Foro maculare
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Nel foro maculare idiopatico si procede solitamente con chirurgia vitreale e tamponamento mediante gas. La freccia indica il foro.
Nel foro maculare del miope elevato, la soluzione chirurgica può essere rappresentata dall'impianto di un blocco posteriore in silicone (freccia).
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Nel foro maculare la visione centrale è profondamente alterata.
La lettura è praticamente impossibile.
OCT di foro maculare stadio 4. Il paziente vede meno di 1/10, cioè non riesce a riconoscere nemmeno la lettera più grande del tabellone
Stesso caso in scala dei grigi: immagine meno "appariscente" ma più ricca di dettagli (notare ad esempio le cisti intraretiniche".
Lo stesso caso dopo l'intervento. Il visus è di 3/10: un successo!
Come facilmente intuibile dalla definizione, il foro maculare consiste nella formazione di un buco a livello della macula, cioè proprio al centro della retina.

Si tratta di una malattia molto seria, poichè comporta quasi invariabilmente una notevole diminuzione della capacità visiva, con particolare riferimento alla lettura ed alla visione da vicino: sono le funzioni svolte normalmente dalla regione maculare. In alcuni casi può essere bilaterale (anche se a diverso livello di evolutività).

Assieme al pucker maculare ed altre patologie minori, il foro maculare rientra in quella serie di patologie cosiddette "dell'interfaccia vitreo-retinica", cioè del confine tra la retina ed il vitreo. I disordini a questo livello sono frequenti e la macula può farne le spese per la sua estrema sottigliezza e delicatezza, legata alla mancanza di tessuto di sostegno a sua volta finalizzata a lasciare il massimo spazio ai fotorecettori ed alle cellule "nobili" della retina.

Cosa c'è da sapere

Pochi concetti essenziali:

  1. il foro maculare evolve in stadi (dall'1 al 4), secondo la nota classificazione di Gass; tuttavia, con l'avvento dell'OCT, si sono evidenziate numerose possibili varianti tanto che a volte è difficile collocare un dato quadro in uno degli stadi classici;
  2. con l'eccezione dei miopi elevati, un foro maculare dà raramente origine ad un distacco di retina: per questo motivo non è necessario un trattamento laser di sbarramento, quale quello che veniva regolarmente eseguito in passato (con il risultato di peggiorare ulteriormente il visus);
  3. la decisione chirurgica è solitamente guidata dal tentativo di ottenere una chiusura del foro stesso, eliminandone la o le cause evidenziate dall'OCT;
  4. non tutti i pazienti devono o possono essere operati: l'indicazione chirurgica nasce dal bilancio tra vantaggi, svantaggi, rischi e benefici che il chirurgo ed il paziente devono pesare e condividere.
  5. è necessario un posizionamento del capo a faccia in giù nei primi 7-10 giorni dopo la vitrectomia: se il paziente non può o non vuole mantenere tale posizione, è meglio soprassedere all'intervento;
  6. nonostante le forti limitazioni, nessun paziente con foro maculare diventa cieco!

Forme cliniche

Le forme principali che si incontrano nella pratica clinica sono essenzialmente tre:

  1. Foro maculare idiopatico, che si manifesta negli occhi non miopi o lievemente miopi. Evolve, se non trattato, dallo stadio 1 allo stadio 4 e non comporta distacco di retina;
  2. Foro maculare del miope elevato: comporta solitamente distacco di retina limitato al polo posteriore, cioè all'area dello stafiloma;
  3. Foro maculare traumatico, causato di solito da un trauma diretto sul bulbo oculare (la ... classica pallonata!): non comporta distacco di retina, può talora scomparire spontaneamente.

Trattamento

Il trattamento chirurgico mira ad eliminare la causa della malattia..

Nel foro maculare idiopatico sussiste indicazione alla chirurgia vitreale, volta alla rimozione della o delle membrane vitreali antistanti la regione del foro. Si associa tamponamento con gas (più raramente olio di silicone) che ha lo scopo di premere sui bordi del foro, favorendone il riaccollamento e la chiusura. Per questo motivo il paziente deve mantenere, nei giorni successivi all'intervento, una posizione a faccia in giù dando modo al gas di tamponare la retina centrale.

Nel foro maculare miopico la vitrectomia può essere indicata; tuttavia, in molti casi si preferisce o si associa l'impianto di un blocco episclerale a sede maculare, che ha lo scopo di contrastare lo sfiancamento della parete oculare a livello dello stafiloma miopico (principale causa della malattia).

Nelle forme traumatiche l'atteggiamento è variabile e l'intervento risulta spesso non indicato.

Risultati della chirurgia

E' importante spendere qualche parola su questo argomento.

Il miglioramento della tecnica e l'adozione della chirurgia mini-invasiva hanno notevolmente migliorato i risultati anatomici, cioè la percentuale di casi in cui si riesce ad ottenere una chiusura del foro retinico.

Ben diverso, purtroppo, il discorso che riguarda i risultati funzionali: la maggior parte dei pazienti ha un recupero visivo scarso, talora con persistente deformazione delle immagini.

Il consiglio chirurgico, quindi, si basa (oltre che sul quadro clinico) su un'analisi della condizione generale del paziente, inclusi gli aspetti emotivi e psicologici, la condizione sociale, la stima della capacità di collaborare (in particolare nel periodo post-operatorio).

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Pagina aggiornata il: 27 novembre 2008

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