La recente polemica che ha contrapposto il
Sindaco di Falconara Carletti con il Presidente della Provincia
Giancarli, a seguito dell’incontro che quest’ultimo ha avuto con i
comitati di Villanova-Fiumesino, in merito allo spostamento della linea
ferroviaria nel tratto che interessa il territorio di Falconara, ha
sconcertato ed amareggiato non soltanto molti democratici di sinistra ma
anche tanti falconaresi convinti che Provincia e Comune debbano lavorare
sinergicamente per risolvere gli annosi problemi della nostra città.
È bene ricordare che Falconara, per la
sua collocazione strategica, è già stata ripetutamente nel passato al
centro di piani di settore, a valenza regionale e nazionale, che hanno
riguardato viabilità, trasporti, energia, difesa ed ambiente. Si è
trattato di interventi che hanno modificato notevolmente le
caratteristiche della nostra città, producendo un grave degrado
ambientale e creando numerosi problemi che, anche a distanza di decenni,
il Comune da solo non può risolvere.
Il più delle volte questi interventi sono
stati imposti dall’alto, da altri soggetti istituzionali, e spesso sono
stati subiti passivamente dagli amministratori comunali.
Al sindaco Carletti va sicuramente
riconosciuto il merito di aver in questi anni amministrato Falconara
cercando di dare dignità a questa città. Si è adoperato affinché il
nostro territorio non sia più una realtà in cui le scelte “vengano
imposte fuori da essa” ma fondate su una ricerca di una propria
identità. Va registrato anche un forte impegno per una migliore tutela
dell’ambiente e per una riqualificazione del suo territorio. Questo “suo
coraggio delle scelte” lo riconosce anche chi, come il sottoscritto, non
sempre ha condiviso il suo modo di operare ed alcune decisioni assunte e
lo ha espresso pubblicamente.
Per queste ragioni, di fronte al
perdurare del “silenzio assordante” degli organismi dirigenti dei
democratici di sinistra di Falconara e delle altre forze che sostengono
la maggioranza consiliare, sento la necessità ed il dovere politico di
intervenire nel merito della polemica Carletti-Giancarli.
Sono convinto che Giancarli, come ha
affermato, “non vuole imporre soluzioni a nessuno e tanto meno ledere le
autonomie dei Comuni” essendo la sua storia politica profondamente
rispettosa delle istituzioni locali. Il suo incontro con i
rappresentanti dei comitati di Villanova Fiumesino (rappresentano
realmente le esigenze e le aspettative della maggioranza degli abitanti
di questi quartieri?) ha fatto credere suo malgrado in larga parte
dell’opinione pubblica falconarese, anche per il contesto e le modalità
con cui si è svolto, che lo studio di arretramento della linea
Ferroviaria commissionato dalla Provincia di Ancona sia in alternativa
alla realizzazione del by-pass ferroviario (fortemente osteggiato dai
comitati) la cui progettazione esecutiva è attualmente all’esame del
CIPE. Ciò significa che non appena questo organismo esprimerà il proprio
parere favorevole le Ferrovie potranno dare esecuzione alla sua
realizzazione. La richiesta avanzata, i giorni successivi all’incontro
con Giancarli, dai citati Comitati, al Ministro delle Infrastrutture
Lunardi ed al plenipotenziario del centro destra nelle Marche
Baldassarri, di “bloccare” l’approvazione, da parte del CIPE, del
by-pass ferroviario” è una conferma della strumentalizzazione o
dell’equivoco che l’incontro avuto da Giancarli ha provocato.
Per queste ragione, auspicando che il
disaccordo che anche nel futuro si potrebbe registrare su alcune
questioni tra i vari livelli istituzionali abbia toni diversi da quelli
registrati in questa occasione, mi sento di invitare Giancarli e
Carletti ad adoperarsi, congiuntamente alla Regione, (tutti hanno a suo
tempo convenuto sulla necessità di realizzarlo) affinché il CIPE approvi
tempestivamente il progetto del by-pass mettendo così il Comune di
Falconara nella condizione di attivare i progetti di riqualificazione di
quel territorio che ha predisposto.
Nel merito del progetto di arretramento
della linea Ferroviaria adriatica, ribadendo che non è alternativa alla
realizzazione del by-pass, ritengo che sia opportuno costruire un tavolo
istituzionale con le altre province marchigiane che hanno lo stesso
problema, con la Regione e con i Comuni interessati, per costruire un
modo partecipato e condiviso tutte le decisioni.
Roberto Piccinini
della Segreteriale Regionale DS |