Il Comune
sbarra la porta all'Api
FALCONARA — Era nell'aria già
da diversi mesi e si percepiva dalle dure affermazioni più
volte fatte dal sindaco Carletti: la Giunta comunale ha
espresso nella seduta di venerdì un giudizio di valutazione
di conformità «assolutamente negativo» sulla compatibilità
ambientale della raffineria Api con il territorio
falconarese. Nero su bianco dice 'no' al rinnovo della
concessione all'azienda petrolifera. I motivo sono quelli
ormai noti: «compromissioni ambientali e impedimento allo
sviluppo e al miglioramento urbano della città». Ad
annunciare la forte presa di posizione e il risultato di
tutte le valutazioni 'certosine' effettuate in questi ultimi
anni è lo stesso Comune che attraverso un documento
ufficiale, trasmesso anche alla Regione, ha ribadito
l'importanza del raggiungimento di certi obiettivi che
cozzano con la possibile permanenza della raffineria sul
territorio attualmente occupato. L'incompatibilità, per il
Comune, è dunque fatto appurato e ne era testimonianza la
recente rottura tra amministrazione e raffineria
verificatasi nel corso di un incontro. Carletti e la sua
Giunta divulgano questo documento prima dell'approvazione
del piano regolatore generale e prima della discussione sul
rinnovo della concessione all'Api. Fatti concomitanti
soprattutto per quanto riguarda l'ordine temporale, visto
che entrambe le decisioni verranno prese nei primi giorni
del nuovo anno. Formalizzare la posizione del Comune era
ormai un atto dovuto soprattutto dopo che la Regione su
domanda del sindaco «non ha provveduto a trasmettergli copia
della richiesta del rinnovo della concessione. Tutta la
questione comunque ruota attorno al piano regolatore
generale che non «prevede la destinazione dell'area
attualmente occupata dalla raffineria Api come zona di
edificabilità per impianti industriali» anzi, per quella
porzione di territorio, è previsto il recupero dell'area
produttiva in favore di attività economiche eco compatibili
attraverso la programmazione di opportune modalità di
riconversione. Più volte il sindaco Carletti ha ribadito che
la raffineria rappresentava per la città un vincolo allo
sviluppo ed è questo che hanno espresso i membri della
Giunta. A quanto detto finora aggiungono inoltre che
«l'impianto Api rivela una profonda commistione con le reti
di mobilità, con la linea ferroviaria Bologna-Ancona e con
la strada statale 16 appesantendone la funzionalità e
determinando situazioni di rischio». Falconara viaggia
quindi verso il terziario e il turismo e cerca di
dimenticare il suo passato.
«No alla petroliera»
FALCONARA — Sono preoccupati
e nutrono dubbi i cittadini dei quartieri di Villanova e
Fiumesino per l'arrivo della petroliera Moskovskiy, previsto
a cavallo tra gli ultimi giorni dell'anno e i primi di
quello nuovo. Tanto che hanno inviato alle autorità preposte
un documento nel quale chiedono di impedire l'arrivo nelle
acque antistanti il litorale anconetano e falconarese
dell'imbarcazione. Ma non si limitano a questo. Domandano
verifiche più approfondite e non solo della documentazione
in possesso della nave, della struttura dell'imbarcazione e
ulteriori delucidazioni sull'azienda che l'ha noleggiata.
«Hanno fatto bene i Governi di Spagna e Francia — scrivono
il portavoce Loris Calcina e il delegato Franco Budini — ad
allontanare dalla zona economica esclusiva il transito di
queste petroliere e sarebbe auspicabile che anche il nostro
Governo assieme a tutte le amministrazioni locali
valutassero questa possibilità. Solo i divieti di attracco e
transito — concludono — possono indurre chi ordina i carichi
a pretendere petroliere a doppio scafo».
il documento integrale
La Margherita è con il
sindaco Impegnerà tutti i suoi politici
FALCONARA — Il Circolo della
Margherita condivide le linee tracciate dal sindaco e dalla
Giunta per un nuovo modello di sviluppo della città.
«L'approvazione da parte della Provincia del nuovo Prg —
dice il coordinatore Marco Salustri — e la definizione dei
rapporti con la raffineria Api, soprattutto delle condizioni
per un eventuale rinnovo della concessione, costituiscono i
presupposti essenziali per avviare il processo di
riqualificazione. In tale prospettiva è necessario rimuovere
vincoli e condizionamenti. La Margherita ha impegnato i
propri rappresentanti sulle imminenti scelte da assumere per
assecondare le aspettative dell'intera città». |