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Conclusioni

L' evoluzione architettonica riporta puntualmente al tema del pubblico. E' sopratutto per lui che sono state costruite le sale. La crisi della produzione teatrale del nostro secolo deriva in gran parte dall' enorme divario economico che separa la produzione per i mass-media dalla produzione per lo spettacolo "dal vivo". Eppure è frequente la constatazione che le più recenti evoluzioni dello spettacolo riprodotto si vanno gradualmente riavvicinando al teatro. Se in questa sede le osservazioni tecniche di tale fenomeno sarebbero state fuori luogo, pure è evidente come il pubblico televisivo attuale, quello effettivamente presente in studio come quello davanti al video, dagli interventi diretti all'articolazione dei palinsesti, vada acquistanto connotati sempre più definiti, al limite personali, e la sua fruizione, da passiva, chiede con sempre maggior forza di svolgere un ruolo attivo. E' probabilmente nella riunione, tutta ancora da consumare, dei pubblici dello spettacolo dal vivo e di quello dello spettacolo riprodotto che l'architettura può ancora incontrare il teatro in una occasione felice, aprendo nuove possibilità alla sua capacità creativa. Condizione di successo questo incontro, che potrà derivare solamente minuti aggiustamenti parziali delle concrete esigenze tecniche degli spettacoli e non da proposte ideologiche, è una continua opera di adeguamento tecnico e di revisione delle consuetudini e delle norme, che ancora oggi costringono il teatro nelle forme costruttive fissate alla fine del secolo scorso.


da Francesco Sforza, Grandi Teatri Italiani, Editalia, Roma, 1993
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