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Sono stato uno dei redattori di MCmicrocomputer, la rivista di informatica nata nel 1981 insieme alla Technimedia, una casa editrice che diede vita anche a MC-link.

Dopo una lunga collaborazione iniziata nel 1986 e conclusasi nel 1997 ho collaborato con MC-link fino all'estate del 1998, anno nel quale la Technimedia venne posta in liquidazione ed approdai ad altri lidi.

Flashnet è stata la società per la quale ho coperto la carica di Communication Coordinator anche dopo l'acquisizione del pacchetto azionario da parte di Cybernet Group, un'azienda allora quotata al NASDAQ ed al Neuer Markt tedesco.

W3cube internet kit e molte campagne pubblicitarie riguardanti l'attività di Flashnet sono state coordinate in collaborazione con l'agenzia E-comunicazioni di Milano diretta dal vulcanico Massimo De Maio.

Il lavoro svolto a Flashnet era ampio e comprendeva settori di interesse diversi che spaziavano dal giornalismo alla supervisione dei contenuti del Web ad attività promozionali come ad esempio la creazione di gadget e prodotti di integrazione dei servizi offerti. Un esempio di ciò era un salvaschermo creato per mostrare come Internet stesse cambiando grazie a Flashnet.

L'attività svolta a Flashnet ebbe una breve interruzione dal dicembre 1999 al novembre del 2000, periodo nel quale lavorai per Flashmall.it - la naturale evoluzione dello shopping. Ovvero un centro commerciale on line dove ho curato le attività relative a ufficio stampa, comunicazione e immagine. Un'esperienza stimolante, ma percorsa troppo in anticipo rispetto alla diffusione del commercio elettronico.

In quel periodo collaborai con Artindustria una web-agency diretta da uno dei webdesigner più prolifici che abbia conosciuto: Stefano Guerra, già webdesigner di Flashnet, Honda e successivamente Edisontel, Aconet, Il Tempo e molti altri siti.

Nel 2003, seguendo la parabola discendente di tanti altri casi verificatisi nella new economy, Flashnet è in pratica cessata di esistere con l'acquisizione da parte di Elitel, l'operatore di telecomunicazioni nato dall'integrazione delle region company create dai fondi Kiwi di Elserino Piol.

Dopo aver raggiunto 150 milioni di fatturato nel 2005, nel 2006, il Gruppo Elitel si è quotato in Borsa all'AIM di Londra e solo dopo un anno, ad inizio 2007, è stato ceduto dalla proprietà alla società Vive la Vie SpA (fallita ad inizio estate 2008) posseduta all'epoca da Giorgio Fatarella.
Con la gestione Fatarella, l'azienda ha vissuto il suo periodo più oscuro, tanto che già dall'aprile 2007 numerosi dipendenti, la maggioranza della sede di Roma, tutta la sede di Prato ed altri di Milano, sono stati posti in cassa integrazione ordinaria.
A luglio dello stesso anno Telecom Italia, sulla base di un passivo di circa 110 milioni di Euro, ha distaccato i flussi primari all'operatore da e verso la rete di telecomunicazioni nazionale ed internazionale "lasciando al buio" tutta l'utenza che all'epoca, per un lungo periodo, non ricevette dalla stessa Elitel alcuna motivazione in proposito.
Nonostante tutto ciò calò "Lo strano silenzio sulla vicenda Elitel-Telecom Italia" da parte degli organi di informazione.

Uno strano silenzio interrotto solo da alcuni interventi on-line di gente comune (molti ex-lavoratori) e pochi, pochissimi giornalisti: Dopo periodi alterni di cassa integrazione, finta ripresa, baratro, trattative sindacali e ministeriali, lo "smembramento" del pacchetto di clienti tra Vive la Vie SpA, Plexia, Uno Communication, ecc., stanco di un "tira e molla" deleterio per la sanità mentale di ogni persona "normale", a febbraio del 2008 ho chiesto la mobilità volontaria e qualche tempo dopo, ad aprile 2008 ho ripreso a lavorare per MC-link.

Nel frattempo, la capogruppo Elitel SpA, e poi la Elitel Srl - luglio 2008, sono state dichiarate fallite dal Tribunale di Roma in un caso e dal Tribunale di Milano nell'altro.

Tornando a MC-link sono rimasto piacevolmente sorpreso nel constatare come l'azienda - nella quale nel 1998 avevo già lavorato - sia cresciuta e sia in una ulteriore fase di positivo cambiamento.
MC-link rimane comunque un riferimento storico del panorama Internet italiano, visto che da ben 15 anni cavalca ininterrottamente l'onda delle agitate acque dell'Internet italiana!


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