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La decorazione architettonica romana




Commento a P. GROS, Aurea Templa. Recherches sur l'architecture religieuse
de Rome á l'epoque d'Auguste,
(BEFAR 231) Rome 1976.

In particolare, sull'origine della cornice con mensole e del corinzio romano: 197-232
.

Sono presi in esame il tempio della Concordia, dei Castori, di Marte Ultore, del Divo Giulio, di Apollo Palatino. Per la Maison Carrée si rimarca l'insufficienza di ogni analisi che si dovesse accontentare di mettere in serie le tipologie senza tener conto delle condizioni concrete della costruzione dell'edificio e della situazione nella quale vide la luce.
Alla fine del I sec. a.C. si sviluppa l'architettura "di rappresentanza", si ha una notevole concentrazione a Roma di forze creatrici e viene elaborata una tipologia monumentale legata ad un potere in via di affermazione e di definizione. Inoltre le forme hanno una "vita" propria, che talvolta arriva a condizionare in parte gli stessi centri di potere. In epoca augustea, dunque, si mescolano dirigismo e naturale evoluzione di arte e tecnica in diverse officine. Interessante è anche l'organizzazione del lavoro e i rapporti sul piano tecnico giuridico tra i committenti ufficiali da un lato, e gli scalpellini dall'altro.
Esiste un rapporto tra le mensole e i mutuli in funzione decorativa, privi delle guttae. Sono presenti diversi tipi di mensole: la "Sparrenkonsol", piatta, e diffusa soprattutto in occidente; la Blockkonsol, parallelepipeda, di ambito orientale, e infine la "Mutulenkonsol". Secondo i teorici ellenistici, la mensola trae origine da componenti funzionali, mentre negli studi si è sostenuta un'origine decorativa e non funzionale: sono tuttavia limitati gli influssi della decorazione a stucco o dipinta.




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