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La decorazione architettonica romana




Commento a J.M.C. TOYNBEE, J.B. WARD PERKINS, "Peopled
Scrolls: a Hellenistic Motif in Imperial Art", BSR,, 18, 1950, 1 ss.

Il motivo di riempimento di girali vegetali con figure è attestato con fequenza nell'arte romana, ma ha radici soprattutto in epoca ellenistica, collegati sia a motivi di simbolismo religioso, sia al gusto naturalistico. L'introduzione di esseri fantastici, di quadrupedi e di vere e proprie scene figurate continua per tutto il periodo, ma in età romana si manifesta una certa preferenza per gli esseri fantastici. In questa scelta è sicuramente presente anche un aspetto simbolico, ma questo studio si limita a delineare l'evoluzione formale del motivo e la sua incidenza geografica e cronologica, dall'età ellenistica alla tarda antichità e in tutto l'impero romano.
Tra i fregi sono individuati i tipi "a girale libera", in cui lo stelo si svolge liberamente in forme curvilinee sullo sfondo, oppure "a girale corrente singola", nei fregi, in cui lo stelo si arrotola schematicamente da un lato e dall'altro di un motivo centrale, o ancora "a girale doppia" in cui due steli si intrecciano a formare medaglioni ovali o circolari.
Le figure possono essere aggiunte decorative, più o meno importanti rispetto alle girali, oppure essere elementi di inserzione di uguale importanza rispetto al sistema dei tralci; possono muoversi avvolte dalle spirali o nascere come fiori dalla loro terminazione; infine possono presentarsi isolate o a comporre motivi coerenti. È possibile che i tralci emergano da una figura centrale o da un calice da cui si origina anche una figura.




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