Dott. Filippo Paolini

Studio Notarile
IN EVIDENZA
I vantaggi del c.d. "prezzo-valore".
Una premessa: ogni acquisto immobiliare viene tassato dallo Stato Italiano principalmente tramite l'imposta di registro; questa imposta è proporzionale (vale a dire una percentuale), e viene pagata al Notaio, che poi provvederà a versarla allo Stato.

La base imponibile è costituita dal prezzo; facciamo un esempio con un appartamento:
- Prezzo dell'appartamento (base imponibile): 200.000 euro
- Aliquota seconda casa: 9%
- Imposta dovuta: 18.000 euro.
La base imponibile è inoltre soggetta a possibile accertamento da parte del fisco: in altri termini, se il fisco ritiene che il prezzo esposto sia troppo basso, può chiedere all'acquirente un'integrazione dell'imposta.

Tuttavia, per alcune tipologie di immobili, è possibile optare per una tassazione più favorevole, chiedendo l'applicazione del cosiddetto "prezzo-valore".
Il prezzo-valore è una regola che consente innanzitutto di calcolare l'imposta dovuta sulla base della rendita catastale moltiplicata per alcuni coefficienti, anzichè sul prezzo; tornando all'esempio di prima:
- Prezzo dell'appartamento: 200.000 euro
- Rendita catastale 845 euro
- Coefficiente seconda casa: 126
- Calcolo: 845 x 126 = 106.470
- Aliquota seconda casa: 9%
- Imposta dovuta: 9.582,30 euro.
Praticamente la metà rispetto a prima.
Il secondo vantaggio è costituito dal fatto che il fisco non può sindacare il valore dell'immobile, e pertanto il contribuente è al riparo da spiacevoli sorprese future.

Purtroppo questa regola non vale per tutti gli immobili; essa vale solo per gli immobili ad uso abitativo e relative pertinenze (box, posti auto, cantine, solai).