Commento a R. KAUTZSCH, Kapitellstudien. Beiträge zu einer
Geschchte des spätantiken Kapitells im Osten vom vierten
bis ius siebente Jahrhundert, Berlin-Leipzig 1936.
Il libro analizza i capitelli di Salona, di Alessandria e del Cairo, di Grecia, di Asia Minore e di Gerusalemme dal IV al VII sec. dC., distinguendo nelle diverse localizzazioni i vari tipi e le loro semplificazioni. Si individuano poi le tipologie dei capitelli con acanto finemente dentellato ("feingezahnte Akanthus") e con acanto mosso dal vento (schräggestellter und umgervehter Akanthus"), dei capitelli bizonali (di cui si segue l'evoluzione sino all'epoca di Giustiniano), dei capitelli ionici a imposta, dei capitelli-imposta e dei capitelli con motivi vari (con foglie lisce, con doppie foglie, con foglie d'acqua, con baccellature e con maschere d'acanto). Viene poi presa in considerazione la storia successiva dei capitelli con acanto, trattando dei capitelli con acanto finemente dentellato, dell'evoluzione tarda dei capitelli corinzi orientali (con l'esempio di Amida) dei capitelli corinzi e bizonali di Gerusalemme. Si esaminano poi ancora i capitelli "a cuscinetto", "a calderone", "a bottone", e di nuovo i capitelli bizonali di Siria, Asia Minore, Mesopotamia e Armenia. Si termina infine con i capitelli copti più antichi e con i capitelli "barbarizzati". A Roma sono presi in considerazione i capitelli del Tabularium, di S.Lorenzo f.l.m., di S.Martino ai Monti, dell'Antiquarium, dei SS.Nereo ed Achilleo, dell'Ospedale di S.Giovanni, di S.Giorgio al Velabro, di Ostia, dello Stadio del Palatino, e infine dei giardini delle catacombe di S.Callisto. |
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