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ALLUCINOGENI, ANTROLOGIA, AUTOBIOGRAFIA |
| |pagina precedente| Passando il tempo, maturava un'altra serie di domande, frutto dell'osservazione in uno specchio magico: come vanno interpretate le mode occidentali che a partire dagli anni Cinquanta hanno traversato l'Occidente cavalcando il mito della rinascita spirituale a partire dal trip (dagli intellettuali solitari a quelli missionari tipo Leary, ai freakkettoni americani, alla new-age acida, fino ai rave e ai loro filosofi)? Perché al contatto con il Primo Mondo gli allucinogeni diventano subito 'droga'? Reazione chimica? In sostanza: c'è un cazzo di modo per spiegare il viaggio psichedelico nostrano attraverso una interpretazione? Poi ho incontrato un libro di Focault. "Sorvegliare e punire". Un testo d'esame. Il potere genera sapere. Allora ho preso tutti i testi d'esame della mia incerta carriera universitaria, già opportunamente zibaldonati a tema, ho frugato in Internet senza ritegno, e ho cominciato a pensare. E mentre pensavo ho incontrato un altro tipo curioso, Ernesto De Martino, che parlava di perdita della presenza, di mondo magico, di Storia e di Benedetto Croce. Poi ho incontrato gli Americani, con le loro organizzazioni di controllo (DEA, Drug Enforcement Administration; SAMHSA, Substance Abuse and Mental Health Services Administration; NIDA, National Institute on Drug Abuse; ONDCP, Offfice of National Drug Control Policy; ecc. ecc.), e le loro agencies (la CIA innanzitutto). [continua sulla colonna a destra] |
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E così, visto che un tetto ce l'ho, e il frigo di solito è pieno e
non lavoro dodici ore al giorno, ho continuato a pensare. E a forza
di pensare m'è venuto da scrivere... Nelle prossime pagine ci sono degli
appunti, nulla di più, c'è lo scheletro di una struttura, e l'accenno
ad un metodo. Questa è un'esercitazione. Le fonti. E' possibile dividerle
in due grosse categorie più una: 1. Testi universitari d'esame (generalmente
di argomento etnologico) 2. Siti Internet ( soprattutto per i documenti,
le immagini, e le informazioni ufficiali) 3. Tutto ciò che per amore
o per forza m'è capitato sotto le mani (per molta parte, letteratura
e filosofia) La struttura. Questi appunti sono divisi secondo uno schema
che ne riflette la debolezza teoretica. Un prologo confuso apre le danze,
e prepara il terreno a un esperimento di prosa scientifica, il quale
si articola secondo il seguente piano: 1. Una prima parte affronta:
a) il mercato delle droghe e degli allucinogeni in particolare; b) il
rapporto tra allucinogeni e potere ( legislazione e scienza medica )
limitatamente agli States, all'Italia, e al caso particolare olandese;
c) il rapporto tra allucinogeni e 'contropotere' (Hippies, intellettuali
e teorici del viaggio acido, chimici ed etnomicologi avventurosi); 2.
Una seconda parte, più propriamente antropologica, schematizza il fenomeno
dello sciamanesimo, localizzandolo e definendolo sia pure per sommi
capi. 3. Una terza parte è dedicata al tentativo di trarre qualche prima
conclusione. Cadranno citazioni come meteoriti, e plausibilmente sarà
un capitolo piuttosto curioso. Culti agrari europei nemmeno troppo antichi
che probabilmente sapevano le proprietà psicotrope dell'ergot e dell'amanita
(nonché della butofenina), presenza o assenza di orizzonti mitici, confusione
da dopoguerra nell'espressione storico-religiosa di De Martino, filosofico-politica
dell'esistenzialismo sputtanato di Sartre, letteraria di V. Woolf, visionaria
di Timothy Leary; fino a ritornare al potere, soprattutto americano,
e al sapere. 4. Un epilogo, per giustificare (se possibile) lo spargimento
d'inchiostro. |