brano sulla caduta dell'Impero romano d'Occidente, usando l'applicazione che sfoglia i contenuti copiati dal CD numero 2, e - per via di associazioni mentali - mi viene la curiosità di cercare informazioni sulla caduta della Prima Repubblica ai tempi di Tangentopoli, devo innanzitutto andare a consultare il piano dell'opera per vedere in quale CD è trattato questo argomento (scopro così che è il nono); a questo punto devo avviare l'applicazione corrispondente a quel CD e compiere tutto il percorso di ricerca che mi porta a caricare il testo desiderato.
 
Non sarebbe stato di gran lunga più semplice avere un unico sistema di consultazione, in grado di agire sull'intero contenuto della Storia d'Italia, in modo da poter giungere al massimo in due passi - ricerca dell'argomento e selezione dell'articolo - a caricare il nuovo testo? Si sarebbe così sfruttato in modo intelligente la scelta dell'utilizzatore, di copiare il contenuto dell'intera opera su disco rigido. La molto poco accessibile moltiplicazione dei programmi di consultazione è una prerogativa, naturalmente, anche di tante altre opere multimediali: non sarebbe ora di eliminare finalmente un sistema così macchinoso e tanto poco pratico dal punto di vista della produttività personale?
 
13. Consultazione subordinata all'installazione sul computer dell'utente di software proprietari
Non a caso ho lasciato questo punto come ultimo dell'elenco, nonostante sia il più importante di tutti. Infatti l'intero corpus di problemi fin qui esaminati ha in ultima analisi la propria radice in quest'unico fatto: il desiderio insopprimibile degli editori, di vincolare la consultazione delle loro opere su CD all'uso di applicazioni blindatissime e inaccessibili, non può essere soddisfatto se non costringendo gli utenti ad installare sul proprio computer i file necessari a far funzionare queste applicazioni. Ma cosa comporta la necessità, da parte dell'utilizzatore, di installare tali file sul proprio computer? Ecco alcune delle conseguenze più deleterie:

Leggi Ventitre preghiere rivolte agli editori per salvare l'accessibilità
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Aggiornato Tuesday, 15-Oct-2002 10:45:37 CEST  --20982--

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