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Controllare il pneumatico
La sicurezza è una questione di manutenzione

Indice

  1. Pressione
  2. Integrità
  3. Urti
  4. Usura

Pressione

Il mantenimento in esercizio del corretto valore della pressione, è garanzia di sicurezza ed economicità. Esso è il risultato di una serie di prove effettuate dai costruttori dei veicoli, e rappresenta il miglior compromesso tra prestazioni e durata.
Il giusto valore è riportato, in varie condizioni di utilizzo, sul libretto Uso e Manutenzione del veicolo. E' opportuno controllare/ripristinare questi valori almeno una volta al mese, ricordandosi anche della ruota di scorta.
In questa occasione occorre verificare la presenza del cappuccio della valvola che deve essere serrato solo manualmente. Un valore di pressione basso, determina un comportamento anomalo del veicolo in guida ed un surriscaldamento del pneumatico in esercizio tale da pregiudicarne la sua sicurezza.
Un valore di pressione alto, diminuisce drasticamente il comfort dei passeggeri e rende il pneumatico stesso più vulnerabile agli eventuali urti sui fianchi. E' inoltre significativa la diminuzione dell'area di contatto con la strada che porta come conseguenza una guida incerta ed imprecisa. Al corretto valore della pressione è inoltre legata l'uniformità di usura dei pneumatici, fondamentale per una gestione economica del veicolo.

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Integrità

I pneumatici anche se poco o mai usati , sono soggetti ad invecchiamento. Considerando un pneumatico montato sotto un qualsiasi veicolo, osserveremo che le parti esposte/visibili sono il battistrada ed il fianco. Difficilmente i segni di invecchiamento evidenziati da screpolature più o meno evidenti potranno essere rilevati sul battistrada, ove l'abrasione causata dal contatto con l'asfalto "rinnova" continuamente la superficie di mescola esposta agli agenti atmosferici. I segnali dell'insorgere di tale fenomeno si manifestano infatti principalmente sul fianco del pneumatico. L'ossigeno e l'ozono presenti nell'atmosfera hanno una forte tendenza ad aggredire le mescole mediante l'azione esercitata dal calore, dalle radiazioni luminose e da altri eventuali agenti presenti nell'ambiente. Un'altra causa che esaspera il processo di invecchiamento del fianco è la circolazione in ambienti fortemente inquinati, quali ad esempio i centri urbani. Tutto ciò viene proporzionalmente enfatizzato dai tempi di esposizione alle cause citate.

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Urti

La comparsa di un rigonfiamento sul fianco è il segnale inequivocabile di un danno irreparabile a carico della carcassa del pneumatico. Tale danno è generalmente causato da urti accidentali contro marciapiedi, ostacoli presenti su strade dissestate, buche, ma può anche essere generato da pressioni d'esercizio troppo basse, da sovraccarico e talvolta dagli assetti troppo rigidi delle vetture. Va poi sottolineato il fatto che l'adozione di pneumatici con fianchi ribassati e super ribassati, deve comportare una maggior cura nell'impiego e nella manutenzione dei pneumatici stessi, in quanto più si riduce l'altezza di sezione, maggiore diventa l'esposizione ai danni provocati da quanto sopra esposto.

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Usura

Come tutte le parti dell'automobile, il pneumatico si usura. Non solo in condizioni di esercizio "scorrette", ma anche durante una vita normale. L'usura dei pneumatici è causata quasi esclusivamente dagli strisciamenti che si producono sotto l'area d'impronta durante l'avanzamento e dalle forze con essi correlate, quali ad esempio coppie motrici, frenanti e sterzanti. Gli strisciamenti in rotazione, sono dovuti allo schiacciamento che la struttura del pneumatico subisce in funzione del carico applicato.
Ciò che si usura maggiormente in un pneumatico è il battistrada. Da nuovo ha una profondità di 7-8 millimetri; al di sotto dei 3 millimetri non garantisce più le prestazioni originali, diventa più facilmente perforabile e peggiora la tenuta di strada in condizioni di bagnato. Il perchè è facilmente intuibile: gli intagli del battistrada hanno lo scopo di evacuare il più rapidamente possibile l'acqua presente sulla strada favorendo il contatto tra mescola battistrada e terreno, consentendo quindi il controllo del veicolo anche in condizioni di pericolo, come nel caso di una frenata improvvisa. A mano a mano che gli intagli si consumano diminuendo il loro spessore, l'espulsione dell'acqua diventa via via minore e il comportamento del veicolo sul bagnato tende a peggiorare. In queste condizioni può verificarsi il pericoloso fenomeno dell'aquaplaning, cioè la perdita di contatto tra pneumatico e strada.
Anche la forma di usura dei pneumatici è un fenomeno da non sottovalutare: consumi anomali sono infatti il segnale che qualche cosa nella meccanica del veicolo va verificata e ripristinata nei suoi valori originali. Quando una copertura è "consumata male", assume un profilo diverso da quello con cui è stata progettata, le sue prestazioni risultano modificate ed il veicolo ne risente in termini di stabilità, soprattutto nelle manovre di emergenza, quando il conducente della vettura ha bisogno di una pronta e corretta risposta della vettura. Un consumo anomalo può essere inoltre all'origine di uno scarso comfort di guida (eccessiva rumorosità, fastidiose vibrazioni avvertite al volante e/o sulla scocca) e di una limitata percorrenza chilometrica (usura precoce). Le cattive condizioni dei pneumatici mettono a rischio la sicurezza di guida, soprattutto in presenza di fondi stradali con scarsa aderenza, resi sdrucciolevoli da pioggia o neve. Angoli geometrici, organi di sospensione, e giochi meccanici sono le componenti maggiormente correlate ai fenomeni descritti.

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