Sedes Sapientiae

Notizie

Buon Natale al Sedes, con gioia e in anticipo!


    Dal momento che il tempo delle vacanze di Natale è anche un tempo di pratica pastorale “sul campo” che vede i seminaristi disperdersi per i diversi luoghi di apostolato, siamo soliti festeggiare tutti insieme la gioia del Natale già qualche giorno prima, con una serata particolare.
Buon Natale al Sedes, con gioia e in anticipo!
    Così, mercoledì 17 dicembre, ci siamo radunati in famiglia intorno ad una tavola festiva, per condividere un pasto natalizio maternamente preparato dalle suore e servito da un gruppo di seminaristi vestiti impeccabilmente da camerieri che sembravano provenire per l'occasione da qualche rinomato ristorante romano. Di seguito ha avuto luogo la tradizionale “Tertulia di Natale”. Quest’anno il clou della festa non è stato un concerto musicale ma una piccola opera di teatro interpretata con talento da una decina di seminaristi, che hanno rappresentato, con buon umore e profondità, il mistero dell’Incarnazione attraverso il racconto della scoperta della stella luminosa da parte dei tre Re Magi. Al termine della serata il nostro Rettore, Don Julio, ci ha rivolto alcune parole, facendo gli auguri a tutti noi.
Buon Natale al Sedes, con gioia e in anticipo!
    E venerdì 19 sono finite le lezione all’Università. I seminaristi del primo anno sono rimasti nel Collegio per poter vivere il Natale a Roma almeno una volta nella vita, mentre la maggior parte degli altri si sono trasferiti nei diversi posti - parrocchie, ospedali e case di riposo - a prestare la loro collaborazione nel lavoro pastorale. Ci ritroveremo di nuovo per l’Epifania del Signore, il 6 gennaio.
    Buon Natale a tutti voi e un 2015 pieno di grazia!


Ammissione di alcuni seminaristi


Ammissione di alcuni seminaristi
    Quale gioia per tutti noi quando qualche fratello nostro viene ammesso ufficialmente dalla Chiesa come candidato agli ordini sacri! Si può pertanto immaginare la grande allegria che ha regnato nel Collegio domenica 14 dicembre, giorno nel quale Mons. Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei, ha celebrato la Santa Messa con il rito dell’ammissione di alcuni seminaristi.
    L’Amissione agli ordini sacri è il primo passo, la porta d'ingresso, potremmo dire, che apre il cammino verso le altre tappe importanti dell'itinerario formativo di un seminarista sino al diaconato e finalmente al sacerdozio. L’Ammesso vede la sua vocazione al sacerdozio riconosciuta dalla Chiesa; è quindi un motivo d’azione di grazie, è una gioia per tutta la Chiesa.
    In effetti le prime parole dell’omelia traducono questa nostra gioia: “Gratias tibi Deus, gratias tibi”. Prendendo l’esempio dal Precursore San Giovanni Battista, Mons. Javier Echevarría ha esortato i candidati ad essere per gli altri strumenti di avvicinamento al Signore mediante il loro insegnamento e la loro condotta, non volendo per sé nessuna gloria propria ma solamente la Gloria di Dio. L’omelia è stata un'esortazione alla fedeltà alla Chiesa attraverso l’amore e la fedeltà al Papa e al proprio Vescovo: “Il vostro Vescovo è il vostro Padre”; la fedeltà si deve anche tradurre in amore per le anime della propria diocesi e nella carità fraterna per i sacerdoti e i seminaristi; amore incarnato nella conversazione e l’esempio di vita cristiana, amore incarnato nella disponibilità, nella fede convinta, nell’umiltà e nello spirito di servizio.
    L’omelia è stata anche una spinta ad essere testimoni di Cristo sempre, dappertutto e con tutti: “Iniziate già a pregare per le anime che si avvicineranno al Signore grazie a voi che sarete i Suoi strumenti”; “elevate tutto al livello soprannaturale”; “un ministro di Cristo deve essere universale”. Ammissione di alcuni seminaristi
    Dopo la Santa Messa il Prelato si è rivolto a noi tutti durante un incontro famigliare tenutosi nel soggiorno grande del Collegio. I suoi consigli e il suo incoraggiamento hanno aiutato molto tutti i presenti.
    Finiamo questo nostro articolo con le sue parole: “Amate la Madonna, rivolgetevi costantemente a Lei!”.
    Su questo link si possono vedere altre fotografie di questi bei momenti.


Gli onori alla Guadalupana

Gli onori alla Guadalupana     A partire dall’anno 1531, il 12 dicembre non è più un giorno simile agli altri. In quella data la Regina del Cielo è apparsa in terra messicana ad un indigeno di nome Juan Diego, ormai santo. Non è misurabile l’impatto che quest’evento ecclesiale ha esercitato nel Messico, in tutta l’America e nell'umanità intera.
    L’Imperatrice dell’America e delle Isole Filippine - Nostra Signora di Guadalupe - ha lasciato come eredità un forte richiamo alla preghiera e un messaggio segnato profondamente dal sigillo della filiazione divina: un incoraggiamento materno per ricordarci quanto siamo amati da Dio che ci ha dato la Sua propria Madre: “Non sono forse io tua Madre?”, ecco il ritornello celeste di Santa Maria che ci invita alla fiducia filiale.
    Al Sedes Sapientiae, in cui tanti sono originari dall’America e alcuni dal Messico e dalle Filippine (e anche le religiose che curano l’amministrazione domestica del Collegio - Missionarie Catechiste di Santa Teresa del Bambino Gesù - sono filippine), la Madonna viene festeggiata con particolare affetto il 12 dicembre. La giornata inizia coi canti di lode a Maria, le famose “Mañanitas” e “La Guadalupana”, intonati ai piedi dell’Immagine della Madonna de Guadalupe adornata con amorosa cura dai seminaristi messicani e insediata per quel giorno in un posto molto visibile della nostra chiesa.
    La Madonna di Guadalupe è anche la Santa Patrona dei nascituri e perciò affidiamo con fiducia a Maria tutti i bambini che stanno per nascere e anche quelli cui è stato impedito di vedere la luce, e preghiamo che l'umanità apra il cuore alla vita che Dio dona.


Concerto di Natale

Concerto di Natale Ogni sabato pomeriggio dopo il pranzo un bel gruppo dei seminaristi del nostro Collegio parte per svolgere un incarico pastorale nell’ospedale Umberto Primo a Roma. Lì, divisi in piccoli gruppi di due, come lo faceva pure Gesù con gli apostoli, visitano gli ammalati e cercano sia di fargli un po’ di compagnia sia di aiutarli a capire il senso soprannaturale della loro sofferenza e la loro importanza per la Chiesa. Quest'anno, come negli anni scorsi, si ha anche voluto festeggiare il Natale insieme ai nostri malati. E così si è svolto nei corridori del ospedale il cosiddetto piccolo concerto natalizio: si tratta di cantare alcune canzoni di Natale nelle diverse lingue inclusi ovviamente i più famosi canti natalizi italiani. Anche in questo semplice modo, speriamo di aver potuto portare un po’ della luce di Gesù che si è fatto uomo per amore verso l’uomo.


Due Vescovi africani al Sedes, un ordinario diocesano e un Nunzio apostolico


    Martedì 2 dicembre due Vescovi sono stati al Sedes e si sono fermati a tavola con noi, uno per pranzo e l’altro per cena. Due Vescovi africani al Sedes, un ordinario diocesano e un Nunzio apostolico
    Per pranzo, è venuto un Arcivescovo nigeriano che però non vive attualmente in Africa, dal momento che è Nunzio apostolico presso la Repubblica Dominicana e il Porto Rico. S.E.R. Mons. Jude Thaddeus Okolo è venuto a visitarci al Collegio invitato dai nostri due seminaristi nigeriani, Centus e Francis. Dopo la breve visita al Santissimo che siamo soliti fare dopo pranzo, Mons. Okolo si è rivolto a tutta la comunità del seminario, raccontandoci in poche parole della sua missione al servizio della Chiesa per la quale in questi anni ha dovuto viaggiare per molti paesi dei vari continenti. Ha esordito con un inatteso saluto in lingua singalese, per la grande gioia dei tre seminaristi srilankesi, ricordando poi con affetto il loro paese dove ha prestato il suo primo servizio come diplomatico della Santa Sede. Mons. Okolo ha quindi condiviso con noi tanti altri ricordi e ha anche esortato i seminaristi, incoraggiandoci a profittare al massimo del nostro tempo di formazione: “Approfittate il tempo di studio per sviluppare e arricchire i vostri talenti; ognuno ne ha tanti, moltiplicateli: lingua, musica, cultura artistica e soprattutto religiosa e, anzitutto, la santità di vita, che poi non è nient’altro che l’onestà spirituale.”  Due Vescovi africani al Sedes, un ordinario diocesano e un Nunzio apostolico
    Anche il Vescovo venuto a cena è africano, si trattava di S.E.R. Mons. Joseph Mlola, nominato da poco dal Santo Padre Vescovo della diocesi di Kigoma in Tanzania, diocesi dalla quale proviene un seminaristi che si sta formando qui da noi: Felix, del terzo anno di teologia che, naturalmente, era molto felici di poter accogliere il suo nuovo Vescovo.


“Guarda la Stella, invoca Maria!”

Guarda la Stella, invoca Maria!     Domenica 30 novembre siamo entrati nel Tempo d'Avvento e iniziamo questo nuovo anno liturgico con la tradizionale Novena all’Immacolata Concezione. A Roma, questa tradizione vissuta come preparazione a questa festa mariana molto amata è molto forte e molto popolare. In effetti, l’8 dicembre del 1854 Pio IX proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione e, per celebrarlo, chiese agli esperti di pensare a un monumento in grado di rappresentarlo. L’8 dicembre 1857, per celebrare la proclamazione del dogma, un monumento, ormai famoso, fu inaugurato dallo stesso Papa: una bella statua della Madonna, eretta su una colonna alta 14 metri, nella romanissima piazza di Spagna. Ogni anno il Papa si reca in quello stesso giorno ai piedi della Madonna, per pregarLa accompagnato da migliaia di fedeli. Guarda la Stella, invoca Maria!
    Al Sedes, la Novena all’Immacolata Concezione è ormai una consuetudine, celebrata anche con un'omelia quotidiana sul tema dell’amore filiale a Maria: realtà che, se è imprescindibile per qualsiasi cristiano, lo è a maggior ragione per chi si sta preparando a servire come ministro del Suo Figlio. Gli incoraggiamenti a rivolgersi a Lei con grande fiducia sono stati quest’anno molto caratterizzati dall’influsso di San Bernardo di Chiaravalle, in particolare attraverso due magnifiche preghiere: "Guarda la Stella" e il "Memorare".



Un vescovo sudafricano in visita al Collegio Sedes Sapientiae

Un vescovo sudafricano in visita al Collegio Sedes Sapientiae Il Vescovo sudafricano, S.E.R. Mons. Xolelo Thaddaeus Kumalo, ordinario della diocesi di Eshowe, situata all’est del paese, è venuto da noi martedì 25 novembre. Di passaggio a Roma, ha ovviamente approfittato per visitare i suoi due seminaristi del Collegio: Malusi, che sta frequentando il suo terzo anno al Sedes e ha iniziato quest’anno la teologia, e Banele, arrivato invece lo scorso mese di agosto e che segue gli studi del primo anno di filosofia.









Due Santi per il Kerala!


Due Santi per il Kerala!
    Domenica 23 novembre Papa Francesco ha canonizzato sei beati. I quattro italiani inclusi tra di loro si aggiungono alla numerosa schiera di santi del paese che ci ospita. Gli altri due, invece, provengono dall’India; con essi, diventano ormai tre gl’indiani dichiarati santi dalla Chiesa: Sant’Alphonsa, già canonizzata da Benedetto XVI, e i due nuovi: Padre Kuriakose Elias Chavara della Sacra Famiglia, cofondatore e primo Priore Generale dei Carmelitani di Maria Immacolata, ed Eufrasia Eluvathingal del Sacro Cuore, della Congregazione delle Suore della Madre del Carmelo. La canonizzazione di questi nuovi santi della Chiesa Cattolica siro-malabarese rappresenta un motivo di speciale gioia per noi dato che sono ben sette gli indiani che ricevono la formazione sacerdotale nel Collegio: e cinque di loro appartengono al rito siro-malabarese e provengono dal Kerala, “grande terra di fede e di vocazioni sacerdotali e religiose”, come ha affermato il Santo Padre in quest’occasione. Due Santi per il Kerala!
    Il mercoledì della settimana successiva è stata proposta ai residenti del Sedes la visione di un documentario molto interessante proprio sulla Chiesa siro-malabarese, erede dell’apostolo san Tommaso. Abbiamo così imparato molto riguardo alla storia, alla liturgia e alle ricchezze culturali di questo fruttuoso ramo della Chiesa Universale.
    Possiamo, per finire, unirci con la preghiera all’intenzione del Sommo Pontefice, che auspicava “un nuovo impulso missionario alla Chiesa che è in India”. 



 

Accolitato a tredici seminaristi

Collegio Ecclesiastico Internazionale
Sedes Sapientiae

S. E. R. Mons. Javier Echevarría

Prelato dell'Opus Dei


celebrerà la Santa Messa
con il Rito d’Ammissione di un gruppo seminaristi di questo Collegio


Roma, domenica 14 dicembre 2014 — ore 10:00

Chiesa del Collegio, via dei Genovesi, 30 – 00153 – Roma



Forza Sedes

Forza Sedes     Sebbene manchi ancora un po' di tempo al calcio iniziale, ci stiamo già preparando per la prossima edizione della Clericus Cup, campionato di calcio tra Collegi Ecclesiastici cominciato ormai nove anni fa.
    Sabato 8 novembre si è svolta nell’oratorio San Pietro una partita fra il Sedes Sapientiae e il Collegio Sacerdotale Altomonte, dove vivono sacerdoti studenti dell’Università della Santa Croce. Non è stato un incontro troppo impegnativo e il nostro Collegio ha vinto con una certa facilità.
    Sabato 22, invece, abbiamo giocato una partita – sempre all’oratorio San Pietro gentilmente messoci a disposizione dai Cavalieri di Colombo – contro il Collegio Messicano. Ancora una squadra di sacerdoti, di cui la media di età è sempre più alta rispetto ai seminaristi. E questo vantaggio in effetti si è fatto sentire, consentendoci di vincere nuovamente in un’amichevole confronto.
    Così tutti stanno approfittando per raggiungere una buona preparazione in vista del campionato. E in ogni caso si tratta sempre di incontri molto belli dove si approfondisce l’amicizia e ci si riposa dagl’impegni dello studio.


Visita di S.E.R Mons. Marc Aillet

Visita di S.E.R Mons. Marc Aillet     Venerdì 21 novembre, giorno della Presentazione della Vergine, S.E.R. Mons. Marc Aillet, Vescovo di Bayonne, Lescar e Oloron, è venuto a visitare il nostro Collegio. Nel Sedes Sapientiae ricevono la formazione tre seminaristi della sua Diocesi. Bayonne è una città situata nei Pirenei, tra Lourdes e l'oceano Atlantico, alla frontiera con la Spagna.
    Tre anni fa Mons. Aillet ha inviato al Collegio, per la prima volta, un seminarista della sua Diocesi per concludere a Roma gli ultimi anni della formazione sacerdotale. Si tratta di Paul-Marie Boutin che, dopo aver concluso il primo ciclo di Teologia mentre viveva al Sedes, da quest’anno ha proseguito con la licenza in Teologia biblica presso la Pontificia Università della Santa Croce. Attualmente abita al Collegio Sacerdotale Tiberino, abbastanza vicino a casa nostra. Il Vescovo ha annunciato ai seminaristi e ai sacerdoti del nostro Collegio la data prevista per l’ordinazione presbiterale di Paul-Marie: già diacono dal mese di maggio, l'Abbé Paul-Marie sarà ordinato sacerdote il 3 gennaio nella Cattedrale di Sainte-Marie di Bayonne. Celebrerà la sua prima Messa all'indomani in una chiesa di un paesino della Diocesi. Preghiamo per il futuro sacerdote e per la sua Diocesi: per il suo Vescovo, i presbiteri e i fedeli.


Visita di sacerdoti, antichi seminaristi del Collegio

Visita di sacerdoti, antichi seminaristi del Collegio     L’ultima settimana hanno visitato il nostro Collegio alcuni antichi seminaristi.
    Giovedì 13 novembre è venuto Fr. Joseph Jacob (familiarmente conosciuto come Jinu), ordinato sacerdote nella propria Diocesi molto recentemente, il 13 settembre scorso. È giunto al Collegio accompagnando il suo Vescovo Mons. George Rajendran Kuttinadar, S.D.B. Fr. Joseph, dopo l’ordinazione a Thuckalay, è tornato a Roma per studiare presso l'Università Salesiana. 
    Venerdí 14 abbiamo accolto don Charbel Antoun (Sedes 1999-2004) e don Joseph Dérian (Sedes 2004-2009), ambedue della Diocesi maronita di Biblos (Libano). Erano stati inviati a Roma dal proprio Vescovo, l’attuale Patriarca di Antiochia, Card. Béchara Boutros Raï, O.M.M.  Visita di sacerdoti, antichi seminaristi del Collegio
    Visita di sacerdoti, antichi seminaristi del CollegioDopo l’ordinazione sacerdote, don Charbel ha servito le comunità maronite in Nigeria per cinque anni e quelle in Romania per un anno. Attualmente è Vicario giudiziario della diocesi di Biblos e studente di dottorato in Diritto Canonico presso l’Università della Santa Croce. Don Joseph ha invece servito le comunità maronite in Benin sin dalla sua ordinazione. Quest’anno è stato inviato nuovamente a Roma per seguire la licenza in Teologia dogmatica presso l’Università Gregoriana


Incontro sul Cardinale Van Thuân

Incontro sul Cardinale Van Thuân     I Mercoledì sera, dalle 20:30 alle 21:30, il Collegio organizza sempre un momento culturale.
    Lo scorso mercoledì 5 novembre sono venuti due collaboratori dell'Osservatorio Internazionale “Card. Van Thuân”: il Dott. Giuseppe Brienza e il Dott. Omar Ebrahime.  L'Osservatorio è istituito per promuovere l’insegnamento sociale della Chiesa. In questa occasione, più che proporci alcuni temi specifici riguardanti tali insegnamenti, ci hanno presentato una grande figura della Chiesa del XX secolo, il Cardinale vietnamita François-Xavier Van Thuân (1928-2002); e in effetti l’Osservatorio porta il suo nome poiché egli è stato un personaggio di grande rilievo in materia sociale.
    Il Card. Van Thuân lo si può definire come un martire vivente: ha conosciuto il carcere comunista per ben tredici anni e ha testimoniato la fede in Cristo al punto di convertire numerose delle sue guardie carcerarie. Infine, è stato chiamato a Roma da San Giovanni Paolo II per collaborare nel Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, di cui poi divenne Presidente. Incontro sul Cardinale Van ThuânTra le tante iniziative da lui intraprese spicca la stesura del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, che vide la luce dopo molti anni di lavoro.
    Abbiamo tutti goduto di una bella conferenza. I seminaristi vietnamiti del Collegio erano, naturalmente, molto contenti. Il Card. Van Thuân era stato al Sedes Sapientiae durante i suoi anni a Roma. Adesso possiamo “visitarlo” nella vicina chiesa dove è sepolto, Santa Maria della Scala, a qualche minuto dal seminario. Alcuni sono già abituati a recarsi alla tomba del Servo di Dio; altri, proprio in seguito a questo incontro, si sono sentiti spinti ad andare a pregare presso i resti mortali di questo pastore, grande esempio di speranza. Un ulteriore buon frutto dell'incontro è stato senz’altro quello di aver accresciuto in noi il desiderio di leggere o rileggere le sue opere.
    Un articolo molto completo, che racconta dell'incontro, è uscito sull’edizione on-line del “Corriere del Sud”: per saperne di più collegarsi a questo link


“Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore”

Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore     Il 1º novembre, Solennità di Tutti i Santi, sono stati instituiti Accoliti diciassette seminaristi del Collegio. S.E.R Mons. Jorge Carlos Patrón Wong ha conferito loro questo ministero nella Basilica romana di Sant'Apollinare, presso la Pontificia Università della Santa Croce. L’Accolitato è un ministero laicale che viene conferito in vista del servizio dell'altare. Ministero laicale perché si può ricevere in vista di un servizio ecclesiale senza essere considerato parte di un itinerario di formazione verso il sacerdozio. Per chi si prepara al sacerdozio rappresenta, invece, una tappa necessaria prima di ricevere il sacramento dell'ordine, cioè prima del diaconato. Così è stato accennato dal celebrante durante la sua omelia in cui riprese con forza il ritornello del Salmo responsoriale della Messa del giorno: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. “Voi siete la generazione che cerca il volto del Signore! Siete il futuro della Chiesa!", ha detto l’Arcivescovo rivolgendosi ai nuovi Accoliti e a tutti i presenti, spingendoci a prendere coscienza della nostra missione di battezzati chiamati a una donazione totale ai fedeli e a tutti gli uomini nel servizio sacerdotale.
    La cerimonia è stata intensa e bella. Mons. Patrón si è mostrato paterno e incoraggiante per i nuovi Accoliti e per tutti. Dopo la celebrazione ci siamo ritrovati nel cortile dell'Università per condividere un aperitivo insieme ai nuovi Accoliti e così festeggiare per questa generazione che cerca il volto del Signore.
    Su questo link si possono vedere altre fotografie di questi bei momenti.


I Vescovi che hanno visitato il Sedes Sapientiae nelle ultime settimane

I Vescovi che hanno visitato il Sedes Sapientiae nelle ultime settimane      Queste ultime settimane abbiamo ricevuto al Collegio alcuni Vescovi che erano a Roma per il Sinodo sulla famiglia o per altri motivi.
    Sabato 11 ottobre è venuto a pranzo S.E.R Manuel José Macário do Nascimento Clemente, da un anno Patriarca di Lisbona e Presidente della Conferenza episcopale portoghese. Era la sua prima visita al nostro Collegio. Insieme abbiamo ricordato don Thomaz Fernández, seminarista presso il nostro Collegio fino a pochi anni fa e ormai sacerdote del suo patriarcato. I Vescovi che hanno visitato il Sedes Sapientiae nelle ultime settimane
    È arrivato poi il turno di un Arcivescovo ormai abituato alla casa: il Presidente della Conferenza episcopale peruviana, Mons. Salvador Piñeiro Garcia-Calderón, Arcivescovo di Ayacucho. È venuto I Vescovi che hanno visitato il Sedes Sapientiae nelle ultime settimanegiovedì 16 ottobre ed è rimasto a pranzo con noi. Ha condiviso poi un incontro informale per interloquire con i sacerdoti e i seminaristi, tra cui si conta Albino Zamudio, appartenente alla sua arcidiocesi e da lui inviato al Sedes Sapientiae.
    Abbiamo avuto anche la gioia di ricevere tra noi S.E.R. Mons. Jorge Carlos Patrón Wong, Segretario della Congregazione per il Clero con l’incarico di vegliare su i Seminari in tutto il mondo. Mons. Patrón ha voluto incontrare in gruppi ridotti i seminaristi arrivati in questo anno accademico: ha parlato a lungo con loro e gli ha incoraggiati in questo momento particolare della loro formazione. In un’altra occasione, il 20 ottobre, ha incontrato i seminaristi a cui ha conferito il Ministero dell’Accolitato nella già prossima Solennità di Tutti i Santi. Si tratta per lo più dei seminaristi dell’ultimo anno che ormai sentono vicina la gioia e la responsabilità di chi tra poco sarà il Buon Pastore per tante anime. Un riassunto dell’incontro è stato pubblicato sul sito web della  Congregazione per il Clero.


Un altro Papa sugli altari!

Un altro Papa sugli altari!     Dominica 19 ottobre un gran numero di fedeli erano riuniti in Piazza San Pietro con la gioia di vedere Papa Paolo VI beatificato. Ma moltissimi altri vi erano presenti col cuore e con la preghiera. E’ stato il grande Pontefice che ha portato a termine il Concilio Vaticano II convocato prima da Papa San Giovanni XXIII. Il Beato Paolo VI ha anche proclamato il valore della vita umana e della famiglia di fronte alla cosiddetta "liberazione sessuale" che minacciava invece il vero amore. Lo stesso Beato ha creato cardinale Joseph Ratzinger, il caro Papa Benedetto XVI, presente al rito di beatificazione.
    San Josemaría e il Beato Álvaro hanno conosciuto da vicino il nuovo Beato che, poco tempo dopo la morte del primo, confidò al secondo di essere convinto della santità del Fondatore dell’Opus Dei.
    Numerosi seminaristi e sacerdoti del collegio si sono recati alla celebrazione della beatificazione uniti con tutto il cuore al nostro caro Papa Francesco e al suo predecessore Benedetto XVI. Due seminaristi, uno dall’Argentina e un altro dalla Francia, hanno partecipato con un ruolo specifico: Ricardo, proclamando una delle letture, e David, leggendo una delle intercessioni della preghiera dei fedeli, ciascuno nella propria lingua. E' stato motivo di gioia e di "orgoglio" per noi tutti. Adesso ci affidiamo all'intercessione del nuovo Beato!


“Un libro ci arricchisce e ci cambia!”

Un libro ci arricchisce e ci cambia!     “Il fenomeno sperimentato nel leggere libri assomiglia alla esperienza dell'innamoramento”. Era a settembre, durante il Corso di formazione precedente l'inizio dell’anno accademico all’Università. Sono state due ore, ma, a detta di tutti, due ore che son sembrate troppo brevi. Infatti, il Dott. Andrea Monda, scrittore e professore di religione nella scuola superiore, è venuto per parlarci della sua passione per i libri, per la lettura e per la letteratura: ed è così vero che chi parla di ciò che ama veramente non può fare altro che comunicare il proprio amore a chi lo ascolta. Il nostro invitato ha spiegato il ruolo svolto dalla letteratura nella storia nonché il potere che essa esercita sui tempi e sul modo di interpretare la realtà e di capire la vita. Il Dott. Monda ha fatto la sua tesi di dottorato su “Il significato teologico e la pertinenza pedagogica de 'Il signore degli anelli' di J.R.R. Tolkien". Durante il suo intervento sono stati citati diversi titoli di ogni genere : dall'Iliade a Tolkien, passando attraverso Sant’Agostino, Julien Green, Cervantes, Golding, Stevenson... L'importanza della letteratura è stata accennata e sottolineata a partire da diverse angolature, tra le quali l'apertura alla realtà e all'altro e la costruzione del proprio essere: “il libro fa uscire dal reale per permetterci di capirlo”, “il libro nutre l'immaginazione, sviluppa un mondo dentro di sé, edifica e struttura in vista del dare se stesso”. Ha pure ricordato quel che diceva il Beato card. Newmann: “l'immaginazione nutre la pietà”; e, ancora, quello che scrive Graham Green in “Il potere e la Gloria”: “l'odio è una mancanza di immaginazione”. Insomma, Monda ha ribadito l’idea che le buone letture permettono di uscire da se stessi, danno la capacità di comprendere meglio la natura umana, spingono verso l'altro e incoraggiano a superare se stessi in vista dell'eroismo o, piuttosto, della santità.
    Il risultato dell'incontro è stata una promozione della lettura. Si vedono molti seminaristi per la casa con un libro sotto il braccio o, ancor meglio, sotto gli occhi. Abbiamo un bell'elenco di opere da leggere prima del prossimo Corso di settembre e quindi ci auguriamo e vi auguriamo a tutti una buona lettura!


Inizio dell'Anno Accademico alla Santa Croce

Inizio dell'Anno Accademico alla Santa Croce     Martedì 7 ottobre ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione del XXX Anno Accademico nella nostra Università. A presiedere la messa è stato il Prelato dell'Opus Dei, Mons. Javier Echevarría, Gran Cancelliere dell'Università. Dopo la messa dello Spirito Santo si è svolto l'atto accademico nell'Aula Magna san Giovanni Paolo II. Due sacerdoti del nostro collegio, don Pablo Gefaell e don Antonio Ducay, hanno ricevuto la medaglia d'argento per il loro XXV anniversario come professori della Santa Croce.










Ordinazione in Croazia

Ordinazione in Croazia     Poco tempo fa sono stati ordinati diaconi nella loro diocesi altri due seminaristi del nostro Collegio, Krunoslav Juraković (Jurko) e Krunoslav Siroglavić (Sirko). L'ordinazione ha avuto luogo il 27 settembre u.s. nella cattedrale di Požega (Croazia). Il nuovo diacono Krunoslav S. ci ha raccontato alcune delle sue impressioni pochi giorni dopo l’ordinazione: "Dico a tutti che mai prima nella mia vita ero così felice come lo sono adesso. Vorrei che tutto il mio ministero fosse così pieno di gioia, portato avanti con la forza della Buona Novella di cui adesso siamo diventati annunciatori. Proprio in questi giorni ho sperimentato la bellezza di amministrare il sacramento del battesimo, di ricevere il consenso dei contraenti del sacramento del matrimonio oppure di ufficiare il rito delle esequie. Sono momenti in cui sperimento la gioia di appartenere a Cristo in un modo particolare. Tutto quello che abbiamo imparato nel corso di questi anni di formazione nel seminario cerchiamo ora di metterlo in pratica. Nella testimonianza di Cristo d'ogni giorno è bello sapere che Gesù ti ha fatto simile a Sé stesso: servo di tutti e non un protagonista di tutto. Ringraziamo tutti i sacerdoti del Sedes, tutti i professori della Santa Croce e tantissimi amici che abbiamo conosciuto a Roma. Ci affidiamo alle vostre preghiere e vi assicuriamo le nostre. Speriamo di vedervi presto, sempre a casa nostra: il Sedes Sapientiae. Un saluto cordiale dalla Croazia!"


Un diacono al Sedes Sapientiae

Un diacono al Sedes Sapientiae     Un seminarista del nostro Collegio è stato ordinato diacono proprio agli inizi di quest'anno accademico. Alexes Villarubin appartiene alla diocesi di Maasin in Filippine ed è studente dell’ultimo anno della Licenza in Diritto Canonico. Ha ricevuto gli ordini sacri domenica 12 ottobre alle ore 10:30 nella Basilica di Sant’Apollinare, a Roma, presso la Pont. Univ. della Santa Croce. Il suo vescovo, S.E.R. Mons. Precioso D. Cantillas, S.D.B, ha esteso le lettere dimissorie perché S.Em.R. Julián Herranz Casado procedesse all’ordinazione di Alexes. Nella sua omelia, il card. Herranz ha insistito molto sul servizio del ministero ordinato: servizio alla verità e semina di gioia. Ha pure fatto speciale riferimento al “Santo Niño” (Santo Bambino Gesù), devozione popolare molto estesa nelle Filippine e particolarmente a Cebu. Come di consueto, dopo l’ordinazione si è svolto un festeggiamento nel Collegio. Sempre è un giorno di grande allegria, ma questa volta erano presenti molti amici filippini con le loro giovani famiglie che – in modo speciale con i loro molti piccoli bambini chiassosi – hanno dato un “di più” all'ambiente festoso.
    Per vedere alcune fotografie fare click su questo link.


Corso di ritiro

Corso di ritiro     Eravamo appena arrivati da Madrid, dove abbiamo partecipato alla beatificazione di don Álvaro del Portillo, e un buon numero di seminaristi erano già pronti per andare al Centro Convegni "Casalmentano", nelle vicinanze di Roma, dove si sarebbe svolto il corso di ritiro annuale. La casa si trova accanto alle catacombe di Sant'Alessandro martire. Quarantacinque seminaristi hanno ascoltato le meditazioni di Mons. Pierdomenico Di Candia, Vicario Generale della diocesi di Matera - Irsina.
    Ringraziamo don Pierdomenico per la sua disponibilità e preghiamo per il suo ministero pastorale.











 

Accolitato a tredici seminaristi
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Lc. 1,38)

Collegio Ecclesiastico Internazionale
Sedes Sapientiae

S.E.R. Mons. Jorge Carlos Patrón Wong

Segretario per i seminari della Congregazione per il Clero


conferirà il Ministero dell’Accolitato a
diciassette seminaristi di questo Collegio


Roma, 1° novembre 2014 — ore 10:30

Basilica di Sant’Apollinare, Piazza di Sant’Apollinare 49, Roma




S.E.R Mons. Hugo Nicolás Barbaro, Vescovo di San Roque

S.E.R Mons. Hugo Nicolás Barbaro, Vescovo di San Roque
    Mercoledì 8 ottobre è stato con noi S.E.R Mons. Hugo Nicolás Barbaro, da sei anni Vescovo di San Roque (Argentina). Tre dei suoi seminaristi ricevono la formazione per il sacerdozio nel Collegio: Ricardo, Daniel e Christian. Dopo un pranzo conviviale seguito da una breve visita al Santissimo Sacramento, Sua Eccellenza ha dato a tutti la Benedizione, esortandoci particolarmente alla sincerità durante il tempo di formazione nel Collegio; e ci ha incoraggiato ad aspirare alla piena conformazione a Gesù Cristo: conformazione, cioè, identificazione con Cristo Sacerdote attraverso una vita di preghiera che penetri veramente nel cuore e nell'intelligenza.







Evento unico: Un medico incaricato solo dei guariti!

Evento unico: Un medico incaricato solo dei guariti!     “Sono l'unico medico al mondo che la gente viene a trovare quando è guarita!”. Così si presenta il Professore Alessandro De Franciscis, 15° Presidente - il primo non francese nonché il primo italiano - dell'Ufficio Medico dei Santuari di Nostra Signora di Lourdes. 
    Durante il nostro pellegrinaggio a Lourdes, mentre eravamo nel cammino verso Madrid, abbiamo avuto la grazia di essere ricevuti dal Prof. De Franscicis, che ci ha parlato del messaggio di Lourdes e della sua missione ecclesiale.
    L'Ufficio Medico fu istituito nel 1883 con lo scopo di valutare scientificamente, dal punto di vista della medicina, le presunte guarigioni accadute nel santuario per l'intercessione della Santissima Vergine. Dalle apparizioni dell'Immacolata ad oggi sono 69 le guarigioni studiate dal detto Ufficio e quindi formalmente dichiarate naturalmente inspiegabili Evento unico: Un medico incaricato solo dei guariti!dai Vescovi locali dove sono domiciliati i miracolati. Ma ci sono più di 7000 dossiers di guarigioni depositati all'Ufficio: cartelle che iniziano proprio dall'anno 1858. Il Professore ha posto l'accento sul fatto che il vero miracolo di Lourdes non è quello “fisico” (benché con ciò non si escluda la realtà dei fatti di guarigione) ma è un miracolo “spirituale”: di conversione, di incontro personale e vivo con Dio attraverso la dolcezza della sua Madre e la carità fraterna vissuta in mezzo ai malati di ogni specie, malati che siamo tutti, feriti nel cuore e sempre bisognosi d'amore, d'Amore Divino che cura l'anima umana e, a volte, anche il corpo in modo straordinario, come ha fatto Gesù con il paralitico già assolto dai suoi peccati e poi guarito nel corpo.
    L'incontro è risultato molto arricchente e tutti, per quanto stanchi di una notte in pullman, ne sono stati felici.


Dalla Città Eterna alla Città Mariana

Dalla Città Eterna alla Città Mariana     Come promesso, ecco notizie più ampie sul nostro magnifico pellegrinaggio vissuto a fine settembre.
    Oggi inizieremo da Lourdes, raccontando più dettagli di questa tappa.
    Nella strada verso Madrid per partecipare alla beatificazione di Don Álvaro del Portillo, ci siamo fermati a Lourdes una giornata e una notte. La Città Mariana francese ci ha accolti con un tempo gradevole e quindi abbiamo potuto svolgere un'ampia e completa giornata di pellegrinaggio. Certamente il ritmo è stato molto intenso.
    La Grotta di Massabielle in cui apparve l'Immacolata Concezione a Santa Bernadette Soubirous, povera ragazza analfabeta, è un luogo d'incrocio della Chiesa universale, luogo in cui milioni di persone vengono dal mondo intero per pregare la Madonna, ringraziarla e dimostrarle il loro amore filiale. La nostra giornata si è svolta in un clima molto bello: pregare nella Grotta; lasciarsi con fiducia immergere nelle piscine d'acqua scaturita dalla sorgente indicata a Bernadette da Maria; camminare sui passi della Santa veggente attraverso la casa materna e il cachot, piccola cella ributtante dove abitava al tempo delle apparizioni; pregare davanti al fonte battesimale in cui è stata rigenerata in Cristo, ecc. Il parroco di Lourdes, l'Abbé Jean-François Duhar, ci ha gentilmente accolto e così abbiamo potuto celebrare la Santa Messa, presieduta dal nostro Rettore, Don Julio, nella Cripta dov'è sepolto l'Abbé Peyramale, allora parroco a cui si rivolse Santa Bernadette con i messaggi della Vergine. La giornata si è conclusa con la famosa Procession aux flambeaux nella grande spianata dei santuari mariani.
    Insomma, questa prima tappa del viaggio sarà per tutti un ricordo che rimarrà impresso per sempre nel cuore.


E' Beato l'iniziatore del "Sedes Sapientiae"

E' Beato l'iniziatore del Sedes Sapientiae    Quasi 25 anni fa, per rispondere alla richiesta fattagli dal Papa san Giovanni Paolo II, Mons. Álvaro del Portillo dava vita al Collegio Ecclesiastico Internazionale "Sedes Sapientiae". E' Beato l'iniziatore del Sedes SapientiaeL'amore e la santa preoccupazione che nutriva san Josemaría Escrivá per il sacerdozio diocesano è stato così onorato da una nuova iniziativa. Dal Cielo il fondatore dell'Opus Dei ha senza dubbio collaborato a guidare questo progetto. 
   Pochi giorni fa, il 27 settembre, Don Álvaro è stato proclamato beato a Madrid, la sua città natale. 
   Per partecipare a questo grande evento, una cinquantina dei membri del Collegio siamo partiti il 23 settembre da Roma. Lo scopo principale del viaggio era senz'altro la beatificazione, ma abbiamo anche approfittato dell'occasione per pregare in due santuari mariani: Lourdes e Torreciudad. Siamo arrivati a Lourdes la mattina del 24E' Beato l'iniziatore del Sedes Sapientiae dopo una notte in pullman. Lì era prevista una giornata di preghiera, di visita e d'incontro per capire meglio il messaggio della Madonna, e approfondire nella conoscenza di Santa Bernadette. Abbiamo anche presso parte alla tradizionale processione notturna. Poi, all'indomani, ci siamo diretti verso la Spagna attraversando i Pirenei. Siamo così giunti al santuario di Torreciudad, luogo di pellegrinaggio mariano da circa dieci secoli. Il nuovo santuario è stato costruito con l'impulso di San Josemaría ed è affidato a sacerdoti dell'Opus Dei. 
   La sera del 25 settembre eravamo a Madrid. Abbiamo visitato la città il giorno successivo, per partecipare poi alla beatificazione sabato 27, e alla Messa di ringraziamento domenica 28, subito dopo la quale siamo tornati direttamente a Roma con il pullman che ci ha accompagnati. Un lungo viaggio di 25 ore, ma con il cuore pieno di gioia e di un grande desiderio di arrivare anche noi alla santità.
Per vedere fotografie del evento visitare questo link




Un'estate ben approfittata

Un'estate ben approfittata    E' finito il corso di lingua e cultura italiana per i seminaristi arrivati quest'anno: sono 25 e provengono da Europa (4), America (8), Asia (6) e Africa (7). Nonostante l'impegno intensivo per imparare l'italiano, in questi due mesi di studio c'è stato spazio per un riposo "costruttivo": oltre alle visite ai luoghi e agli eventi più famosi a Roma (per esempio, i Vespri solenni nella festa della Santa Maria Maggiore, la visita del Colosseo, ecc.) abbiamo anche fatto diverse gite fuori città: Subiaco, luogo dove san Benedetto ha cominciato la sua vita di preghiera e importante centro culturale dell'Italia medioevale; il santuario della Mentorella, luogo molto caro a San Giovanni Paolo II; Castel Gandolfo, con il suo bellissimo lago dove abbiamo pure approfittato per fare una nuotata...Un'estate ben approfittata
   Adesso i nuovi arrivati cominciano i corsi all'Università che metteranno a fuoco il loro apprendimento dell'italiano. Sette di loro studiano filosofia mentre il resto comincia la teologia. Non sarà un'impresa facile ma, con l'aiuto di Dio e di tutti, sicuramente andrà bene. 
   Intanto, i "vecchi" seminaristi hanno frequentato il corso di formazione che si tiene nel Collegio durante il mese di settembre di ogni anno. Anche in questo caso è previsto un giorno di visite di taglio culturale.
   Una di queste visite è stata speciale giacché si trattava di scoprire luoghi vicini a casa nostra, con molta storia ma che tante volte rimangono sconosciuti dai turisti frettolosi. Due bravissimi storici dell'associazione romana "Magis et Plus" ci hanno fatto conoscere la storia delle "pietre" e degli edifici magnifici che ci circondano e che frequentiamo ogni giorno: il Foro Boario, il Tempio di ercole, l'Isola Tiberina con la Chiesa San Bartolomeo e l'ospedale Fatebenefratelli, ecc. Abbiamo scoperto figure di santi che hanno operato nel quartiere, il più famoso di essi è San Giovanni di Dio. È stata una piacevole e arricchente esperienza. Adesso anche i "vecchi" hanno cominciato le lezioni all'Università.


Evangelizzazione nel "paese basco francese"

Evangelizzazione nel paese basco francese    Un seminarista e un diacono della diocesi di Bayonne (Francia), insieme a un sacerdote haïtiano – tutti della “famiglia” del Sedes -, hanno condiviso con noi un'esperienza pastorale interessante e poco ordinaria che si è svolta durante l'estate nel sudovest della Francia. Così riassume Vincent-Marie quanto hanno vissuto in questo tempo: “C'è a Bayonne, ogni anno, una grande festa che si protrae durante cinque giorni, a cui si recano un milione e mezzo di persone provenienti da diverse parti del mondo: le "Fêtes de Bayonne", che è la quinta festa più frequentata al mondo. Ci sono cose belle: canti, balli tradizionali, ecc. Ma molti sono qui solo per bere un po' troppo. Il vescovo, Mons. Marc Aillet, invita, da cinque anni, i giovani cristiani a venire a Bayonne per vivere le feste in modo cristiano e testimoniare la gioia vera che è Gesù Cristo. Il gruppo ha preso il nome di “Agur Maria”, "Ave Maria" in lingua basca. Quest'anno siamo stati una trentina, di cui quasi la metà seminaristi. All'inizio eravamo un poco inquieti di andare così per strada ad evangelizzare, ma la preghiera fervente di tutti, la bellezza degli insegnamenti della Chiesa e della liturgia, la presenza di alcuni sacerdoti in talare e di tanti seminaristi in mezzo a più di un milione di festeggianti vestiti di bianco e rosso - colore delle feste - hanno fatto che la gente venisse quasi da sola verso di noi. Esprimevano in diversi modi la sete d'amore e di verità presente in ognuno. Sono state numerose le persone nelle ore di adorazione al Santissimo Sacramento esposto nella cattedrale. Gli incontri e le conversioni sono state meravigliosi: confessioni numerose, distribuzione di centinaia di medaglie miracolose e di Rosari, momenti di gioia fraterna insieme al vescovo che spesso si è unito a noi in queste occasioni, ecc.
   È stato un tempo di evangelizzazione con frutti sorprendenti, alcuni dei quali sono stati impressionanti e “veloci”. Un'esperienza da godere e che ci fa pensare ai primi cristiani che hanno trasmesso il Vangelo a un mondo pagano assettato di Cristo”.
   Preghiamo perché i semi sparsi durante questa settimana rendano un frutto duraturo e perché ci siano vocazioni sacerdotali in grado di fare la mietitura, nella diocesi di Bayonne e in tutto il mondo!
   Ecco un link per chi volesse vedere un reportage della TV cattolica francese su questa iniziativa: reportage evangeliser pendant les fetes de bayonne .


“Il Sedes Sapientiae è casa mia!”

Il Sedes Sapientiae è casa mia!    “Il Sedes Sapientiae è casa mia, ed è anche casa vostra!”. Così si è indirizzato Don Miguel Chumpitaz ai seminaristi del Sedes, sabato 6 settembre, durante l'omelia della Messa da lui celebrata nella chiesa del seminario. Don Miguel, sacerdote della diocesi di Yauyos (Perù), è stato seminarista al Sedes Sapientiae dal 2002 al 2005. Dopo l'ordinazione sacerdotale ha svolto il suo ministero pastorale durante tre anni in una parrocchia. Poi è stato nominato direttore spirituale del seminario maggiore della sua diocesi, svolgendo questo impegno durante cinque anni. Adesso è tornato a Roma per studiare teologia morale.
   Nell'omelia ha fatto riferimento all'inizio del nuovo anno di formazione.
   Ha parlato a ragion veduta della grazia che suppone studiare qui, dell'universalità della Chiesa - così effettiva e “tangibile” a Roma e in questo Collegio- , dei legami tessuti tra gli uni e gli altri - che rimangono per sempre viventi nella comunione dei santi al di là della distanza geografica - , dell'importanza di approfittare veramente di tutto ciò che ci è proposto e dato - “di ogni lezione, ogni meditazione”. In fine, ci ha ricordato la necessità di essere seminaristi santi, sfruttando il tempo di formazione per crescere umanamente, intellettualmente e spiritualmente in modo di prepararci ad essere una fedele immagine del Buon Pastore per i fedeli. L'accento è stato messo sulla lealtà, la sincerità, la maturità, la fiducia in Dio e la fedeltà. L'ultima frase dell'omelia è stata: “la Chiesa ha bisogno di sacerdoti santi, e voi siete qui per diventarlo!”. Preghiamo per quest'intenzione, per tutti i seminaristi e i sacerdoti del mondo e, in modo particolare, per Don Miguel.





 

Ordinazione diaconale

Collegio Ecclesiastico Internazionale
Sedes Sapientiae

S.Em.R. Card. Julián Herranz Casado

Presidente Emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi


conferirà l'Ordinazione Diaconale a
Alexes Bisnar Villarubin (Maasin, Filippine)


Roma, domenica 12 ottobre 2014 — ore 10:30

Basilica di Sant’Apollinare, Piazza di Sant’Apollinare 49 - Roma


Tempo di tornare

Tempo di tornare Siccome "tempus fugit", ormai è arrivato rapidamente il tempo di ritornare al Collegio dopo l’estate e il lavoro pastorale. Dopo le molte esperienze e i vari incontri e viaggi, sono già tornati quasi tutti i seminaristi, tranne quelli che non devono fare quest'anno il cosiddetto “Corso di settembre" ovvero le lezioni di pastorale di taglio molto pratico che si tengono al Collegio in questo mese. Al rientro tutti abbiamo sperimentato sia la mancanza di molti che hanno finito la loro formazione al Collegio a giugno e sono tornati al proprio paese dopo alcuni anni romani, sia la gioia di conoscere i nuovi seminaristi giunti da molte parti del mondo. Questi hanno già cominciato un corso intensivo di lingua italiana.
Carichi dei molti bei ricordi, pieni di incoraggiamento e ben riposati, è arrivato il momento di riprendere il ritmo “invernale”. Vorremo pure in questo modo ringraziare tutti quelli che abbiamo incontrato durante questi mesi e che a ci hanno accolto e aiutato con tanta ospitalità, saggezza e bontà: parroci, sacerdoti anziani, suore, famiglie, diversi responsabili delle attività pastorali: tante grazie!


Dati dell'Anno Accademico 2014-2015

 

il grafo della tabella

Continente Paesi Diocesi Studenti
Africa 5 12 17
America 10 18 28
Asia 7 20 29
Europa 5 6 13
Totale 27 56 87


Notizie di alcuni antichi del Collegio

   Come si può costatare nel archivio delle date d’ordinazione, negli ultimi mesi sono stati ordinati diversi antichi seminaristi del Collegio. Altri fanno i loro primi passi nel ministero oppure sono già ben inoltrati nel cammino sacerdotale.
   Don Pedro Ruíz, della diocesi di Valle de la Pascua, Venezuela (Sedes 2009-2012), ci ha inviato molte fotografie della sua ordinazione sacerdotale che ha avuto luogo il 28 giugno scorso. E’ una gioia speciale, giacché due volte si era fissata la data di ordinazione ma non s’era potuta mantenere una volta a motivo di un lutto familiare e, la seconda volta, per problemi sociali. Non abbiamo spazio per tante fotografie, ma eccone qualcuna:
Don Pedro Ruíz Don Pedro Ruíz
   Don Pavel Morávek (Sedes 2007-2012), invece, è sacerdote da alcuni mesi e da poco si trova nella sua nuova destinazione come vicario parrocchiale. Si tratta di una parrocchia a Liberec, nel Nord della Repubblica Ceca, vicino alla Germania, nella famosa regione dei Sudeti. Deve svolgere un arduo lavoro pastorale dato che la popolazione è in maggioranza senza religione. Ci ha raccontato che ogni anno c’è un buon gruppo di adulti che si preparano per ricevere il Battessimo. Egli infatti è incaricato di insegnare la fede e la vita cristiana a molti di loro. E’ una regione, tra l’altro, molto fredda durante quasi tutto l’anno ma, grazie a Dio, ci sono alcuni giorni più miti come questo:
Don Pavel Morávek
   Ci ha anche scritto il Rev. Jorge Tong Wong (Culiacán, Messico) che è tornato da poco al suo paese (Sedes 2010-2014). Vale la pena trascrivere quello che ci racconta:
   Tornare in Patria dopo quattro anni meravigliosi è una esperienza direi strana, tutto è uguale come se mai me ne fossi andato e a sua volta sai che molte cose sono successe in questi anni, parenti che si sposano, cugini che finiscono l’università, ecc., ed è bello sentir raccontare questo e vedere questi cambiamenti. A quasi un mese dal mio arrivo in diocesi, il Vescovo ha voluto ordinarmi diacono (26 luglio) nella mia parrocchia d'origine (Nostra Signora di Fatima). La celebrazione ha avuto un tono molto parrocchiale e familiare, giacché fu la stessa comunità parrocchiale ad organizzare tutto. Una buona parte del seminario era presente, anche i ragazzi che facevano il ritiro per entrare in seminario concludevano la loro esperienza con questa celebrazione per loro molto toccante, e c'era anche gente del Sedes Sapientiae: Alan e Jonathan; c'erano anche altri ex-alunni: Don Issac Zepeda, Don Francisco Juárez, Don Gustavo Gil e Don Gabriel Pineda. Grazie a Dio, tutto è andato bene.
   Nella stessa celebrazione si è fatto pubblico la mia destinazione pastorale come collaboratore in una comunità parrocchiale di Culiacán e collaboratore nel dipartimento di catechesi e evangelizzazione della diocesi, che ha come coordinatore lo stesso parroco della comunità a cui servo.

   Anche lui ci ha inviato alcune fotografie. Ne condividiamo qui una che sempre fa molto piacere, perché indica i principali responsabili del buon andamento di una vocazione: i propri genitori.
Rev. Jorge Tong Wong
   Questa notizia sarebbe incompleta se non facciamo riferimento ad altri continenti: Don Emmanuel Emalu (Soroti, Uganda, Sedes 2010-2013) è sacerdote dal 16 agosto. In questa foto lo vediamo impegnato ad attraversare un piccolo fiume mentre si reca a svolgere il suo ministero pastorale in Wera:
Don Emmanuel Emalu
   In fine, per sapere sugli europei, gli asiatici e altri ancora, vi invitiamo a consultare l’elenco in Date di ordinazioni . Senz’altro sarà una grande gioia!


Seminaristi in Spagna

Seminaristi in Spagna    Nel periodo di vacanze, e dopo aver collaborato in parrocchie o in luoghi di pellegrinaggio come Lourdes, quattro seminaristi del Sedes, Emmarlone Ravago (Filippine), Erionaldo Jeronimo (Brasile), Jiso Kuttikkat (India) e Wellington de Castro (Brasile), sono andati in Spagna per frequentare un corso di lingua spagnola organizzato dalla facoltà di Teologia dell'Università di Navarra per i suoi nuovi studenti. I seminaristi sono ospitati dal “Colegio Eclesiástico Internacional Bidasoa” e vengono inseriti nelle loro attività. 
   Seminaristi in SpagnaAllo stesso tempo approfittano per visitare alcuni luoghi d’importanza e del patrimonio culturale della Spagna: “È una bella esperienza!”, dice Erionaldo. “Impariamo una nuova lingua, conosciamo una nuova cultura e anche viviamo un momento di fraternità con altri seminaristi di tutto il mondo”.
   Dopo un mese di studio, i seminaristi torneranno a Roma arricchiti dal loro soggiorno in Spagna.







Tempus fugit!

Tempus fugit    Arriva veloce la fine dell'anno accademico 2013-2014. Dieci mesi di vita fraterna, di preghiera, di studio sotto lo sguardo della Madonna, Sede della Sapienza! Le ultime settimane sono gravide e impegnative; arrivano gli esami fra pochi giorni: un periodo peculiare in cui è molto importante curare con attenzione la vita ordinaria per non lasciarsi prendere dal nervosismo... Un ambiente di intenso lavoro in cui è necessario l'aiuto vicendevole, il sostegno della preghiera e la pazienza... Sarà anche il tempo di salutare coloro che hanno finito la loro formazione a Roma e tornano nelle loro diocesi di provenienza per servire lì la Chiesa Universale. Quelli che non tornano nel proprio paese andranno a diversi posti per collaborare nelle più variegate attività pastorali: saranno due mesi estivi d'apostolato intenso, di Chiesa “in uscita”, come ci spinge il Papa. Mettiamo tute queste intenzioni nelle mani della Nostra Madre, Maria Sedes Sapientiae!


Vescovi messicani

Vescovi messicani    Mons. Alberto Suárez Inda, Arcivescovo di Morelia, Messico, è stato al Collegio pochi giorni fa. Morelia è un Arcidiocesi vicina al centro geografico del Messico che in questo momento ha due seminaristi al Sedes Sapientiae: Enrique e Roberto.
   Mons. Suárez Inda, presente a Roma a motivo della visita ad limina, è venuto accompagnato da due dei suoi Vescovi ausiliari. Ci ha raccontato che Don Francisco A. Gómez, un ex-alunno del Collegio che abita al Collegio Messicano, ha avuto modo di accompagnare i Vescovi al incontro con il Santo Padre. Don Francisco ha approfittato dell'occasione per consegnare a Papa Francesco una copia della sua tesi di Licenza che ha appena finito. Il Santo Padre si è interessato a questo studio e ha gradito il gesto.







Incontro con Papa Francesco

Incontro con Papa Francesco    Lunedi 12 maggio Papa Francesco si è rivolto ai Rettori e agli alunni dei Pontifici Collegi e Convitti di Roma in un incontro dal tono molto amabile. Dopo la prima ora di lezione all’Università, i seminaristi e i formatori del Sedes Sapientiae si sono recati in Vaticano in attesa del incontro col Papa previsto per mezzogiorno nell'aula Paolo VI.
   Aspettando il Papa tutti presenti hanno pregato insieme l’Ora Media dell'ufficio divino, seguita da canti offerti da diversi Collegi, tra i quali il Sedes Sapientiae, che ha interpretato il canto “Cieli Nuovi e Terra Nuova” diretto da Roderich, seminarista filippino del secondo anno di teologia. Poi è arrivato il Papa col suo abituale buon umore. Dopo un saluto cordiale Papa Francesco ha risposto a otto domande fatte da diversi seminaristi e sacerdoti su temi riguardanti il sacerdozio, la formazione a Roma e così via. I termini umiltà, sincerità, fedeltà, vigilanza, preghiera, servizio, vicinanza sono venuti numerose volte alle labbra del Santo Padre, così come la custodia del cuore, l'amore per la Madonna, l'importanza di curare le omelie per toccare i cuori, nutrire le intelligenze e aiutare le anime piuttosto che addormentare i corpi! Charbel Obeid, seminarista libanese del Sedes Sapientiae, del primo anno di Teologia, ha rivolto al Papa una delle domande e ha potuto salutarlo personalmente alla fine dell'incontro.
   L'incontro è finito con un “bagno di folla” per il Papà giacché tutti volevamo salutarlo… Momenti toccanti che sicuramente lasciano traccia nella nostra formazione. Si può leggere il testo al seguente indirizzo


Ordinazione sacerdotale della Prelatura dell’Opus Dei

Ordinazione sacerdotale della Prelatura dell’Opus Dei    Sabato 10 maggio Mons. Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei, ha conferito l'ordinazione sacerdotale a trenta diaconi della Prelatura. I nuovi sacerdoti provengono da diverse nazioni: Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Filippine, Francia, Messico, Regno Unito, Spagna, Uganda e Uruguay.
   Otto seminaristi e un "neo-diacono" (un seminarista ordinato la settimana precedente) del Sedes Sapientiae hanno avuto la gioia di collaborare nel servizio liturgico della cerimonia. Durante l'omelia il vescovo ha ricordato i nuovi santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, e il Venerabile Servo di Dio Álvaro del Portillo. Riguardo a quest’ultimo ha detto: “Ci stiamo avvicinando alla beatificazione di don Álvaro, che avrà luogo nel mese di settembre. Vi raccomando di ricorrere fiduciosamente a lui e di evocare la sua vita di servizio fedele a Dio e alle anime. Con parole sue vi ripeto: «Non vi spaventate mai della sproporzione tra la vostra piccolezza e la grandezza dei misteri di Dio dei quali sarete d'ora in poi dispensatori. Questa sproporzione, mentre vi incita a lottare per la santità personale, dovrebbe essere sempre per voi motivo di ammirazione e gratitudine per la bontà di Dio»”.


La Madonna del Buon Consiglio

La Madonna del Buon Consiglio    Il messe di Maggio è dedicato in modo speciale alla Madonna. Domenica 11 maggio alcuni seminaristi, accompagnati da don Antonio, sono andati in pellegrinaggio al santuario Mariano di Genazzano, a un'ora di macchina da Roma. Genazzano è un paesino molto bello, annidato su un monte. La sua chiesa serva un’immagine della Madonna col Bambino arrivata miracolosamente dall'Albania più di sei secoli fa. Secondo alcuni, questo è Il luogo dove per la prima volta Maria fu invocata sotto il nome di Madre del Buon Consiglio. Numerosi Papi sono andati in pellegrinaggio, tra i quali san Giovanni­ Paolo II. Anche Mons. Álvaro del Portillo si recò a Genazzano nel anno 1979 per affidare alla Madonna il ministero del nuovo Pontefice, scelto pochi mesi prima. Anche la Beata Madre Teresa si è recò spesso a Genazzano per visitare la "sua Madonna".
   Un luogo ricco di storia e di spiritualità. Insomma, un tempo molto bello, sebbene corto, trascorso vicini a Nostra Madre, chiedendole consigli e affidandole molte intenzioni.




Addio dell’Università agli alunni del terzo anno di teologia

Addio dell’Università agli alunni del terzo anno di teologia    Con il mese di maggio e i primi caldi, si sente arrivare l’estate e, con l’estate, la fine dell’anno accademico. Per alcuni seminaristi, concretamente gli studenti del terzo anno di teologia, significa pure la fine di un'importante periodo della loro vita: la conclusione degli studi istituzionali di teologia nel contesto della formazione verso il sacerdozio.
   Una delle prime tappe verso la fine di questi studi è stata la Cerimonia di Conclusione del Ciclo Istituzionale tenutasi venerdì 16 maggio nell’aula Alvaro del Portillo della Pontificia Università della Santa Croce. Dopo un discorso del loro delegato e del decano della facoltà di teologia, il Rev. Prof. Angel Rodriguez-Luño, ogni studente ha ricevuto un attestato di partecipazione ai corsi di filosofia e teologia e una fotografia commemorativa della classe 2014. L’evento si è concluso con un bel rinfresco nel cortile dell’Università.



Ordinazioni in Europa

Ordinazioni in Europa    In queste ultime settimane abbiamo avuto due ordinazioni di seminaristi del nostro Collegio. Ma si deve aggiungere lo svolgimento di due altre ordinazioni che si sono svolte la domenica 4 maggio in diversi luoghi.
   Don Olivian Filip (promozione 2012, diocesi di Oradea, Romania) ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale dalle mani di S.E.R. Mons. Virgil Bercea, in rito greco cattolico, nella cattedrale della sua diocesi. Erano presenti don Julio Diéguez, Rettore del nostro Collegio, don Francisco Gómez (promozione 2012, Messico, che attualmente abita al Ordinazioni in EuropaCollegio Messicano e sta per finire la licenza al Laterano) e don Miguel Duque (promozione 2012, Venezuela, che finirà la sua licenza a Madird nei prossimi mesi).  Don Olivian è adesso tornato a Roma per terminare la licenza in patristica all’Augustinianum.
   Dall’altro lato dell’Italia, in Francia, S.E.R. Mons. Marc Aillet ha conferito l’ordinazione diaconale a Paul-Marie Boutin (3° anno di teologia, diocesi di Bayonne, Francia). L’ hanno accompagnato don Vito Reale, formatore del Sedes Sapientiae, don Rickey-Yto Thelus (promozione 2013, Haïti, attualmente facendo la licenza a Roma mentre abita al Collegio Altomonte) e Vincent-Marie Vayne (2°anno di filosofia, della stessa diocesi di Bayonne, Francia).



Le canonizzazioni dei due Papi: c'ero anche io!

Le canonizzazioni dei due Papi: c'ero anche io!    Una canonizzazione è sempre un evento di gioia e tempo di festa per tutta la Chiesa. Come è noto, c'era tanta gente a Roma in quei giorni che non si sapeva se sarebbe stato possibile riuscire a vedere qualcosa più o meno da vicino. Infatti c'era una marea umana di pellegrini venuti dal mondo intero!
   Tanti seminaristi e sacerdoti del Collegio – come molte altre persone - hanno avuto il coraggio di alzarsi prestissimo nel mattino della domenica della Divina Misericordia per provare ad arrivare fino a un posto in cui si potesse partecipare alla celebrazione. Non è stato così semplice e la fortuna ha arriso in modo variegato: c'è chi è potuto arrivare perfino al settore riservato per il clero, chi è riuscito a trovare un posto buono, chi ha potuto seguire la cerimonia dagli schermi in Via della Conciliazione... chi è tornato a casa per vederlo in TV. Ma ne valeva la pena. Una bellissima esperienza, indimenticabile, in mezzo a tante persone riunite nel segno della speranza per festeggiare la santità concessa da Dio a suoi figli fedeli.


Un ritiro annuale sotto il patrocinio di Giovanni Paolo II

Un ritiro annuale sotto il patrocinio di Giovanni Paolo II    La settimana di Pasqua è stata, per un bel gruppo dei seminaristi, una settimana di ritiro spirituale annuale. Ha avuto luogo nel Centro Convegni Casalmentano, a 16 km dal centro di Roma.
   La casa è costruita in una zona molto tranquilla, circondata dalla campagna romana e vicina al complesso monumentale degli scavi archeologici delle catacombe di Sant'Alessandro. La basilica e le catacombe che la circondano sono una meraviglia storica e spirituale. Il Papa san Giovanni Paolo II celebrò una volta la Santa Messa sull'antico altare della basilica sotterranea, lo stesso altare sul quale fu celebrata l'ultima eucaristia del giorno del ritiro.
   Il predicatore è stato don Iñaki Yarza, uno dei direttori spirituale del seminario fino a pochi anni fa e professore ordinario di Filosofia presso la Pontificia Università della Santa Croce. Questi giorni erano anche di preparazione per le ordinazioni diaconali che sarebbero seguite nei giorni successivi. Infatti i sei futuri diaconi erano presenti con questo preciso scopo. Il predicatore ha poggiato le sue meditazioni nei profondi insegnamenti di Giovanni Paolo II, che sarebbe stato canonizzato la domenica successiva.


La vocazione al sacerdozio dovuta a san Giovanni Paolo II

La vocazione al sacerdozio dovuta a san Giovanni Paolo II    Un articolo, uscito la domenica di Pasqua sul Avvenire e poi sul giornale
on-line della diocesi di Roma, RomaSette.it, il martedì successivo,
racconta la scoperta della vocazione, da parte di un seminarista del Collegio,
strettamente legata al Papa san Giovanni Paolo II. In questo link si può leggere il racconto.



Ordinazioni diaconali

Ordinazioni diaconali    Lunedì 28 aprile si è avuta nel Collegio l’ordinazione diaconale di due seminaristi dell'India: Benny Tom e Jinu Jacob; inoltre altri tre seminaristi sono stati ordinati suddiaconi. La Santa Messa con il Rito di ordinazione è stata celebrata dal Cardinale George Alencherry, Arcivescovo Maggiore dei Siro-Malabaresi. C’è stata una folta presenza, non solo di sacerdoti e religiose indiani, ma anche di compagni di studio nonché di autorità e professori della Pontificia Università della Santa Croce. Qui sono disponibili alcune fotografie.
   I nuovi diaconi si sono messi subito al lavoro, e così hanno svolto il loro ministero come diaconi nell’ordinazione diaconale di Rito Latino tenutasi giovedì 1° maggio nella basilica di Sant’Apollinare, presso la nostra cara Università. Infatti, i nuovi diaconi di Rito Siro-Malabarese hanno avuto l’autorizzazione dalla Congregazione per le Chiese Orientali per svolgere il ministero diaconale Ordinazioni diaconali anche in Rito Latino durante il periodo di permanenza a Roma per la formazione verso il sacerdozio.
   I nuovi diaconi di Rito Latino sono Dien Bui Hanh, Jésuüs Mirvil e Hugo de Jesús Vera Benítez. La Messa è stata celebrata da Mons. Juan Ignacio Arrieta Ochoa, che poi è venuto con noi nel Collegio per partecipare ai festeggiamenti. Anche in quest’occasione c’è stata una vasta presenza di autorità e amici, ma soprattutto bisogna sottolineare la presenza di uno dei fratelli di Dien, venuto dagli Stati Uniti con sua moglie e sua figlia.
Per vedere fotografie del evento visitare questo link








La Fede nel Sole Levante

La Fede nel Sole Levante    Una trentina di paesi del mondo sono rappresentati nel nostro Collegio. Tra cui il Giappone!
   Quest'anno è arrivato il secondo seminarista giapponese della storia del Sedes Sapientiae. Akira ha 26 anni, è cresciuto in una famiglia cattolica giapponese ed è stato mandato a Roma dal suo Vescovo, S.E.R. Mons. Paul Kenjiro Kohriyama, Vescovo della diocesi di Kagoshima. La diocesi di Kagoshima conta circa 9.300 cattolici, un po’ più di 20 sacerdoti diocesani e 17 religiosi. Dopo avere studiato filosofia in Giappone, Akira è arrivato alla Città Eterna. Unico seminarista diocesano giapponese a formarsi a Roma, è felice di essere qui, vicino al Santo Padre.
   Arrivando a fine luglio a Roma, Akira non aveva grande idea di ciò che l'aspettava. Ha passato l'estate al Collegio per imparare l'italiano, abituarsi alla vita nel seminario, e alla pasta!
   Ha accettato di rispondere alle nostre domande:
   Akira, come vivi la tua presenza a Roma? Sei qui da adesso sette mesi.
   - Sono molto felice di essere a Roma, nel cuore della Chiesa e così vicino al nostro Santo Padre. E’ per me una inestimabile grazia.
   Ci potresti dire cosa ti piace di più nella tua vita quotidiana?
   - L'ambiente di amicizia tra i seminaristi. E anche con i formatori e gli altri sacerdoti del Sedes. Mi colpisce molto e dà un vero sentimento di vivere in famiglia.
   E riguardo allo studio?
   - Lo sto facendo serenamente, diligentemente, imparando man mano la lingua italiana. Le lezioni ricevute nella Pontificia Università della Santa Croce mi piacciono e ritrovo quest'ambito famigliare già presente nel Collegio: la vicinanza dei professori, il loro ascolto, la loro disponibilità, il loro amore così sensibile per la Chiesa e per il Papa.
   Quali sono le cose che cambiano per te in questo ambito rispetto al Giappone?
   - Le chiese sono molto antiche, grandi e molto belle. Apprezzo molto questa bellezza e mi piace rimanere in queste chiese a contemplare le belle opere d'arte. Ogni volta che ne visito una scopro una cosa nuova, veramente impressionante. Ma non dimentico la mia patria e sono andato alla tomba di San Francesco Saverio per pregare per la Chiesa in Giappone.
   Le abitudini di vita cambiano molto rispetto al Giappone?
   - Sì, certo. Mi piace però, e già prima di venire mi piaceva la cucina italiana!
   Parlaci un po’ della Chiesa in Giappone.
   - Il Giappone conta 126.659.682 abitanti, di cui la maggior parte sono scintoisti o buddisti, anche se pochi vivono secondo le loro credenze. La chiesa cattolica ha 16 diocesi e conta invece con 444.441 membri, un 0,35% della popolazione totale. Ci sono 27 vescovi, circa 1.400 preti (tra i quali si contano più di 500 stranieri) e un'ottantina di seminaristi.
   Come la fede in Cristo è arrivata in Giappone?
   - La fede in Cristo è stata portata in Giappone dalla Compagnia di Gesù, tramite San Francesco Saverio, nel 1549. Egli sbarcò proprio a Kagoshima, la mia diocesi. Poi altri gesuiti e dei francescani sono venuti in breve tempo. Alla fine del XVI secolo, però, scoppiò una persecuzione tremenda. Tutti i preti che non sono stati uccisi sono mandati via. A Nagasaki, tuttavia, rimasero pochi fedeli che riuscirono vivere la loro fede in Cristo. E l’hanno trasmessa durante secoli senza sacerdoti in mezzo a loro, senza poter partecipare all’Eucaristia, senza potere ricevere i sacramenti, tranne il battesimo, amministrato – ovviamente - dai laici. Nel 1863 finì la "proibizione" e, nel 1865, durante la Quaresima, i missionari delle Missions Etrangères de Paris arrivarono alla diocesi di Nagasaki. Essa è il cuore della fede in Giappone, dove più del 4% della popolazione è cattolica (62.000 persone circa). La cosa curiosa è che, all’arrivo dei missionari nel 1865, sono stati i fedeli, custodi della fede cattolica da quasi 300 anni, a sottomettere i missionari ad un "esame" per assicurarsi della loro ortodossia!
   Un esame?
   - Sì. Come si era perso ogni contatto con altri cattolici, evidentemente non conoscevano le Missions Etrangères de Paris. Quindi all’arrivo dei missionari gli hanno chiesto se pregavano la Donna bianca (Maria Santissima), se erano figli dell'uomo in bianco (il Santo Padre), se erano celibi e se erano in Quaresima. Il che vuol dire che non avevano neanche perso il filo dell'anno liturgico! È incredibile. Possiamo immaginare la bella sorpresa che fu per i missionari trovare una fede così viva in quel lontano posto. Questa grande notizia è stata trasmessa al Beato Papa Pio IX, che ne fu commosso e canonizzò, poco dopo, 26 martiri giapponesi che erano stati crocifissi nel 1597 a Nagasaki. Il 17 di Marzo scorso, abbiamo festeggiato l'anniversario di questa "Nuova Evangelizzazione" di Giappone.


Evento storico in prospettiva!

Evento storico in prospettiva!    Il prossimo 27 aprile sarà la Domenica della Divina Misericordia. Saremo a Roma e parteciperemo alla canonizzazione di due Papi!
   Eletto Vescovo di Roma il 28 ottobre 1958, Giovanni XXIII fu il Papa che convocò il Concilio Ecumenico Vaticano II, che ebbe inizio nell’anno 1962 e fu probabilmente l’evento ecclesiale più importante del secolo XX. Morì il 3 giugno 1963 e il suo successore, S.S. Paolo VI, Evento storico in prospettiva!decise di proseguire con il Concilio indetto da Papa Giovanni. Fu un Padre amatissimo dal popolo romano e da tutti i fedeli, a tal punto che era chiamato il "Papa Buono". La Divina Provvidenza ha  voluto che sia canonizzato insieme a Giovanni Paolo II, da cui fu beatificato con l'occasione del Giubileo dell'anno 2000.
   Anche se non è necessario presentare Giovanni Paolo II, ricorderemo soltanto che è stato un Santo Padre sorprendente e inatteso. Un Papa polacco eletto in un periodo critico per l'Europa dell'Est; un Papa che dall'inizio fu un segno luminoso di speranza per tanti popoli; che è andato a trovare gli uomini in più di 120 paesi, girando più volte il mondo intero. Un Papa che lasciò un ricordo indimenticabile nel cuore di tutti coloro che sono cresciuti con lui durante i suoi quasi 27 anni Evento storico in prospettiva!di pontificato.
   Le loro canonizzazioni saranno celebrate da Papa Francesco proprio il giorno della  Divina Misericordia, festa istituita da Giovanni Paolo II il 30 aprile 2000; anzi, lui stesso morì la veglia di questa festività, il 2 aprile 2005 – che è quindi il suo dies natalis al Cielo - . A differenza di ciò che ha avuto luogo per la beatificazione di Giovanni Paolo II, cioè un raduno di preghiera e testimonianze nel Circo Massimo durante la serata precedente, la vigilia delle canonizzazione questa volta si svolgerà a modo di "notte bianca di preghiera" durante la quale "le Chiese del centro di Roma saranno aperte e quindi sarà possibile pregare e confessarsi". E’ prevista la lettura di brani biblici e di testi tratti dagli insegnamenti dei due Pontefici, in undici chiese e in diverse lingue.
   Ovviamente la celebrazione sarà ritrasmessa a livello internazionale da numerosissimi media e in centinaia di sale di cinema di diversi paesi. Preghiamo perché questi giorni portino tante conversioni.


LA FEDE, IL SERPENTE E LA CROCE

LA FEDE, IL SERPENTE E LA CROCE    La testimonianza cristiana di due fratelli, raccontata da Mons. Rubén Darío Ruiz Mainardi (Novembre 2013), primo sacerdote del nostro Collegio.
   E’ da due mesi che mi trovo in Francia, la mia nuova destinazione! Ma prima di commentare i miei aneddoti nelle terre del gallo, non posso né voglio dimenticarmi di condividere con voi una delle ultime esperienze vissute nel Chad.
   Tre anni fa, quando sono arrivato a N'djamena, ho dovuto cercare un tecnico per riparare l'unico computer della nostra piccola Nunziatura e mi presentarono un giovane musulmano di circa venticinque anni, studente in informatica. Durante il mio periodo saheliano, l'ho visto alcune volte, per consultarlo su programmi, antivirus e altre cose tecniche. Già alcuni mesi fa, il giovane mi inviò un SMS, giusto all'ora dell'Angelus, nel quale mi domandava se "un musulmano si potesse farsi cattolico ed essere un buon credente". Riassumo i passi che seguirono: il giovane si convertì e cominciò a prepararsi per il suo ingresso nel catecumenato. In una delle conversazioni che ho avuto con lui a questo proposito, gli regalai un Crocifisso e parlammo del suo significato.
   Le conversioni dei musulmani nel Chad sono rare malgrado le abituali buone relazioni che esistono nel paese tra le diverse confessioni. Questo giovane, dato che appartiene ad una tribù musulmana, cercò di essere abbastanza prudente nel suo ambiente. I suoi genitori erano morti da qualche tempo, e la sua sorella minore, di circa diciotto anni, era d'accordo con la sua decisione di farsi cattolico.
   Quando arrivò il tempo del Ramadan - durante il quale, dopo un esigente digiuno diurno, i musulmani celebrano una festa famigliare ogni sera - il giovane propose a sua sorella che andasse a trascorrerlo insieme con il resto della famiglia nel loro villaggio di provenienza; egli sarebbe invece rimasto nella città per continuare il suo lavoro e i suoi studi.
   Nel villaggio, la giovane si sentì di aprirsi con fiducia con una sua zia e gli raccontò che suo fratello si era convertito e che, se la Chiesa lo permetteva, anch’ella desiderava essere cattolica. La zia ricevette molto male la notizia e riferì la questione ad altri parenti. I famigliari, arrabbiati per ciò che erano appena venuti a sapere, introdussero un serpente nella stanza della giovane e dopo di che fu morsicata. La ragazza, affetta dal veleno, rimase in vita alcuni giorni, chiedendo a gran voce e senza successo che la portassero da un dottore. Dopo, i parenti chiamarono il giovane, comunicandogli il decesso di sua sorella e lo convocarono per la sepoltura, senza però dirgli nulla.
   Arrivato nel paese, il ragazzo osservò qualcosa di strano: i suoi parenti lo evitavano al momento di parlare con lui. Intrigato, andò a visitare un amico d'infanzia, il quale gli raccontò la verità dei fatti e lo avvisò che in realtà lo avevano chiamato per poter avere "un doppio funerale". Infatti, al tramonto del sole, alcuni famigliari, armati con machete tentarono di entrare nella stanza del giovane, che - essendo già stato allertato - riuscì a scappare in tempo dalla finestra. Quando arrivò in città dopo mille peripezie, il ragazzo non si sentiva sicuro, perché lì vivono alcuni membri del suo clan. Dovette quindi decidersi ad emigrare nel paese accanto, il Camerun, in attesa che le cose si calmassero.
   Prima di attraversare la frontiera, passò a salutarmi. Portava con sé soltanto due buste di plastica con le poche cose che aveva potuto raccogliere della sua casa in gran fretta. In una busta aveva qualche vestito e nell'altra la Bibbia, il Catechismo e il suo libretto di prime preghiere. Colpito dalla fede di questo giovane, mi chiesi se io fossi stato capace di compiere le stesse scelte in una situazione simile.
   L'altra cosa che mi impressionò fu che portava al collo, per la prima volta nella sua vita, una croce. Era quella che gli avevo regalato e della quale avevamo parlato. Al vedere che spontaneamente aveva deciso di usarla, mi riempì di gioia, ma, per prudenza, non potevo non dirgli che nelle circostanze nelle quale si trovava facesse attenzione (perché egli è facilmente identificabile come appartenente ad un etnia conosciuta come musulmana). Egli mi rispose che, per lui, benché non sia battezzato, il crocifisso lo assicurava di due cose molto importanti nel caso in cui riuscissero ad ucciderlo: primo, che era sicuro di essere sepolto come cristiano dalle persone che incontrassero il suo corpo; secondo, che sarebbe rimasto chiaro che - e ciò lo rendeva molto felice - moriva per ciò che aveva capito della spiegazione sul crocifisso, e cioè: "per un Dio che per amore era morto prima per lui".


Albertini al Sedes!

Albertini al Sedes! Sì, è vero! Albertini è venuto a pranzare al Sedes Sapientiae. Tutti conoscono il grande calciatore italiano. Ebbene, non è venuto lui a visitarci, ma il suo fratello maggiore, Don Alessio Albertini! Sacerdote dell'arcidiocesi di Milano e consulente ecclesiastico del CSI (Centro Sportivo Italiano). Era accompagnato da Felice Alborghetti, responsabile di comunicazione del CSI e, in particolare, della Clericus Cup. Ci hanno rivelato il segreto della nascita di questo evento: l'idea è nata con il desiderio di far capire che lo sport può essere un modo di apostolato. Perché grazie a una palla si può creare amicizia, e l'amicizia di un cristiano, di un sacerdote, conduce all'amicizia con Cristo. Don Alessio, parlando della sua esperienza con gli oratori, ha confermato questo invitandoci a non aver paura di passare tempo con i ragazzi a giocare calcio; senza però perdere la meta: l'incontro con Cristo. Egli ha lavorato molti anni negli oratori e vede il frutto dei suoi anni di apostolato con tanti ragazzi che si sono avvicinati alla Chiesa grazie a queste ore passate insieme sul campo di calcio. E' stato un incontro interessante, soprattutto pensando alle attività da svolgere nelle parrocchie.


Corso alla Penitenzieria Apostolica

 

Corso alla Penitenzieria Apostolica     Erano più di 500 i partecipanti al corso organizzato dalla Penitenzieria Apostolica!
    "Anzitutto il protagonista della Riconciliazione è lo Spirito Santo". Non si può essere più chiaro: così Papa Francesco ci invitava a trasmettere la vita del Signore Risorto, essendo "uomini dello Spirito Santo". L'udienza con il Santo Padre concludeva una settimana di intenso studio alla Penitenzieria, nel ambito di un corso sul "Foro interno" che riuniva più di 500 sacerdoti, diaconi e seminaristi in formazione a Roma. A questo evento hanno presso parte i seminaristi del Sedes Sapientiae del ultimo anno di Teologia. Torneranno alla propria diocesi tra poco, e molti di loro sono già vicini all'ordinazione.
    Questo corso si propone di aiutare i sacerdoti novelli e i futuri sacerdoti in modo speciale per quanto riguarda il sacramento della Riconciliazione. L'incontro finale con il Santo Padre svoltosi nell'aula delle benedizioni è stato il momento più toccante di questa settimana. Particolarmente per alcuni dei seminaristi del Collegio, che hanno anche avuto la gioia e la fortuna di poter salutare il Santo Padre all'inizio o alla fine di quest'udienza.


 

Ordinazione diaconale

Collegio Ecclesiastico Internazionale
Sedes Sapientiae

S.E.R. Mons. Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru

Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi


conferirà l'Ordinazione Diaconale a
Dien Bui Hanh (Ban Mê Thuôt, Vietnam)
Jésuüs Mirvil (Hinche, Haiti)
Hugo de Jesús Vera Benítez (Ciudad del Este, Paraguay)


Roma, 1 maggio 2014 — ore 10:00

Basilica di Sant’Apollinare, Piazza di Sant’Apollinare 49 - Roma


 

Ordinazione diaconale

Collegio Ecclesiastico Internazionale
Sedes Sapientiae

S.Em.R. Cardinale George Alencherry

Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly (Syro-Malabarese)


conferirà l'Ordinazione Diaconale a
Jinu Jacob (Thuckalay)
Benny Tom (Kanjirapally)

e il suddiaconato a:
Jerin Francis (Palghat)
Jomish John (Ernakulam-Angamaly)
Jiso Thomas Kuttikatt (Trichur)


Roma, 28 aprile 2014 — ore 16:00

Chiesa del Collegio – Via dei Genovesi 30 - Roma



Diciotto nuovi seminaristi al servizio dell'annuncio della Parola che salva

    Martedì 25 marzo, diciotto seminaristi sono stati istituiti lettori. Hanno cioè ricevuto il ministero del lettorato dall'autorità ecclesiale, in questo caso rappresentata da S.E.R Mons. Protase Rugambwa, Segretario aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
    Il lettore è al servizio della Parola: legge la Sacra Scrittura proclamando le letture dall'ambone durante la Messa, tranne il Vangelo, affidato al Diacono. Il lettore può anche, in assenza del diacono, portare il libro del Vangelo, suggerire le intenzioni della preghiera universale, ecc. Inoltre, è un annunciatore della Parola di Dio ed è deputato al insegnamento dei fratelli. Il lettorato è una delle diverse tappe che portano un seminarista verso il sacerdozio.
    La Santa Messa è stata celebrata nella Basilica di Sant'Apollinare, presso la Pontificia Università della Santa Croce. Durante la sua omelia, l'Arcivescovo ha ringraziato il Collegio per la formazione che vi ricevono i seminaristi : “Sono grato al Collegio Sedes Sapientiae per la buona formazione che dispensa ai seminaristi; ho potuto sperimentare questo personalmente”. Infatti, egli aveva mandato a questo Collegio Evarist Guzuye (promozione 2013 e ormai sacerdote) e Felix Amani Luboya come seminaristi quando era Vescovo di Kigoma (Tanzania). Poi - sempre nell'omelia - si è rivolto ai lettori esortandoli a formarsi molto nella conoscenza della Santa Scrittura ed a approfondirla, a viverla, a testimoniarla: “Annunciate la Parola che salva, la Parola che perdona!”. Citando l'esortazione apostolica del Papa, Evangelii Gaudium, ha ricordato ai seminaristi di prepararsi bene per predicare efficacemente la Parola di Dio.
    Fu ancora un bel momento di gioia e di azione di grazia per noi tutti e per coloro che si erano uniti a noi per celebrarlo. In questo link potete vedere alcune fotografie del evento.


Le sette chiese

 

Le sette chiese     Domenica scorsa, 23 marzo, una buona parte dei seminaristi del Collegio, accompagnati dal Rettore, Don Julio, e da Don Eduardo, hanno fatto il tradizionale “pellegrinaggio delle sette chiese”.
    Questo pellegrinaggio lungo circa 30 chilometri era compiuto tradizionalmente da molti dei pellegrini arrivati a Roma. Fu poi ripreso da San Filippo Neri (1515-1595), che lo formalizzò e rivitalizzò, proponendolo al momento del carnevale per aiutare la gente a non cadere nella dispersione che esso offriva, e per vivere bene e con senso penitenziale il tempo Quaresimale; e così disporsi ad accogliere pienamente la gioia Pasquale.
    Le sette chiese del percorso sono fra i più importanti luoghi di culto della Città Eterna: San Pietro, San Paolo, Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, San Lorenzo Fuori le Mura, San Sebastiano e Santa Croce in Gerusalemme. Nonostante un tempo poco clemente, la giornata ha colmato le aspettative di tutti i pellegrini che sono tornati a casa stanchi ma felici.


La fabbrica dei Santi?

La fabbrica dei Santi? La risposta è chiara: No. La Congregazione per le Cause dei Santi non è una fabbrica di Santi, ma un organo della Chiesa che si dedica a studiare la vita di coloro che sono morti con fama di santità. In questo modo si scopre le ricchezze del vissuto di tanti fratelli nella fede che sono un esempio di vita cristiana sotto diversi aspetti e in variegate condizioni di vita. Certo, santi, ma ognuno con un modo di essere unico. Quindi niente fabbrica in serie. Venerdì 21 marzo, P Boguslaw Turek, C.S.M.A., Sotto-Segretario della Congregazione, ci ha fatto l'onore di venire da noi. Si è fermato per il pranzo, a seguito del quale siamo stati per un po' di tempo insieme: in questo momento abbiamo avuto l'occasione di sentire le sue interessanti risposte alle nostre molteplici e focose domande. Numerose questioni sono state sollevate dai seminaristi e dai sacerdoti del Collegio: dalle canonizzazioni dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II fino alle diverse vie di studio per accertarsi moralmente sulla santità di una persona, cioè la via martiriale e la via virtutum; i miracoli necessari e il loro collegamento con le preghiere d'intercessione, il punto in cui si trovano alcuni processi concreti, ecc. Per finire, P. Turek ha raccontato l'aneddoto di una visita del Papa Giovanni Paolo II alla Congregazione. Diceva così il beato Papa: "Sono venuto qui quando ero Vescovo; poi ci sono venuto quando ero Cardinale; e adesso ci vengo in quanto Papa; ma non dimenticate che la cosa importante è venire qui dopo la morte!". E, da buon discepolo del Signore, è stato obbediente al suo insegnamento perché non è stato uno che dice e non fa, ma uno che mette in pratica quello che insegna. Così potremo festeggiare il 27 aprile p.v. la sua canonizzazione, un grande evento per tutta la Chiesa. "Tutti siamo chiamati alla santità; non è possibile fare il processo canonico di tutti, ma comunque non abbiate paura della santità, e non abbiate paura della santità canonizzata!" ha concluso il nostro ospite. Possiamo, infine, ricordare la domanda direttissima che ci fece il Papa in una recente udienza generale: "Vogliamo essere santi, si o no?".


Incontro con il responsabile dei seminari

Incontro con il responsabile dei seminari     S.E.R Mons. Jorge Patrón Wong, nuovo segretario aggiunto della Congregazione per il Clero, è venuto a visitare il nostro Collegio domenica 16 marzo.
    Recentemente nominato incaricato dei seminari, Mons. Patrón cerca di conoscere bene i seminari, dialogando con i seminaristi e gli educatori, e chiedendo loro di aiutarlo tramite domande e osservazioni concrete sulla loro vita quotidiana, le loro gioie e difficoltà, le loro aspettative, ecc. Egli stesso è stato Rettore di seminario in Messico, e ha preso molto a cuore la sua nuova missione.
    Nel dialogo famigliare che si è stabilito dopo il pranzo, le domande dei seminaristi hanno toccato diversi campi, e alcune delle loro osservazioni sono state accolte con speciale interesse. Incontro con il responsabile dei seminari Rispondendo a una domanda su come - una volta tornati nei nostri propri paesi dopo gli anni vissuti così vicini al Papa nel cuore della Chiesa - rimanere collegati al Santo Padre e farlo amare e conoscere dalle persone che saranno affidate alla nostra cura pastorale, ci disse che per questo è necessario vivere come il Papa, in modo da renderlo presente con la nostra vita. Il Papa vuole imitare Gesù. Noi, seguendo il suo esempio faremo presente il Santo Padre lì dove siamo, ma soprattutto faremo presente Gesù Buon Pastore.
    L'incontro è stato bello, semplice e in una atmosfera di gioia. Alla fine del incontro Mons. Jorge Patrón ha voluto salutare ciascuno personalmente e si è interessato per il luogo di provenienza di ognuno, aggiungendo al saluto alcune parole piene di bontà. "Ci rivedremo presto", ha detto prima di andarsene.



Don Álvaro del Portillo, strumento fedele per il Sedes

Don Álvaro del Portillo, strumento fedele per il Sedes "Don Álvaro era felicissimo vedendo crescere in quei centri accademici - il Sedes Sapientiae e il collegio Bidasoa a Pamplona in Spagna, anno dopo anno, il numero dei seminaristi e dei sacerdoti di differenti diocesi". Così si esprimeva S.E.R. Mons. Javier Echevarría nella sua relazione inaugurale del convegno su Don Álvaro del Portillo tenutosi alla Pontificia Università della Santa Croce dal 12 al 14 marzo (convegno di studio nel centenario della nascita di mons. Álvaro del portillo) con occasione del centenario della sua nascita (11 marzo 1914). É per noi una figura molto importante, non soltanto come esempio di fedeltà, ma come fondatore del Collegio. Infatti, diceva Mons. Lluís Clavell, primo rettore dell'Universitá: "I sogni di san Josemaría riguardo a centri universitari in molti paesi, e in particolare a questo di Roma, miravano al servizio della Chiesa in tutto il mondo. Nei colloqui di Don Álvaro con Giovanni Paolo II, il Santo Padre suggerisce a Don Álvaro l’opportunità di creare un seminario internazionale che aiuti alla preparazione di formatori, particolarmente necessari dopo la caduta del muro di Berlino, per i seminaristi dell’Europa centro-orientale (…). Inoltre, sente in coscienza il peso della medesima richiesta da parte di molti Vescovi. Con le doti di chi ha imparato a esercitare il munus regendi, sa trasmettere a sua volta questo dovere anche al consiglio del rettore. Come san Josemaría, Mons. del Portillo non aspetta che arrivino le circostanze ideali. Sa bene che molto spesso il meglio è nemico del bene. Sa insegnare a crescere con calma, un passo dopo l’altro, senza aspettare di avere le possibilità migliori. Così nasce il Collegio Ecclesiastico Internazionale Sedes Sapientiae per seminaristi inviati dai Vescovi di molte diocesi".


La Clericus Cup 2014 è partita

La Clericus Cup 2014 è partita

    Sabato 8 marzo ha cominciato l'edizione 2014 della Clericus Cup, il famoso campionato romano di calcio che si gioca tra i diversi collegi ecclesiastici di Roma, tra cui il Sedes Sapientiae. Dall'inizio dell'anno, don José, il nostro allenatore nonché economo del Collegio, lavora ogni settimana con i capi della squadra, Rickey-Yto Thélus (Haïti), capitano, Krunoslav Jurakovic (Croazia) e Juan Carlos Peña Portillo (San Salvador) per elaborare una strategia vincente. Oltre a questo, i giocatori, 22 seminaristi, si preparano con i consigli del loro allenatore.
    Il Sedes si trova nel Girone C con il Collegio Brasiliano, il Collegio Belga-Guanelliani e il Seminario Romano Maggiore. Speriamo che questa volta i nostri giocatori ci portino la coppa della vittoria, e per questo li incoraggiamo con il nostro tradizionale grido della tifoseria: "viva Sedes!" Per il momento, abbiamo cominciato bene domenica 9 marzo vincendo 4-2 la partita contro i brasiliani, ribaltando il punteggio del primo tempo che era finito 1-2 a loro favore.


Il sostegno del Collegio

Il sostegno del Collegio 1     Stare a Roma, così vicino al Papa, nel cuore della Chiesa, è una grazia non piccola. Essere beneficiari di questo bene è dovuto - in grande misura - alla generosità di tantissimi benefattori che ci sostengono con le loro preghiere e il loro aiuto economico. Mercoledì 5 marzo, le persone responsabili della promozione e dello sviluppo della Pontificia Università della Santa Croce - compito che significa soprattutto trovare i mezzi economici per sostenere la stessa Università e il seminario - sono venuti a parlarci della loro attività. Siamo tutti rimasti molto colpiti dal fatto che tante persone di tutto il mondo sono all'origine del nostro poter vivere e studiare a Roma: Il sostegno del Collegio 2 infatti, ci hanno spiegato che sono 25 mila i benefattori sparsi in tutto l'orbe. La loro generosità e i loro sacrifici fatti in vista di potere partecipare all'edificazione del Regno di Dio tramite l'agevolazione della formazione dei sacerdoti ci spinge fortemente ad essere sempre più degni di quel dono immenso, sempre più fedeli, sempre più accurati nel ricevere tutto ciò che ci è donato durante gli anni della formazione nel seminario affinché, tornati nei nostri paesi, portiamo con slancio e fecondità l'annuncio del Vangelo di Cristo. Preghiamo Dio per tutti coloro che ci aiutano, e ci affidiamo di nuovo alla loro preziosa preghiera.




Domenica, 2 marzo 2014

Domenica, 2 marzo 2014     Domenica 2 marzo un antico alunno del Collegio ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa del seminario. Fr. Jose Chrisly Ereño, sacerdote della diocesi di Sorsogon nelle Filippine, è stato ordinato nel 2007, dopo aver finito gli anni di formazione presso il Sedes Sapientiae. Adesso studia Diritto canonico nella Pontificia Università della Sante Croce. Ha pronunciato una bella omelia sul sacerdozio, proponendoci di tornare alla radice della chiamata del Signore per rispondere sempre più consapevolmente alla nostra vocazione con una intenzione progresivamente purificata. Fr. Chrisly ha anche evocato con forza il primato della preghiera nella vita del sacerdote: "l'unica chiave per essere forti, fedeli, fecondi è la vita di preghiera; senza preghiera tutto diventa buio".







 

Accolitato a tredici seminaristi

Collegio Ecclesiastico Internazionale
Sedes Sapientiae

S.E.R. Mons. Protase Rugambwa

Segretario aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli


conferirà il Ministero del Lettorato a
diciannove seminaristi di questo Collegio


Roma, martedì 25 marzo 2014 — ore 16:30

Basilica di Sant’Apollinare, Piazza di Sant’Apollinare 49, Roma



Un pastore in mezzo al deserto

Un pastore in mezzo al deserto     "Avanzavo con mio fratello, in mezzo ai cadaveri, e i miei occhi grondavano lacrime. Volevo scendere dalla macchina, mettermi la stola e andare a benedire i corpi con l'acqua benedetta che portavo con me". Così ci raccontava Fr. Erwin il suo ritorno a Tacloban dopo il forte tifone che ha devastato tutta la zona. Sacerdote della diocesi di Palo, Fr. Erwin Balagapo ha studiato al Collegio Ecclesiastico Internazionale Bidasoa, a Pamplona, Spagna. L'anno scorso il suo vescovo lo ha mandato a Roma per fare studi di Licenza in diritto canonico alla Pontificia Università della Santa Croce. Perciò non era nelle Filippine quel giorno in cui il vento e l'acqua distrussero tante vite e tante cose. Le comunicazioni erano interrotte e lui è rimasto senza nessuna notizia dei suoi durante sei giorni: sei giorni di domande angoscianti e di tentar di immaginare ciò che potrebbe essergli successo. Finalmente è potuto partire! Il Prelato dell'Opus Dei volle incontrarlo poco prima di partire. Gli chiese di non perdere la speranza che loro fossero ancora vivi". Proprio due ore prima di andare all'aeroporto, ha potuto parlare 25 preziosi ma troppo brevi secondi con il fratello! Finalmente sapeva che la sua famiglia era salva! Celebrò la Messa con molta pace e imbarcò verso la propria patria. Lì trovò il suo fratello e attraversò un paesaggio di desolazione. L'incontro con i suoi è stato molto intenso: si sono guardati alcuni minuti in silenzio, senza dire nulla, come uno che si sveglia da un lungo sonno e ritrova volti familiari che va riconoscendo a poco a poco. Poi si mise a lavorare con intensità: seppellire i morti, consolare gli afflitti, distribuire il cibo... azioni evangeliche, azioni del pastore. Preghiamo per i nostri fratelli delle Filippine, dove ancora c'è tanto di ricostruire.


Vescovi che visitano il Collegio

Vescovi che visitano il Collegio     L'ultima settimana di febbraio è stata ricca di eventi. Ha cominciato con un allegro annunzio, fatto da S.E.R Mons Marc Aillet, vescovo della diocesi francese di Bayonne alla fine della la Santa Messa da lui celebrata al Collegio domenica 23. Monsignore Aillet annunciò la prossima ordinazione diaconale di uno dei suoi seminaristi che ricevono la formazione al Sedes Sapientiae, Paul-Marie Boutin. È stata una gradevole notizia per tutti. Paul-Marie sarà ordinato il 4 maggio 2014 nella Cattedrale Sainte Marie de Bayonne.
    Inoltre, diversi altri vescovi hanno visitato il Collegio: S.E.R Mons. Simon Pierre Saint-Hillien, vescovo della diocesi di Hinche in Haiti, vescovo di Jesuus (terzo anno di Teologia) e di Kenley (primo anno di teologia); S.E.R Mons. Salvador Piñeiro Garcia-Calderón, arcivescovo di Ayacucho in Peru, vescovo di Albino (secondo anno di teologia), che si è trattenuto con noi in un incontro informale molto gradevole; S.E.R Jose Serofia Palma, D.D, arcivescovo di Cebu nelle Filippine, vescovo di Hezron (terzo anno di teologia); e, in fine, S.E.R Mons. Zecca, arcivescovo di Tucuman, in Argentina, che ha scambiato con il Rettore alcune esperienze sulla formazione sacerdotale.


Le "Tre D" della vita del seminarista

Le "Tre D" della vita del seminarista     Albino, seminarista peruviano in secondo anno di teologia al Sedes Sapientiae, ha ricevuto la visita del suo vescovo mercoledì scorso, l'ultimo di febbraio. È stato una gioia condivisa da tutti accoglierlo ed ascoltarlo. S.E.R Mons. Salvador Piñeiro è arcivescovo di Ayacucho, arcidiocesi situata negli Andes, a 2.700 metri di altitudine. Prima di darci la benedizione si è rivolto a tutti noi rivolgendoci alcune parole paterne, piene di buonumore. Parole tra le quali c'erano le "Tre D" importanti per la vita del seminarista: Dottrina, Disciplina, Devozione. Ci ricordò anche l'importanza capitale dello studio a cui dobbiamo dedicare lo stesso tempo che un operaio dedica ogni giorno al suo lavoro. Dopo, durante una familiare conversazione seduto vicino al nostro Rettore, senza mai perdere il suo sorriso raggiante si è interessato ad ognuno dei seminaristi presenti: da dove veniva, quale anno di studio frequentava, ecc. Mons. Piñeiro ha evocato anche l'importanza delle vocazioni, sia diocesane che religiose, maschili che femminili. Ha usato una bella immagine definendo le suore come un baluardo necessario per la Chiesa e lo ha illustrato con qualche aneddoto. Preghiamo dunque per questa intenzione e per tutta la Chiesa nel Perú.


Vescovo di Bayonne, Lescar e Oloron

Vescovo di Bayonne, Lescar e Oloron     Domenica 23 febbraio la Santa Messa al Collegio è stata celebrata da S.E.R. Mons. Marc Aillet, vescovo di Bayonne, Lescar e Oloron in Francia (vescovo di due seminaristi del Collegio, Vincent-Marie Vayne, secondo anno di filosofia, e Paul-Marie Boutin, terzo anno di teologia) che è venuto accompagnato dal Rettore e il Direttore spirituale e tutti i seminaristi del suo seminario diocesano, che si trovavano a Roma in pellegrinaggio alla tomba dell'Apostolo Pietro. Durante l'omelia il vescovo ci ha esortato alla carità fraterna, alla cura delle persone che si trovano accanto a noi ogni giorno: è il Signore che ce lo chiede, ed è Lui che ci da la grazia per realizzarlo.
    Sabato 22 febbraio i seminaristi di Bayonne hanno avuto la fortuna di servire nella liturgia del Concistoro Straordinario durante il quale sono stati creati da Papa Francesco 22 nuovi cardinali. Per loro è stata una grande gioia e una bella occasione di avvicinarsi al Santo Padre. La presenza del Papa Emerito Benedetto XVI è stata anche un grande regalo della Provvidenza. Tornano in Francia con tanti ricordi indimenticabili.


Dopo gli esami...

Dopo gli esami...     Dopo un denso tempo di esami di tre settimane, domenica 16 febbraio abbiamo fatto una gita a Monte Cassino. Tutti siamo stati molto contenti di scoprire l'abbazia madre dell'Ordine benedettino, vecchia di quasi 1500 anni. Lì abbiamo potuto pregare sulla tomba di san Benedetto e della sua sorella santa Scolastica. La Santa Messa è stata celebrata nella chiesa abbaziale. Proprio il giorno prima della nostra visita ricorreva il settantesimo anniversario della distruzione Dopo gli esami... quasi totale della chiesa e del monastero, durante la seconda guerra mondiale, a causa di un bombardamento degli alleati. E' stata riedificata in modo identico all'originale. Ci siamo anche recati al cimitero dove riposano i soldati polacchi morti durante la famosa battaglia di "Montecassino". Dopo aver apprezzato il museo, la visita guidata all'abbazia, i vespri cantati e un bel tempo per approfittare del magnifico panorama siamo tornati riposati e con gli occhi e le orecchie pieni di belle cose. Adesso siamo pronti ad affrontare il secondo semestre con entusiasmo e nuove forze.




Ospiti al Collegio

Ospiti al Collegio     Mercoledì 19 febbraio abbiamo avuto il piacere di avere con noi
S.E.R. Mons. Marian Eleganti, vescovo ausiliare di Coira (Svizzera).
Ha pregato i vespri con tutti noi e poi è rimasto per la cena.
È venuto con don Thomas Widmer (promozione 2009 del nostro Collegio),
sacerdote della sua diocesi, che è tornato a studiare a Roma la Licenza in Teologia.









Racconto di esperienze pastorali estive in El Salvador

Racconto di esperienze pastorali estive in El Salvador 1     Quest'estate Fernando Villalobos (arcidiocesi di San Salvador, secondo anno di teologia e quarto anno al Sedes) è tornato per tre mesi di pastorale nella sua diocesi. Ha avuto la grande fortuna di partecipare in modo molto particolare al V Congreso Eucarístico Nacional che si teneva nella sua diocesi. Gli abbiamo fatto alcune domande:
- Fernando, con quale occasione si teneva questo congresso?
    I vescovi della conferenza episcopale di san Salvador volevano lasciare un segno forte in occasione del centesimo anniversario dell'erezione dell'Arcidiocesi di San Salvador da parte di Pio X e dell'erezione delle diocesi di Santa Ana e San Miguel.
- Quando si è svolto questo congresso?
    Si sono tenuti incontri quotidiani per diversi gruppi tra l'8 e l'11 agosto. La Messa d'inaugurazione è stata celebrata nel seminario, luogo dove nascono i preti che daranno il pane del Cielo, con sacerdoti, seminaristi e religiosi di tutto il paese. La giornata si è prolungata con attività specifiche per loro. Il secondo giorno era dedicato ai giovani. È stato molto fruttifero perché si sono radunati più di 5.000 giovani in un ambiente di festa e di devozione impressionante. L'incontro per le famiglie ha avuto luogo il terzo giorno. E il quarto giorno si sono riunite più di 100.000 persone per la Messa di chiusura presieduta da S.Em.R. Mons. Jaime Ortega, arcivescovo di La Havana, Cuba, e delegato personale del Papa Francesco a questo congresso.
- Il Cardinale era quindi presente per tutto il congresso?
    Sì, ed era accompagnato da 42 vescovi venuti da tutta Centro-America e Belize. Ero proprio incaricato, in quanto ero il loro autista, di guidare i vescovi dalla loro residenza ai luoghi dove si svolgevano le diverse attività. In questo lavoro mi sono trovato in una situazione molto peculiare. Il Cardinale si è recato alla tomba di Mons. Romero; poi ha avuto un incontro con il Presidente. Per questa occasione eravamo in convoglio: c'erano prima due moto, poi la macchina del nunzio con il Cardinale, il nunzio e l'arcivescovo, e poi ero io con altri vescovi, e in fine una macchina per chiudere la marcia con poliziotti. Ero come su una nuvola, ero molto concentrato e non potevo sbagliare. Non mi ricordo di quasi nulla, tranne della mi concentrazione a rimanere bene nel convoglio.
- Avevi qualche altro compito?
    Il mio parroco era incaricato dei paramenti per la cerimonia di chiusura. Dovevamo distribuire casula, stola e mitra a tutti i vescovi, e stole a tutti i sacerdoti, 300 in totale, che avrebbero portato con loro come regalo e ricordo. Io mi sono occupato dei sacerdoti. Piccolo aneddoto: avevamo confezionato paramenti per tutti eccetto per il celebrante principale, il Cardinale. Quindi, il giorno prima ci siamo messi con il mio parroco a cercare dei bei paramenti per lui. Alla fine, il cardinale ha celebrato con dei paramenti del mio parroco, che poi glieli regalò.
- Avevi l'occasione di parlare con i vescovi? Quale impressione hanno avuto di quel congresso?
    Ho avuto l'onore di essere presente all'ultimo pranzo, dopo la Messa di chiusura, con tutti i vescovi. Alla fine il cardinale si è alzato per dire che era stato colpito da tre cose. Prima, da quante persone erano venute. Poi quando, alla fine della Messa, si recava in processione al luogo della celebrazione con il Santissimo su una macchina appositamente disposta per questa occasione, vedeva che la gente non era tanto interessata di ciò che succedeva accanto, ma era molto raccolta in preghiera adorando il Santissimo Sacramento: si sentiva proprio il fervore nelle persone. In fine, quando tutto stava per concludere, cadde una pioggia fortissima, ma la gente è rimasta, non è andata via: c'era gioia nel cuore anche sotto questa pioggia torrenziale, che era pioggia anche di grazie.


Formazione permanente

Formazione permanente     I formatori del Sedes Sapientiae, nonché alcuni dei direttori spirituali hanno partecipato alla 3ª Settimana di studio per formatori di seminari, che sotto il titolo "La formazione umana dei candidati al sacerdozio" si è svolta dal 3 al 7 febbraio nell’Università della Santa Croce, su iniziativa del Centro di Formazione Sacerdotale della medesima Università.
    I partecipanti a quest’evento sono stati circa 70 rettori e formatori di seminari, provenienti dall'Italia e da altri diversi contesti culturali ed ecclesiali: sono stati rappresentati paesi dell'America Latina, dell'Europa, dell’Africa, dell’Australia e dell’Oriente Medio, con due presenze del Libano e una della Palestina.
    L'incontro si è articolato in tre relazioni ogni mattina - tenute da relatori di provata competenza nelle rispettive materie - e la partecipazione attiva di tutti gli iscritti nei workshop pomeridiani, due dei quali sono stati coordinati dal nostro rettore, Don Julio Diéguez e dal nostro direttore spirituale, Fr. Paul O’Callaghan.
    I lavori hanno cercato di suscitare la riflessione sui problemi pratici e il loro sfondo teorico che la tematica della formazione umana dei candidati al sacerdozio solleva nella realtà odierna. La diversità dei partecipanti, provenienti da variegati contesti è stata occasione di un reciproco arricchimento, attraverso la condivisione delle singole esperienze.


Festa della Facoltà di Teologia

Img 1: Festa della Facoltà di Teologia     Lo scorso martedì 21 gennaio la Facoltà di Teologia ha celebrato la festa accademica. Questa celebrazione ha luogo ogni anno nel giorno Img 2: Festa della Facoltà di Teologia della memoria liturgica di San Tommaso d'Aquino. Ma così come quest’anno il 28 gennaio cadeva nel periodo degli esami, è stato deciso di anticiparla di una settimana.
    Dopo la Santa Messa nella Basilica di
Sant'Apollinare, nel corso della quale hanno cantato alcuni integranti del coro del Sedes Sapientiae, uno dei nostri direttori spirituali, Don Antonio Ducay, ha tenuto la conferenza su L'apertura della vita umana alla grazia divina: le pietre miliari di una dottrina. Ci affidiamo all’intercessione di San Tommaso per il buon esito degli esami del primo semestre.



Il 27 settembre 2014 la Beatificazione di Mons. Álvaro del Portillo

Il 27 settembre 2014 la Beatificazione di Mons. Álvaro del Portillo     Il 5 luglio scorso il Santo Padre Francesco aveva autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il miracolo attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Álvaro del Portillo, Vescovo titolare di Vita e Prelato della Prelatura Personale della Santa Croce e Opus Dei. Si apriva così passo alla beatificazione di Don Álvaro.
    Il 21 gennaio la Santa Sede ha comunicato che il Santo Padre ha stabilito che la cerimonia di beatificazione si svolga a Madrid, sua città natale, sabato 27 settembre 2014. Altre iniziative spirituali saranno organizzate a Roma nei giorni successivi.
    Sotto il suo impulso, sono cominciate l’Università della Santa Croce, le cui Le attività accademiche hanno avuto inizio nel 1984, e il nostro Seminario, eretto il 9 gennaio 1991.
    In occasione del centenario della nascita di Mons. del Portillo, l'Università della Santa Croce organizza dal 12 al 14 marzo 2014 il Congresso "Vir fidelis multum laudabitur".


Ordinazioni diaconali a Santa Maria dell’Orto

Ordinazioni diaconali a Santa Maria dell’Orto     Sabato 18 gennaio sono stati ordinati diaconi due seminaristi del Sedes Sapientiae, Felipe Gutiérrez Reza e Pedro Fortoul Ramírez. Felipe è messicano, della diocesi di Cuernavaca; Pedro viene dal Venezuela, dalla diocesi di San Cristobal. Il Vescovo di quest’ultima, S.E.R. Mons. Mario Moronta ha conferito l'ordinazione nella bellissima e nota chiesa di Santa Maria dell’Orto, nel Trastevere, a due passi dal Collegio. Ringraziamo il Camerlengo della Arciconfraternita per la loro disponibilità ed accoglienza.
    Senz’altro è stata una magnifica celebrazione alla quale hanno potuto partecipare alcuni parenti e amici di Pedro, venuti espressamente dal Venezuela. Tra di loro si trovava la sua mamma, la signora Zulay, per chi è stato particolarmente commovente poter vedere il proprio figlio diventare ministro di Cristo e servo di tutti.
    Il rettore, i preti formatori e i direttori spirituali, insieme ai seminaristi, hanno circondato i nuovi diaconi con la loro preghiera. Il Vescovo, con affetto paterno, ha ricordato nell’omelia i doni ricevuti nell’ordinazione e la responsabilità del diacono.
    Dopo la cerimonia, siamo tutti tornati al Collegio per la cena. Tra i presenti, un gruppo numeroso era costituito dal parroco e molti fedeli della parrocchia di San Terenziano, a Cavriago, una località di Reggio Emilia dove Pedro ha svolto il suo lavoro pastorale durante le vacanze.
    Più tardi, nel corso del successivo festeggiamento musicale, i diaconi hanno preso la parola per ringraziare Dio, la Chiesa e tutti coloro che sono stati legati al loro cammino vocazionale. Pedro e Felipe, ministri consacrati di Dio, configurati a Cristo, sono ormai nell'ultima tappa verso il sacerdozio ministeriale. Affidiamo ambedue alla dolcezza della Santissima Vergine, Madre dei sacerdoti.
    Per vedere una selezione d’immagini della cerimonia di ordinazione diaconale, clicca qui.


Visite di vescovi

Visite di vescovi 1     Mercoledì 15 gennaio, S.E.R. Mons. Ramón Castro, Vescovo della diocesi di Cuernavaca, è venuto, accompagnato di due sacerdoti della sua diocesi, a visitare il nostro Collegio. Egli è il Vescovo di Felipe Gutiérrez (secondo anno di licenza in Teologia Morale e quinto anno al Sedes Sapientiae) che è stato ordinato diacono pochi giorni dopo, Visite di vescovi 2 insieme a Pedro Fortoul (diocesi di San Cristobal, primo anno di licenza in Storia della Chiesa e quarto anno al Sedes Sapientiae). Nelle brevi parole che ci ha indirizzato prima di impartirci la sua benedizione, ci ha incoraggiato ad approfittare intensamente questa esperienza romana per formarci molto bene e per allargare il nostro cuore in modo che diventi più universale.
    Il giorno della memoria liturgica di sant’Antonio abbate, venerdì 17 gennaio, sono venuti a visitarci due vescovi brasiliani: l’Arcivescovo della diocesi di Campinas, S.E. Mons. Airton José dos Santos e il Vescovo della diocesi di Guanhãis, S.E. Mons Jeremias António de Jesus. Ringraziamo di cuore tutti e due della loro presenza tra noi e la loro benedizione.


Con le Missionarie della Carità

Con le Missionarie della Carità 1     Ogni settimana, i seminaristi di secondo e di terzo anno dedicano un pomeriggio al lavoro pastorale. Alcuni danno una mano in parrocchie; altri, si recano in ospedali, case di riposo e di accoglienza, per portare la gioia del Vangelo a quelli che sono soli, ammalati o poveri. In tutti loro vedono un'icona di Gesù che aspetta di essere amato, curato, saziato, riscaldato... Con le Missionarie della Carità 2
    Ogni domenica pomeriggio, sei seminaristi del Collegio vanno dalle suore Missionarie della Carità, figlie di Madre Teresa di Calcutta, per dare una mano nel loro apostolato con i poveri. Nel centro dedicato all’accoglienza di persone bisognose, Junying (Cina), Jiso (India), Daryl (Filippine), Tam (Vietnam), Sajan (India) e Enrique (Messico) incontrano le persone, parlano con loro, li ascoltano, spendono tempo per esservi il prossimo del Cristo sofferente e derelitto.
    "Aiutiamo le suore a preparare il cibo, servire la merenda e la cena. A volte assistiamo la gente che ha bisogno di fare la doccia prima di servire loro la cena", spiega Tam. La preghiera è anche un tempo molto bello, condiviso insieme alle suore e ai poveri, rivolti a Dio, ricordando a tutti che sono figli del Padre e fratelli, uniti nella stessa barca verso l’Eternità. Con le Missionarie della Carità 3
    "L’atteggiamento delle suore, la loro carità così premurosa verso i poveri, è una testimonianza che mi colpisce profondamente" dice uno dei seminaristi. Un altro ricorda come, "quando si trovava a Madrid, nei primi tempi del suo ministero, san Josemaría Escrivá ha trovato in questo apostolato presso i poveri e gli ammalati, una grande forza". E aggiunge: “Vediamo con gioia come il lavoro pastorale che compiamo è strettamente legato alla nostra formazione sacerdotale”.
    Chiudiamo quest’articolo con una parola del nostro Papa, estratta dalla esortazione apostolica Evangelii Gaudium (n. 198): “desidero una Chiesa povera per i poveri. Essi hanno molto da insegnarci. Oltre a partecipare del sensus fidei, con le proprie sofferenze conoscono il Cristo sofferente. È necessario che tutti ci lasciamo evangelizzare da loro. La nuova evangelizzazione è un invito a riconoscere la forza salvifica delle loro esistenze e a porle al centro del cammino della Chiesa. Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro”.


Novità in biblioteca

Novità in biblioteca 1     Da dicembre, ogni sabato, quando arriva nel salone per il consueto incontro dopo il pranzo, il seminarista trova sul tavolino due fogli ricchi d’informazione.
    Cosa contengono questi preziosi documenti? Il servizio di biblioteca diretto con diligenza da José María Escandell (diocesi di Ibiza, secondo anno di Teologia e quarto anno al Sedes Sapientiae) propone ogni settimana libri freschi, arrivati il venerdì e ordinati negli scaffali della biblioteca del Collegio. Perché questo impegno a proporre novità ai seminaristi quando ci sono già tanti buoni libri da leggere? Prima di tutto non tutte sono novità in senso stretto. Novità in biblioteca 2 Tra di esse spesso si contano testi che vengono pubblicati in una nuova edizione, o in una nuova lingua, o di cui non disponevamo ancora, o nuovi documenti del magistero. “Ci sembra molto importante - dice Hezron, anche lui incaricato della biblioteca - stimolare sempre l’interesse dei seminaristi verso la lettura. Per questo, tentiamo di far sapere a tutti quali libri sono arrivati di recente e potrebbero interessargli per il loro studio. Per di più, apre sempre la mente e il cuore avere nuove idee di lettura su diversi argomenti”.
    L’altro foglio misterioso cerca di gettare un po’ di luce su un grande classico della letteratura universale, attirando in questo modo l’attenzione dei seminaristi. Perché? Perché questi great books sono fantastiche occasioni di scoprire la bellezza, di conoscere la natura umana tramite i personaggi, di condividere idee ed esperienze con i grandi autori della storia della letteratura. In breve, arricchiscono in modo diretto e immediato la formazione umana di ogni seminarista.


Rosario trasmesso da Radio Maria

Rosario trasmesso da Radio Maria 1     Giovedì 9 gennaio, giorno della nascita di san Josemaría, abbiamo pure festeggiato il 23mo anniversario dell'erezione del Collegio Sedes Sapientiae, fondato dal venerabile Don Alvaro del Portillo, accogliendo l'invito del beato Giovanni Paolo II. Questa fondazione corrispondeva al desiderio ardente di San Josemaría di contribuire alla formazione dei sacerdoti come un modo di servire la Chiesa. Rosario trasmesso da Radio Maria 2
    In questa festa, inoltre, c’è stato un evento speciale: è venuta da noi una equipe di Radio Maria per emettere in diretta la recita del Santo Rosario e dei Vespri con la benedizione eucaristica. Ogni mistero del Rosario è stato guidato da un seminarista, in una lingue diversa: cinese, vietnamita, francese, malayalam (India) e inglese. Tutti rispondevamo in italiano. Abbiamo recitato i misteri gaudiosi, con la lettura dei commenti scritti da San Josemaría nel suo libro Il Santo Rosario.
    Durante i Vespri, recitati davanti al Santissimo Sacramento esposto, Don Julio, il nostro Rettore, ci ha ricordato, a noi e a tutti gli ascoltatori di Radio Maria, l'insegnamento di San Josemaría sulla chiamata universale alla santità, che tocca ognuno, e che si concretizza non volendo realizzare imprese straordinarie ma cercando di fare straordinariamente bene le piccole cose ordinarie.
    Ringraziamo Radio Maria per il suo apostolato attraverso le onde, e, in quest'anno in cui Don Alvaro sarà proclamato beato e Giovanni Paolo II santo, confidiamo alla loro intercessione, tutti coloro che lavorano in quest’emittente e che l'ascoltano.
    Per ascoltare la recita del Santo Rosario, clicca qui.


La Befana arriva al Sedes

La Befana arriva al Sedes     Il giorno della solennità dell'Epifania, ultimo giorno di vacanza prima di ritornare alle lezioni nell'Università, i seminaristi del Collegio hanno ricevuto la visita della Befana, una figura della cultura tradizionale italiana. Si tratta di una donna molto anziana che vola su una logora scopa e fa visita ai bambini donando regali a quelli che si sono comportati bene durante l'anno e carbone a quelli che sono stati meno virtuosi.
    Nel ricordo dei Magi arrivati a Betlemme, e dei regali fatti al Bambino Gesù, abbiamo avuto una tertulia festiva. E’ stato un bel momento di fraternità, in cui ognuno ha ricevuto un piccolo regalo dalle mani di una Befana terrificante, molto bene impersonata da Ervin, seminarista messicano. La Befana ci ha fatto ballare e ridere, prendendoci amichevolmente in giro. Momento di gioia tra di noi, per chiudere le vacanze di Natale.