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ANTROPOLOGIA: UN'INTRODUZIONE STORICA |
Fu però Ernesto De Martino la personalità
che più di tutte influenzerà i successivi sviluppi dell'antropologia italiana.
Le sue origini crociane, le sue letture gramsciane, le sue aperture alla
psichiatria e alla psicanalisi, unite ad una passione per le problematiche
del Mezzogiorno, fanno di De Martino un personaggio-chiave della tradizione
demo-antropologica italiana; e delle sue opere un punto di riferimento
per la struttura narrativa e per le considerazioni metodologiche. L'attualità
del pensiero demartiniano è evidente se si considerano i recenti sviluppi
della psicologia cognitiva, della sociologia che studia le tecniche e
i mezzi di comunicazione, nonché del filone di studi antropologici italiani
che fanno capo a L.M. Lombardi Satriani. E a proposito di quest'ultimo,
una considerazione in chiusura riguardo le citazioni d'apertura di questa
introduzione. Ho scelto di citare brani tratti da Lombardi Satriani non
perché ritenga che egli abbia chissà quali verità rivelate sull'uomo e
sulla cultura, quanto piuttosto per riconoscere il debito che la mia carriera
universitaria ha contratto nei confronti del suo approccio all'antropologia.
[continua sulla colonna a destra] |
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Essendo egli il padre-padrone (sia detto affettuosamente) del dipartimento
di studi demo-etno-antropologici all'università "La Sapienza" di Roma,
è abbastanza evidente come il suoi metodi, le sue riflessioni, le sue
origini, traspaiano attraverso i programmi di molte discipline presenti
al dipartimento.Questo senza nulla togliere al valore delle proposte
e dei percorsi di Lombardi Satriani, dal momento che anche alle sue
pagine devo la passione per questo tipo di analisi della realtà, e la
scoperta di un grande 'prosatore scientifico' qual è De Martino. |