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"Questo e' il bello dell'anarchia di Internet. Chiunque ha diritto di manifestare la propria irrilevanza."

Umberto Eco, tratto da "Il colon di Mister X", 1995

La mia “storia informatica” - parte 3 di 4

In ambito lavorativo partecipo a diversi progetti, soprattutto nell'area incassi e pagamenti sia personalizzati per la clientela Cariplo (grandi utenti) sia nel contesto Interbancario. C'è un progetto in particolare, al di fuori di questo ambito, che ha segnato un paio di anni della mia vita a cavallo della metà degli anni '80, e che poi la risegnerà nella seconda metà degli anni '90 (ne parleremo più avanti). Si tratta del servizio di Home Banking, nato in Cariplo nel 1985, probabilmente il primo in Italia approntato con le particolarità che brevemente vado a descrivere.

Già dalla metà degli anni '80 era possibile in Cariplo fare ciò che si (ri)farà dieci e rotti anni dopo (con molto più clamore, come si trattasse di una novità assoluta) nel mondo Internet, cioè collegarsi per via telematica al mainframe centrale della Banca per effettuare operazioni informative e dispositive veramente "real-time". Io ho partecipato personalmente alla realizzazione di questo progetto, sempre in qualità di analista funzionale.

Il servizio si chiamava CariPersonal Home Banking. Il cliente doveva avere a disposizione un personal computer e un modem. Non dico espressamente "PC", perchè era possibile lavorare anche macchine diverse dai compatibili IBM. Era sufficiente avere a disposizione un programma di emulazione del terminale TTY simile a quello usato per collegarsi alle BBS (ad esempio il citato Access II di Apple). Quando negli anni seguenti usciranno in commercio i primi palmari (ad esempio lo Psion, avevo preso un Serie 3) l'Home Banking di Cariplo funzionerà nativamente anche su questi dispositivi, senza che sia necessario per la Banca modificare il proprio software.

Tramite la normale rete telefonica pubblica, il cliente si connetteva ad uno dei modem dislocati nelle filiali Cariplo, si autenticava digitando codice di accesso e codice segreto ed entrava nella rete telematica della Banca. Il suo personal computer diventava un terminale di Cariplo, con operatività pilotata da un menù di funzioni a disposizione, in tutta sicurezza sia per lui sia per la Banca. Il servizio era destinato sia ai privati sia alle aziende. Oltre a transazioni "on-line" informative e dispositive era possibile effettuare file-transfer sia in trasmissione sia in ricezione (il file-transfer era l'unica funzione non-multipiattaforma, era necessario utilizzare un software approntato in casa da Cariplo solo in versione per macchine IBM compatibili, girava sotto DOS).

Per le operazioni dispositive il cliente digitava ulteriori codici riservati, assegnati dalla Banca, "a perdere", cioè validi per una sola operazione (adesso si chiamerebbero "one-time passwords"...)

Tutte le operazioni dispositive entravano direttamente nelle procedure applicative della Banca, e venivano eseguite senza che fosse necessario l'intervento di un operatore bancario.

Avevamo realizzato anche una funzione chiamata semplicemente "Comunicazioni alla Banca". Il cliente scriveva il testo formattato della comunicazione, che perveniva alla Filiale di pertinenza nelle code dei messaggi, catalogato insieme alle comunicazioni pervenute dalle altre Filiali.

Un'altra funzione interessante, sempre inclusa nella versione di Home Banking edizione anni '80, era quella che avevamo chiamato "Comunicazione ad altro utente". Il cliente scriveva un testo libero e indicava come destinatario, invece della propria Filiale, il codice di un'altro utente Home Banking. Il testo del messaggio perveniva all'altro utente, che in fase di accesso al servizio riceveva una segnalazione del tipo "c'e' posta per te" e poteva interrogare le code dei propri messaggi ricevuti per consultare i testi.

A quei tempi una cosa del genere aveva un senso. Di fatto avevamo inventato in un colpo solo quella che adesso si chiamerebbe "Community" tra noi e i clienti e tra i clienti medesimi, e l'avevamo dotata di un sistema che concettualmente era equivalente alla posta elettronica , in un contesto storico nel quale la posta elettronica come fenomeno di massa era quasi inesistente (veniva utilizzata solo dagli smanettoni utenti delle BBS).

Nonostante la forte innovazione innescata a quei tempi, le due suddette funzionalità di comunicazione interattiva hanno avuto un successo discreto, non elevato come a prima vista ci si poteva aspettare. Per quale motivo ?

Per quanto attiene a "Comunicazioni ad altro utente", gli utenti Home Banking a quel tempo erano (escludendo i dipendenti) qualche decina di migliaia, non ben oltre mezzo milione come adesso (2004) sono gli utenti Internet di Banca Intesa, con oltre un milione di conti correnti gestiti. Pochi tra essi si conoscevano ed avevano rapporti di affari tra loro. Quindi a parte qualche azienda che effettuava un bonifico ad un'altra e gli mandava una comunicazione, piuttosto che l'inquilino che confermava al padrone di casa di aver pagato l'affitto, le occasioni di incontro tra utenti non erano molte.

Circa le "Comunicazioni alla Banca", anche in questo caso l'utilizzo concreto era modesto, in quanto gia' a quei tempi le funzionalità di base dell'Home Banking (cioè quelle che servono *veramente* al cliente: bonifico e comravendita titoli) erano gia' automatizzate, per cui non c'era necessita' di comunicazioni a testo libero con carattere dispositivo.

Cliccando qui si può vedere un esempio di accesso a Caripersonal Home Banking.

Qui riporto un pò di documentazione del CariPersonal Home Banking. Per inciso, questa documentazione è stata scritta con un editor di testo che girava sul mainframe centrale. Il TECS - Text Editing Cariplo System - era un sistema di videoscrittura sviluppato in casa, così come era stato sviluppata un casa tutta l'intercaccia con il CICS IBM (MONICA - Monitor Cariplo). C'è giusto un pizzico di "ASCII ART" nella scrittura dei due manuali.

  1. Cliccando qui si può vedere (modulo in formato pdf da 52KB) la comunicazione che avevamo diramato alle Filiali Cariplo per informarle del nuovo servizio Caripersonal Home Banking.

  2. Cliccando qui si può vedere (modulo in formato pdf da 249KB) il manuale per l'utente.

  3. Cliccando qui si può vedere (modulo in formato pdf da 69KB) il manuale per l'utente del software su PC per la gestione delle funzioni locali e del file transfer.


I tempi di risposta delle transazioni (nonostante la velocità dei modem fosse da 300 a 1200bps, ci vorrà qualche anno per arrivare a 9600bps) erano tali che a volte li rimpiango, fatte le debite proporzioni, se li paragono a quelli odierni con Internet. In particolare sottolineo:


  1. l'interfaccia utente "a carattere", semplice ed essenziale, e quindi molto efficiente e il collegamento diretto con la rete della Banca , quindi migliaia di pezzi di hardware e software meno, rispetto ad una connettività tipo Internet, tra il computer del cliente e il calcolatore centrale di Cariplo;

  2. la struttura informatica di Cariplo, cioè un Centro Elettronico studiato, da persone lungimiranti oltre che validi tecnici, per applicazioni e sistemi veramente ad alta disponibilità "on-line", sin dalla seconda metà degli anni '70 (a quei tempi, e per molti anni a venire, la maggior parte delle Banche lavoravano con applicazioni batch, quindi non erano in grado di fornire un vero servizio di Home Banking).


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