Come si cura Le protesi La chirurgia La riabilitazione | |||||||||
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La funzione più importante dell’uomo è il movimento. Responsabili per la mobilità sono muscoli ed articolazioni. Con il continuo aumento dell’aspettativa di vita nei paesi industrializzati, aumentano inevitabilmente le malattie degenerative delle articolazioni (artrosi). L’artrosi articolare inizia con la riduzione di spessore della cartilagine articolare. In uno stato più avanzato viene alterato l’osso articolare con una progressiva deformazione (artrosi deformante). Altro aspetto interessante nello studio dell’artrosi è quello legato allo sviluppo tecnologico della nostra società: difatti si assiste sempre di più ad un aumento di artrosi definite secondarie e cioè conseguenti ad un traumatismo. Infatti ognuno di noi fa uso direttamente o indirettamente di autoveicoli e/o motoveicoli (traumatologia stradale); sempre più frequentemente ci dedichiamo alla pratica di una o più attività sportive (traumatologia sportiva); in costante aumento sono pure i traumi accaduti in occasione di lavoro (traumatologia lavorativa) ecc. Abbiamo pertanto creato l’ASGroup con il preciso intendimento di migliorare la prevenzione e soprattutto la cura dell’artrosi, con l’applicazione di moderne tecniche chirurgiche. Le articolazioni più colpite dall’artrosi sono le anche, le ginocchia e le spalle. La malattia artrosica è caratterizzata da un continuo incremento del dolore articolare e da un aumento della limitazione della mobilità. Si può prevenire l’artrosi o l’accelerazione del progresso degenerativo con misure preventive: aumento del movimento (passeggiate, nuoto, bicicletta) e riduzione del carico (peso). In casi di progressione del processo degenerativo sono indicate terapie conservative come fisioterapia, cure termali, eventualmente iniezioni intra-articolari con farmaci anti-infiammatori o chondro-protettivi. Per i casi più avanzati con importanti limitazioni funzionali, esistono moderne tecniche chirurgiche attraverso la sostituzione dell’articolazione consumata con impianti artificiali (artroprotesi). Questi interventi garantiscono, dopo una breve fase di riabilitazione, una normale funzionalità senza alcun dolore. |
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Nella fasi iniziali ed intermedie la cura è conservativa. Fasi iniziali:
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Rappresentano delle articolazioni artificiali differenti tra loro per: Forma
Le protesi a fissazione biologica non
hanno bisogno di alcun elemento chimico che agisca come collante
(cemento) e grazie alla loro superficie sono in grado di integrarsi
completamente nell'osso che le accoglie attraverso un contatto
diretto tra osso e protesi. Queste protesi sono quelle che hanno
una durata maggiore nel tempo. L'Arthro Surgery Group utilizza prevalentemente protesi a fissazione biologica.
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L'intervento chirurgico dura mediamente 45 minuti e viene condotto in anestesia epidurale, salvo casi eccezionale e decisi di volta in volta dall'anestesista. Non è più necessario l'uso di trasfusioni di sangue da donatori esterni, in quanto si utilizza sangue dello stesso paziente (autotrasfusione) o si pratica solo il recupero intra o post operatorio tramite filtri speciali monouso. LASG ha adottato un sistema ultrasterile di protezione dalle infezioni in sala operatoria importato dagli Stati Uniti dAmerica, costituito da caschi per la filtrazione dellaria con rivestimento sterile, viene indossato dallintera equipe operatoria (chirurghi e ferrista). Questo innovativo sistema consente di garantire unassoluta sterilità del campo operatorio con la massima garanzia per il paziente. È universalmente riconosciuto che la respirazione genera unintensa circolazione di germi normalmente presenti nelle vie aeree; fino ad oggi lunica barriera di protezione era rappresentata dalle mascherine indossate dai chirurghi e dal personale medico e paramedico di sala operatoria. È stato dimostrato che il potere di filtrazione delle mascherine chirurgiche viene condizionato da numerosi fattori: - tempo di utilizzo (il potere di filtrazione è inversamente proporzionale alla durata dellintervento chirurgico) - scorretta vestizione (unallacciatura troppo lenta può far fuoriuscire il naso con la perdita totale della funzione di barriera) ecc. Tutti questi rischi vengono totalmente annullati con lausilio di tale sistema. |
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Il giorno dopo l'intervento chirurgico il paziente viene verticalizzato (messo in piedi). Due giorni dopo l'intervento chirurgico il paziente comincia a muovere i primi passi aiutato da due bastoni canadesi. In terza-quarta giornata postoperatoria il paziente Ë in grado di salire e scendere le scale, sempre aiutato da due bastoni canadesi. Il programma riabilitativo continua poi con la fase di potenziamento muscolare, tale da consentire l'eliminazione dei due bastoni canadesi, che avviene al massimo a tre mesi dall'intervento chirurgico ![]() requisiti per successo terapeutico < ![]() fasi della riabilitazione ![]() punteggi internazionali HARRIS |