Aspetti multimediali

I formati delle immagini

Le tecniche di digitalizzazione e di memorizzazione di un'immagine sono numerose e in corrispondenza di ciascuna esiste un formato grafico o tipo di file che codifica le diverse informazioni grafiche. I tipi di file grafici sono pertanto numerosi e spesso legati alla particolare piattaforma: si pensi al formato BMP, standard delle immagini nei sistemi Windows e utilizzato ancora per creare immagini di sfondo del relativo desktop. Nell'ambito multimediale e particolarmente di Internet, sono però due soli i formati utilizzati: il tradizionale formato GIF e il formato JPEG (o JPG). Lo scopo di questa sezione è di descrivere brevemente le particolarità di questi ultimi.

Il formato GIF. Il formato GIF è il formato grafico attualmente più utilizzato nel Web. La sigla GIF sta per Graphics Interchange Format ed è stata sviluppata da CompuServe per rispondere all'esigenza di utilizzare un formato per le immagini interpretabili da diversi sistemi operativi. I file GIF dovrebbero poter essere letti su qualsiasi computer, utilizzando il software appropriato.
I file GIF sono ideali per logo, icone, immagini in bianco e nero e altre semplici immagini. Il formato non è invece molto adatto a immagini dettagliate in quanto può utilizzare solo 256 colori: per esempio, per le fotografie, è certamente un formato da evitare.

Vi sono tre varianti del formato GIF:

  1. GIF normale (o plain GIF): l'immagine va considerata come una foto incollata sulla pagina Web: tutte le immagini finora inserite nel testo di tale corso sono state catturate dallo schermo e salvate in questo formato.
  2. GIF trasparente: il colore dello sfondo viene reso invisibile e quindi l'immagine è come se fosse stata disegnata direttamente sulla pagina. Un esempio di ciò è l'icona (logopitt.gif) che abbiamo utilizzato nella home page della precedente esercitazione e riportata sotto, per contrasto, con uno sfondo di colore diverso.
       
  3. Gif animata: è formata da una successione di immagini GIF statiche che si avvicendano rapidamente creando una semplice animazione.
      

Il formato JPG. Il formato JPEG (pronuncia "gei-peg"), acronimo di Joint Photographic Experts Group, è stato progettato per la memorizzazione di immagini fotografiche. A differenza delle immagini GIF, le immagini JPEG possono avere qualsiasi numero di colori (generalmente 16 milioni) e l'algoritmo che comprime le informazioni grafiche nel file per renderlo di dimensioni accettabili, funziona particolarmente bene per le immagini fotografiche e dunque i file creati hanno dimensioni notevolmente inferiori a quelle realizzabili con il formato GIF. Per contro l'algoritmo di compressione non è molto adatto per immagini in bianco e nero o per immagini con blocchi estesi di colore uniforme.

In definitiva se si dispone di una immagine tipo un disegno con una gamma molto limitata di colori è preferibile scegliere il formato GIF mentre se l'immagine consiste in una fotografia con un elevato numero di colori conviene scegliere il formato di memorizzazione JPEG. Va comunque sottolineato che questo formato, per ridurre le dimensioni del file che contiene l'immagine, opera una compressione che elimina alcune informazioni contenute nell'immagine. Quindi quando si salva un'immagine in formato JPEG, si può decidere quanta parte delle informazioni contenute nell'immagine dovrà essere eliminata dalla compressione. Maggiore sarà la perdita prodotta dalla compressione e maggiore sarà la compattezza del file prodotto ma anche maggiore il degrado dell'immagine. In alcuni casi si può provare con vari livelli di compressione in modo da trovare il livello ottimale per ottenere la qualità desiderata.

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