Sedes Sapientiae

Istruzioni per ottenere il permesso di soggiorno
[D.L. 286/1998, art. 5] (aggiornate ad agosto 2013)


1. Kit.
Due settimane prima della scadenza del premesso: prendere il Kit (busta) per il rinnovo in qualsiasi ufficio postale che abbia il cosiddetto "Sportello amico", come quello di:
- Via di Porta Angelica 23 (vicino a Porta Santa Anna): lu-ven 7:30-13:00 e 14 a 17, sab 7:30-12:00

- Via Monterone 1, lun-sab 8:00-18:30 (vicino alla Pont. Università della Santa Croce)
- Via Arenula 4, lun-ven 8:30-14:00, sab 8:30-13:00 (vicino a largo Argentina)
- Viale Trastevere 185, lun-ven 8:30-14:00, sab 8:30-13:00 (andando verso Stazione Trastevere)
- oppure cercare un'altro ufficio postale in http://www.poste.it/online/cercaup/

2. Presa a carico.
a) Chiedere nel Collegio la lettera di presa a carico (notare che è diversa secondo il motivo del permesso: di "studio" o per "motivo religioso": presentare il permesso di soggiorno in possesso per poter essere certo di fare quella giusta). [Nel caso della prima richiesta – arrivo in Italia- tenere conto che si deve fare la presa a carico secondo il motivo che figura nel visto].
b) Ottenere il Nulla Osta della Congregazione per il Clero (Piazza Pio XII) nel orario lun-ven 10:00-13:00. Costa € 3,00.
Solo nel caso della prima richiesta – all’arrivo in Italia – per motivo di “studio si deve allegare la presa a carico per motivo di “studio” con cui si ha chiesto il visto nel proprio paese, assicurandosi che sia stata firmata e timbrata dall’ambasciata: altrimenti è come se non esistesse e bisogna fare le stesse cose nel caso in cui questa manca (vedi in seguito).
[Solo se questa manca perché se si è persa, l’ambasciata non l’ha restituita, oppure perché non era per motivo di “studio”, bisogna fare una lettera di presa a carico speciale per la “Mancata lettera ambasciata”; seguire il modello: deve essere una presa a carico per motivo di “studio” dove anche si dica che l’ambasciata non l’ha restituita; deve includere la vidimazioni in Segretaria di Stato, oltre il Nulla Osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica: recarsi alla stessa Congregazione: Palazzo delle Congregazioni, Piazza Pio XII, 3 Piano, tel. 06-698.84.167. Costa € 3,00 e si deve fare di mattina, nel orario: lun-sab 10:00-13:00. Solo dopo andare all’ufficio vidimazioni di Segreteria di Stato (costa € 5,00)].

3. Solo se il motivo del visto/permesso di soggiorno è di studio: Certificato di studio.
Se il visto e il permesso di soggiorno che scade (o nella prima richiesta all’arrivo in Italia) è per motivi di “studio”, chiedere un certificato di iscrizione all'anno accademico corrente in Segreteria Accademica, dicendo che è per rinnovare (o prima richiesta) il permesso di soggiorno (facendo presente che si è seminarista del Sedes Sapientiae lo daranno gratuitamente). Avvertire che il certificato deve attestare il superamento di almeno due esami (logicamente questo non si applica nel caso della prima richiesta all’arrivo in Italia perché ancora non si è sostenuto nessun esame). La Questura non richiede il Nulla Osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica (lo richiedono solo le ambasciate italiane nel proprio paese al momento di richiesta del visto). Questo certificato non è necessario nel caso che il visto e il permesso di soggiorno siano per “motivo religioso”.

4. Riempimento del Kit.
Riempire tutta la modulistica seguendo le indicazioni che vengono nel kit. Si allegano modelli (in calce) per facilitare il lavoro. Accorgimenti:
a) Il Modulo 2 non serve perché è per persone che svolgono un lavoro.
b) Nel modulino per pagare (versamento) nel Conto Corrente Postale (ccp) N. 67422402, si deve mettere a mano la quantità (diversa secondo il motivo del soggiorno) in questo modo: in numeri (107,50 o 127,50) e lettere (centosette/50 o centoventisette/50), per motivo di studio o religioso, rispettivamente; il nome-cognome e l'indirizzo, in tutt'e tre delle parti.
c) Nel Modulo 1, sopra si deve mettere: “Al Signor Questore di........ ROMA”. Anche nella busta, al esterno, si mette così, più il CAP 00100, Località ROMA, PR (Provincia) RM (che sta per Roma).
d) Attaccare una “Marca da Bollo”: comperarla in qualsiasi tabaccaio (basta semplicemente chiedere una “Marca da bollo” di € 16,00: si deve attaccare nel Modulo 1, nel apposito riquadro a pagina 1, sopra e centrato: alle volte dice € 14,62, ma non fare caso perché si tratta di Moduli stampati prima dell’aumento del costo).
e) Nel numero totale di fogli (rif. n. 25 del Modulo 1) sommare le fotocopie che si consegnano più le 8 pagine del Modulo 1.
f) Mettere la data (rif. n. 28) e la firma (rif. n. 29) solo nelle Poste Italiane quando si consegna il kit.
g) Nella sezione 7 – Recapito in Italia del richiedente, mettere Via del Mascherino 12, cap 00193; nella sezione 8 – Recapito per eventuali comunicazioni, mettere Via dei Genovesi 30, cap 00153. In questo modo e molto probabile che diano l’appuntamento (vedi sotto) nella Questura vaticana di Via del Mascherino 12, evitando così di dover poi cambiarlo.
h) Solo si debbono mettere i dati (solo quelli interessati) delle pagine 1, 2 e 3, NON ALTRO. Anche è importante NON STACCARE I FOGLI.
i) Non chiudere la busta del kit.

5. Costi.
Il costo totale ammonta € 154,80 quando si tratta di motivo di “studio”, e € 174,80 quando è per “motivo religioso”. Questo importo si compone così:
a) € 30,00 per la posta assicurata (nelle Poste faranno riempire un modulino);
b) versamento nel Conto Corrente Postale N. 67422402 -viene nel Kit e si deve riempire- con la causale (cioè motivo del pagamento) “importo per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico”, di 107,50 (quando il motivo è “studio”), oppure 127,50 (quando è “motivo religioso”) [
perché sono € 27,50 per il permesso di soggiorno elettronico + 80,00 (motivo di “studio”) oppure 100,00 (“motivo religioso”)]
c) € 1,30 per diritti si sportello delle Poste Italiane;
d) € 16,00 per acquistare la “Marca da Bollo”:
Vedere l’Economo per quando riguarda questo.

6. Fotocopie da integrare nel kit.
Mettere nella busta-kit le FOTOCOPIE (MAI GLI ORIGINALI) richieste senza chiudere la busta:
a) Fotocopia del Passaporto (solo pagine con i dati personali, la pagina del visto e del timbro d’ingresso, pagine con altri timbri di viaggi);
b) Fotocopia della Presa a carico;
c) Solo se il permesso è per motivo di “studio”: Fotocopia del Certificato di iscrizione all'anno accademico corrente; deve attestare il superamento di almeno due esami (logicamente quest’ultimo non si applica nel caso della prima richiesta all’arrivo in Italia perché ancora non si è sostenuto nessun esame);
d) Fotocopia del Permesso di soggiorno scaduto (logicamente questo non si applica nel caso della prima richiesta all’arrivo in Italia perché non c’è nessun Permesso scaduto);
e) Solo nel caso della prima richiesta – all’arrivo in Italia – per motivo di “studio si deve allegare la presa a carico per motivo di “studio” con cui si ha chiesto il visto nel proprio paese e che è stata timbrata dall’ambasciata (come spiegato più sopra): nelle Poste Italiane si consegna nel kit solo la fotocopia.

7. Consegna del kit.
Consegnare il kit (aperto, senza chiudere la busta) in un ufficio postale con “Sportello amico” (vedi sopra). Bisogna portare il passaporto originale (solo per farlo vedere). CONSERVARE personalmente tutti gli originali, che verranno richiesti nel appuntamento futuro in Questura.
Non dimenticare le RICEVUTE di aver consegnato il kit nelle Poste Italiane perché al momento è il documento che permette risiedere in Italia. Sono tre fogli:
a) è un fogliettino di 11x17cm (“Accettazione ASSICURATA”);
b) un altro piccolo di 8x10cm (Conti Correnti Postali – Attestazione di versamento);
c) un foglio con la data e ora del appuntamento presso la Questura.

8. Determinazione dell’appuntamento nella Questura (Polizia di Stato).
Se le Poste Italiane danno un appuntamento per la Questura del ufficio presso il Vaticano (Via del Mascherino 12, vicino alla Porta di Sant'Anna, Tel. 06-6861809), recarsi il giorno indicato con tutti i documenti (come indicato più sotto).
Se invece indicano un altro ufficio, bisogna recarsi alla Questura Vaticana per chiedere un appuntamento presso loro. Si possono chiederei li appuntamenti solo nel orario: mercoledì, giovedì e venerdì 15:00-17:00; sabato 9:00-12:30. E’ necessario portare le RICEVUTE delle Poste Italiane e il Passaporto. Farlo dopo una settimana dalla consegna del kit nelle Poste Italiane (altrimenti la Questura forse non ha ancora ricevuto i dati).

9. Giorno dell’appuntamento.
Il giorno dell'appuntamento (nel orario indicato, e comunque sempre entro questo orario: lun-ven ore 9:00-12:30) si debbono portare tutti gli originali e due fotocopia di ciascuno di essi:
a) 4 foto tessere a colori a fondo bianco (senza fotocopie);
b) Le tre Ricevute postali: “della posta assicurata” (quello con il codice di barre) e lo scontrino del ccp pagato (tutte e due con due fotocopie);
c) Passaporto (due fotocopie solo dei dati anagrafici; nel rilascio del primo permesso, anche del visto);
d) Presa a carico (con due fotocopie);
e) Solo se motivo “studio”: Certificato di iscrizione all'anno accademico corrente con l’indicazione di aver superato almeno due esami (con due fotocopie);
f) Permesso di soggiorno scaduto (con due fotocopie);
g) Solo nel caso della prima richiesta – all’arrivo in Italia – per motivo di “studio si deve allegare la presa a carico per motivo di “studio” con cui si ha chiesto il visto nel proprio paese;
h) Nel caso della prima richiesta si firma “l’accordo d’integrazione” alla cultura italiana: assegnano un luogo e ora dove bisogna partecipare a una lezione (il giorno della lezione assicurarsi che viene segnalata la presenza nella lezione).

10. Prendere il Permesso di soggiorno.
Dopo due mesi dall’appuntamento nella Questura è probabile che sia pronto il Permesso di soggiorno. Ritirare il Permesso nella Questura. Orario: mercoledì, giovedì e venerdì 15:00-17:00; sabato 9:00-12:30. ‘E necessario portare le Ricevute delle Poste Italiane e il Passaporto.
Si può controllare tramite internet se il Permesso è pronto, ma alle volte è pronto e in internet dice di no. Si fa sul sito http://www.portaleimmigrazione.it/, nella Bacheca Stranieri; oppure http://questure.poliziadistato.it/stranieri/?mime=1&lang=IT.

11. Quando si ritorna definitivamente al proprio paese: IMPORTANTE
Per non avere eventuali problemi in caso che poi si voglia tornare in Italia, è importante chiudere la pratica del permesso di soggiorno. E’ molto semplice. Al momento della partenza, nel aeroporto, quando si è già fatto il check-in e quindi si dispone della carta d’imbarco per l’aereo, bisogna andare alla porta d’imbarco (“gate”) indicato. Ma prima si passa dal controllo del passaporto (con tutto di rilevatore di metalli e scanning del bagaglio a mano): è quello il momento di chiudere la pratica del permesso di soggiorno con il semplice atto di consegnare il permesso di soggiorno alla Polizia che lì si trova. Se qualcuno si dimentica di farlo, quando arriva a casa può inviare il permesso di soggiorno al Collegio e noi provvederemo a consegnarlo in Questura perché possano chiudere la pratica e possiate essere tranquilli per il futuro. Comunque, meglio si non si dimentica.
N.B. Per favore, informare nel Collegio del andamento della pratica e, se si viene a conoscenza di qualche novità (cambiamento d’orari, procedure, ecc.), comunicare le stesse nel Collegio.


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