Dott. Filippo Paolini

Studio Notarile
TRASCRIZIONE DELL'ACCETTAZIONE TACITA DELL'EREDITA'
Spesso chi vende casa si sente chiedere soldi dal Notaio, per una formalità da farsi nei Registri Immobiliari, chiamata "trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità"; ed altrettanto spesso il venditore si lamenta: "ho già fatto la dichiarazione di successione 7 anni fa, quindi io sono a posto, non capisco il perchè di questo ulteriore esborso!"

Se consideriamo la vicenda dal punto di vista della logica comune, il venditore ha ragione; ma il mondo del diritto a volte può essere strano (ma non per questo illogico).

Cosa sono i Registri Immobiliari? Sono registri pubblici dove vengono trascritti tutti (ma proprio TUTTI) i passaggi di proprietà immobiliare; è grazie a questi registri (alimentati dai Notai), che il nostro sistema di circolazione degli immobili è così sicuro; ciò, a differenza di quanto avviene nei paesi anglosassoni, dove non esistono registri immobiliari obbligatori, per cui si può solo sperare di aver comprato casa (però intanto i soldi li avete spesi...).

Possiamo paragonare i nostri Registri Immobiliari ad una lunga catena: ogni passaggio di proprietà è un anello della catena, formato da un atto notarile, o da una sentenza del giudice.

Quando muore una persona, gli eredi possono accettare espressamente l'eredità, con un atto notarile, che ha un certo costo: e così si forgia l'anello tra il defunto ed i suoi eredi.
Gli eredi però possono però anche - per così dire - rimandare l'accettazione ad un momento successivo, per esempio a quando venderanno la casa ereditata; a questo punto, quando venderanno la casa, bisognerà provvedere a forgiare due anelli della catena: 1) quello che unisce il defunto agli eredi, e 2) quello che unisce gli eredi e il compratore; i costi del primo anello sono a carico di chi vende, i costi del secondo anello sono a carico di compra.

E la dichiarazione di successione? Purtroppo, allo stato attuale della legge, non è un anello idoneo, perchè è solo un obbligo fiscale.

E veniamo ai costi: si parte da 294 euro, che sono imposte; a ciò si aggiunge (normalmente) un onorario o un rimborso spese per il Notaio (che deve fare un lavoro in più), ma che non mi è possibile quantificare in modo generalizzato, in quanto - dopo l'abolizione delle tariffe professionali - ogni Notaio è libero di contrattare l'importo che vuole.

A prescindere dai costi, la trascrizione che vi ho descritto serve a garantire la certezza dei passaggi di proprietà, e quindi a garantire - alla fine - che chi compra casa stia spendendo bene i suoi soldi.

Filippo Paolini