Commento a Ch. LEON, Die Bauornamentik des Trajansforum und ihre Stellung in der früh-und mittelkaiserzeitlichen Architekturdekoration Rom, Wien-Köln-Gratz 1971.
Il volume si articola in due primi capitoli sulla storia degli studi e sull'organizzazione delle officine greche e romane. Si tratta poi della ricostruzione della pianta del Foro di Traiano attraverso i dati di scavo, le fonti, con un confronto con il Foro di Augusto in base soprattutto alla differenze di funzione. La datazione dei diversi edifici che compongono il complesso monumentale viene rivista sulla base delle monete, dei bolli, delle iscrizioni e degli scavi del Boni: si identifica in tal modo una prima fase costruttiva tra il 106-107 d.C. e il 112-113 d.C., e una seconda fase, precedente al 128 d.C. che comprende il tempio e il suo portico. I frammenti architettonici del Foro sono presentati in un catalogo suddiviso tipologicamente. e vengono di seguito esaminati i precedenti flavio e augusteo: la decorazione flavia presenta mescolanze di vecchio e nuovo, mentre in età augustea si era assistito ad una "rinascenza" greca, con relazione incrociate tra occidente e oriente e l'attività di artigiani greci. Si prende inoltre in esame l'uso successivo dei tipi decorativi elaborati nel Foro di Traiano e la comparsa a Roma di scalpellini provenienti dall'Asia Minore. Infine viene presentato un catalogo delle singole forme ornamentali, sia canoniche che non canoniche. |
Ritorna alla pagina sulla bibliografia
Ritorna all'indice per Links e Bibliografia
Ritorna all'Indice del sito.
Copyright (c) 2002 MARINA MILELLA
È garantito il permesso di copiare, distribuire e/o modificare questo documento seguendo i termini della GNU Free Documentation License, Versione 1.1 o ogni versione successiva pubblicata dalla Free Software Foundation. Una copia della licenza è acclusa nella sezione intitolata "GNU Free Documentation License".
Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the Free Software Foundation. A copy of the license is included in the section entitled "GNU Free Documentation License".