RASSEGNA STAMPA 29.12.2002

 

MESSAGGERO
Slitta di cinque mesi il termine per il verdetto che l’esecutivo regionale dovrà esprimere sul rinnovo della concessione della raffineria

Api, la Regione si pronuncerà il 15 giugno

In un documento ufficiale la giunta comunale ha espresso parere negativo sulla conformità degli impianti

FALCONARA - Altri cinque mesi. Cinque mesi per capire quale sarà il futuro della raffineria Api, se la Regione cioè dirà sì oppure no al rinnovo della concessione. Slitta quindi la scadenza del 15 gennaio 2003, termine ultimo per il pronunciamento in merito della Regione. Tutto rimandato quindi al 15 giugno. Perché? «Perché mi sembrava importante avere più tempo per discutere di questo problema e analizzare meglio ogni aspetto della vicenda - risponde il neo-assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani - ho assunto questo incarico da un mese, avevo bisogno di approfondire il confronto. Un confronto bilaterale, con gli enti locali da un lato e con l’azienda dall’altro». Amagliani ha già in programma un incontro con l’azienda. E naturalmente un tavolo di confronto con Comune e Provincia. Quindi non è escluso un rinnovo della concessione? «Niente è escluso e niente è definitivo», dice Amagliani. Intanto il Comune di Falconara la sua l’ha detta: ufficialmente e con decisione. Il no al rinnovo è chiaro, ed è stato espresso in maniera circostanziata e soprattutto ufficiale nella valutazione di conformità degli impianti dell’Api prodotta venerdì dalla giunta comunale. «La valutazione - precisa il documento - è risultata di assoluta non conformità. Il nuovo Prg non prevede nell’area oggi occupata dall’Api gli impianti industriali, anzi espressamente li esclude, indicandone la dismissione con la riconvenzione dell’area verso attività produttive eco-compatibili. La presenza di tali impianti non è comunque conforme alle previsioni del Prg sia per il gravissimo stato di inquinamento da idrocarburi del suolo che per la incompatibilità con le strutture ivi esistenti e in particolare per l’impedimento dello sviluppo della riqualificazione dei quartieri circostanti, previsti dal Prg». La valutazione di non conformità sarà notificata formalmente alla Regione lunedì mattina, rispondendo così alla richiesta implicita nella delibera regionale del 23 dicembre. Nella stessa delibera (la 2248), la richiesta di rinnovo della concessione petrolifera avanzata dall’Api «si qualifica come richiesta di concessione ex novo e pertanto la stessa deve soggiacere alla disciplina vigente in materia e deve essere corredata di tutta la documentazione da esso pretesa, inclusa la valutazione di conformità», che la giunta di Falconara ha provveduto a inviare. Ma la strada per la soluzione del nodo “concessione" si è di nuovo allungata.

 
RESTO DEL CARLINO
Il Comune sbarra la porta all'Api

FALCONARA — Era nell'aria già da diversi mesi e si percepiva dalle dure affermazioni più volte fatte dal sindaco Carletti: la Giunta comunale ha espresso nella seduta di venerdì un giudizio di valutazione di conformità «assolutamente negativo» sulla compatibilità ambientale della raffineria Api con il territorio falconarese. Nero su bianco dice 'no' al rinnovo della concessione all'azienda petrolifera. I motivo sono quelli ormai noti: «compromissioni ambientali e impedimento allo sviluppo e al miglioramento urbano della città». Ad annunciare la forte presa di posizione e il risultato di tutte le valutazioni 'certosine' effettuate in questi ultimi anni è lo stesso Comune che attraverso un documento ufficiale, trasmesso anche alla Regione, ha ribadito l'importanza del raggiungimento di certi obiettivi che cozzano con la possibile permanenza della raffineria sul territorio attualmente occupato. L'incompatibilità, per il Comune, è dunque fatto appurato e ne era testimonianza la recente rottura tra amministrazione e raffineria verificatasi nel corso di un incontro. Carletti e la sua Giunta divulgano questo documento prima dell'approvazione del piano regolatore generale e prima della discussione sul rinnovo della concessione all'Api. Fatti concomitanti soprattutto per quanto riguarda l'ordine temporale, visto che entrambe le decisioni verranno prese nei primi giorni del nuovo anno. Formalizzare la posizione del Comune era ormai un atto dovuto soprattutto dopo che la Regione su domanda del sindaco «non ha provveduto a trasmettergli copia della richiesta del rinnovo della concessione. Tutta la questione comunque ruota attorno al piano regolatore generale che non «prevede la destinazione dell'area attualmente occupata dalla raffineria Api come zona di edificabilità per impianti industriali» anzi, per quella porzione di territorio, è previsto il recupero dell'area produttiva in favore di attività economiche eco compatibili attraverso la programmazione di opportune modalità di riconversione. Più volte il sindaco Carletti ha ribadito che la raffineria rappresentava per la città un vincolo allo sviluppo ed è questo che hanno espresso i membri della Giunta. A quanto detto finora aggiungono inoltre che «l'impianto Api rivela una profonda commistione con le reti di mobilità, con la linea ferroviaria Bologna-Ancona e con la strada statale 16 appesantendone la funzionalità e determinando situazioni di rischio». Falconara viaggia quindi verso il terziario e il turismo e cerca di dimenticare il suo passato.

«No alla petroliera»

FALCONARA — Sono preoccupati e nutrono dubbi i cittadini dei quartieri di Villanova e Fiumesino per l'arrivo della petroliera Moskovskiy, previsto a cavallo tra gli ultimi giorni dell'anno e i primi di quello nuovo. Tanto che hanno inviato alle autorità preposte un documento nel quale chiedono di impedire l'arrivo nelle acque antistanti il litorale anconetano e falconarese dell'imbarcazione. Ma non si limitano a questo. Domandano verifiche più approfondite e non solo della documentazione in possesso della nave, della struttura dell'imbarcazione e ulteriori delucidazioni sull'azienda che l'ha noleggiata. «Hanno fatto bene i Governi di Spagna e Francia — scrivono il portavoce Loris Calcina e il delegato Franco Budini — ad allontanare dalla zona economica esclusiva il transito di queste petroliere e sarebbe auspicabile che anche il nostro Governo assieme a tutte le amministrazioni locali valutassero questa possibilità. Solo i divieti di attracco e transito — concludono — possono indurre chi ordina i carichi a pretendere petroliere a doppio scafo».

il documento integrale

 

La Margherita è con il sindaco Impegnerà tutti i suoi politici

FALCONARA — Il Circolo della Margherita condivide le linee tracciate dal sindaco e dalla Giunta per un nuovo modello di sviluppo della città. «L'approvazione da parte della Provincia del nuovo Prg — dice il coordinatore Marco Salustri — e la definizione dei rapporti con la raffineria Api, soprattutto delle condizioni per un eventuale rinnovo della concessione, costituiscono i presupposti essenziali per avviare il processo di riqualificazione. In tale prospettiva è necessario rimuovere vincoli e condizionamenti. La Margherita ha impegnato i propri rappresentanti sulle imminenti scelte da assumere per assecondare le aspettative dell'intera città».

 
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