Edizioni: Venexia, pp. 284, euro 19 | |
Il manifesto - 12 Novembre 2005 "QUINTESSENZA" DI MARY DALY di Letizia Tomassone La forza che viene dal sapere di avercela fatta e' quella nota di gioia che Mary Daly ci regala con il suo ultimo libro: Quintessenza. Realizzare il futuro arcaico. Se infatti i suoi testi dagli anni '70 in poi erano osservatori privilegiati per esprimere la "rabbia selvaggia" delle donne per la miseria, la cancellazione in cui vivono nel mondo patriarcale, e se molti suoi testi sono stati occasioni per rendere visibile, nominandola, la violenza contro le donne e la loro oppressione fisica e simbolica, questo volume edito con coraggio, in Italia, da Luciana Percovich, mostra come la "rabbia" puo' diventare consapevolezza e possibilita' di vita piu' intensa, e dar luogo al "salto nel futuro arcaico". Scrive Daly: "Quando una Cercatrice Vede, Nomina e Agisce Vegliarda-mente i suoi Momenti/Movimenti nel Tempo, la sua conoscenza della Quarta Dimensione e' ravvivata e lei Stessa diventa piu' Viva. Si riempie di Ginergia (l'energia femminile, ndr) ed e' mossa dalla Brama di Balzare in avanti. E' spinta a Volare oltre nel Futuro Arcaico per Irrompere nella Quinta Dimensione, dove/quando puo' essere Presente in modo sempre piu' consapevole partecipando alla Danza Abbagliante dell'Universo - l'Armonia Cosmica, la Quintessenza". Parole che rivelano da subito come Daly lavori profondamente sul linguaggio per svelarne dimensioni occultate e ribaltarne i significati. Svelando come la cultura patriarcale abbia spesso rovesciato in negativo termini che esprimevano forza e liberta' femminile, come "Vegliarde", "Donne Selvagge", "Ammaliatrici"... * Mary Daly era gia' nota in Italia soprattutto per questo lavoro sul linguaggio e sul nominare la realta' e Dio. Con saggi come La Chiesa e il secondo sesso (Rizzoli, '82) e Al di la' di Dio Padre (Editori Riuniti, '91), gli unici tradotti in italiano e purtroppo ormai fuori catalogo. Centrale per la ricerca delle teologhe femministe e' la sua affermazione che il "nominare Dio" al femminile (per esempio come Madre) non sposta i rapporti simbolici e materiali tra donne e uomini se questo nome resta un sostantivo. Il nominare che trasforma le relazioni e' una "dinamica dell'essere" e puo' essere espresso solo con un verbo. "Nell'idea di Mary Daly l'essere e' apertura, rilancio, movimento squilibrante e la' dove si mostra la differenza di essere donne e uomini come squilibrio, e se ne da' testimonianza, si partecipa di tale movimento - scrive Chiara Zamboni in Parole non consumate, Liguori 2001 -. Altrimenti il linguaggio puo' dire la differenza sessuale come costruzione storica, puo' usare i generi grammaticali femminili, e introdurre la parola "Dea" nel cristianesimo, ma se non c'e' una esposizione dinamica della nostra compromissione, il linguaggio rimane statico, solo sostantivo e non verbo, scollegato dal movimento dell'essere. C'e' parola di verita' e di vita la' dove c'e' esposizione di noi, la' dove simbolico e testimonianza sono legate". Ma il lavoro di Daly sul linguaggio e' continuato con un suo praticare in modo sempre piu' vorticoso parole ri-dette, fino ad arrivare alla compilazione, con Jane Caputi, di un Dizionario (il Websters' First New Intergalactic Wickedary of the English Language, '87). La qualita' di Quintessenza non sta quindi nel suo linguaggio, linguaggio sperimentato e praticato con radicalita' fin dagli anni '80, ma dalla visione dell'incontro con le "Compagne del Futuro Arcaico". Naturalmente il Futuro puo' essere Arcaico solo se richiama una "brama" intensa di realizzare del nuovo e se dice qualcosa non solo di cio' che vogliamo costruire, ma di cio' che ci precede. Anzi, in un certo senso, e' proprio perche' c'e' stato un passato "fuori dal patriarcato" che ci e' possibile incontrare un "futuro libero". * Quintessenza racconta dell'incontro fra le donne dell'Era Biofila e Mary Daly, la quale viaggia tra il 2048, in cui loro vivono, e la vecchia realta' datata 1998. L'incontro costituisce il presente che fonda il futuro e trasmette forza alle Viaggiatrici nell'era necrofila, cioe' nel patriarcato. Ed e' narrato a due voci. Quella di Daly che nel '98 denuncia l'oppressione delle donne attraverso le violenze, le guerre, le spiritualita' patriarcali, le biotecnologie e le tecniche di procreazione assistita, cioe' tutte quelle cose che distruggono la differenza e l'armonia della vita e fanno avvizzire la nostra mente e la nostra immaginazione. E quella di Anonima che, nata all'inizio dell'"Era Biofila", e' piena di curiosita' per queste antenate costrette a sviluppare la loro resistenza e la loro "Indocilita'" in una situazione cosi' violenta e triste. Anonima arrivare ad evocare Mary Daly per incontrarla. E' dunque in gioco il desiderio. Il desiderio di realizzare la propria integrita' spinge Daly al "Salto nella Quinta Dimensione", e il desiderio di capire spinge Anonima a creare le condizioni perche' il "Qui" diventi luogo di incontro. Quello raccontato in Quintessenza e' un incontro profondo tra generazioni, mosso dal desiderio reciproco. Daly lo sa, ed esprime anche la frustrazione che accompagna questo tipo di incontro nell'era patriarcale, quando a ogni generazione bisogna ricominciare daccapo, perche' la "Memoria della Donne Selvagge" e' continuamente cancellata. E "nominare connessioni, in modo che potessimo continuare a fare le nostre analisi piu' in profondita' e raggiungere la radice dei problemi" e' esattamente il compito che Daly assegna al suo lavoro. Connessioni tra passato e futuro per il qui del presente. Nell'era necrofila, scrive Daly, "divenne difficile per molte nominare le connessioni tra la crescente oppressione delle donne da parte dei movimenti e dei regimi fondamentalisti sparsi nel mondo e la violazione e la distruzione delle donne e della natura da parte dell'impero nectec (di tecnologia necrofila, ndr)". L'opera del patriarcato necrofilo appare infatti in Quintessenza come un'opera continua di cancellazione della "Vita" e dell'esistenza delle donne e le donne, nella loro "Giusta Rabbia", possono superare queste cancellazioni "Spiraleggiando Via". Nel "Continente Ritrovato", un luogo di armonia e sincronia con natura e animali che e' anche, pero', l'immagine di quella Quinta Dimensione o Quinta regione che diventa il centro di espansione della "Presenza" delle creature "Biofile". * Il testo di Daly, impregnato di spiritualita', e' quindi profondamente politico. Le Antenate del Futuro sono per noi risorsa e occasione di ricordare che il mondo e' altro dalla violenza e manipolazione di corpi, anime e menti, e che ogni forza empatica degli umani (delle donne) con gli altri esseri viventi puo' trasformare la realta' e farci fare un balzo nello "Stato di Grazia Naturale". "Man mano che le Capricciose Donne Vagabonde si radicano sempre di piu' nello Stato di Grazia Naturale, riconosciamo la consapevolezza delle sincronicita'/Sin-crone-citta' come un segno che stiamo entrando in armonia con le altre creature Elementali, stiamo cioe' scoprendo la Quintessenza, che e' l'Integrita' Supremamente Armoniosa dell'Universo e Fonte di Estasi". |
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Quintessenza e' un libro molto complesso, che si presta a essere letto in modi diversi, stimolando i diversi livelli di consapevolezza di chi legge e veicolando messaggi a piu' livelli. Si presenta con la struttura di un saggio che e' insieme anche un romanzo: essenzialmente e' una visione, che non appartiene al piano ordinario del reale proprio per la sua natura quintessenziale, quella del Quinto Elemento, l’etere, lo spirito, la sostanza insomma di cui sono fatte le anime. Cerchero' di darvi un’idea di cosa sia questo libro, solo un’idea pero', perche' non si presta facilmente a essere riassunto ma occorre leggerlo e sperimentarlo direttamente su di se'. Perche' produce effetti in chi lo legge. Reazioni di adesione totale o di rifiuto. “Salti quantici”. Per la forza del suo linguaggio, della capacita' di Nominare attraverso parole il cui significato comune viene di continuo scomposto e ricomposto alchemicamente. La “trama” (Tramare e Tessere sono le attivita' primarie delle Tessitrici che operano nella Quintessenza): in un momento imprecisato tra il 1998 e il 2048 c’e' stato un enorme cataclisma – più forte e ripetuto di quelli a cui gia' oggi ci stiamo abituando. La terra si e' infine risvegliata, stanca di sopportare i minuscoli ma fastidiosi parassiti che la tormentano, noi umani. Un disastro ecologico, terremoti e tsunami, uno spostamento dell’asse terrestre. La fisionomia del pianeta e' cambiata: molte terre si sono inabissate, un intero continente (che qui si chiama Continente Perduto e Ritrovato) e' riemerso. I governi del mondo e le loro economie sono collassati ovunque. E con loro il patriarcato, che ne costituiva l’ossatura. Le donne di tutti i continenti – le Streghe Viaggianti e le Veggenti, le Donne Selvagge e le Vecchie Sagge, le Luminose – come uccelli migratori si sono dirette, guidate da un impulso comune, nel Continente Perduto e Ritrovato, sono tornate a casa. E ora stanno “Centrando, Equilibrando, Mettendo a Fuoco, riguadagnando l’Integrita' Originale che sembrava essere stata fatta a pezzi nello Stato della Diaspora”(cioe' il nostro oggi). Mary, che vive, scrive e pubblica Quintessenza nel 1998, viene Evocata da una Sorella del Futuro, Anni, che vuole ripubblicare il libro tanto amato nel Cinquantenario della prima edizione. Anni e' una studiosa del mondo pre-catastrofe, vuole capire meglio la realta' di quel periodo, come vivevano donne e uomini e che posizioni aveva assunto il femminismo di fine millennio di fronte ai problemi tanto gravi che si andavano accumulando, un tempo che ora sembra cosi' assurdo e irreale, e vuole saperlo da Mary. Mary – che non sembra sconvolta piu' di tanto da cio' che le sta capitando - e' a sua volta assai curiosa di sapere cosa e' successo in questi cinquanta anni. Il racconto di Anni e le spiegazioni di Mary formeranno cosi' i Commenti del 2048 che verranno aggiunti a ogni capitolo di Quintessenza. Il libro si presenta quindi con una struttura a chiasmo – o forse meglio sarebbe dire a X, la forma del cromosoma femminile: ogni capitolo ha una parte di scrittura saggistica e una parte romanzesca; tra le forti emozioni suscitate dalla disperazione piu' nera sboccia la Speranza, dal senso di estraneita' ed esclusione l’Appartenenza, dalla rabbia e dalla paralisi il coraggio di Parlare, Agire, Ridere, Gioire, partecipando al continuo Divenire dell’Essere. Chiasmo, X o meglio ancora la forma della labrys, la doppia ascia, la doppia lama del simbolo della dea cretese fin dalla notte dei tempi. Una lama taglia via, l’altra apre una nuova strada. In questa struttura narrativa si opera la trasfigurazione alchemica: la cupa necrofilia del presente vira di colpo in energia creativa, trasformativa, in senso pieno dell’Esserci. Con Quintessenza Mary Daly continua il suo dissacrante e ironico riattraversamento dei generi letterari: il saggio filosofico (in Gyn-Ecology. The Metaethics of Radical feminism,1978, Pure Lust: Elemental Feminist Philosophy, 1984), il dizionario (Webster’s First New Intergalactic Wickedary of the English language, 1987), l’autobiografia (Outercourse: the Be-Dazzling Voyage,1992) e qui la Science Fiction, con i suoi viaggi nel tempo. Nell’Introduzione, parlando del “titolo di questo libro”, dice che potrebbe sembrare un titolo piuttosto minaccioso. “Inoltre, il suo rapporto col sottotitolo, Un Manifesto Femminista Elementale Radicale puo' non essere immediatamente chiaro a chi legge. Diventa tutto comprensibile per le Donne Astute quando noi iniziamo a capire le disperate condizioni in cui lottiamo per sopravvivere e crescere. Alla fine del xx secolo- alla svolta del millennio- dobbiamo affrontare la ripugnante manipolazione genetica e la probabilita' di una definitiva estinzione, non solo del nostro corpo/mente (noi Stesse), ma di tutta la natura. Proprio mentre scrivo queste parole nel 1998, monotone voci di dissenso mi ronzano intorno… ‘Attenta! Ti stai facendo prendere la mano. Non essere così violenta!”. Poi do uno sguardo alla prima pagina del giornale, un giornale qualsiasi, o accendo la televisione, lottando per decodificare la disinformazione, e mi sento soffocare dallo smog delle bugie e delle informazioni fuorvianti…… Stanno invadendo e distruggendo gli spazi inesplorati e incontaminati della genetica e dello spazio. L’ingegneria molecolare (la nanotecnologia) minaccia di ridurre qualsiasi cosa in un mucchio di polvere molecolare, e questa tecnologia e' sotto controllo di scienziati pazzi e crudeli. Sembra che niente riesca a fermarli: corrono sempre piu' veloci senza sapere verso cosa. La vita e' distrutta in modo irreversibile: le foreste sono morte o stanno morendo; gli oceani stanno morendo; ogni minuto che passa si assiste all’estinzione di altre specie di piante e animali. Le balene e i delfini avranno un loro motivo per arenarsi. Tutto e' rivoltato e capovolto. Quando inaspettatamente arriva un tornado e scaglia una Ford attraverso il muro di una casa facendola atterrare sul letto di qualcuno nel centro della Florida, la voce di quelli che continuano a negare questa verità non smette di gracchiare: ‘Non c’e' niente di nuovo sui tornado e El Nino c’era anche prima’. ….Le cose continuano ad accadere sempre più rapidamente…..” Occorre non dimenticare che il libro e' stato concepito tra il 1992 e il 1998, durante la guerra nei Balcani, ben prima dunque del crollo delle Due Torri, dell’Afganistan, dell’Irak, dello tsunami, del boom della genetica, di Katrina e Rita…. Io l’ho letto tra il 2000 e il 2001, mi ha colpito come un refolo di vento e, come vedete, ci sono voluti altri quattro anni prima di trovare l’editrice e tradurlo e stamparlo…Ma l’incontro con Mary – che da allora e' gia' venuta due volte in Italia e tra poco sara' (ndr)di nuovo a Bologna per festeggiare la traduzione italiana, si e' rivelato una vera e propria sin-cronicita', nel senso che da' lei alla parola (incontro quintessenziale di vecchie sagge, ingl. Crone, invece che dal dio Kronos…) I temi che vengono affrontati in Quintessenza vanno dalla guerra (i genocidi cui assistiamo derivano tutti per necessita' logica dal primo ginocidio, la sopraffazione delle donne che fonda le civilta' patriarcali) alla pornografia, dalla diaspora (delle donne e dei popoli) al fondamentalismo cristiano americano e vaticano, dalla genetica e dalle piu' recenti tecnologie alla manipolazione delle coscienza attraverso il continuo Rovesciamento delle verita'… Quello che distingue la voce di Mary Daly è il suo indomito Coraggio di Nominare senza nessun addolcimento cio' che tutte/i sentiamo e pensiamo a sprazzi, ma non riusciamo/vogliamo credere fino in fondo che sia vero: che questa nostra societa'/cultura/progresso sia arrivato a un punto di non-ritorno, che “viviamo” in una civiltà “necrofila” che onora e da' potere a chi da' la morte, non a chi da' la vita (come già nel 1957 scriveva Simone de Beauvoir ne Il Secondo Sesso). Da un punto di vista filosofico (non dimentichiamo che Mary Daly e' filosofa e teologa), nel libro viene definitivamente abbandonata l’opposizione ontologica propria del pensiero occidentale, che separa nettamente l’Essere e il Divenire. Il Verbo proprio del Femminile e' Be-ing, Essere in divenire, ossia come si manifesta l’Essere del Quinto Elemento. Utilizza altri quattro verbi nella forma in –ing (che in inglese indica sempre un’azione in atto, in divenire, la soglia tra il verbo e il sostantivo, tra il farsi e il suo compimento), Be-longing, Be-speaking, Be-laughing e Be-dazzling, che rispettivamente indicano il manifestarsi sul piano ontologico dell’Essere del Desiderare, Nominare, Ridere e Abbagliare. Queste azioni/modi di essere delle Donne Selvagge – così definite in quanto non rispettano le leggi del patriarcato - smontano la schiavitu' e l’inesistenza simbolica e permettono quel salto quantico che inaugura il loro/nostro gioioso Esserci nel farsi della nuova Creazione. Il libro e' un rigoglio di invenzioni linguistiche e di immagini potenti. Qui ricordo solo l’Avanscena e il Retroscena, cruciali per comprendere la prospettiva da cui il mondo viene guardato. Noi siamo quotidianamente condizionati/e a vedere (e quindi a scambiare per la realta') solo cio' che viene illuminato dalla luce artificiale dei mass media sulla piccola porzione dell’Avanscena costruita ad arte, mentre la vita reale si svolge fuori dalle luci della ribalta, e la' fuori, la' dietro tutto acquista una proporzione e un significato diverso, spesso addirittura capovolto. Rimembrare significa si' ricordare ( e “ri-cordare” in italiano significa percepire attraverso il cuore), ma nel senso di ricomporre cio' che e' stato smembrato e fatto a pezzi e di risvegliare la memoria vera del nostro passato nascosta nelle nostre cellule. E le Sorelle Antenate del passato, se non facciamo resistenza, passano attraverso di noi alle Sorelle Antenate del futuro, in un continuum spazio-temporale che il patriarcato cerca in continuazione di negare. “Noi siamo l’incarnazione dei sogni delle nostre antenate, le sorelle del futuro saranno cio' che noi abbiamo saputo/osato sperare e immaginare”. Le Donne Radicali Elementali riscoprono le radici, radici attraverso cui comunichiamo e che continuano a crescere e a germogliare anche dopo che gli alberi sono stati abbattuti o bruciati in superficie. Radici che ci accomunano sotterraneamente a tutti gli elementi del cosmo, alle piante e agli animali. Cosi' possiamo partecipare alla Nemesi in atto, ma movendo oltre la re-azione contro le ingiustizie, nella pienezza vorticosa delle spirali della Quinta Galassia, che hanno la stessa forma e sostanza del DNA. Da qui l’importanza piu' volte ribadita nel testo del “qui e ora”, in ogni piccolo gesto, pensiero, energia; e dell’irriducibilità, della non complicità con il mondo falso e morto dell’avanscena. Quintessenza e' una utopia mistica moderna, un libro visionario e metamorfico, che ha il potere di cambiare la nostra visione e ci Tira verso la “Causa Ultima, che e' l’inizio non la fine del divenire. E' la Prima causa e la Causa delle cause, che da' all’agente la motivazione per Agire”, per continuare e non per esaurire la Creazione. “Niente di quello che facciamo e' insignificante quando e' visto alla Luce della Quintessenza. La quantita' non e' importante ne' lo e' la distanza tra gli esseri separati che partecipano all’Armonia Cosmica. A contatto con la Quintessenza, le Donne Elementali diventano piu' che mai simili agli alberi e agli Angeli. Estendendo le nostre radici piu' in profondita', siamo libere di espanderci e partecipare alla creazione dell’universo”. Il libro finisce con queste parole. |
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« Una donna che chiedesse la parita' nella Chiesa potrebbe essere paragonata a un nero che chiedesse la parita' nel Ku Klux Klan » (Mary Daly, La Chiesa e il secondo sesso, prefazione alla 2^ edizione, 1975) |
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Mary Daly (Schenectady, 16 ottobre 1928 – Gardner (Massachusetts), 3 gennaio 2010), di famiglia irlandese, filosofa, teologa, femminista radicale, e' tra le piu' potenti creatrici di pensiero, linguaggio e visione, generate dal Movimento Femminista degli anni settanta. Conseguito il primo Ph.D. in Religione presso il Saint Mary's College a Notre Dame, Indiana, per specializzarsi in teologia - studio ancora precluso alle donne in quegli anni negli Stati Uniti - si iscrisse all'Universita' di Friburgo, in Svizzera, dove ottenne una seconda laurea (summa cum laude) in Teologia. Rimase ancora a Friburgo per conseguire la sua terza laurea in Filosofia. Tornata negli Stati Uniti, ebbe l'incarico di Assistant Professor al Boston College, gestito dai Gesuiti. Dopo la pubblicazione, nel 1968, di La Chiesa e il Secondo Sesso, fu licenziata nella primavera del 1969. Quattro mesi di proteste studentesche, una petizione firmata da 2.500 persone, una tavola rotonda di sette ore, la decorazione notturna con brillanti graffiti rossi dell'edificio dell' amministrazione centrale del Boston College, provocarono la revoca del licenziamento e il suo rientro con la promozione a ordinario di cattedra nel giugno dello stesso anno. Seguirono le pubblicazioni di: Al di là di Dio Padre. Verso una filosofia della Liberazione delle donne (1973), Gyn/Ecology: the Me taethics of Radical Feminism (1978), Pure Lust: Elemental Feminist Philosophy (1984), Websters' First New lntergalactic Wickedary of the English Language (1987), Outercourse: the Be-Dazzling Voyage (1992) e Quintessenza... Realizzare il Futuro Arcaico (1998). La Daly trasse un personale insegnamento di carattere generale dalla vicenda: «i giudici del mio libro non avevano mai scritto un libro ne' capito il mio. Sedendo in giudizio per condannare il mio insegnamento, avevano pero' paura degli studenti che non sapevano che farsene del loro insegnamento [...] mi apparivano sempre piu' chiari gli stretti legami tra le strutture oppressive di una societa' patriarcale e la dinamica distruttiva che esse generano nelle loro vittime». Seguirono le pubblicazioni di: Al di là di Dio Padre. Verso una filosofia della Liberazione delle donne (1973), Gyn/Ecology: the Me taethics of Radical Feminism (1978), Pure Lust: Elemental Feminist Philosophy (1984), Websters' First New lntergalactic Wickedary of the English Language (1987), Outercourse: the Be-Dazzling Voyage (1992) e Quintessenza... Realizzare il Futuro Arcaico (1998). Licenziata definitivamente nel 1998. Il femminismo radicale della Daly continua a esercitare una particolare influenza sul movimento e la teologia femminista. Vegetariana, ha anche sviluppato il concetto di biofilia, contro quello di necrofilia sociale, prendendo posizione contro la pratica della vivisezione, la produzione e commercializzazione di pellicce animali e battendosi a favore del riconoscimento dei diritti degli animali. Era anche membro del Comitato consultivo del Feminists For Animal Rights. |
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