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ANTROPOLOGIA: UN'INTRODUZIONE STORICA

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Da una parte, l'uomo della città, operaio o commerciante, conforme o deviante, che divenne l'oggetto di studio della psichiatria, della criminologia e della psicologia che collaudarono "le tecniche per la normalizzazione possibile" (Focault).
Quest'uomo moderno, inserito nel contesto sociale urbano e industriale diventava campo d'indagine privilegiato per la nascente sociologia (Spencer, Comte). D'altra parte, l'uomo primitivo (ma era davvero un uomo anche lui?), il selvaggio africano degli amministratori coloniali, l'indiano terribile degli americani, uomo prelogico immerso nell'orizzonte magico della tribù divenne l'oggetto dell'etnologia.
Si trattava in sostanza, per le classi dominanti, di conoscere e controllare quanto avveniva sia all'interno di queste nuove dinamiche sociali che si andavano affermando, sia all'esterno, poiché ciò che fino ad allora era stato relegato nel campo dell'esotico, ora si mostrava nella sua dimensione di 'mercato aggiuntivo', nonché come miniera di preziose materie prime, e come tale andava compreso per potere essere meglio controllato 
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Home/antropo-logia/intro.htm

"In effetti, si comprende difficilmente che la scienza, ritenuta oggettiva e neutra, possa nascere e svilupparsi su un fondo di interessi politici ed economici. Ma questo paradosso è solo apparente dacchè si sa, almeno a partire dai lavori di M. Focault, Le mots et le choses (1966), L'archeologia del sapere (1969), Sorvegliare e punire (1975), che potere-sapere, produzione di potere - produzione di sapere, costituiscono le due facce di di un unico e medesimo processo.
Il sapere partecipa del potere, non nel senso che ne sarebbe semplicemente il riflesso, ma, molto più profondamente, nel senso che ne è al centro: sono le relazioni sociali, economiche, ideologiche, in un momento dato della storia della società, che costituiscono il sapere e 'determinano le forme e i campi possibili della conoscenza' (M. Focault, 1975).
Il potere si esercita come tecnica di potere (esso organizza spazi istituzionali sottomessi a regole e norme) e al tempo stesso come produzione di sapere (esso sviluppa il bisogno e i mezzi per conoscere gli spazi che contribuisce a mettere in campo).
In altri termini, mentre investe le situazioni (le società, il lavoro, l'istruzione, lo svago, il corpo) e le assoggetta, ne fa contemporaneamente un "oggetto" di sapere." (1)

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APPUNTI DI ANTROPOLOGIA
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