Dalla località Avrama, (comune di Roccaverano) alla Stazione di Spigno Monferrato

segnavia4.gif (1422 byte)
Segnavia

Si parte da una località chiamata Avrama a quota m. 674, situata sul percorso n.2, che va da San Sebastiano di Serole a Mombaldone. Si trova sulla strada che collega la frazione di Garbaoli con quella dei Boglioli, entrambe in comune di Roccaverano, a circa 6 Km da Mombaldone. Il sentiero si svolge per un primo tratto nel bosco, ma su strada buona, poi allo scoperto da Case Crose fino a cascina Lazano. Da qui il percorso si divide in una variante facile, che da  Case la Penna scende attraverso i calanchi di Monte Pisone sino a cascina Sanato, ed in una variante difficile che passando dai ruderi del Castello di Rocchetta, scende nel torrente e prosegue lungo il greto fino a cascina Sanato ricongiungendosi con il sentiero più facile. Da questo punto si prosegue  in fondovalle su strada inghiaiata, sino alla frazione Fornarini, in prossimità della stazione ferroviaria. Il percorso è di circa  xxx metri, con un dislivello di metri 420 circa. 

 

Avrama2.jpg (77207 byte)

A metà strada dalla Frazione Boglioli e quella di Garbaoli, si trova la località Avrama. Provenendo da  nord, in prossimità del gruppo di case, si intravede il primo segnavia su di un palo della luce. Si procede in direzione sud-est; lasciato il gruppo di case, il sentiero, dopo un centinaio di metri si inoltra  in un bosco di roveri e pini. La strada in terra battuta è abbastanza ben tenuta e praticata; una volta costituiva una delle principali vie di comunicazione della frazione per raggiungere Spigno.
Si scende costeggiando il lato sud della collina..
Il bosco qui è una risorsa importante, e frequentemente di osservano gli interventi di pulizia del sottobosco, dei fossi e dei sentieri.

 

Dopo circa un chilometro e mezzo si trova un'area di sosta nei pressi del confine tra la provincia di Asti e quella di Alessandria.
Un confine anche venatorio: è una zona ideale per le battute di  caccia al cinghiale ed al capriolo.
Scendendo, la vegetazione comincia a variare, diminuiscono i pini e aumentano i castagni, ma ogni tanto compaiono anche pioppi selvatici.
docu0032.JPG (83644 byte)

 

docu0012.JPG (73385 byte) A circa 2000 metri dall’inizio del percorso si esce dal bosco e si apre il panorama su Spigno e la valle. Poco più avanti  si trovano le Case Crose (2300 m). Da qui la stada diventa inghiaiata scendendo con alcuni tornanti fino al bivio per i Gergi (2800 metri). Se volgiamo lo sguardo verso Sud troviamo la chiesa e la borgata di Rocchetta.
In corrispondenza con il bivio la strada principale è asfaltata e prosegue in direzione di Spigno.
Il nostro percorso invece prende la strada di ghiaia per i Gergi, in direzione opporta, ma per un breve tratto. Dopo circa 200 metri  alla sinistra, in direzione sud, si prende il sentiero che scende da un costone (non immediatamente visibile in quanto nascosto dalla vegetazione)  che scende verso Casa "Lazano".

 

docu0009.JPG (41427 byte) Dopo un primo tratto in cui è nascosto nel bosco, il sentiero esce allo scoperto passando sul costone di un calanco ai cui lati ci sono versanti quasi a strapiombo di un centinaio di metri. Sono abbastanza impressionanti e occorre strare attenti a non sporgersi troppo ad ammirare i baratri, soprattutto per quelli che soffrono di vertigini.
Questo punto si trova a circa 3400 metri dall'inizio del percorso.
La vegetazione e scarsa ed è quella tipica dei calanchi: ginestre, timo, querce e pini nani, ma anche erbe officinali, per chi sa riconoscerle.

 

L'intreccio dei calanchi da queste parti è veramente unico, il nostro sentiero, dopo aver percorso uno stretto crinale, giunge ad uno slargo su cui si estende un noccioleto ben curato. A questo punto (3400 metri circa dall'inizio del percorso) si iniziano a scorgere le rovine del castello, mentre si passa ai lati del noccioleto.
Qui il sentiero si confonde con il prato e occorre stare attenti allo strapiombo che incombe sula sinistra.
In fondo al noccioleto di trova la cascina Lazano, o Lazan. Arrivati nel cortile della cascina, si gira a sinistra per la strada principale (di ghiaia) che porta alle case La Penna che stanno proprio di fonte sull'altro crinale, in direzione est-nord-est..

A questo punto, dopo una cinquantina di metri dalla casa, il percorso di divide in due varianti, una facile, per tutti, ed una difficile, per gli amanti dell'avventura e delle emozioni forti, che richiede un buon senso dell'equillibrio, un adeguato equipaggiamento ed una buona forma fisica.

L'equipaggiamento consiste in un paio di scarponi o scarpe da trekking, nella stagione secca, ed in un paio di stivali nella stagione delle piogge.
Gli stivali servono per scendere lungo il greto del Rio Rocchetta che fa da sentiero. Il ruscello normalmente porta poca acqua, d'estate quasi si secca e si trovano solo alcuni laghetti qua e là, ma quando piove si trasforma in un torrente anche pericoloso e dall'autunno alla primavera ha una discreta portata.

 

docu0222.JPG (74987 byte)

Una pianta di ginepro.

 

A questo punto, quindi, nei pressi di cascina Lazano, occorre decidere quale percorso seguire. Noi consigliamo quello più facile. Se le gambe sono stanche e non ci si sente in buona forma, o se si è da soli, o non si hanno gli stivali, non conviene rischiare. Nella descrizione del tratto difficile si capirà il perchè.

Variante facile:     per tutti.

Variante difficile. Assolutamente impraticabile a cavallo o in mountain bike. Si può fare solo a piedi e non è da tutti.