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ALLUCINOGENI, ANTROPOLOGIA, RAGAZZACCI
(1998)
- Il diario di Paperino -

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La prima volta che succhiai un francobollo di LSD avevo 19 anni, era inverno e mi trovavo in un centro sociale di Roma. Assieme ad un amico avevo cercato per tutta la serata una 'chicca' per stare un po' su, ma eravamo arrivati tardi e rimaneva solo qualche trip spiaccicato nelle tasche di un paio di punk con un cane enorme che chiamavano Mescalina urlando e rincorrendolo per tutto il centro. Ne comprammo uno soltanto, 25.000 lire, il punk ci disse di andarci cauti perché si trattava di un 'super-Simpson' e perché ci leggeva in faccia l'inesperienza; noi ne avevamo appena sentito parlare.
Presi in mano quel pezzettino di carta e lo tagliai in due cercando di non strusciarci sopra i polpastrelli. Fu un'operazione laboriosa. Poi cominciammo a succhiarlo, e lentamente uscimmo da quella bolgia assordante a respirare il freddo della serata. Mi ricordo la brina sul parabrezza delle auto in sosta, e un viavai di gente che andava e veniva da quel tum-tum luminoso in fondo al parco. Tra una cosa e l'altra passò circa mezz'ora tra quando ingurgitammo l'acido e quando uscimmo dal parco...
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Home/antropo-logia/adlucinor.htm

Qui abitualmente le narrazioni dei 'viaggi' psichedelici cominciano ad ammantarsi di aggettivi freakkettoni e descrizioni spiritual-visionarie; e di conseguenza i lettori si schierano: quelli che s'appassionano per identificazione o per semplice curiosità, e quelli che ti prendono per un tossico vaneggiante che non accetta la realtà e si droga. ...Centocelle come non l'avevo mai vista prima....  
Il neon accecante dell'insegna di negozio d'angolo, la brina sulle auto sembrava di gomma, qualcuno mi chiese un'informazione. Trovai le parole per rispondere, aprii bocca... non mi sentivo parlare... poi dopo un mezzo secondo interminabile ascoltai ciò che andavo dicendo: una risposta sensata, soltanto doppiata male, mi sentivo in ritardo, come Ghezzi a Fuori Orario. Guardai Pippo (chiamiamolo così l'amico, per discrezione), bisognava fare qualcosa. Passeggiammo ancora un poco, ma anche questo si rivelava via via più difficile. Cazzo, pensai, per un mezzo trip tutta 'sta storia! Era appena cominciata. Quel primo viaggio fu quantomai strampalato. Catapultati in una Centocelle parallela, infilammo tutte le cose più sbagliate che si possano fare sotto trip, tipo: 1. andare per strade piene di gente seria e di macchine veloci. 2. Prendere a nostra volta la macchina e fare una trentina di chilometri di sabato sera verso il mare (con la strada che si costruiva man mano che la percorrevamo).
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APPUNTI DI ANTROPOLOGIA
(©1998-2001)