timone Il Mercante in Rete
timone
Marketing e comunicazione nell'internet


Numero 81 – 31 agosto 2007

 

 
Consiglio a chi legge abitualmente
il Mercante in Rete
di tener d’occhio la segnalazione delle

novità
per verificare se c’è qualcos’altro
che possa trovare interessante
nel sito gandalf.it
 

 

La prima parte di questo numero
è disponibile anche in pdf

 


loghino.gif (1071 byte) Ancora ambigua Italia


Quest’anno è uscita, finalmente, l’edizione italiana di un “classico”: Mentire con le statistiche di Darrell Huff. È un’occasione per confermare quanto già detto varie volte in queste pagine: tutte le statistiche sono sempre discutibili, tutte devono essere esaminate con occhio critico per capire quali dati sono coerenti e significativi e quali hanno bisogno di essere corretti o interpretati.

Alcuni numeri incautamente diffusi, in particolare nel caso dell’internet, sono radicalmente sbagliati o deformati (un esempio fra i più vistosi è quello spiegato in La bufala di “web2”).

Non ci sono problemi così grotteschi nel caso dei dati su cui, da dodici anni, si basano le analisi pubblicate in questo sito. Tuttavia tutte le statistiche devono sempre essere lette ed esaminate con prudenza – e anche in questi dati ci sono distonie, che si possono risolvere con l’evoluzione nel tempo (ma le tendenze si interpretano meglio in periodi estesi, talvolta anche più di due o tre anni).

Per esempio una “sopravvalutazione” dei dati italiani di hostcount, che dal 2002 al 2006 richiedeva una valutazione “prudente”, ora sembra avvicinarsi a numeri più credibili. C’è sempre stata una divergenza fra quei dati (che indicano il livello di attività online) e quelli (necessariamente imprecisi) riguardanti il numero di persone che usano la rete.

Nonostante l’intrinseca incertezza di questo genere di dati, specialmente nei confronti internazionali, sembra confermato da varie fonti che in Italia sta rallentando la crescita del numero di persone in rete. In base a questo criterio l’Italia è stata superata, per la prima volta, dalla Francia nel 2006 – e anche dalla Spagna per densità rispetto alla popolazione. Rimane molto lontana, come è sempre stata, dai livelli dei paesi più avanzati.

La crescita continua, anche in Italia, ma con una velocità inferiore alla media degli altri paesi. Non è facile capire i motivi. Uno, probabilmente. è l’esistenza di “fasce di popolazione” che non solo hanno difficoltà ad accostarsi all’internet, ma hanno anche uno scarso uso di altre fonti di informazione e di comunicazione (se si escludono l’onnipresente televisione e una diffusione della telefonia cellulare che ha assunto, in molti casi, un carattere ossessivo e fastidiosamente invadente). Questa “debolezza culturale” è difficilmente rimediabile senza un profondo cambiamento di cui, purtroppo, si vedono scarsi segnali. (Vedi Il paradosso dell’innovazione).

Ma è in gioco anche (come, purtroppo, è sempre stata) una diffusa “falsa cultura” che mette in evidenza complicazioni tecnologiche, “avvenirismi” di scarso interesse, “allarmismi” non sempre giustificati e usi particolari della rete che alla maggior parte delle persone non interessano. Il risultato è che molti pensano «questa cosa non fa per me». E hanno ragione, in base a ciò che leggono o sentono dire. Ciò che manca è una corretta e consapevole informazione sui valori reali della rete, che sono molto più semplici e più utili di tante dabbenaggini modaiole.

Insomma, come sempre, il problema non è tecnico (anche se molte “nuove” tecnologie creano spesso più problemi di quanti ne dovrebbero risolvere). È soprattutto umano e culturale. È evidente che siamo ancora lontani da ogni ipotetica “soglia di saturazione”. È molto probabile che la crescita continui, anche in Italia – ma con un andamento relativamente debole rispetto all’Europa e anche ad altre parti del mondo.

Sarebbe bene se si diffondesse un po’ di più una cultura umana, equilibrata e consapevole, per evitare che si accentui il divario fra l’Italia e altri paesi – alcuni tradizionalmente più avanzati, altri in recente e vigorosa crescita.




Come il solito, le analisi che riguardano lo sviluppo dell’internet si trovano nella sezione dati. Qui ce n’è una sintesi, che resterà poi come “confronto storico” quando ci saranno nuovi aggiornamenti (cioè, probabilmente, fra sei mesi).

In questo numero, come in quelli del marzo e settembre 2005, marzo e settembre 2006, aprile 2007, oltre a una sintesi degli sviluppi internazionali ed europei, vediamo anche alcuni dati sulla situazione dell’internet in America Latina, Asia e Africa.


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loghino.gif (1071 byte) 2. Nuovi dati internazionali


Su scala mondiale, alla fine del 2006, risultano attivi 490 milioni di host internet. Si erano superati i 100 milioni nel 2000, 200 nel 2003, 300 nel 2004 e 400 nel 2006.

Rimangono differenze molto forti fra i paesi più avanzati e quelli meno evoluti nell’uso della rete, ma ci sono situazioni di forte crescita in diverse parti del mondo.

In base all’analisi dei dati internazionali questa è l’evoluzione dal 1994 al 2006.


  Numero
di host
crescita
annuale
1994 5.800.000 + 119 %
1995 12.900.000 + 104 %
1996 21.800.000 + 52 %
1997 29.700.000 + 36 %
1998 42.200.000 + 46 %
1999 72.400.000 + 68 %
2000 109.600.000 + 51 %
2001 147.300.000 + 35 %
2002 171.600.000 + 17 %
2003 233.100.000 + 36 %
2004 317.646.000 + 36 %
2005 394.992.000 + 24 %
2006 433.193.199 + 25 %
2006 550.000.000 + 27 %

Il dato 2007 è una “proiezione” basata sui dati del primo semestre.

La percentuale di crescita nel 2006
è calcolata escludendo gli Stati Uniti
per i motivi spiegati nel numero 80 di questa rubrica.


C’era stata una fase di crescita accelerata nel 2003-2004 dopo un (relativo) rallentamento nel 2001-2002. Su numeri molto grandi non sono più possibili le percentuali di crescita del passato, ma comunque lo sviluppo rimane molto veloce.

La situazione per “grandi aree geografiche” non mostra un sostanziale cambiamento rispetto al passato.


Grandi aree geografiche 
aree 
geografiche


Nell’ultimo anno la crescita appare più veloce nell’America centro-meridionale che nell’America settentrionale e in Europa. In Asia, se si escludono dati discutibili riguardanti la Cina, l’aumento è meno veloce della media. L’Africa ha uno sviluppo proporzionalmente superiore alla media mondiale, ma rimane molto arretrata (come gran parte dell’Asia).

Nel 1999 c’erano sei paesi nel mondo con più di un milione di host internet (di cui due in Europa). Nel 2000 erano dieci (quattro in Europa). Nel 2001 tredici (sei in Europa). Diciassette (nove in Europa) nel 2002 e venti nel 2003. Nel 2005 sono saliti a ventisei (sedici in Europa) e nel 2007 a trentasei, di cui venti in Europa, sette in Asia, sei nelle Americhe, due in Oceania e uno in Africa.

I paesi con oltre tre milioni di host internet erano due nel 2001, otto nel 2003, tredici nel 2005, diciassette nel 2006 e sono venti(di cui dodici in Europa) nel 2007. Quindici paesi, di cui sette in Europa, sono oltre i cinque milioni. L’Italia ha superato il milione di host nel 2000, due milioni nel 2001, tre nel 2002, cinque nel 2003.

La tabella che segue analizza i dati per i 36 paesi (su 240) con più di un milione di host internet.


  Numero di host
giugno 2007
Crescita %
in un anno
% su
  totale  
Per 1000
abitanti
Stati Uniti 262.070.000 n.a.   53,5 890,9
Giappone 33.332.228 + 17,7 6,8 260,9
Germania 16.494.283 + 39,1 3,4 199,9
Gran Bretagna 16.400.000 n.a.   3,3 269,4
Italia 15.011.875 + 14,9 3,1 256,3
Francia 13.187.730 + 43,9 2,7 216,6
Cina 10.636.937 n.a.   2,2 8,2
Olanda 9.712.567 + 16,1 2,0 597,4
Australia 9.457.859 + 21,7 1,9 465,5
Canada 9.000.000 n.a.   1,8 291,3
Brasile 8.264.709 + 27,0 1,7 44,9
Spagna 8.000.000 n.a.   1,6 182,0
Messico 7.628.786 + 122,5 1,6 74,0
Polonia 5.680.583 + 30,1 1,2 148,8
Taiwan 5.110.699 + 18,3 1,0 224,4
Svezia 3.689.991 + 14,2 0,8 408,6
Finlandia 3.393.008 + 20,3 0,7 645,5
Belgio 3.195.480 + 11,3 0,7 305,1
Danimarca 3.113.996 + 28,9 0,6 575,5
Svizzera 3.013.888 + 23,4 0,6 405,2
Russia 2.904.522 + 44,0 0,6 20,2
Norvegia 2.546.713 + 17,2 0,5 550,9
Austria 2.427.467 + 17,7 0,5 295,1
India 2.305.722 + 49,3 0,5 2,1
Argentina 2.159.229 + 25,4 0,4 56,0
Turchia 2.070.885 + 57,7 0,4 28,7
Rep. Ceca 1.668.429 + 31,6 0,3 163,2
Portogallo 1.532.452 + 1,5 0,3 145,5
Nuova Zelanda 1.432.955 + 36,4 0,3 349,6
Romania 1.406.499 + 98,2 0,3 65,0
Israele 1.320.729 + 5,5 0,3 192,2
Ungheria 1.286.894 + 18,0 0,3 127,4
Irlanda 1.214.459 n.a.   0,2 295,6
Sudafrica 1.088.381 + 68,7 0,2 23,2
Colombia 1.013.961 + 74,3 0,2 22,0
Totale mondo 489.774.269 + 25,7   36,9

I dati di alcuni paesi sono modificati per motivi di coerenza.
Vedi dati internazionali.

La percentuale di crescita per il totale è calcolata escludendo gli Stati Uniti


La percentuale degli Stati Uniti rispetto al resto del mondo continua a diminuire gradualmente nel corso degli anni, ma rimane dominante, con il 53 % del totale mondiale – come è evidente nel grafico che segue (paesi con più di cinque milioni di host internet).


Host internet in 15 paesi
paesi nel mondo con più di cinque milioni di host
 

grafico 15 paesi


Se per una migliore leggibilità togliamo dal grafico gli Stati Uniti, questa è la situazione per gli altri 25 paesi con più di due milioni di host.


Host internet in 25 paesi
paesi nel mondo con più di due milioni di host   (Stati Uniti esclusi)
 

grafico 25 paesi


Per quanto riguarda la densità (host per 1000 abitanti) questo è un aggiornamento del grafico per i 35 paesi con più di un milione di host internet.


Host internet per 1000 abitanti in 35 paesi
 
grafico densita


La situazione della densità assume una particolare evidenza se si rappresenta come “mappamondo”.


Host internet per 1000 abitanti
 
mappamondo


Analisi più dettagliate, compreso un grafico di hoscount in rapporto al reddito, e commenti sulle evoluzioni, si trovano nel già citato documento online sui dati internazionali.


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loghino.gif (1071 byte) 3. Nuovi dati europei


C’è un particolare sviluppo in Europa. Il totale europeo ha superato i 30 milioni di host internet nel 2003, 50 nel 2004, 70 nel 2005 e 100 nel 2007.

Sembra che in questo periodo la crescita in Europa (+ 26 % negli ultimi 12 mesi) sia simile alla media mondiale.

Ci sono, di nuovo, cambiamenti rilevanti nella situazione dell’internet in Europa rispetto ai dati riassunti nel numero 80 di questa rubrica (aprile 2007). Come il solito, un’analisi più estesa, con commenti più dettagliati, si trova nel documento dedicato ai dati europei.

Questo è un aggiornamento della situazione nei 33 paesi europei con più di 100.000 host.


  Numero di host
giugno 2007
% su
Europa
Per 1000
abitanti
Germania 16.494.283 15,7 199,9
Gran Bretagna 16.000.000 15,3 269,4
Italia 15.011.875 14,3 256,3
Francia 13.187.730 12,6 216,6
Olanda 9.712.567 9,3 597,4
Spagna 8.000.000 7,6 154,7
Polonia 5.680.583 5,4 148,8
Svezia 3.689.991 3,5 408,6
Finlandia 3.393.008 3,2 645,5
Belgio 3.195.480 3,0 305,1
Danimarca 3.113.996 3,0 575,5
Svizzera 3.013.888 2,9 405,2
Russia 2.904.522 2,8 20,2
Norvegia 2.546.713 2,4 550,9
Austria 2.427.467 2,7 295,1
Repubblica Ceca 1.668.429 1,6 163,2
Portogallo 1.532.452 1.5 145,5
Romania 1.406.499 1,3 65,0
Ungheria 1.286.894 1,2 127,4
Irlanda 1.214.459 1,2 295,6
Grecia 967.924 0,9 87,3
Croazia 550.779 0,5 123,5
Slovacchia 519.463 0,5 96,5
Estonia 477.491 0,5 354,2
Lituania 379.856 0,4 116,6
Bulgaria 343.353 0,3 44,2
Ucraina 342.832 0,3 7,0
Slovenia 250.000 0,2 124,9
Islanda 219.640 0,2 732,4
Lettonia 142.357 0,14 61,9
Lussemburgo 132.090 0,13 287,8
Serbia-Montenegro 123.036 0,12 11,5
Moldavia 112.026 0,11 28,1
Unione Europea 95.145.734 90,7 193,9
Europa 104.906.000   148,4


Da due anni si nota un’accelerazione della Francia (che, come era prevedibile, ha superato l’Olanda nel 2006). Continua un forte sviluppo in Polonia e in altri paesii dell’Europa orientale.

Questo grafico rappresenta la situazione, nel giugno 2007, per i 20 paesi europei con più di un milione di host internet (che hanno il 96 % del hostcount totale in Europa).


Host internet in 20 paesi europei
paesi con più di un milione di host
 

grafico 20 paesi


Per quanto riguarda la densità (host per 1000 abitanti) questo è un aggiornamento del grafico per i 29 paesi europei con più di 200.000 host internet.


Host internet per 1000 abitanti
in 29 paesi europei

grafico densita


Vediamo la densità anche come “mappa” geografica dell’Europa.


Host internet per 1000 abitanti

Europa


L’Italia negli ultimi sei anni è cresciuta più velocemente del totale europeo e mondiale. Dal 2000 ha superato la densità media dell’Europa, dal 2002 quella dell’Unione Europea. Ma rimane ancora lontana dal livello dei paesi più avanzati.


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loghino.gif (1071 byte) 4. America latina, Asia e Africa


Nella sezione dati c’è un’analisi delle grandi comunità linguistiche che comprende alcuni dati sullo sviluppo dell’internet nell’America Latina – che nel 2005 ha superato, per la prima volta, i 10 milioni di host internet e nel 2007 è oltre 20 milioni.

In questa tabella vediamo la situazione nei 17 paesi con più di 10.000 host (che rappresentano il 99,9 % del totale nell’America Latina).


  Numero di host
giugno 2007
Per 1000
abitanti
Brasile 8.264.709 44,9
Messico 7.628.786 74,0
Argentina 2.159.229 56,0
Colombia 1.013.961 22,0
Cile 745.735 45,8
Perù 283.988 10,9
Uruguay 279.114 85,6
Venezuela 126.500 4,8
Rep. Dominicana 98.180 10,9
Guatemala 49.062 4,0
Ecuador 28.420 2,1
Nicaragua 27.941 5,1
Bolivia 24.363 2,7
Paraguay 13.178 2,4
Costa Rica 13.729 3,3
El Salvador 12.519 1,8
Panama 9.626 3,1
America Latina 20.800.000 39,6


In questo periodo l’America Latina sembra avere una crescita molto superiore alla media: 56 % rispetto a un anno prima (il totale mondiale è cresciuto del 26 %). Si notano parecchi cambiamenti, fra cui un forte sviluppo del Messico nel 2006-2007.

Ci sono forti differenze, come è evidente in questo grafico (nove paesi con più di 100.000 host internet, che hanno il 98,8 % del hostcount nell’America Latina).


9 paesi dell’America Latina

america latina


L’87 % del totale è in tre paesi: Brasile, Messico e Argentina.

Vediamo ora un un grafico la densità (host internet per mille abitanti) nei 17 paesi con più di 10.000 host.


Host internet per 1000 abitanti
in 17 paesi dell’America latina


grafico densita


Questa è la situazione della densità nell’America latina sotto forma di carta geografica.


Host internet per 1000 abitanti

mappa


Sono sempre gli stessi cinque paesi (Messico, Uruguay, Argentina, Brasile, e Cile) ad avere una densità superiore alla media dell’area (sono anche sopra la media mondiale). Ma anche in altre parti dell’America latina ci sono segni rilevanti di crescita. Nel documento sulle comunità linguistiche si trovano commenti più dettagliati e c’è anche un grafico di hostcount in rapporto al reddito.




Un documento nella sezione dati è dedicato alla situazione in Asia, di cui qui sono riassunti alcuni dati.

In questa tabella sono compresi i 25 paesi dell’Asia con più di 10.000 host internet (che rappresentano il 99,9 % del totale nel continente).


  Numero di host
giugno 2007
% su Asia Per 1000
abitanti
Giappone 33.332.228 57,8 260,9
Cina 10.636.937 18,4 8,16
Taiwan 5.110.749 10,5 224,4
India 2.305.722 4,0 2,11
Turchia 2.070.885 3,6 22,0
Corea (Sud) 2.000.000 3,5 40,5
Israele 1.320.792 2,3 192,2
Tailandia 973.941 1,7 15,2
Singapore 954.475 1,7 268,6
Hong Kong 812.137 1,4 118,0
Indonesia 559.359 0,61 1,0
Malesia 337.647 0,58 12,9
Emirati Arabi 337.092 0,58 73,3
Filippine 271.609 0,47 3,2
Pakistan 164.067 0,28 1,1
Viet Nam 106.772 0,19 1,3
Cipro 106.062 0,18 141,6
Arabia Saud. 70.892 0,12 3,0
Kirghizistan 40.266 0,07 7,8
Kazakistan 28.470 0,05 1,9
Libano 25.112 0,04 7,0
Nepal 18.893 0,03 0,75
Giordania 16.973 0,03 3,2
Brunei 15.347 0,03 41,9
Uzbekistan 11.823 0,02 0,45
Asia 57.655.000   14,8


Per la prima volta nel 2004, con un forte aumento di hostcount rispetto agli anni precendenti, l’India aveva superato la Cina. La rescita è continuata vigorosamente nel 2005-2006. Un livello ancora basso rispetto al potenziale, ma un forte cambiamento in confronto al passato. Sembra probabile che la crescita dell’India sia sottovalutata nei periodo più recenti – forse i dati dei prossimi anni daranno un quadro più chiaro della tendenza.

Nella seconda metà del 2006 si era rilevata una nuova crescita della Cina, che di nuovo superava l’India “in cifra assoluta”. (ma non in densità rispetto alla popolazione). Un “balzo improvviso” del hostcount cinese nel primo semestre del 2007 è poco credibile, ma “per il momento” l’analisi si basa sui dati “così come sono”, in attesa di eventuali evoluzioni nei periodi successivi.

In Giappone ha ancora un ruolo dominante in Asia (superiore, in proporzione, a quello che hanno gli Stati Uniti su scala mondiale) come vediamo in questa “torta” che comprende gli undici paesi del continente asiatico con più di 500.000 host internet.


11 paesi

11 paesi


Questi paesi rappresentano il 97 % del numero totale di host internet nel continente.

Se togliamo il Giappone e la Cina dal grafico, questa è la situazione degli altri 15 paesi asiatici con più di 100.000 host internet.


15 paesi

15 paesi


In Asia ci sono enormi differenze. Come è evidente in questo grafico della densità (host internet per mille abitanti) nei 25 paesi asiatici con più di 10.000 host.


Host internet per 1000 abitanti
in 25 paesi dell’Asia


grafico densita


Alcuni piccoli paesi, non citati nella tabella e nel grafico, hanno una densità più elevata della maggior parte dell’Asia. Ma in generale l’attività online è concentrata in pochi paesi, come vediamo in questa carta geografica della parte centro-meridionale del continente, dal Medio Oriente all’Asia orientale.


Host internet per 1000 abitanti

mappa


Nel già citato documento sulle comunità linguistiche c’è un’analisi sui paesi di cultura cinese.




In un altro documento nella sezione dati c’è un’analisi dell’internet in Africa, di cui qui c’è un riassunto aggiornato al giugno 2007. Questa è la situazione nei 21 paesi africani con più di mille host internet (che hanno il 99 % del totale nel continente).


  Numero di host
giugno 2007
% su
Africa
Per 1000
abitanti
Sudafrica 1.088.381 65,8 23,2
Marocco 270.281 16,4 9,0
Egitto 151.127 9,1 2,16
Kenya 22.383 1,34 0,67
Tanzania 20.757 1,25 0,56
Zimbabwe 15.507 0,94 1,30
Mozambico 15.231 0,91 0,78
Ghana 12.957 0,78 0,62
Mauritius 9.792 0,59 8,3
Madagascar 9.734 0,58 0,86
Zambia 7.423 0,45 0,66
Costa d’Avorio 6.273 0,38 0,33
Botswana 5.820 0,35 3,3
Angola 5.533 0,33 0,36
Namibia 4.632 0,28 2,3
Swaziland 2.672 0,16 2,4
Nigeria 2.498 0,15 0,02
Congo 2.209 0,13 0,04
Ruanda 1.744 0,10 0,20
Uganda 1.365 0,08 0,05
Eritrea 1.304 0,08 0,29
Africa 1.665.000   1,9


Nonostante la crescita del Marocco e di alcuni altri paesi, rimane ancora dominante la posizione del Sudafrica, come vediamo in questo grafico (otto paesi africani con più di 10.000 host, che hanno il 96 % del totale nel continente).


8 paesi africani

8 paesi


Vediamo come grafico la densità nei 21 paesi dell’Africa con più di mille host.


Host internet per 1000 abitanti
in 21 paesi dell’Africa


grafico densita

Altri piccoli paesi insulari, come le Seychelles e São Tomé & Principe,
hanno una densità superiore a quella delle Mauritius.


La maggior parte dell’Africa ha una densità paragonabile, o inferiore, a quella della Nigeria. In un quadro generale di bassissima attività nell’internet ci sono, anche in Africa, grandi differenze

Fra i cambiamenti recenti c’è la crescita del Marocco, che si è collocato al secondo posto dopo il Sudafrica, con un forte distacco rispetto al resto del continente. L’Egitto, che sembrava aver rallentato nei periodi precedenti, nel 2005 e nel 2007 appare di nuovo in crescita – ma non si avvicina a livelli “europei”. Il resto del Nord Africa rimane molto arretrato.

Vediamo la situazione della densità anche sotto forma di carta geografica.


Host internet per 1000 abitanti

mappa


Nel 2006 l’Africa, per la prima volta, ha superato il milione di host. La crescita nel giugno 2007 rispetto a un anno prima (+ 51 %) è molto superiore alla media mondiale (+ 26 %). Ma rimane il fatto che l’intero continente, con il 14 % della popolazione mondiale, ha lo 0,3 % dell’attività nell’internet.




Come già osservato nelle analisi precedenti, il quadro è dovunque in evoluzione. Ci sono diverse velocità di crescita, e diversi livelli di densità, in tutte le aree, da quelle più avanzate (come il Nord America e l’Europa) alle più “povere” come l’Africa e gran parte dell’Asia. Ci sono ancora spazi molto ampi di sviluppo in ogni parte del mondo.


 

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