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Mettere il barattolo, non chiuso,(io lo copro con una ciotola rovesciata, o con un tovagliolo leggero, o con carta da cucina) in un posto tiepido (circa 27°C); un'idea fantastica e molto funzionale che ho trovato nelle pagine di Joe Jaworsky, è quella di mettere il miscuglio nel forno spento, ma con la luce accesa. La luce è sufficiente a garantire la giusta temperatura; nel mio forno ottengo circa 29°C, anche troppo! D'estate, ovviamente, è sufficiente lasciare a t ambiente.
Dopo 8-12 ore la miscela dovrebbe aver formato molte bolle in cima. Se non si vede attività secondo Joe i lieviti sono morti. La Sourdought Yeast International invece dice che servono 24-48 ore, ma che per alcuni tipi di lieviti sono necessari anche 5 giorni. Per il lievito francese che vendono loro stessi dopo 24 ore il picco era già avvenuto: quando il lievito raggiunge il suo picco di attività e entra in fase di riposo, infatti, si osserva sulla superficie dell'impasto del liquido giallastro, il che è proprio quello che era successo al mio lievito francese. Quindi: occhio al composto, ogni lievito è un mondo a parte.Ogni 8-12 ore aggiungere una quantitá doppia della miscela farina-acqua, cioè:
Questo serve ad ottenere una coltura molto attiva. Arrivare ad ottenere la quantitá necessaria alla panificazione piú 1/4-1/2 tazza circa (60-120ml) da lasciare in frigo.
Generalmente la coltura è pronta per l'uso dopo il secondo rinfresco, ma dipende dalla efficienza del lievito, come già spiegato piú sopra. Se il lievito è lento a partire proseguire con i rinnovi
Dopo aver prelevato lo pasta madre attiva necessaria a panificare, scartare eventuale pasta madre in eccesso, mantenendo circa 1/4 di tazza, che è il necessario per arrivare in due rinnovi alla panificazione di una pagnotta da 700g. Aggiungere 1 cucchiaio di farina ed 1 cucchiaio d'acqua, chiudere strettamente il barattolo (e sufficiente una buona guarnizione su i soliti barattoli) e riporre in frigo.
Se generalmente fate 2 pagnotte per volta vi converrà lasciare ½ tazza di pasta madre (120ml), aggiungendo 2 cucchiai ciascuno di acqua e farina, in modo da partire con i rinnovi con 1 tazza di farina (160g) e quindi raddoppiare le quantitá a parità di rinnovi.
Secondo Joe si può mantenere la pasta madre fino ad un mese senza nessuna aggiunta; io, prima di comprarli, dovevo usare la mia pasta madre ottenuto in casa a partire da farina + yogurt, 2 volte a settimana, altrimenti si rovinava. I lieviti acquistati li tengo 7-12gg, non di più. Mi è accaduto di non riuscire più a "risvegliare" lieviti abbandonati 15gg in frigo.
Quindi anche se secondo Joe solo se è necessario mantenere piú di un mese bisogna aggiungere 1 cucchiaio di farina ed 1 cucchiaio d'acqua ogni poche settimane; io vi consiglio di farlo una volta a settimana.
In questo modo si può mantenere indefinitamente il lievito. Tuttavia conviene cambiare spesso il barattolo, perchè si accumula vicino alla bocca della farina secca che potrebbe inquinarsi e rovinare la pasta madre. Inoltre, per sicurezza, vi consiglio di tenere una scorta di lieviti preparati col metodo (che ho sperimentato anche dopo 6-7 mesi), della "lunga conservazione" che funziona benissimo
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La temperatura esterna dev'essere maggiore di 2°C.
Mettere una tazza di farina per pane (160g) e una tazza d'acqua (240ml)in un barattolo di vetro. Mischiare bene col cucchiaio di legno e coprire con una rete a maglie fitte, come ad esempio una calza di nylon per consentire all'aria, ma non alle schifezze, di entrare nel barattolo. Mettere all'aperto, in zona ventilata e lasciar stare 3-4 giorni. Quindi ritirare; se la temperatura esterna era sotto i 16°C non si vedrà nessuna attività fino a quando il composto non viene posto a 27° per qualche ora.
Scartare il composto se diventa rosa, grigio e di colori strani: vuol dire che è inquinato da microrganismi non adatti alla panificazione.
Se dopo qualche ora da 27°C non si vede attività o l'attività è molto bassa, conviene ricominciare: infatti vuol dire che non sono stati catturati lieviti o che i lieviti catturati sono troppo deboli.
Se invece si formano molte bolle d'aria sulla superficie ce l'avete fatta: aggiungete una tazza di farina per pane (160g) e una tazza d'acqua (240ml), mescolate bene e lasciate altre 12 ore. Poi incrociate le dita e preparate il pane.
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Procedere così:
durante la preparazione della pasta madre per la panificazione, dalla fase di picco attiva e bollosa, dopo l'aggiunta di farina ed acqua, prelevare un poco di pastella,versarla su carta cerata e spargerla col dorso di un cucchiaio, a formare un sottile strato di pastella. Io ho provato ad usare la carta oleata, ma non va bene. Funziona invece con un doppio o triplo (se è sottile) strato di pellicola plastica per cucina.
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Lasciar seccare completamente. Può bastare una notte o essere necessario più tempo, dipendendo dalla temperatura esterna e dallo spessore delle scaglie. Una volta ben asciutta muovere la carta in modo che la pasta madre, ormai secca, si frammenti formando della specie di scaglie, simili a patatine. |
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Mettere queste scaglie in una busta di plastica con cerniera, scrivere il tipo di lievito e la data, chiudere bene e far uscire l'aria e tenere in frigo. Io ho utilizzato un normale sacchetto da freezer, senza cerniera, ma ho estratto l'aria e ho saldato con l'apposito apparecchio. |
Joe dichiara che il lievito, così conservato, si tiene almeno 6 mesi, forse piú. In effetti ho recentemente riavviato uno stock di 7 mesi, senza nessunissimo problema.
Per riattivarlo mettere le scaglie in uguali quantitá di acqua e farina e lasciar lievitare nel forno 12 ore.In realtà serve un poco di più di acqua che di farina, per ottenere la solita consistenza. La cosa funziona meravigliosamente bene; dopo le 12 ore in cui il lievito secco si riattiva ho fatto un solo rinnovo e poi ho usato la pasta madre attiva, che ha funzionato benissimo. Joe le prepara circa ogni 3 mesi