scritta da Severino Pagani adattata da Marzio Omati - Regia di Marzio Omati
II edizione anno 2000 - III edizione 2010
III
edizione
Trama
Rassegne Note di critica
Foto
Note di Critica
Successo per i "Barlafuss" di Milano, nella serata finale della terza rassegna
teatrale "El Busserin d'or".
Molta gente ad applaudire i Barlafuss con una commedia che ha saputo far ridere,
ma commuovere al tempo stesso. Con don Alessandro o meglio don Lissander prete
anticonformista,capace di trasmettere tanto a livello umano. La sensazione è
stata quella di aver condiviso con lui i suoi, ma anche i nostri, bei e brutti
momenti. Ma i Barlafus ci hanno anche fatto ridere con gli altri loro
caratteristici personaggi: la sorella di Don Lisander, nonché perpetua,
l'ubriacone, le prostitute, e il sacrista, che con le loro battute rallegravano
il clima. Il tutto ambientato in una atmosfera della vecchia Milano: "la gesèta
del pasquiroue", appunto. Ridere, si, ma senza dimenticare quel rapporto
violento tra Don Lissander e Don Angelo, suo nipote, e, ancora,
quell'imbarazzante "situazione" tra Don Angelo e la Stella resa con delicatezza
ma efficacemente bene.. Un finale molto toccante: Don Lissander, dopo aver dato
tutto a quei suoi un po' speciali parrocchiani, si è addormentato per sempre; la
sorella non si è accorta di nulla: il sipario è calato tra i tanti applausi. Un
bel colpo di teatro anche grazie alle suggestive scenografie.
PERSONAGGI |
INTERPRETI |
el don Lissander |
Marzio Omati |
la Teresa |
Gemma Arti |
el Don Angelo |
Rosario Longo |
el Sallustio |
Alfredo Vigo |
el Diogene |
Alfredo Sclaverani |
el Gildo |
Giovanni Spreafico |
la Stella |
Paola Centemeri |
la Rosa |
Manuela Chiesa |
la Cabiria |
Stafania Gallelli |
la Penelope |
Gianna Salamini |
el Sarratoga |
Augusto Rubino |
la Rita |
Pinuccia Maffioletti |
la Filomena |
Cinzia Arti |
el comm. Mazzei |
Antonio Oliva |
la segretaria |
Cinzia Arti |
el commissàri |
Giorgio Demicheli |
Un client |
Luciano Cremonesi |
Un client |
Federico Manfredini |
II
edizione
Trama
Rassegne Note
di critica
Foto
L'impegno di un prete, dotato di una carica umana e di simpatia notevolissime che si comporta in modo anticonformistico ma fedele all'insegnamento evangelistico di stare in mezzo alla gente, la più povera, pronto a tutte le critiche pur di salvare una sua pecorella finita sul marciapiede.Due diversi modi di vedere la missione sacerdotale, quella reale e non condizionata dai tempi in cui vive, siamo agli inizi degli anni 60, confrontata con quella del giovane nipote, anche lui prete, emblema di una Chiesa si aperta, ma imborghesita e più portata all'esteriorità di apparire che non al voler evangelizzare come si dovrebbe.
La
commedia è stata scelta per la 16° festa delle Filodrammatiche al Teatro San
Babila di Milano il 16 giugno 2001 organizzata dal Comitato Teatro Diocesi di
Milano
Selezionata dalla commissione Teatro Franco Parenti di Milano tra oltre 50 compagnie, a rappresentare con altre 5 compagnie il I° Festival del Teatro Dialettale nel mese di giugno 2002
“Dal testo di S. Pagani
la compagnia “I Barlafuss” grazie alla regia di Marzio Omati ne ha tratto
uno spettacolo bellissimo, ben recitato e ben interpretato.
E’ una vicenda profondamente umana, percorsa da un sottile umorismo che incrina in un vecchio prete, simpatico quanto buono e caustico. Un gruppo valido che sa creare una galleria di tipi che rendono la Gesetta quel capolavoro tanto apprezzato
(Il Nostro Tempo)
Quella dei Barlafuss è una compagnia ben affiatata, dalle battute originali , dai passaggi frizzanti, con toni sempre superiori, non si cade nel banale o improvvisazione….tutto è armonia.
Sinceramente chi non ha rivisto in Don Lisander il prototipo del prete semplice, il “curato di campagna” dei tempi passati, un vero prete con il cuore in mano, di preghiera pronto a rischiare la reputazione per riportare all’ovile le pecorelle smarrite
Un prete privo di mire arriviste, Al contrario il nipote Don Angelo giovane prete, pronto a giudicare, ma anche a mascherare come sepolcro imbiancato, la sua poca vocazione, pronto a seguire mire carrieristiche. Come non stare dalla parte di Stella, una “bella di notte” che coraggiosamente vuole redimersi e, perché non avere comprensione e simpatia per le sue compagne che circolano per vie poco raccomandabili che sono più umane, più vere di tanta altra gente
(da andemm a teater – madre
Giovanna)
...Quasi tre ore di divertimento assoluto che scorrono veloci, lasciandoci il rammarico che la commedia sia terminata…
….nella Gesetta ognuno prega come può, molti recitano, qualcuna parla, una prega,……noi in lacrime ridiamo….
"...sapori di tempi passati:emozioni, tanta bravura, simpatia e divertimento.Ricordi antichi di nonni e vecchia Milano...."
"...ci avete fatto ridere ma anche riflettere....grazie della bellissima serata che ci avete dato..."
"...commedia ricca di genuino umorismo e di grande sensibilità umana..."
"...bravissimi gli attori che hanno saputo creare un'atmosfera di un passato dimenticato..."
(giudizi dati dal pubblico al teatro S.Basilio di Milano in occasione del Premio Guido e Anna Ammirata)
Compagnia di attori non professionisti, ma molto più di dilettanti, tutt’altro che “Barlafuss” come ironicamente si autodefiniscono …questo spettacolo ne è la conferma. Oltre Omati regista ed interprete meritano una particolare menzione: la sorella del prete Gemma Arti Alfredo Sclaverani, il barbone, senza naturalmente togliere nulla a tutti gli altri interpreti
(Da il Giorno 09/02/02)
"...La commedia si avvale di tutti i connotati che la rendono accattivante, compresi un certo manicheismo e un umorismo che attinge agli stilemi collaudati della tipologia meneghina. Messa in scena dal gruppo "I Barlafuss che pone in mostra un lotto di buoni caratteristi, ha il suo punto di forza nella regia e nell'interpretazione di Marzio Omati, che regala al personaggio una sapienza umana bellissima, scaricata pure dalla retorica che in origine inficiava il testo. Come si vede, testi non banali, corrivi o solo ridanciani. La nobiltà delle scelte e il coraggio dimostrato nel presentarli siano un esempio per tanti. Il dialetto, purtroppo, è sinonimo di risate a buon mercato di battute e di caratteri al limite: sbagliato! Questo gruppo ha dimostrato il contrario
(da Avvenire - Roberto Zago
PERSONAGGI |
INTERPRETI |
el don Lissander | Marzio Omati |
la Teresa | Gemma Arti |
el Don Angelo | Antonio Verrecchia |
el Sallustio | Alfredo Vigo |
el Diogene,on barbon | Alfredo Sclaverani |
el Gildo, on cieco | Giovanni Spreafico |
la Stella, ona bella e nott | Roberta Guzzoni |
la Rosa | Giusy Salerno |
la Cabiria | Stafania Gallelli |
la Penelope | Gianna Salamini |
el Sarratoga | Augusto Rubino |
la Rita | Pinuccia Maffioletti |
la Filomena | Sandra Giudici |
el comm. Mazzei | Salvatore Ragusa |
la segretaria | Sandra Giudici |
el commissàri | Giorgio Demicheli |
el Paolin | Roberto Sassi |
un client | Durante Carmelo |