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La decorazione architettonica romana




Commento a L.T. SHOE, Etruscan and Republican Roman
Mouldings,
(Memoirs of the American Academy in Rome, 28), 1965.

Il profilo delle modanature classiche è di grande importanza per la datazione. In Etruria e nell'Italia repubblicana sono presenti relazioni con la Grecia e reciproci influssi anche per le forme non di origine greca.
L'esame inizia dall' "etruscan round" (una sorta di ovolo liscio rovesciato, che può tuttavia essere anche maggiore che un quarto di cerchio, o assumere profilo semiovale), e dal "beak and strigil" (o "becco di civetta", che consiste in un ovolo rovesciato al di sopra di un cavetto). Più tardi la "cyma reversa" (gola rovescia) e la "cyma recta" (gola diritta), di importazione greca, andranno sostituendo i profili più antichi, come anche l' "ovolo" (ovolo liscio, che compare solo tardivamente nel periodo in esame), il "cavetto" e la "scotia".
La decorazione etrusca si caratterizza per una marcata indipendenza dai modelli greci: anche le forme importate subiscono variazioni locali e ci sono differenze più geografiche che cronologiche. Le importazioni di forme greche iniziano nel III sec.a.C. a Roma e in Italia, mentre in Etruria le forme tradizionali perdurano fino all'età imperiale.
Il momento di passaggio è evidenziato dalla sostituzione dell' "etruscan round" con la gola rovescia, nell'ambito di una generale "ellenizzazione dell'architettura romana che si può individuare a partire dal II secolo a.C. In età augustea sono tuttavia presenti tendenze "arcaizzanti".

La collezione dei disegni originali (insieme a testi e fotografie) usati per questa pubblicazione è attualmente in possesso dell'Alexander Architectural Archive dell'Università del Texas ad Austin.




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